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Partipilo e Biraschi, i sogni proibiti del Bari di mister Longo

In casa Bari si guarda con fiducia all’inizio del campionato. Una prestazione come quella di Cremona ha evidenziato, ancora una volta, come il lavoro iniziato il 10 luglio a Roccaraso e ben prima dai direttori Magalini e Di Cesare abbia messo i biancorossi sulla strada giusta. Sul mercato la squadra pugliese non può competere con le potenze della serie B, che non hanno grandi problemi nel spendere e spandere, per cui servono idee e serve la mano di Longo, già tangibile, per poter recitare il ruolo di mina vagante del campionato. Occorrono, però, rinforzi se davvero si vuole puntare ai playoff, traguardo sbandierato dal presidente De Laurentiis.

Il sogno Partipilo

Un obiettivo dell’area tecnica biancorossa è quello di rinforzare la trequarti, con due elementi da portare agli ordini di Longo. Il sogno nel cassetto coltivato fin da giugno resta sempre Anthony Partipilo. Con l’attaccante, che guadagna circa 800mila euro, non ci sarebbero grossi problemi per trovare un’intesa, venendosi incontro a vicenda. Lo scoglio resta il Parma, che al momento non ha aperto al prestito con diritto di riscatto. La novità è che i crociati hanno reperito sul mercato due nuovi esterni: l’ex Lecce Almqvist e Cancellieri. Due arrivi che, di fatto, mettono sul mercato Partipilo. Qualora i ducali si ammorbidissero concedendo il prestito, il Bari si fionderebbe provando a riportare a casa un altro barese dopo Manzari.

Le alternative portano in casa Cremonese. I gradimenti sono per i due trequartisti grigiorossi Buonaiuto e Falletti. Nomi molto apprezzati, soprattutto il secondo, che però hanno costi alti. Il più fattibile è l’ex Perugia, con contratto in scadenza a giugno 2025 con opzione e stessa procura di Di Cesare (Minieri). Servirebbe l’ok della Cremonese al prestito con riscatto, circostanza che sarebbe anche ben vista in casa lombarda visto che sono tanti gli esuberi da sfoltire. In occasione della gara dello ‘Zini’ è stata fatta una chiacchierata tra Magalini e l’omologo Giacchetta. La sensazione è che questa settimana ci potrebbero essere già grandi novità.

La difesa

C’è un nome in cima alla lista dei desiderata ed è quello di Davide Biraschi, attualmente svincolato. L’ex Genoa ha dato un ok al Bari, mostrando un’apertura da sottolineare, ma ad oggi attende la serie A. L’impressione è che l’attesa vada per le lunghe, con la strategia attendista del Bari che potrebbe prolungarsi. Da capire allora in questo senso quanto il Bari aspetterebbe o se decidesse di

cambiare obiettivo

Un nome alternativo molto apprezzato è quello di Barba. Qui lo scoglio è quello dei costi, in quanto bisogna trovare la quadra col Como e con il giocatore relativamente all’ingaggio. Le dinamiche di mercato potrebbero poi portare a liberare qualche centrale ad oggi non sul mercato, come Altare. Questo spiega la decisione del Bari di prendersi tutto il tempo a disposizione per una scelta fondamentale, visto che chi arriverà sarà il sostituto di Di Cesare. C’è poi la questione Maita, richiesto espressamente da Mignani. Il Bari farà un altro centrocampista, ma Maita sui social ha mandato messaggi di permanenza.Oggi, a mezzogiorno, sarà presentato il portiere Boris Radunovic.

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Bari, che bravo Manzari: lo sprone di Longo e la risposta sul campo

Tra i protagonisti della bella gara contro la Cremonese di Coppa Italia c’è senza dubbio Giacomo Manzari. Dopo la tirata d’orecchie ricevuta da mister Longo in conferenza stampa, il calciatore barese ha dato delle risposte più che positive sul campo, contribuendo a portare la sfida ai calci di rigori, grazie al suo primo gol con la maglia dei galletti.

Gol e sorrisi

Manzari, subentrato al minuto 61 al posto del positivo Sgarbi, ha agito per lo più sulla catena di destra, riuscendo a farsi trovare pronto e portando il risultato in parità. Successivamente, è stato protagonista anche di un possibile gol che avrebbe portato probabilmente la vittoria al Bari. Nervi freddi, in seguito, al momento della battuta del suo rigore nello shootout per il passaggio del turno. Una rete che, come dichiarato a fine gara col sorriso sulle labbra, ha avuto nel suo animo un peso specifico non indifferente. «Il gol è stato molto importante per la squadra, ci ha permesso di giocarci la partita. Lo porterò con me per sempre – ammette Manzari – perché sono di Bari e fa sempre un effetto diverso segnare con questa maglia». Una gioia personale accolta con soddisfazione, con un bell’acuto su una palla ben servita da Sibilli e poi buttata in rete anche grazie ad una deviazione. Una rete voluta e cercata, festeggiata sotto lo spicchio di tifosi baresi. I suoi tifosi, per chi è cresciuto a pane e pallone col sogno di indossare la maglia del Bari.

Bastone e carota

Ecco allora che tornano alla mente le parole di Longo alla vigilia, quando a precisa domanda il tecnico piemontese aveva pungolato il classe 2000. «Manzari ha delle buone qualità, ma deve migliorare sotto l’aspetto della personalità, del coraggio e della continuità di dimostrazione. In questa categoria deve ancora dimostrare tutto. Io – continua Longo – voglio tanto di più da lui perché mi sembra dentro un guscio, deve avere il coraggio di venire fuori e mostrare il suo potenziale, perché in questo momento è tra quelli più indietro» il commento dell’allenatore. Parole che erano subito parse uno sprone per il talento barese, che come giustamente ha detto Longo fin qui nella sua carriera ha fatto poco in Serie B e deve dimostrare di meritare la categoria. Nel complesso Manzari è un calciatore con doti tecniche evidenti, ma che per confermare il buon rendimento avuto in serie C dovrà crescere in colpi e consapevolezza. Se la partita di Cremona doveva dare dei segnali, allora le risposte sono state molto positive e incoraggianti. R.M.

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Cremonese-Bari: Longo sceglie i fedelissimi per l’esordio stagionale in Coppa Italia

Tutti a disposizione di mister Longo in vista dell’esordio stagionale del Bari, in programma questo pomeriggio contro la Cremonese di Stroppa, match valido per i trentaduesimi di Coppa Italia. Per la sfida contro i grigiorossi, il tecnico piemontese dovrebbe varare la linea della continuità e dare fiducia all’11 titolare che si è visto quasi sempre nel precampionato, con l’ormai canonico 3-4-2-1.

I probabili 11

In porta esordio ufficiale per Radunovic, arrivato da una settimana in prestito dal Cagliari. Davanti al serbo linea a tre con Pucino e il giovane Obaretin ai fianchi dell’esperto Vicari, alla prima da capitano. Solo panchina per Mantovani, fisicamente un po’ indietro. Nella linea a quattro nessun dubbio con Maiello e Benali a comporre il duo di mediani, mentre sulle fasce Favasuli a destra e Dorval a sinistra. In avanti fiducia a Sibilli, che un anno fa di questi tempi decise il match di campionato con una zampata sul finire del primo tempo su assist di Morachioli, e Sgarbi dietro a Lasagna. Giornata speciale per l’attaccante ex Carpi e Udinese, che festeggia oggi il trentaduesimo compleanno. Dalla panchina lo statunitense Novakovich, così come Maita ormai declinato al ruolo di gregario di lusso.

La Cremonese

Tanta scelta, invece, per l’ex tecnico del Foggia Stroppa. Tanti esordi nel match col Bari, su tutti quelli di Fulignati e Vandeputte, presi a peso d’oro dal Catanzaro. Solo panchina per l’ex obiettivo del Bari De Luca, così come per i nuovi arrivati Bonazzoli e Barbieri. In conferenza stampa, Stroppa ha spiegato di voler fare a tutti i costi risultato pieno: «Siamo ancora in piena progressione di lavoro, ma col Bari sarà una partita vera. Abbiamo fatto un buon precampionato, potremo testare a che punto siamo contro una nostra concorrente e sono curioso di vedere che risposte avremo». Parole al miele per i biancorossi: «Sfideremo una squadra competitiva, perché per me il Bari è una delle candidate ad andare in serie A. Ha tenuto parecchi giocatori degli anni scorsi, ha pagato lo scotto dell’ultima stagione e quindi avrà un approccio migliore. Per quanto riguarda le contromisure, cercheremo di ovviare alle qualità del Bari mettendo in campo le nostre, cercando di portare a casa il risultato». Insomma, sarà sfida vera.

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Il Bari prova a pescare in casa Cremonese: nella lista acquisti Falletti e Buonaiuto

Sono i giorni più caldi di calciomercato con novità che arrivano minuto dopo minuto. Il Bari si sta muovendo in maniera spedita, avendo chiuso l’arrivo di Valerio Mantovani in prestito secco dall’Ascoli. Il centrale romano è il nono arrivo dell’era Magalini-Di Cesare, l’ufficialità è arrivata ieri sera e l’ex Salernitana e Ternana sarà a disposizione per il match di Coppa Italia di sabato pomeriggio alle ore 18:00 contro la Cremonese. Proprio in casa grigiorossa è finito il mirino dell’area tecnica biancorossa, con due giocatori graditi e attualmente sotto osservazione.

Idea Buonaiuto e Falletti

Come noto mister Longo ha richiesto due trequartisti per completare l’organico nel reparto avanzato, dopo gli arrivi di Sgarbi e Manzari. Due nomi molto graditi a Magalini sono Cristian Buonaiuto e Cesar Falletti, entrambi in uscita dalla Cremonese. Operazioni non semplici, visti gli alti costi legati agli ingaggi dei due calciatori, tuttavia il club grigiorosso aprirebbe a una soluzione in prestito. Al momento non ci sono trattative in corso, ma soltanto un gradimento naturale visto che si tratta di due dei migliori calciatori della categoria nel ruolo. Soprattutto Falletti è fortemente apprezzato per la sua duttilità e visione di gioco, ma allo steso tempo è il profilo più complicato perché è stato comprato dalla Cremonese appena otto mesi fa con cifre molto importanti per la Serie B. Il Bari studia le mosse, con Buonaiuto nome da tenere in considerazione insieme a quello di Partipilo che smania dalla voglia di tornare nella sua città, ma al momento ha come priorità il completamento del reparto difensivo.

Le mosse in difesa

Dopo l’arrivo di Mantovani, Magalini e Di Cesare sono al lavoro per un altro centrale che affianchi Vicari nell’undici titolare. Innanzitutto va registrata una forte soddisfazione per quanto fatto finora, in quanto si ritiene Mantovani un giocatore molto importante e capace di poter offrire più soluzioni a mister Longo, visto che l’ex Torino può essere impiegato indifferentemente sia sul centro-destra che sul centro-sinistra. Al momento non c’è fretta, anzi la strategia del Bari è quella dell’attesa. L’area tecnica biancorossa confida di sbloccare qualche situazione sfruttando dinamiche di mercato, che portino giocatori oggi irraggiungibili a dei parametri più normali per le casse di un club di B. In tal senso va registrata l’apertura di Biraschi, che si è detto disponibile a scendere di categoria per il Bari, qualora non arrivino proposte concrete dalla Serie A. Molto più complicato, invece, Ceccherini che è ad un passo dalla firma con l’onnipresente Cremonese. Una strategia rischiosa quella del Bari, che però è stata già adottata fruttuosamente per Radunovic. Diventa, invece complicatissimo sbloccare che Veroli, seppur il Cagliari abbia dato apertura al prestito oneroso. Sul giocatore ex Catanzaro si è aperta un’asta, con la Samp avanti rispetto a Frosinone e Bari. Da monitorare anche Fontanarosa dell’Inter, offerto ai biancorossi nelle scorse ore.

Le uscite

In attesa dell’ufficialità della cessione di Zuzek in Turchia, che frutterà alle casse biancorosse una buona cifra, si continua a lavorare per svuotare la rosa dagli esuberi. Achik ha avuto una richiesta dall’Ascoli, mentre Matino – che non figura attualmente tra i giocatori in uscita – ha qualche richiesta dal Girone C di Serie C. Si cerca una sistemazione per Astrologo, Scafetta e Morachioli, mentre Faggi ha convinto tutti e dovrebbe restare come jolly di centrocampo.

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Bari, Lasagna si presenta: «Città e tifosi meritano di più. Punto alla doppia cifra»

Sorriso smagliante, testa sulle spalle e ambizioni al massimo per Kevin Lasagna, che ieri si è presentato dalla sala stampa del “San Nicola” alla piazza barese. «Sono un giocatore ancora in ascesa e non in declino. Punto a fare molto bene» ha assicurato l’ex attaccante di Carpi, Verona e Udinese, che ha spiegato il perché della scelta pugliese: «Bari merita qualcosa di più. L’ho sempre vista da fuori, ho visto una curva bellissima e una tifoseria incredibile. Vuoi essere partecipe di tutto questo. Penso alla parte positiva, a riempire lo stadio. Non alle parentesi negative che possono nascere da piazze così calorose». L’obiettivo personale non può non essere quello della doppia cifra: «Io l’obiettivo di gol ce l’ho, ma non lo rivelo (ride, ndr). Nella mia testa c’è la doppia cifra, però superati i dieci gol voglio andare anche oltre».

Le prime impressioni

L’attaccante ha parlato anche delle prime settimane a Bari, la prima volta al Sud Italia: «Ci sono state anche altre squadre in serie B che mi cercavano, ma alla fine prendendo in considerazione tutte le componenti ho scelto di venire a Bari immediatamente. Abbiamo un gruppo importante, ragazzi eccezionali. In Turchia ho avuto difficoltà di ambientamento, non sentivo di essere in famiglia. Qui a Bari lo sto avvertendo fin dal primo giorno, tutti mi hanno accolto al massimo». L’obiettivo di Lasagna è sicuramente il riscatto dopo annate magre: «Io ho sempre dato il massimo negli anni precedenti. Mi mancava forse l’aspetto realizzativo, ma vengo a Bari anche per questo. Sicuramente c’è un po’ di rammarico per come è andata negli ultimi anni. Ho fatto dei campionati un po’ così, che mi sono costati la Nazionale. La mia condizione non era al top, ma sotto l’aspetto mentale non mi ha portato alcun problema».

Adesso la testa è tutta sul Bari: «La fiducia nei miei confronti, sia del tecnico che della dirigenza, deve essere una responsabilità, ma anche una carica. Avere un allenatore che crede in te è sempre bello. Io penso di essere adatto al gioco di Longo. Mi piace l’attacco alla profondità. Sono state amichevoli ottime quelle che abbiamo fatto, dove abbiamo trovato squadre forti e vincerle ci ha fatto bene. È vero che ho fatto gol nel precampionato, ma non conta nulla. Adesso contano quelli in campionato e in Coppa, a partire da sabato». La testa è infatti a Cremona, quando il Bari aprirà le danze in stagione nella prima uscita stagionale di Coppa Italia allo “Zini”. Un giorno speciale, visto che Lasagna festeggerà il 32esimo compleanno: «Io sto pensando al regalo da farmi e fare alla squadra. È una partita importante, la prima di stagione. Cercheremo di fare bene». Molto curioso anche l’aneddoto che lega Lasagna al direttore sportivo Magalini: «L’ultima volta che lo vidi fu 15 anni fa. Mi prese da giovanissimo, mi portò ai pulcini del Chievo. È bello ritrovarsi dopo tempo».

Calciomercato

Dal campo alla scrivania, con le giornate più calde per Magalini e Di Cesare. Siamo ai dettagli per l’arrivo di Mantovani, che arriverà in queste ore dall’Ascoli in prestito con diritto di riscatto. Un rinforzo richiesto da Longo, per sostituire lo sloveno Zuzek. Il centrale, arrivato due stagioni fa sotto la gestione Polito, è in procinto di cambiare vita, con il club turco del Gençlerbirliği che sta definendo l’arrivo a titolo definitivo. Il Bari farà, dunque, altri due difensori, tre se dovesse uscire Matino cercato in serie C. Un’idea porta a Fontanarosa dell’Inter, visto che si è complicato forse in modo irrimediabile Veroli, su cui ora è favorito il Frosinone di Vivarini.

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Bari, il ds Magalini accelera per Mantovani. Scheidler saluta i biancorossi e va in Belgio

Giorni di calciomercato, con Magalini e Di Cesare alla ricerca di ulteriori innesti per accontentare mister Longo. «Credo che arriveranno altri 5-6 giocatori, mi è stato garantito» aveva spiegato il tecnico piemontese dalla pancia del “San Nicola” nell’immediato post Bari-Salernitana, chiarendo le priorità: «Un portiere, due difensori, un centrocampista e un trequartista». Fatta per Radunovic, ufficiale da giovedì, l’area tecnica biancorossa sta accelerando le operazioni nel reparto difensivo, con il nome di Valerio Mantovani che è emerso nelle ultime ore e sta acquisendo consensi minuto dopo minuto.

Il profilo

Difensore centrale classe 1996, Mantovani è un pupillo di mister Longo che lo ha avuto alle sue dipendenze in più di un’occasione. L’attuale centrale dell’Ascoli, con cui è retrocesso in serie C lo scorso campionato, è cresciuto proprio con la guida tecnica piemontese, che lo ha allenato nel settore giovanile del Torino dagli Allievi alla Primavera, con cui nella stagione 2014-15 si è laureato campione d’Italia. Mantovani è stato leader anche nelle giovanili granata l’anno seguente, con il cammino del ‘Toro’ concluso alle semifinali scudetto, ma costellato anche dall’esperienza europea nella Youth League. Per Mantovani poi un passaggio formativo alla Salernitana, dove ha giocato per 3 stagioni totalizzando una buona media di 84 presenze e soprattutto una promozione in serie A nella squadra guidata da Castori. Le strade con mister Longo si sono poi ricongiunte nella stagione 2021-22, quando la neopromossa Alessandria allenata dal tecnico del Bari ingaggiò il difensore romano dalla Salernitana. Quell’anno, in cui Mantovani è stato penalizzato da un infortunio, lo score recita 21 presenze e la gioia della prima rete in serie B, ma anche l’amarezza di una retrocessione nell’ultima giornata di campionato. In seguito, Mantovani ha giocato con continuità due anni con la maglia della Ternana, prima degli ultimi sei mesi sfortunati in maglia bianconera. Mantovani fa della duttilità il suo punto forte, sapendo giocare indifferentemente sia nel centro-destra che nel centro-sinistra di una difesa a tre. Un aspetto non indifferente, visto che il Bari cerca tuttora due centrali, un destro e un mancino, e la posizione di Matino è sempre in bilico.

Le altre trattative

Al netto di Mantovani, il Bari proverà a chiudere per Veroli, sebbene la trattativa si sia fatta parecchio complicata. Il Parma, infatti, ha sorpassato il Cagliari nell’acquisto di Gaetano e questo complica l’operazione a tre che avrebbe visto il Napoli comprare l’ex Catanzaro e dirottarlo in prestito in Puglia. Sebbene l’affare si possa comunque fare visto l’interesse dei sardi per Cheddira, c’è poi anche da battere la concorrenza del Frosinone, che tramite il suo ex tecnico Vivarini sta spingendo. A giorni il dentro o fuori. Un nome alternativo può essere quello di Tanco dello Spezia, mentre a destra resta il forte gradimento per lo svincolato Biraschi, seppur i costi siano altissimi e ci sia anche qualche club di A sull’ex Genoa. In avanti la suggestione principale porta sempre a Partipilo, che continua a giocare (e segnare) nelle amichevoli coi crociati, ma che resta in uscita. Il trequartista di San Girolamo ha manifestato la volontà di tornare a Bari, ma se ne riparlerà dopo Ferragosto. Valutato anche lo svincolato Verre. È ufficiale la cessione in prestito di Scheidler al Dender, mentre manca solo l’annuncio per il prestito di Pellegrini all’Andria.

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L’exploit di Lasagna nel precampionato: l’attaccante che si è già preso il Bari

Domenica di riposo in casa Bari, con la squadra che riprenderà questo pomeriggio gli allenamenti all’Antistadio in vista della prima gara ufficiale di stagione. Sabato i biancorossi se la vedranno in una difficile trasferta contro la Cremonese, fischio d’inizio alle 18, match valevole per i trentaduesimi di Coppa Italia. Occasione per mister Longo per testare per l’ultima volta i progressi della sua squadra. Lo si evince anche dalla disponibilità dei volti nuovi, che si sono inseriti in queste settimane senza grande fatica a riprova di un’organizzazione tattica ben delineata.

L’exploit di Lasagna

In questo contesto il protagonista del precampionato è Kevin Lasagna, quattro gol nelle tre amichevoli a sua disposizione. Già da Roccaraso dall’area tecnica del Bari era emersa la forte volontà di Lasagna di sposare la causa biancorossa, tanto da aver deciso di venire in Puglia appena saputo dell’interesse nei suoi confronti. Per l’ex Udinese e Verona la società dei De Laurentiis ha predisposto un forte impegno economico, con Magalini che ha dovuto superare anche la concorrenza di Modena e Salernitana. Sforzi finora ripagati da Lasagna, che in queste prime settimane baresi ha garantito di sentirsi carico e pronto per questa avventura, dopo quelle infelici degli ultimi anni tra Verona e Turchia. Forti motivazioni che agli occhi della gente cozzavano impropriamente con il recente curriculum. I numeri magri, 10 gol negli ultimi 4 anni, erano un bigliettino da visita da cui era scaturito un forte scetticismo per l’arrivo del trentaduenne. Un’accoglienza ingenerosa, che però già la prima amichevole col Frosinone aveva trasformato qualche borbottio in sentiti e calorosissimi applausi al primo giorno di allenamento a Bari.

Le amichevoli

Le due amichevoli con Salernitana e Giugliano hanno poi consegnato un bel feeling col “San Nicola”, evidenziando come Lasagna, se in condizione e ben supportato dai compagni, possa essere un attaccante fuori categoria per la serie B. Col Frosinone si era visto un saggio dell’attacco alla profondità sulle verticalizzazioni di Sibilli. Il pezzo forte della casa, che ha esaltato l’attaccante lombardo abile nel tagliare in due le difese avversarie. Nelle restanti gare si è visto un Lasagna abile nell’inserimento e nella copertura d’area di rigore, doti che si ricorda lo hanno portato qualche anno fa in Nazionale. Lasagna è un calciatore ben strutturato, soprattutto a livello degli arti inferiori, che ha fatto dell’allungo e della progressione le proprie frecce più affilate. La finalizzazione pura non è mai stata il suo forte, tuttavia, come anche dimostrato sul campo, Lasagna è un attaccante che sfianca le difese, ma non solo attraverso l’attacco alla linea, anche ingaggiando duelli o disturbando la circolazione palla avversaria. Tutto questo si è già intravisto, per la grande soddisfazione di mister Longo, che ritiene l’ex Carpi un attaccante tranquillamente da doppia cifra. Un buon antipasto di quello che sarà, soprattutto visto che le sue caratteristiche si sposano con quelle dell’altro attaccante designato da Magalini, Di Cesare e Longo: Novakovich. Guardando lo statunitense, balza subito all’occhio l’imponente struttura fisica di cui dispone. Questo si traduce in un gioco fondato principalmente sui duelli aerei e sugli scontri corpo a corpo con i difensori. Nel generare seconde palle e far salire la squadra, l’apporto di Novakovich darà una mano anche a Lasagna.

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Ssc Bari, Longo aspetta altri rinforzi: le priorità in difesa e a centrocampo

Procede senza sosta la campagna acquisti estiva del Bari. Con l’ufficialità giunta ieri sera di Boris Radunovic, numero uno serbo in prestito secco dal Cagliari, salgono a otto i volti nuovi in casa biancorossa. Resta sempre tanto da fare, con mister Longo che ancora una volta è stato molto chiaro nelle sue dichiarazioni nel post Salernitana.

Le priorità di Longo

«Credo che arriveranno altri 5-6 giocatori, mi è stato garantito» ha spiegato il tecnico piemontese dalla pancia del ‘San Nicola’, delineandone i connotati: «Le priorità adesso sono un portiere, due difensori, un centrocampista e un trequartista». È pertanto evidente come Magalini e Di Cesare debbano ancora intervenire prepotentemente sul mercato. Le pretese di Longo, che già dal ritiro era stato spesso diretto nelle richieste sul mercato, sono esclusivamente frutto di un contesto lavorativo. L’ex Torino e Frosinone ha, infatti, chiarito: «La mia preoccupazione è dettata dal fatto che mi sarebbe piaciuto inserire quanti più giocatori in un contesto di lavoro e di tempi consoni a un’organizzazione di squadra. Le mie continue richieste sono figlie della voglia di fare bene – ha continuato Longo -, in primis al club e poi alla piazza, al nostro lavoro. È mio compito stimolare l’area tecnica per costruire una squadra sempre più competitiva». Un discorso che non fa una grinza e che ha trovato più di un consenso tra i tifosi, che intravedono fin dal primo giorno nella nuova guida tecnica un elemento catalizzante e termometro delle ambizioni del nuovo Bari.

Gli obiettivi in difesa

Togliendo dal conto Radunovic, restano quindi cinque i profili da inserire nella rosa, a fronte di una serie di uscite che vede il Bari al momento fermo alla cessione di Mane all’Altamura e Celiento al Trapani. Per il braccetto di sinistra l’obiettivo numero uno è Veroli del Cagliari, per cui si sta provando una sinergia a tre con il Napoli. Essendo il club sardo interessato a Gaetano e Cheddira, si sta lavorando per far entrare nei discorsi anche il classe 2003 ex Catanzaro, profilo estremamente gradito a Magalini fin dall’alba del suo corso barese. Al momento la trattativa è in ghiaccio, vista la molteplicità degli interlocutori al tavolo. Tuttavia si conta si sbloccare la situazione entro il 10, per consegnare a Longo almeno un nuovo centrale per la gara di coppa con la Cremonese. Ancora vige riserbo sul braccetto di destra, che nelle idee dell’area tecnica si alternerà con Pucino. Resta la suggestione Biraschi, più difficili Ferrari e Ceccherini, c’è un apprezzamento per Giorgini del Sudtirol.

Le richieste del mister

La novità maggiore nelle parole del tecnico è la richiesta di un centrocampista, visto che l’indirizzo trapelato nelle scorse settimane era quello di un ingresso solo a fronte di un’uscita. Longo ha, infatti, spiegato di come «In questo momento prediligiamo questo tipo di caratteristiche a centrocampo. Voglio che la squadra giochi a calcio, che palleggi e che cerchi la superiorità numerica. Se continueranno a darmi garanzie soprattutto senza palla, Maiello e Benali, potranno coesistere. Tuttavia questo non vuol dire che escludo giocatori come Maita e Lulic». Possibile, dunque, aspettarsi un centrocampista dalle caratteristiche diverse, che abbini maggiore qualità palla al piede a una fisicità dirompente. Il sogno nel cassetto portava a Bellemo, finito alla Samp. Arriverà almeno un trequartista che sappia giostrare alle spalle delle punte. La suggestione principale porta a Partipilo, ma piace anche lo svincolato Verre.

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