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BAT Cronaca News

Vandali scatenati da Barletta a Trani: campo sportivo devastato, risse e schiamazzi

Luoghi pubblici vandalizzati, minacce e risse. Quelli che nella provincia di Barletta-Andria-Trani sembravano episodi isolati, nelle ultime settimane si sono intensificati, delineando i tratti di un fenomeno che genera allarme. Sono soprattutto gruppi di ragazzi tra i tredici e i diciassette anni che agiscono indisturbati devastando tutto ciò che incontrano lungo il loro percorso. Il problema riguarda prevalentemente le periferie delle città. Numerose le segnalazioni dei residenti della zona 167 di Barletta costretti a subire, in particolare nelle ore serali e notturne, soprusi e intimidazioni.

La denuncia a Barletta

«La situazione è ormai insostenibile – dice Giuseppe Di Bari, presidente del Comitato di quartiere della zona 167 – le istituzioni, invece, sembrano ignorare volutamente l’esistenza di questi problemi che riguardano la sicurezza della città e dei suoi abitanti». E poi, sulla litoranea di Ponente, feste in spiaggia e persino fuochi d’artificio non autorizzati.

Il centro storico tranese

Le cose non vanno meglio a Trani, dove, i residenti del centro storico spesso sono costretti a fare i conti con la malamovida, tra il caos che si scatena nelle ore notturne, con schiamazzi, musica ad alto volume e risse che si protraggono fino all’alba. «Ogni weekend rischia di diventare un incubo – racconta il titolare di un locale della città – con il timore di subire personalmente danni». Le segnalazioni sono diventate quotidiane in tutta la Bat. Sono persino aumentate durante l’estate. Tuttavia, sono sempre meno le denunce. E non sarebbe da escludere che uno dei motivi possa essere il timore di ritorsioni. In alcuni casi, infatti, quello che accade va ben oltre le minacce verbali.

Paura baby gang

Così, quando qualcuno fa notare il proprio disappunto può capitare che all’indomani si ritrovi con qualche atto vandalico a proprie spese. Come specchietti delle auto sradicati. A questo si aggiungono sassi lanciati contro le finestre delle abitazioni, cani sguinzagliati contro i passanti e fioriere distrutte sui marciapiedi delle strade. Vere e proprie baby gang, insomma. E se da una parte c’è chi tende a minimizzare, definendole “ragazzate”, dall’altra, però, c’è anche chi teme per la propria incolumità. Risalgono a pochi giorni fa una rissa nel centro di Barletta e un’aggressione nella stessa zona ai danni di un 29enne. Di fronte a questa escalation di violenza sono stati intensificati i controlli, anche notturni, delle forze dell’ordine del territorio, con un maggiore presidio soprattutto delle zone critiche durante i fine settimana.

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Brindisi News Salute

Amati denuncia: «Al San Raffaele di Ceglie medici senza titolo curavano malati gravi»

Il consigliere regionale Fabiano Amati ha lanciato un allarme gravissimo sulla gestione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica. Secondo una recente relazione del Dipartimento di prevenzione della ASL di Brindisi, all’interno della struttura sarebbero stati impiegati medici privi dei titoli necessari per svolgere le proprie funzioni.

«Medici che dichiarano di essere specialisti in odontostomatologia e che solo per anzianità di servizio, ma è cosa da dover verificare, potrebbero svolgere le relative funzioni. Medici non idonei alle funzioni di riabilitazione perché con specializzazioni in psicoterapia, medicina dello sport, cardiologia con contratto libero-professionale, anestesia e rianimazione con contatto di consulenza a chiamata, medicina fisica e riabilitazione destinati a guardia attiva pomeridiana o notturna, odontostomatologia, ginecologia e ostetricia, nonché privi di specializzazione», ha denunciato Amati.

Anni di inadempienze

La situazione, secondo il consigliere regionale, sarebbe perdurata per anni, con i pazienti affidati a professionisti non specificamente qualificati. «Certo, si tratta di professionisti che meritano rispetto – chiosa Amati – per tutto ciò che hanno fatto negli anni e depistati da un’attività assunzionale della Fondazione San Raffaele non aderente alla legge. Ed infatti bisognerà capire come e in che modo si potrà salvaguardare il loro apporto nella nuova stagione del servizio pubblico».

Il dito di Amati è puntato contro la Fondazione San Raffaele: il consigliere ha infine annunciato l’intenzione di portare la questione all’attenzione delle autorità, tra cui il Governo, la Procura della Repubblica e il TAR, presso cui a breve si discuterà il futuro del centro.

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Ambiente e Sostenibilità News Politica Taranto

Ex Ilva, Urso precisa: «La sentenza della Corte Ue si basa su dati superati»

Sull’ex Ilva di Taranto il governo non ha dubbi che la chiusura sia scongiurata, «la sentenza della Corte di Giustizia Ue si basa su dati ormai superati», ha affermato il Ministro Urso che ha poi ricordato «l’impegno profuso dal Governo sin dal primo giorno della legislatura e ha ribadito che, sei mesi fa, è stata scongiurata la chiusura dell’ultimo altoforno, evento che avrebbe compromesso l’intero stabilimento. Inoltre, ha ricordato che sono state attivate tutte le procedure necessarie per la messa in sicurezza dello stabilimento, la ripresa produttiva e l’assegnazione a nuovi operatori industriali», insomma nulla che possa far pensare alla chiusura dello stabilimento.

Fatto sta che proprio da ieri circolano foto di cataste di legno che servono all’altoforno proprio in prossimità dello stabilimento.

La storia

Lo stesso ministro sottolinea che si è pronti a tutto, ma è chiaro che si sta andando verso la direzione di tenere aperto lo stabilimento o meglio specifica il ministro: «La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea si basa su dati ormai superati ma lo stop alla produzione è un rischio che il governo Meloni è pronto ad affrontare» ecco queste le parole del ministro delle Imprese Adolfo Urso in una intervista alla testata online ilSussidiario.net.

Il fermo della ex Ilva di Taranto sarebbe la conseguenza della decisione della Corte su ricorso dei cittadini tarantini. Un mese fa la sentenza storica: «Se l’acciaieria presenta pericoli gravi e rilevanti per l’ambiente e per la salute umana, il suo esercizio dovrà essere sospeso” hanno scritto i giudici di Lussemburgo sottolineando che dovrà essere il tribunale di Milano a valutare i rischi. «Sei mesi fa abbiamo preso il controllo dell’azienda, – ha detto Urso – e attivato tutte le procedure per la messa in sicurezza dello stabilimento e per l’assegnazione a nuovi player produttivi».

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BAT Cronaca News

Grave incidente ad Andria, auto contro un muro: in codice rosso il conducente

Un incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio intorno alle 14:30 in viale Palmiro Togliatti ad Andria, in direzione di via Corato, subito dopo l’intersezione con via Sgarantiello. Un’auto, per cause ancora da chiarire, è finita fuori strada e si è schiantata contro un muro.

Il conducente del veicolo è rimasto ferito e trasportato in codice rosso all’ospedale Bonomo di Andria. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale per effettuare i rilievi del caso e chiarire la dinamica dell’incidente.

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Cronaca News Taranto

Taranto, accoltellato un 52enne: è grave in ospedale. Arrestato il patrigno 80enne

Un uomo di 52 anni è ricoverato in ospedale, in gravi condizioni, dopo essere stato accoltellato al culmine di una lite in famiglia a Taranto.

Stando a quanto si apprende l’episodio si è verificato in un appartamento alla periferia del capoluogo ionico. L’autore dell’aggressione sarebbe il patrigno del 52enne, un uomo di 80 anni, arrestato dagli agenti della polizia intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118 che hanno soccorso la vittima.

Il 52enne sarebbe stato colpito al torace ed è ricoverato in prognosi riservata.

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Bari News Politica

Bari, Leccese revoca la delega assessorile a Diomede: «Rispetto per la città»

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha revocato la delega a Raffaele Diomede, assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale.

Diomede era stato indicato, come esterno, dal Movimento 5 stelle e dopo la sua nomina ad assessore gli eletti pentastellati avevano lasciato la maggioranza Leccese in rottura con i vertici locali e regionali del partito.

In una nota, il sindaco di Bari ricorda che da mesi «con attenzione e tanta pazienza» cerca «di comporre prima una coalizione e poi una squadra di governo che rappresenti tutte le sensibilità del campo progressista, ambientalista e pacifista».

Nel ricordare il supporto avuto dagli “alleati”, Leccese evidenzia però che «gli esiti del voto avrebbero potuto consentirmi scelte muscolari, ma ero e sono consapevole che a Bari si scrive qualcosa di più che una storia cittadina. Per questo ho ascoltato tutti e chiesto e valutato opinioni e punti di vista. Ho anche atteso le riflessioni interne alle singole forze politiche e dato ampio spazio al dibattito, interno ed esterno, in maniera trasparente».

Ora, però, «questo tempo è scaduto e ho il dovere di mettere fine a questa situazione di incertezza politica per dare spazio e tempo al lavoro dell’amministrazione che c’è, come c’è stata in questi giorni, e già lavora nell’interesse di Bari. Rispetto tutti, ma chiedo anche a tutte le forze politiche di rispettare anzitutto la città».

Leccese ringrazia Diomede per essersi messo a disposizione e chiarisce che «la giunta da oggi lavorerà con nove assessori, come stiamo facendo già in questi giorni e lo farà fino a quando sarà necessario. Da questo momento – prosegue – l’unico nostro obiettivo deve essere quello di lavorare per la città, a cominciare dai quartieri che in questi anni si sono sentiti più trascurati».

Si comincia da San Pio, lunedì prossimo, dove il sindaco si recherà accompagnato dagli assessori della giunta comunale per incontrare la presidente e i consiglieri di Municipio e alcuni referenti di attività e presidi nel quartiere.

Le tensioni nel Movimento 5 stelle e le dimissioni di Diomede prima della revoca

Raffaele Diomede era stato scelto dal sindaco di Bari come assessore esterno dopo l’indicazione del coordinatore provinciale del M5s, Raimondo Innamorato, e l’avallo della vice coordinatrice nazionale Paola Taverna.

L’assessore, però, è stato “sfiduciato” lunedì scorso durante il primo Consiglio comunale dai due consiglieri eletti del M5s, che hanno deciso di dare appoggio esterno alla Giunta Leccese proprio per protestare contro la scelta di nominare Diomede.

Il caso Bari nelle ultime 48 ore è finito anche sui tavoli romani pentastellati, con riunioni e interlocuzioni che, però, non hanno dato alcun esito positivo. Al momento, quindi, il campo largo a Bari tramonta, almeno sino a quando il M5s non avrà risolto i suoi problemi interni.

«Ho rimesso il mandato nelle mani del sindaco Leccese, che con un atto di assoluta fiducia nei miei confronti e nei confronti della mia storia personale, mi aveva conferito, perché ciò che mi ha sempre mosso nella vita è l’impegno verso gli emarginati, i più fragili, i giovani», commenta Raffaele Diomede. «Non ho mai cercato – aggiunge – e mai lo farò, incarichi, prebende o favoritismi politici perchè non vi è bene più assoluto dell’onestà, del sacrificio personale e della solidarietà. Ringrazio il Movimento 5 stelle nella persona dei coordinatori regionale e provinciale, del presidente Conte e della vice presidente Paola Taverna, per aver intuito che in tema di lotta alla mafia e di legalità, più che di incarichi politici, la città di Bari ha bisogno di donne e di uomini di buona volontà con una comprovata esperienza e storia personale».

Donno: «Gravi le dichiarazioni di Delle Fontane»

«Il Movimento 5 stelle ha preso degli impegni con gli elettori e li ritiene sacri e prioritari rispetto a qualsiasi altra considerazione. Le gravi dichiarazioni rese dal consigliere Delle Fontane durante il primo consiglio comunale a Bari hanno sorpreso tutti, in primis i cittadini baresi che hanno dato mandato ai nostri eletti ad essere rappresentati in seno al Consiglio comunale», dichiara il coordinatore regionale del M5s, Leonardo Donno.

«Ringraziamo – aggiunge – il sindaco Leccese per la sua disponibilità e per il desiderio di ricevere il contributo M5S nella sua Giunta. Accettiamo la decisione del nostro Raffaele Diomede di fare un passo di lato: un atto dovuto a seguito della sfiducia dei due eletti in consiglio. Ringraziamo Diomede per la grande responsabilità dimostrata, a tutela dei baresi e della credibilità del Movimento. Lavoreremo, nei prossimi giorni, ad una possibile soluzione interna che ripari il Movimento 5 stelle dall’imbarazzo al quale è stato esposto da atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con la linearità e con i principi e valori che ne ispirano il lavoro».

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Ambiente e Sostenibilità Bari News

Bari, nel Municipio 4 differenziata al 62%. Leccese: «Prossima tappa Torre a Mare»

A meno di un anno dall’attivazione del servizio, la raccolta porta a porta ha raggiunto il 62% nel Municipio 4 di Bari che comprende i quartieri di Carbonara, Ceglie, Loseto e Santa Rita.

È quanto emerso durante un incontro che si è svolto stamattina tra il sindaco Vito Leccese, l’assessora comunale all’Ambiente Elda Perrino, i vertici di Amiu Puglia e il dirigente della ripartizione comunale Ambiente.

All’avvio del servizio, nell’ottobre del 2023, si registrava una percentuale di raccolta differenziata del 22,44%. Dai dati raccolti 15 giorni fa, invece, emerge che la percentuale nel territorio municipale si attesta al 62,04%.

Proprio in virtù di questi numeri, Leccese ha sollecitato l’avvio del servizio di raccolta porta a porta anche a Torre a Mare: tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre saranno calendarizzate le attività di comunicazione e distribuzione del materiale per procedere a pieno regime con il servizio nei primi giorni di novembre.

Intanto, è in fase di progettazione la possibilità di attivare il porta a porta anche per le utenze non domestiche, sul quale si sta facendo uno studio specifico.

Leccese: «Il servizio funziona»

«I dati registrati fin qui dicono chiaramente che la raccolta porta a porta funziona», afferma il sindaco Vito Leccese. «Questo – aggiunge – non può che spingerci a fare di più e meglio per puntare a una copertura totale dell’area urbana nei prossimi anni. Un’operazione che può avvenire solo trovando soluzioni di contrasto ai comportamenti scorretti da parte di alcuni cittadini e premiando chi comprende appieno l’opportunità di questo servizio per il bene della città».

Torre a Mare è stata scelta come prossima tappa «anche per rispondere al più presto al fenomeno della migrazione dei rifiuti dai Comuni limitrofi in cui il porta a porta è attivo», conclude il sindaco.

Perlino: «Il Comune al lavoro su iniziative di contrasto all’inciviltà»

«Perché il servizio sia, non solo efficiente, ma anche efficace – aggiunge Perlino – è necessario accompagnare l’ordinario funzionamento delle attività con iniziative parallele destinate al coinvolgimento di cittadini e realtà dei territori e agevolando il servizio con la possibilità di attivare centri di recupero mobili per la raccolta differenziata nelle aree con maggiori criticità legate all’abbandono di rifiuti e ingombranti».

A tal proposito, a seguito delle numerose segnalazioni ricevute in questi giorni, il Comune sta valutando «iniziative di contrasto all’inciviltà di alcuni in alcune strade del quartiere San Paolo. Abbiamo già attivato un confronto costruttivo con Amiu per i prossimi step da affrontare. Siamo certi che, con lo sforzo e la collaborazione dei cittadini, gli obiettivi potranno essere raggiunti con successo e soddisfazione», conclude l’assessora.

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Cronaca Foggia News

Volano tavoli e sedie in centro a Vieste: rissa tra giovani. Il sindaco: «Inaccettabile» – VIDEO

Maxi rissa tra giovanissimi, ieri sera, in pieno centro a Vieste. Le immagini di quanto accaduto, riprese da un passante, stanno facendo il giro dei social.

A quanto si vede nelle immagini riprese da un cellulare, un gruppo di ragazzi e ragazze cominciano a urlare lanciandosi contro i tavoli e le sedie di un’attività commerciale con qualcuno che chiede anche l’intervento dei carabinieri.

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, che parla di «una nuova escalation di violenza, culminata in una rissa notturna tra gruppi di giovani ragazzi a Vieste».

Nobiletti evidenzia come il lancio di sedie, tavoli e altri oggetti abbia creato panico tra i passanti e la sicurezza pubblica.

«Questi atti violenti non sono soltanto inaccettabili, ma minacciano anche la tranquillità a Vieste», afferma il primo cittadino che invita la comunità viestana a «condannare tali comportamenti e promuovere un ambiente di rispetto e solidarietà».

Nobiletti chiede «con urgenza il potenziamento delle misure di sicurezza da parte delle forze dell’ordine. È imperativo che vengano implementati maggiori controlli e che si instauri un dialogo costruttivo con i giovani», conclude il sindaco.

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Cronaca Lecce News

Lecce, sottrae il figlio durante un incontro pre-affido: mamma e bimbo in fuga

Una madre, a cui è stato tolto il figlio di cinque anni perché non più in possesso della potestà genitoriale, è indagata per sottrazione di minore. Il piccolo, affidato dal Tribunale di Lecce ad una coppia di genitori salentini, ha rivisto la mamma durante il colloquio settimanale fissato in una comunità educativa per minori.

Qui il piccolo si sarebbe staccato dall’assistente sociale raggiungendo velocemente la madre e, quest’ultima, lo ha preso con sé ed è riuscita a scappare con la sua auto facendo perdere le sue tracce insieme al bambino. Le forze dell’ordine sono alla ricerca della madre e del figlio, di origini africane.

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Cronaca News Taranto

Dottoressa aggredita a Maruggio: nei guai una coppia di turisti di 44 e 35 anni

Sono stati individuati e denunciati a piede libero per lesioni personali e minaccia i presunti responsabili dell’aggressione alla dottoressa specializzanda 32enne in servizio presso la guardia medica di Maruggio.

Si tratta di un 44enne e di una 35enne, coppia di turisti in vacanza nel Tarantino, che domenica scorsa, in piena notte, si sono recati negli studi della guardia medica per un problema al figlio.

La dottoressa, dopo aver visitato il bambino, ha consigliato ai genitori di portare il figlio presso il pronto soccorso per eseguire accertamenti sanitari più approfonditi. I genitori del piccolo, non soddisfatti dalla risposta, avrebbero inveito contro la dottoressa, accusandola di non saper svolgere il proprio lavoro, per poi minacciarla di morte fino a strattonarla.

La vittima dell’aggressione aveva sporto subito denuncia alla locale stazione dei carabinieri, riferendo di aver subito delle lesioni.

I carabinieri sono risaliti ai due coniugi visionando le telecamere di videosorveglianza e ascoltando i testimoni. Determinante per riconoscere la coppia è stato anche il riconoscimento fotografico da parte della vittima.

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