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Trani, ex sciala De Simone: da stabilimento di acquacoltura ad area balneabile

Da ex stabilimento di acquacoltura e stabulazione dei mitili ad area accessibile alla libera fruizione balneare. È così che cambierà il volto dell’ex sciala De Simone sul lungomare Cristoforo Colombo di Trani. A stabilirlo è una delibera di Giunta comunale che, con un atto di indirizzo, apre la strada alla messa in sicurezza e alla riconversione di quel luogo. L’area in oggetto è molto ampia: ricopre infatti una superficie di circa 3.000 metri quadrati e comprende piazzali, opere di difesa marina e manufatti legati all’attività coltiva. Su di essa sono ancora presenti le vecchie strutture dell’impianto industriale, dismesso dal 2013, da anni ormai ridotto a rudere, per incuria ed esposizione ai fattori ambientali. Da qui la necessità da parte dell’amministrazione di mettere in sicurezza la zona, consentendone la fruizione e la balneazione.

Il provvedimento

Il sindaco Amedeo Bottaro parla di una «delibera fondamentale per la valorizzazione e la tutela del nostro territorio costiero. Riqualificheremo e apriremo alla pubblica fruizione la sciala De Simone. Ho colto la proposta fattami dall’assessore Mino di Lernia di riqualificare quel tratto di sosta affinché diventi aperto alla fruizione pubblica al più presto. Continuiamo a portare avanti il grande progetto di riqualificazione costiera iniziato 9 anni fa e già sotto gli occhi di tutti.

La sfida

«Al momento è quella di offrire al più presto ai cittadini e ai tanti turisti un’ulteriore area urbana di accesso libero al mare». Gli interventi previsti consentiranno una prima fruizione in sicurezza dell’area in attesa di un suo pieno recupero funzionale e della sua riconversione in spazio urbano costiero pubblico e accessibile.

In prima battuta il sito sarà liberato da rifiuti e macerie accumulatesi negli anni, poi, come si legge nella relazione, «si procederà alla realizzazione di alcuni interventi volti alla messa in sicurezza e alla predisposizione dell’area agli utilizzi futuri».
Le vasche saranno demolite per realizzare un piazzale unico, privo di ostacoli e accessibile. Per l’assessore Mino Di Lernia si tratta di «un passo importante verso il miglioramento della fruizione pubblica della nostra costa. Il mare è patrimonio di tutti e questa delibera potrebbe consentire alla cittadinanza la riappropriazione di un tratto fra i più belli di tutta la costa tranese».

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Trani, la “Festa dei popoli” a tavola fra multicultura e convivialità

Suoni, sapori, saperi, culture e tradizioni. Saranno questi gli ingredienti che caratterizzeranno a Trani la festa dei popoli 2024. Il 23 agosto piazza Mazzini si trasformerà in una grande tavolata multiculturale a cielo aperto dove, oltre alle pietanze tipiche, si potranno condividere esperienze e storie, religioni e tradizioni. La giornata vedrà prima delle attività di animazione per bambini e ragazzi, tavole rotonde e narrazioni su centro storico, mobilità sostenibile, beni condivisi e multiculturalità. Spazio poi allo yoga sciamanico al tramonto e in serata alla tavolata interculturale con musica e danze popolari.

Il dj ucraino

Quest’anno ad animare la piazza ci sarà il dj ucraino Sergey. «La festa dei popoli, in questi tempi così difficili – dice Cristina Monterisi di Legambiente Trani, associazione compresa nella rete che organizza l’evento – rappresenta il fulcro della valorizzazione della diversità, della convivenza e della depolarizzazione dei conflitti. Le comunità multietniche vivono a Trani da decenni e questi momenti di condivisione contribuiscono a superare le barriere della multiculturalità e a vivere esperienze di interculturalità che partono dal basso, contro l’atrocità e la cecità di ogni guerra». L’incontro è alla sua IV edizione ed è «parte di un più complesso percorso di dialogo, incontro e ospitalità, sostenuto dalla Città di Trani e dalle reti associative attive ogni giorno sul territorio».

Il messaggio

L’anno scorso, oltre alle comunità marocchina, rumena e albanese, ci fu anche un nutrito gruppo di ragazze ucraine. Le regole per partecipare alla tavolata multiculturale sono molto semplici, è sufficiente che ciascuno porti qualsiasi pietanza, tipica del proprio paese di origine, che sarà condivisa con gli altri commensali. Genuino e semplice è anche il messaggio dell’evento: un unico grande tavolo, senza distanze né pregiudizi, per un’unica grande comunità.

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