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Bari Sport

Serie C, il Crotone fa valere la legge del più forte: l’Altamura perde 2-0

Non c’è storia. Il Crotone domina e vince contro un Team Altamura e fa valere la legge del più forte. Allo “Scida” è un monologo dei pitagorici nel primo tempo, quando si porta sul 2-0. Nella ripresa timidi tentativi di reazione, ma la strada per la salvezza sarà lunga.

Primo tempo

Spartito della partita subito chiaro, con il Crotone che cerca di tenere il pallino del gioco e l’Altamura che tenta di creare pericoli in contropiede. In campo, però, c’è una squadra sola. Al quarto minuto è bravo Mané a intercettare il passaggio di Tumminello per il terzino Giron lanciato verso la porta e ancora di più un minuto dopo a contenere l’attaccante a centro area, favorendo l’uscita di Viola. Al 14esimo azione grande occasione per i pitagorici. Giron crossa dalla sinistra e trova Spina che ruba il tempo ad Acampa e incorna a lato di un soffio. Un minuto dopo ammonito Franco per un fallo tattico a metà campo. Sulla punizione seguente arriva il vantaggio dei padroni di casa. Vitale scambia con Lopez che lo mette a tu per tu con Viola: il trequartista salta il portiere e insacca per l’1-0 del Crotone. Pochi istanti dopo arriva il raddoppio. Cross di Vitale, Sadiki si abbassa e Gigliotti devia verso la sua porta: Viola salva in qualche modo, ma il più lesto è Tumminello che in tap-in fa 2-0. Uno-due micidiale per i padroni di casa. L’ex Roma ci riprova al 21esimo da fuori area, ma spedisce a lato. Al 27esimo giallo per Spina per un fallo in ritardo su D’Amico. L’Altamura prova a scuotersi, ma il Crotone esce benissimo dal pressing. Al 31esimo Giron arriva al limite e calcia: la deviazione di Mané libera a centro area Gomez che trova la grande risposta con il piede di Viola. Al 39esimo gli uomini di Di Donato provano ad affacciarsi nell’area avversaria, con le conclusioni senza fortuna di D’Amico e Mané. Nell’ultimo minuto di recupero occasione per il 3-0: Giron sfrutta una voragine sulla destra e mette in mezzo per Tumminello che calcia a botta sicura, ma trova un provvidenziale Gigliotti. Sospiro di sollievo per Di Donato al duplice fischio di Mbei.

Secondo tempo

Il tecnico dell’Altamura sostituisce D’Amico e inserisce De Santis, disponendosi con il 3-4-2-1, mentre Longo lascia Spina negli spogliatoi per Silva. Al 54esimo Gigliotti su punizione colpisce il palo. Sta neglio in campo l’Altamura, con Rolando che impegna Sala da fuori. All’ora di gioco Tumminello non trova la porta di un soffio. Lo spartito è cambiato, ma i pugliesi non riescono a far male al Crotone. È anzi Tumminello ad andare vicino al gol a un quarto d’ora dalla fine. All’84esimo Acampa crossa e Molinaro calcia, ma trova la deviazione di Cartgnellutti. La partita scivola via senza altri sussulti: il Crotone è più forte e si prende i tre punti.

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Brindisi Sport

Parigi 2024, tocca a Dell’Aquila: il mesagnese sul tatami per difendere l’oro di Tokyo

Il gran giorno è arrivato. Oggi Vito Dell’Aquila sale sul tatami per difendere l’oro conquistato a Tokyo. L’artista marziale si presenta tra i favoriti nel taekwondo e non può che essere altrimenti. Nella categoria 58 kg, oltre a essere campione olimpico in carica, è anche il primatista europeo, con il titolo vinto a Belgrado lo scorso maggio.

Il percorso

Vito è un predestinato e fin da giovanissimo mostra un grande talento. Nel 2012, a 12 anni, vince la medaglia d’oro al torneo Kim e Liù, il più grande torneo europeo di taekwondo per piccoli atleti. Poi non si ferma più. Nel 2014, a Baku, diventa campione del mondo nella categoria Cadetti. L’anno successivo, nel 2015, conquista la medaglia d’oro agli Europei Junior. Nel 2017 si consacra. A 17 anni, partecipa sia alla classe Junior, sia Senior. Vince il bronzo ai Mondiali tra i grandi di Muju, in Corea del Sud, e il suo secondo oro continentale agli Europei Junior di Larnaca. Nel 2018 ottiene il terzo posto agli Europei Senior e la sua prima medaglia nel circuito dei Grand Prix a Mosca, un bronzo a 18 anni. Nel 2019, nella sua Puglia, a Bari, vince la medaglia d’oro agli Europei, ottenendo anche la qualificazione diretta tramite ranking ai Giochi olimpici di Tokyo 2020, poi disputati nel 2021 a causa della pandemia. A fine 2019, al Grand Prix Final di Mosca, dove competono i migliori 16 di ogni categoria, sale sul primo gradino del podio, affermandosi come uno dei migliori nella categoria -58 kg. Alle Olimpiadi giapponesi conquista il primo oro per la spedizione azzurra. La sua medaglia più bella, ottenuta con un percorso netto senza sbavature. Vito si conferma tra i talenti più cristallini della sua generazione dello sport italiano, vincendo nel 2022 il titolo di campione del mondo nella categoria -58 kg a Guadalajara, in Messico. È uno dei pochissimi campioni olimpici azzurri di Tokyo 2020 a laurearsi campione iridato dopo aver vinto i Giochi. Dopo aver ottenuto la qualificazione diretta per i Giochi di Parigi 2024 grazie al ranking, torna sul gradino più alto d’Europa vincendo gli Europei di Belgrado 2024.

L’obiettivo

Non si nasconde il lottatore mesagnese. Entrerà in gara al Grand Palais agli ottavi di finale contro il kazako Samirkhon Ababakirov e i precedenti sorridono all’azzurro con due vittorie in altrettanti incontri. Nell’eventuale semifinale affronterebbe uno tra Lucas Guzman e Omar Salim.

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Puglia Sport

Parigi 2024, pugliesi ai blocchi: Palmisano e Stano per replicare Tokyo e Fortunato per stupire

Parte l’atletica alle Olimpiadi di Parigi, ma soprattutto, partono i pugliesi dai blocchi. Oggi tocca a Massimo Stano e Francesco Fortunato nella 20 chilometri maschile e ad Antonella Palmisano sulla stessa distanza femminile. Stano e Palmisano sono ai nastri di partenza da campioni olimpici in carica. A Tokyo hanno dominato le gare conquistando la medaglia più ambita. Sono quindi i favoriti e le aspettative sono tante. Per Fortunato, invece, meno pressione, ma tanta voglia di migliorare il quindicesimo posto della spedizione giapponese. È reduce dal bronzo degli Europei di Roma dello scorso giugno ed è uno dei candidati a salire sul podio.

La 20km maschile

Alle 7.30 lo start della 20 chilometri di marcia maschile con i due alfieri Massimo Stano e Francesco Fortunato. Il campione olimpico in carica, direttamente da Palo del Colle, è reduce da un brutto infortunio vissuto ad Antalya, in Turchia, dove lo scorso 21 aprile era in palio il titolo mondiale di staffetta mista, la nuova specialità della marcia, al debutto anche alle Olimpiadi. Su un percorso dalla lunghezza di 42.195 chilometri, quanto la classica maratona, si alternano un uomo e una donna. Il primo tratto è di 12.195 chilometri, i restanti di 10.

Ai nastri di partenza turchi, l’atleta ha preso il via in coppia con Palmisano, ma a pochi chilometri dall’avvio ha calpestato una bottiglietta lanciata da un avversario facendosi male. Ha stretto i denti arrivando a concludere la prima parte della sua gara. Non se l’è però sentita di tornare su strada, soprattutto per non peggiorare la situazione. La gara è stata comunque favorevole ai colori azzurri, perché a mettere l’oro al collo è stata la coppia composta dall’andriese Fortunato e Trapletti. Alla voglia di rivalsa di Stano, dunque, si affianca il naturale bisogno di Fortunato di continuare a spingere per confermarsi ai vertici mondiali.

La marcia femminile

Antonella Palmisano punta a bissare il successo dei scorsi Giochi. Arriva a Parigi tirata a lucido. Il 7 giugno, l’atleta delle Fiamme Gialle ha trionfato ai piedi del Colosseo nella 20 km degli Europei. Una gara straordinaria, senza doversi preoccupare di alcuna rivale. Nessuna titubanza, tutto liscio come l’olio.

Il tempo impiegato per la passerella nella Capitale è di 1h 28’09’’, 26 secondi meno della milanese Valentina Trapletti. Alla fine della gara ha affermato: «In controllo sin dal primo metro, come volevamo». Quel verbo al plurale alla fine del virgolettato ha un riferimento più allargato, familiare. Infatti il suo allenatore è il marito Lorenzo Dessi, che le è accanto e assieme hanno costituito una coppia formidabile non solo nella vita privata. Gareggia oggi, due ore dopo Stano e Fortunato, alle 9.30.

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