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Autonomia differenziata, il “no” di 70 sindaci lucani in una lettera al governatore Bardi

Autonomia differenziata, 70 sindaci lucani scrivono una lettera al governatore della Basilicata Vito Bardi affinché riveda la sua posizione sulla legge Calderoli. L’esito del voto in Consiglio regionale, il 2 agosto scorso, ha respinto la richiesta di impugnativa dinnanzi alla Corte Costituzionale. «Impoverisce i nostri territori», scrivono i primi cittadini.

La mobilitazione

Nella lista degli amministratori firmatari ci sono anche i due Presidenti di Provincia. «Siamo il 54 per cento e sfioriamo il 60 per cento della popolazione, Bardi ne prenda atto», dice il sindaco di San Paolo Albanese, Mosé Antonio Troiano, promotore dell’iniziativa. Ci sono i sindaci di Potenza e Matera, Vincenzo Telesca e Domenico Bennardi, dei comuni del Metapontino, Salvatore Cosma (Tursi) e Gianluca Palazzo (Rotondella) e quelli di Latronico, Alberto Fausto De Maria, e Lauria, Gianni Pittella, ex europarlamentare europeo e presidente dell’Unione Lucana del Lagonegrese. Sono solo alcuni. All’iniziativa hanno aderito anche il Presidente della provincia di Potenza, Christian Giordano, e quello della Provincia di Matera, Emanuele Pilato (facente funzioni fino alle prossime elezioni), successo a Piero Marrese dopo la sua elezione in Consiglio regionale. Il numero non lascia indifferenti: sono 131 i comuni lucani. Un dato che non sfugge al sindaco di San Paolo Albanese, comune meno popoloso della Basilicata (200 abitanti) in provincia di Potenza.

Lo spopolamento

«L’autonomia differenziata impoverisce i nostri territori e aumenterà lo spopolamento, già è difficile adesso. Che fine faremo?», dice Troiano. «Come può un giovane – continua il sindaco – decidere di restare al Sud quando al Nord avrà uno stipendio più alto, migliori opportunità? L’orientamento della cosiddetta legge Calderoli, dal ministro della Lega, è chiaro. La Meloni pur di avere il premierato ha appoggiato la Lega, che ha sempre voluto la secessione è c’è arrivata. Noi, da imbecilli, ci siamo cascati tutti, compresi molti parlamentari del Sud che, al di là del colore politico, avrebbero dovuto opporsi». Cosa vi aspettate dopo questa lettera? «Ormai Bardi e la sua maggioranza – dice Troiano – non credo abbiano la forza di dire sì, accettiamo questa posizione dei sindaci. Comunque siamo il 54 per cento. Se togliamo i due comuni commissariati, Atella e Senise, la percentuale supera il 60 per cento della popolazione perché le città di Potenza e Matera hanno aderito. Io credo che Bardi si debba rendere conto di questo dato. Considerando che lui, alla fine, se togliamo gli astenuti, ha vinto con il 30 per cento». «Dimostri – scrivono nella lettera a Bardi i sindaci lucani – amore verso la sua regione e l’Italia, difendendo il principio dei padri costituenti: “La Repubblica, una e indivisibile”».

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Ambiente e Sostenibilità Basilicata News

Siccità e caldo fanno crollare la produzione di olio lucano: «Chiediamo lo stato di calamità»

Siccità e caldo, crolla del 95 per cento la produzione di olio evo lucano rispetto alla passata campagna olearia. La stima è dell’Organizzazione dei produttori olivicoli lucani (Oprol). Il suo presidente Paolo Colonna chiede: «il riconoscimento dello stato di calamità naturale e una visione condivisa per il settore agricolo nel suo complesso».

Il quadro

«Dopo la cerealicoltura, con la campagna del pomodoro in affanno, è l’olivicoltura lucana in ginocchio», affermano i dirigenti di Oprol. Secondo la fotografia scattata dall’Organizzazione dei produttori olivicoli lucani «tranne qualche isola felice nella parte settentrionale della regione Basilicata la produzione è pressoché azzerata». Per l’Oprol «il periodo prolungato di siccità è stato il colpo di grazia, al punto che non solo è saltata la produzione nella sua totalità per la campagna del prossimo autunno, ma se dovessero perdurare le attuali condizioni climatiche si metterebbe una pesante ipoteca sulla campagna 2025-2026».

La richiesta

Da qui la richiesta dello stato di calamità per il settore agricolo nel suo complesso e nello specifico per quello olivicolo. Accanto ad interventi emergenziali servono, però, per l’Oprol, azioni per il sostegno del settore che puntino all’obiettivo della crescita della produzione con una visione condivisa. «L’olivicoltura lucana – ha evidenziato il presidente di Oprol Olivicoltori lucani Paolo Colonna – è fatta non dai grandi numeri, di aziende familiari, ma da eccellenze legate ai territori». Per questo, serve a suo avviso «mettere in un quadro di visione comune tutta una serie di proposte» che vanno dal «sostegno alle organizzazioni professionali e all’aggregazione al ricambio generazionale» passando per il «contrasto dell’abbandono del territorio e la ricerca nel settore». «Proposte che – continua Paolo Colonna – vanno condivise e sostenute da una politica regionale che dia supporti certi come l’equa distribuzione delle risorse idriche. E una politica a sostegno di una manodopera che nell’agricoltura da frutto non c’è più». Infine, per Paolo Colonna, altro elemento importante nel settore, da non trascurare, in quanto può «fornire risposte a tanti piccoli agricoltori».

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Basilicata News Politica Puglia

Zes unica, Fitto: «Il Governo raddoppia lo stanziamento da 1,6 a 3,2 miliardi di euro»

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’incremento da 1,6 miliardi di euro a oltre 3,2 miliardi l’entità delle risorse disponibili per il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella Zes unica del Mezzogiorno dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.

A darne notizia è il ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, evidenziando che «nei giorni scorsi, abbiamo assistito a polemiche del tutto strumentali» sul credito d’imposta nelle Zes, «che valorizzavano il numero delle proposte di investimento, senza alcuna verifica» sulla possibilità «di tradursi in investimenti concreti».

Fitto spiega che «il Governo dimostra, ancora una volta, il proprio costante impegno per lo sviluppo e la competitività del tessuto economico produttivo delle regioni del Mezzogiorno attraverso iniziative di sostegno che, nel mettere in campo risorse economiche di gran lunga superiori a quelle previste dai precedenti esecutivi, forniscono risposte certe e chiare al sistema delle imprese».

Lo stanziamento approvato, fa sapere il ministro, è di cinque volte superiore a quello previsto negli anni dal 2016 al 2020 (pari a 617 milioni di euro annui) e di tre volte superiore a quello previsto negli anni 2021 e 2022 (pari a 1.053,9 milioni di euro) e nell’anno 2023 (pari a 1.467 milioni di euro, di cui solo 1,3 miliardi di euro effettivamente utilizzati).

Oltre ai 3,2 miliardi di euro immediatamente disponibili, il provvedimento prevede che possano essere utilizzate le risorse dei programmi nazionali e regionali, finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021-2027, relativi alla competitività delle Pmi.

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Siti di news attaccati dagli hacker: nel mirino anche L’Edicola ma disagi limitati

C’è anche L’Edicola tra le 77 aziende italiane finite nel mirino di un gruppo di hacker russi nei giorni scorsi. Tra le altre testate pugliesi colpite dagli hacker risultano La Gazzetta del Mezzogiorno e Taranto Buonasera.

Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento dei nostri tecnici IT, non si sono registrati particolari problemi al sito internet che ha potuto continuare a fornire la consueta informazione ai lettori.

Alcuni problemi, invece, si sono verificati allo sfogliatore per l’accesso all’edizione digitale del quotidiano e alla relativa App, che per un paio di giorni sono risultati irraggiungibili. L’Edicola in questo caso, per rimediare al disagio, ha deciso di mettere a disposizione dei propri lettori, gratuitamente, le edizioni di giovedì 1 e venerdì 2 agosto.

Dietro l’attacco pirata ci sarebbe un gruppo di pirati informatici russi, che, sul dark web, aveva già in passato rivendicato azioni simili.

In questo caso il gruppo avrebbe rilevato un bug di sicurezza e lo avrebbero utilizzato per renderlo pubblico.

Attraverso le pagine di un breach forum, il gruppo hacker ha pubblicato un post dove riporta i nomi delle 77 aziende italiane, rivendicando di fatto l’azione. Su quanto accaduto indaga la polizia postale.

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Basilicata Cronaca News

Droga in Basilicata: arrestati due uomini di origine straniera a Potenza e Policoro

Due uomini sono stati arrestati, in distinti interventi di carabinieri e polizia, rispettivamente a Potenza e Policoro.

Nel primo caso si tratta di un 35enne di origini nigeriane sorpreso dai militari tra l’ospedale San Carlo e il vicino campus universitario del capoluogo lucano. L’uomo aveva un atteggiamento sospetto e, appena incrociata l’auto dei carabinieri, ha tentato di allontanarsi frettolosamente. Sono immediatamente scattati i controlli da parte dei militari dell’Arma che lo hanno trovato in possesso di 20 grammi di eroina, suddivisa in 25 dosi, 7 grammi di crack in 9 dosi, e 185 euro in banconote di vario taglio.

A Policoro, invece, la polizia ha arrestato in flagranza un 25enne originario del Gambia, regolare sul territorio nazionale. Anche in questo caso il giovane, alla vista degli agenti, ha tentato di darsi alla fuga ma è stato prontamente fermato e perquisito: in una sacca a tracolla nascondeva due involucri, avvolti da carta argentata con nastro isolante nero, contenenti 250 grammi di hashish.

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Carceri italiane al collasso, sovraffollamento record in Puglia con il 165%

Un allarme lanciato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale dipinge un quadro allarmante della situazione carceraria italiana. Al 31 luglio, le carceri italiane ospitano oltre 61mila detenuti, superando di gran lunga la capienza prevista e raggiungendo un indice di sovraffollamento del 130%.

Una situazione critica che si riflette soprattutto al Sud, con regioni come la Puglia e la Basilicata che superano di gran lunga la soglia di allarme: carceri pugliesi al 165,37% e lucani con il 150,99%. Tuttavia, la situazione generale è preoccupante e richiede interventi urgenti.

Cause principali:

Mancanza di posti letto, l’inagibilità di diverse celle e sezioni detentive aggrava la situazione; disparità territoriali, al Sud la situazione è più critica a causa di una maggiore concentrazione di detenuti e di una minore disponibilità di posti letto; elevato numero di detenuti stranieri, oltre 19mila detenuti stranieri contribuiscono ad aumentare la pressione sulle carceri italiane.

Conseguenze:

Violazione dei diritti dei detenuti, condizioni di detenzione inadeguate, limitazione delle attività rieducative e difficoltà nel garantire l’assistenza sanitaria; rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, il sovraffollamento può favorire tensioni e scontri tra detenuti; aumento dei costi per lo Stato, la gestione di carceri sovraffollate comporta costi maggiori in termini di sicurezza, assistenza sanitaria e personale.

Il Garante chiede interventi urgenti: aumento dei posti letto, è necessario costruire nuove carceri e ristrutturare quelle esistenti; riduzione della popolazione carceraria attraverso misure alternative alla detenzione e una riforma del sistema penale; miglioramento delle condizioni di detenzione, garantire il rispetto dei diritti dei detenuti e favorire la loro rieducazione.

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Basilicata, sempre più ambita dai turisti: Maratea conquista i social – VIDEO

Basilicata, sempre più ambita dai turisti: Maratea conquista i social

Maratea è sempre più una star sui social. Lo conferma una recente ricerca di SocialData, che ha analizzato milioni di conversazioni online, posizionando la Perla del Tirreno tra i borghi italiani più amati e condivisi. Il risultato è motivo di grande soddisfazione per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che sottolinea come questo successo sia un’ulteriore conferma dell’attrattività crescente del territorio lucano a livello internazionale.

«Un sentiment largamente positivo», come lo definisce lo studio, avvolge Maratea sui social media, dove migliaia di utenti condividono foto, esperienze e consigli su questo incantevole borgo. La ricerca, condotta su un ampio campione di piattaforme online, ha evidenziato un numero significativo di menzioni e un alto livello di interazione.

Questo successo è il frutto di una serie di fattori, tra cui la bellezza paesaggistica, il ricco patrimonio culturale e le numerose iniziative messe in campo per valorizzare il territorio. Maratea, con la sua scogliera, la spiaggia di sabbia bianca e il Cristo Redentore, continua a incantare visitatori da tutto il mondo.

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Attualità Basilicata News Puglia

Social card “Dedicata a te”, Despar aderisce all’iniziativa: sconti sui beni di prima necessità

Con la social card “Dedicata a te” sarà possibile fare acquisti nei supermercati Despar e si avrà diritto a uno sconto del 15% per i prodotti di prima necessità.

Maiora, gruppo operante nella Gdo con l’insegna Despar, è infatti tra le aziende della distribuzione moderna che aderiscono nuovamente in tutta la rete di vendita, a gestione diretta e in franchising, all’iniziativa “Dedicata a te”, uno strumento promosso anche nel 2024 dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), destinato alle famiglie meno abbienti.

Si tratta di una “social card” studiata per sostenere i nuclei familiari che vivono sotto la soglia di sussistenza.

“Dedicata a te” sarà attiva dal mese di settembre e avrà l’obiettivo di contrastare l’inflazione al carrello.

La carta quest’anno avrà un valore di 500 euro, rispetto ai 382,50 euro dello scorso anno, e il suo contenuto sarà spendibile entro il 28 febbraio 2025. Il contributo è destinato alle famiglie con un Isee fino a 15mila euro annui che non abbiano già sussidi alla data di entrata in vigore della norma (4 giugno 2024).

I possessori della carta potranno dunque beneficiare dello sconto del 15% utilizzabile per gli acquisti negli esercizi della rete dei supermercati di Maiora. Questa misura è destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e prevede l’inserimento di nuove tipologie di prodotti, tra cui quelli a marchio Dop e Igp, ortaggi e prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola.

«Abbiamo ritenuto doveroso rinnovare anche quest’anno il nostro sostegno a questa iniziativa, consapevoli di quanto sia difficile per molte famiglie arrivare a fine mese – spiega Pippo Cannillo, amministratore delegato di Maiora –. L’adesione del nostro gruppo alla card “Dedicata a te” rientra tra le numerose azioni che svolgiamo sul territorio per contribuire nel tentativo di arginare il fenomeno della povertà alimentare, che purtroppo affligge un numero sempre crescente di persone».

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