Categorie
Cronaca Lecce News

Lecce, furto in casa di un avvocato: arrestati 2 minorenni. L’allarme lanciato dalla vicina

Si introducono in casa di un noto avvocato, ma la vicina li nota e allerta la polizia. Due minorenni, entrambi di origini straniere e senza fissa dimora, sono stati arrestati. I giovani, rispettivamente di 14 e 15 anni, nel giorno di Ferragosto avevano preso di mira l’abitazione del professionista nel centro storico di Lecce.

L’intrusione

Il colpo è stato eseguito utilizzando rudimentali arnesi da scasso, con cui i ragazzi sono riusciti a forzare la serratura della porta finestra dell’abitazione. Una volta dentro, hanno iniziato a trafugare vari oggetti di valore, tra cui orologi di marchi prestigiosi, collane e altri monili. Il valore complessivo della refurtiva non è stato ancora quantificato, ma si stima possa aggirarsi attorno a diverse decine di migliaia di euro. Uno dei ragazzi aveva addirittura già indossato un Rolex sottratto dall’abitazione.

L’arresto

A far fallire il colpo è stata la prontezza di riflessi di una vicina di casa, che, insospettita da strani rumori, ha allertato le forze dell’ordine. Gli agenti delle volanti giunti sul posto hanno trovato la serratura forzata, riuscendo a sorprendere i due minorenni mentre erano ancora all’interno. Gli agenti hanno recuperato la refurtiva e sequestrato gli attrezzi utilizzati per il furto, tra cui guanti da giardiniere e due grossi cacciaviti. I due sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza per minori di Bari. Il gip Paola Liaci, su richiesta della pm Maria Rosaria Micucci, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in una struttura per minori. Uno dei due è accusato anche di falso, per aver dichiarato false generalità al momento dell’arresto.

Categorie
Cronaca Lecce News Puglia

Esplode bilocale a Porto Cesareo, morto il dentista barese: sottoposta a intervento d’urgenza la figlia

Non ce l’ha fatta Giuseppe Agostinacchio, il 58enne rimasto gravemente ferito nell’esplosione che ha devastato un bilocale a Porto Cesareo la notte tra il 14 e il 15 agosto. L’uomo, originario di Gravina di Puglia e di professione dentista, è morto a causa delle ustioni che avevano colpito oltre il 60 per cento del suo corpo, ma anche perché il calore inalato aveva compromesso i polmoni. L’incidente, causato con ogni probabilità da una fuga di gas, ha ferito altre due persone, tra cui la figlia Irene, di 23 anni, che è in condizioni disperate.

I fatti

Una vacanza che si è trasformata in tragedia si è consumata in via dei Bacini, al piano terra di una villetta dove la famiglia stava soggiornando da alcuni giorni. La potente deflagrazione è avvenuta intorno all’una di notte. A lanciare l’allarme sono stati proprio i vicini di casa, svegliati di soprassalto dal boato. Alcuni di loro, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prestato i primi soccorsi prima dell’arrivo delle squadre di emergenza.

Gli interventi

Sul posto i vigili del fuoco che hanno domato l’incendio scoppiato a seguito dell’esplosione e messo in sicurezza l’area, mentre tre ambulanze del 118 e un’automedica hanno trasportato i feriti in ospedale, padre e figlia al “Perrino” di Brindisi, specializzato nel trattamento delle grandi ustioni, mentre il fidanzato della giovane a Bari. Le condizioni di Agostinacchio sono parse sin da subito molto critiche ed è stato ricoverato in rianimazione. Nonostante i disperati tentativi dei medici, l’uomo non è riuscito a sopravvivere alle gravi lesioni riportate ed è morto nel primo pomeriggio di ieri.

I feriti

La figlia Irene, ustionata su quasi tutto il corpo, è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza e resta in Rianimazione nell’ospedale brindisino in condizioni gravissime. Meno preoccupante, seppur serie, è il quadro clinico del fidanzato della ragazza, un 24enne anch’egli originario di Gravina di Puglia.

Le indagini

Le cause dell’esplosione sono in fase di accertamento. Sul posto, oltre ai caschi rossi, anche i carabinieri, che ora indagano per ricostruire l’accaduto, con il supporto della consulenza tecnico-scientifica. Mentre si attende l’esito delle risultanze investigative, due comunità, quella salentina e quella barese, piangono la morte di Giuseppe e pregano per sua figlia Irene, che lotta per la vita in ospedale.

Categorie
Attualità Lecce News

Gallipoli, torna la ztl nella Baia verde: niente auto fino a settembre

Dopo un’attesa prolungata dovuta alle complesse questioni relative alla rinaturalizzazione della litoranea sud, torna in vigore la ztl nella Baia Verde di Gallipoli. La limitazione, valida 24 ore su 24, è operativa da ieri e durerà fino al 31 agosto, come stabilito dalla giunta comunale e disciplinato da un’ordinanza firmata dal comandante della polizia locale, Antonio Morelli.

Cosa cambia

La reintroduzione della ZTL è stata accolta con favore dai residenti estivi, ma ha suscitato meno entusiasmo tra i balneari e i lavoratori della zona, che finora avevano goduto di un accesso libero per compensare la carenza di parcheggi. Le uniche strade escluse sono il Gran Viale al Mare, via Delle Dune e via Della Chiesa, dove la sosta è consentita solo ai residenti e ai muniti di pass. Per chi accede al perimetro esterno della marina, sono disponibili parcheggi a pagamento sulle strisce blu. Residenti e villeggianti abituali potranno continuare a usare i pass rilasciati negli anni scorsi, tenendoli esposti.

La litoranea sud

La giunta ha formalizzato anche un percorso pedonale e ciclabile sulla litoranea sud, tra il campo sportivo comunale e il primo ingresso della Baia Verde. Il provvedimento, richiesto dalla capitaneria di porto, permetterà il transito dei mezzi autorizzati per garantire l’ordine pubblico fino al completamento del progetto generale di riorganizzazione della mobilità. La questione della “litoranea ibrida” ha suscitato polemiche,e il gruppo consiliare Gallipoli Futura ha presentato un’interrogazione che sarà discussa in consiglio il 7 agosto. La nuova ordinanza prevede il divieto di transito per tutti i veicoli sul tratto tra l’ultima rotatoria dopo il parcheggio dello stadio comunale e il secondo ingresso della Baia Verde.

I permessi

Il 25 giugno, la direzione lavori ha confermato l’agibilità e usabilità del nuovo tracciato per pedoni, ciclisti e veicoli autorizzati, completando così un ulteriore passo verso la riqualificazione e la sicurezza della litoranea sud.

Categorie
Cronaca Lecce News

Otranto, un ostello trasformato in affittacamere: l’ex sindaco Cariddi tra i 6 indagati

Un’area di circa 900 metri quadrati, situata nella periferia di Otranto, è stata sequestrata su disposizione del giudice per le indagini preliminari Marcello Rizzo, su richiesta del pm Patrizia Ciccarese. Il provvedimento è stato emesso a seguito di presunte violazioni del testo unico di edilizia rilevate dagli inquirenti. L’immobile, ancora in stato di rustico e situato al lotto 3 della zona Pip di Otranto, in via Monsignor Luigi Bienna, è al centro di un’inchiesta che coinvolge sei indagati.

Le indagini

I fatti contestati riguardano un arco temporale che va dal 2017 al 2022. Le irregolarità sono emerse durante un sopralluogo effettuato nel maggio scorso. Gli indagati sono accusati di aver contribuito, a vario titolo, alla realizzazione di un complesso edilizio destinato all’attività di affittacamere in un’area dove, inizialmente, era previsto un progetto per un ostello della gioventù. Gli indagati Andrea De Benedetto, 32enne di Otranto, rappresentante legale della società Kairos Srl, proprietaria dell’immobile; Emanuele Maria Maggiulli, 58enne di Muro Leccese, ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Otranto; Giuseppe Tondo, 71enne di Otranto, ex responsabile dell’Ufficio del paesaggio del Comune di Otranto; Pierpaolo Cariddi, 58enne di Otranto, ex sindaco e tecnico progettista e direttore dei lavori; Andrea Corvaglia, 32enne di Uggiano La Chiesa, attuale responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Otranto; e Serena Luisa Rosati, 50enne di Otranto, ex responsabile dell’Ufficio del paesaggio del Comune di Otranto e attuale assessora all’Urbanistica e alle opere pubbliche.

Le accuse

Gli indagati sono accusati di costruzione abusiva senza i necessari permessi edilizi e paesaggistici e falsificazione di documenti ufficiali. In particolare, a De Benedetto e Cariddi avrebbero falsamente attestato, nelle richieste depositate in Comune, che l’immobile non fosse soggetto a tutela ambientale paesaggistica.

Il sequestro

I sigilli sono stati affissi ad una struttura che comprende un seminterrato, un piano rialzato e un primo piano con abitazione del titolare, sei alloggi per gli ospiti, sala da pranzo, cucina, bagno e una prevista piscina di 17 metri quadrati, il tutto edificato senza alcun permesso di costruire e senza autorizzazione paesaggistica. Gli atti che hanno portato all’edificazione sono stati giudicati illegittimi, poiché rilasciati in variante rispetto al progetto originale, che prevedeva un ostello della gioventù, in un’area classificata come “prati e pascoli”.

Exit mobile version