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Attualità Lecce News

Lecce, cambio al vertice della Guardia di finanza: il biscegliese Cocola nuovo comandante

Cambio al vertice del gruppo della Guardia di finanza di Lecce con il tenente colonnello Cristiano Cocola che subentra al comando ad Antonio Martina.

Originario di Bisceglie, 43 anni, Cocola è sposato con due figli, laureato in scienze della Sicurezza economico-finanziaria dell’Università di Tor Vergata, arriva in Puglia da Palermo dove ha ricoperto per sette anni l’incarico di comandante del gruppo Investigazione criminalità organizzata del nucleo di Polizia economico-finanziaria, alla guida del quale si è distinto per il brillante esito di delicate indagini di polizia giudiziaria a contrasto della criminalità organizzata e comune, nonché agli illeciti economico-finanziari.

Dopo gli studi presso l’Accademia di Bergamo e Castelporziano, ha prestato servizio all’Aeroporto di Malpensa, nella sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Milano e nella Compagnia di Albenga, in provincia di Savona.

Il tenente colonnello Martina, invece, saluta Lecce dopo sette anni per trasferirsi al nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia. Arrivato nel Salento nell’agosto 2014, ha comandato il gruppo Investigazione criminalità organizzata del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Lecce, dirigendo con successo numerose indagini nel settore del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti e del crimine organizzato.

Negli ultimi quattro anni ha assunto il comando del gruppo di Lecce ottenendo brillanti risultati in tutti i settori della mission istituzionale del Corpo a contrasto della fiscalità internazionale, evasione ed elusione fiscale, riciclaggio di denaro sporco, spesa pubblica, concorrendo altresì al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica unitamente alle altre forze di polizia.

Cocola è stato accolto dal comandante provinciale della Guardia di finanza di Lecce, Stefano Ciotti.

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Attualità Bari News

Tornano le ondate di calore a Bari: due giorni da bollino arancione, poi sarà rosso

Torna il caldo intenso a Bari con una nuova ondata di calore e le temperature percepite che toccheranno i 37 gradi nelle giornate di oggi e domani. Mercoledì, quando si arriverà a 36° percepiti, sarà una giornata da bollino rosso.

L’allerta è stata lanciata dal dipartimento di Protezione civile. I livelli di allerta arancione si riferiscono a giornate con temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nelle persone più fragili. L’allerta sale al livello massimo, il rosso, dopo tre giorni consecutivi di caldo intenso. In quel caso sono tutti i cittadini sono esposti a rischi dovuti alle alte temperature.

Oggi è la giornata più calda con 28° al mattino che saliranno fino a 32°, la temperatura percepita è di 37°, come lo sarà anche domani, 27 agosto, quando si avranno 26° al mattino e 31° durante la giornata. Mercoledì 28 agosto si avranno 25° al mattino e si toccheranno i 32° gradi nel corso della giornata. La temperatura percepita sarà di 36° C.

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Cronaca Lecce News

Sorpreso a vendere droga a Supersano: un 24enne finisce agli arresti domiciliari

È stato sorpreso mentre cedeva una dose di marijuana a un acquirente il 24enne arrestato dagli agenti della polizia di Stato a Supersano.

Il giovane era da tempo attenzionato dai poliziotti che, notati una serie di movimenti nei pressi dell’abitazione del 24enne, hanno organizzato dei servizi di osservazione.

Gli agenti, dopo aver assistito allo scambio, hanno seguito e raggiunto l’acquirente che si era allontanato a bordo della sua auto: durante il controllo è stato trovato in possesso dell’involucro contenente marijuana. L’acquirente ha così dichiarato di aver acquistato la droga dal 24enne e i poliziotti hanno deciso di perquisire l’abitazione del giovane.

Qui, nascosti in una scatola di scarpe, sono stati trovati 147 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e 165 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio.

Tutto il materiale trovato è stato sequestrato e il 24enne è stato posto agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

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Attualità Foggia Lecce News

Grandine nelle province di Lecce e Foggia: la Puglia chiede lo stato di calamità

L’assessorato regionale all’Agricoltura della Puglia ha chiesto al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) lo stato di calamità per le violente grandinate che hanno colpito i campi delle province di Lecce e Foggia tra maggio e giugno del 2024.

Gravi danni a vigneti, oliveti, alberi da frutto, coltivazioni di cereali e ortaggi si sono registrati, in particolare, nei territori di Nardò, Galatone e Copertino nel Leccese, a Ordona, Ischitella e Vieste in provincia di Foggia ma anche a Trinitapoli, nella Bat.

Nel 2024 sulla Puglia si sono abbattuti 84 eventi estremi

Nel 2024, evidenzia Coldiretti Puglia citando dati Eswd, su tutta la regione si sono già abbattuti 84 eventi estremi «con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne, facendo perdere in media un terzo delle produzioni».

I danni della grandine

Ma è la grandine, in particolare, «uno degli eventi climatici avversi più temuti dall’agricoltura per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo, perché colpisce frutta e ortaggi in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione», sottolinea l’associazione pugliese.

Le grandinate, aggiungono da Coldiretti, si ripetono «sempre con maggiore frequenza» con la dimensione dei chicchi che «risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis».

Per Coldiretti Puglia «siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – insiste l’associazione – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».

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Cronaca News Taranto

Avetrana, droga nascosta sotto la sella della bici elettrica: arrestato un 43enne

Consegnava droga con una bicicletta elettrica il 43enne di Avetrana arrestato dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari hanno fermato l’uomo e trovato, in un borsello nascosto sotto la sella, diverse dosi di marijuana perfettamente confezionate e pronte per la vendita.

L’uomo, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, utilizzava la bici elettrica per muoversi più velocemente e dare meno nell’occhio ai posti di controllo.

I militari hanno deciso di estendere la perquisizione a casa del 43enne trovando, nella credenza della cucina nascosti tra gli alimenti, altri 250 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e diverse bustine in plastica utilizzate per il confezionamento delle dosi.

La droga sequestrata, se immessa sul mercato illegale, avrebbe fruttato guadagni per circa duemila euro.

Tutto il materiale trovato è stato sequestrato mentre il 43enne è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

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Attualità Foggia News

Maia Rigenera, il Comune di Lucera verso l’ok per l’impianto. I comitati ai cittadini: «Ribellatevi»

Dopo anni di polemiche, stop, minacce occupazionali, studi istituzionali, report professionali e prescrizioni di Arpa, Ager con tanto di pause e chiusura estiva, voluta dall’allora sindaco Antonio Tutolo, per via delle nauseabonde emissioni odorigene che derivavano da Contrada Ripatetta, il Comune di Lucera parrebbe orientato ad approvare l’impianto anaerobico di compost di Maia Rigenera, ex Bioecoagrim.

Le proteste

Il Comitato Lucera Non Tace ODV col suo referente Francesco D’Angelo però non ci sta. «Il Comune sembra proseguire nel solco delle tante “distrazioni ambientali” delle passate amministrazioni e orientato a dare il suo parere positivo all’approvazione del progetto senza un dibattito approfondito nel Consiglio comunale. Né poteva esserci, visto che i consiglieri sanno poco o nulla del progetto, del suo impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica. E non risulta che stiano valutando attentamente la pubblica utilità del progetto. Finora si sono limitati ad ascoltare supinamente la decantazione della bontà del progetto da parte del diretto interessato (Maia Rigenera), rassegnati o velatamente favorevoli all’approvazione del progetto. In questo contesto “distratto” è apprezzabile lo sforzo del presidente della Commissione Speciale Ambiente e Salute Pubblica che ha invitato un organismo scientifico terzo accreditato quale l’Isde a fornire, nel merito, un’informazione più obiettiva e meno di parte».

La mobilitazione

Secondo il comitato i giochi sembrano fatti, a loro avviso la cittadinanza «è assopita nella sua indolenza». «Ogni volta che si ripresenta “la puzza”, grossolane eruzioni verbali di leoni della tastiera in pantofole si sprecano nella vetrina accattivante dei social dove questi effimeri fuochi di paglia si consumano nella durata di qualche click, lasciandosi dietro solo “la puzza”, il vuoto di iniziative e l’autocompiacimento».

Il comitato invita i lucerine e le lucerine a scuotersi e a mobilitarsi «facendo sentire forte il loro afflato collettivo ai politici locali contro la realizzazione dell’impianto Maia Rigenera nell’agro lucerino». «Va rotto il silenzio della comunità che altrimenti renderà tutti colpevoli di aver lasciato svendere la tutela dell’ambiente dell’ambiente, del proprio territorio, la salvaguardia della salute pubblica e il futuro delle prossime generazioni per meno di trenta denari», è la chiosa.

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Attualità Bari News

Bitonto sommersa dai rifiuti, il consigliere Natilla: «Sconvolto dagli abbandoni». Chieste misure drastiche

Il consigliere comunale di minoranza Franco Natilla ha lanciato nuovamente un grido d’allarme sulla grave situazione di abbandono di rifiuti che sta interessando il territorio bitontino. Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni dai cittadini, Natilla ha effettuato un sopralluogo in diverse zone della città, documentando con foto e video la presenza di vere e proprie discariche a cielo aperto.

Le strade invase

«È inaccettabile che un pugno di incivili deturpino il nostro territorio e inquinino l’ambiente – ha dichiarato Natilla – Ho visitato strade come via Megra, via Traiana e la Poligonale e sono rimasto sconvolto dalla quantità di rifiuti abbandonati».

Le richieste

Il consigliere ha inviato una nota al sindaco Ricci, chiedendo un intervento immediato e deciso. Tra le proposte avanzate con urgenza, Natilla ha chiesto di incrementare le attività di controllo del territorio, utilizzando fototrappole, droni e pattuglie. Il consigliere ha anche proposto di pubblicare con cadenza mensile un resoconto delle sanzioni ai trasgressori, diffondendo le immagini dei responsabili, nel rispetto della privacy.

Le denunce

Natilla ha invitato il sindaco a denunciare i colpevoli alle autorità competenti, ricordando che l’abbandono di rifiuti è un reato punibile con l’arresto e una salata multa: inoltre ha proposto di coinvolgere la Polizia Provinciale in azioni di contrasto al fenomeno. «Non possiamo più tollerare questa situazione – ha affermato Natilla – È necessario un intervento deciso e coordinato di tutte le istituzioni coinvolte per ripulire il nostro territorio e punire i responsabili». Infine l’appello a un’azione urgente: «Non è più tempo di indugiare – ha concluso Natilla – Bisogna passare all’azione con grande decisione e determinazione».

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Attualità Foggia News

Workshop, degustazioni e laboratori: Vieste celebra “La Settimana dell’Olio”

La Settimana dell’Olio è molto più di un evento, è un viaggio immersivo nel mondo dell’oro verde con la sapiente guida di esperti di fama nazionale ed è, soprattutto, un’occasione di confronto e crescita per tutti, in modo particolare per i produttori locali che sempre più puntano alla qualità. Con questo obiettivo si apre oggi a Vieste l’ottava edizione de “La Settimana dell’Olio”.

Il programma

La cinque giorni che si chiuderà il 30 agosto e che prevede 22 appuntamenti che porteranno appassionati e curiosi alla scoperta dell’olio extra vergine di oliva: workshop con degustazioni, assaggi guidati, laboratori, show cooking, incontri a tema, concerti, laboratori e mercatini. A fare da sfondo all’evento saranno luoghi suggestivi come uliveti secolari, frantoi, trabucchi, agriturismi e piazze della capitale del turismo pugliese.

Le dichiarazioni

«Saranno tante le occasioni per avvicinarsi al mondo dell’olio extra vergine di oliva», ha spiegato la direttrice organizzativa dell’evento Sabrina Pupillo, che ha dichiarato: «Anche quest’anno attraverso La Settimana dell’Olio diffonderemo la cultura dell’olio extra vergine di oliva tra i turisti presenti a Vieste, creando consumatori consapevoli in grado di dare il giusto valore a questo prezioso alimento, e tra i produttori che potranno avere sempre maggiori strumenti conoscitivi per continuare a migliorare le proprie produzioni da un punto di vista qualitativo e commerciale, come sta avvenendo negli ultimi anni grazie anche a questo importante appuntamento. La presenza di importanti ospiti, non solo del settore olio ma dell’enogastronomia in generale, consentirà di dare una maggiore eco all’evento e la giusta collocazione all’olio extra vergine di oliva: non un condimento o un alimento a sé stante, ma un ingrediente caratterizzante di ogni piatto. Le attività esperienziali previste accompagneranno i partecipanti alla scoperta di Vieste».

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Attualità BAT News

Urbanistica a Trani, l’allarme Oikos sui complessi edilizi in zona Colonna: «Fermate lo scempio»

«Qualcuno fermi questo scempio». È il campanello dall’allarme lanciato dall’associazione Oikos sulla trasformazione urbanistica in corso nella zona sud della città, più precisamente nella zona di Colonna, che negli ultimi anni è stata interessata da numerose nuove edificazioni. Si tratta soprattutto di grandi complessi edilizi, giganti di cemento, che stanno snaturando la natura della zona.

La polemica

«Laddove prima c’erano gli spazi verdi privati, ora spuntano villoni e stabili condominiali tra discutibili cessioni volumetriche» scrive Oikos, puntando il dito su «cessioni tra lotti distanti e con diverse destinazioni urbanistiche, SCIA in alternativa a permessi a costruire e volumi che sembrano elevarsi oltre le altezze massime. Lentamente e inesorabilmente – aggiungono gli iscritti – l’aggraziato ed elitario quartiere residenziale si sta trasformando in un quartiere anonimo e con poco verde, grazie agli abbattimenti degli alberi nelle aree pubbliche e private e le costruzioni moderne una attaccata all’altra».

La “città giardino”

Oltre a scagliarsi contro l’amministrazione per l’evoluzione urbanistica, Oikos sottolinea il mancato rispetto nei confronti di Enrico Bovio, ingegnere e architetto barese che ideò la “città giardino” di Colonna. Cugino del filosofo Giovanni Bovio, Enrico è un tranese d’adozione che in città visse a lungo e dove fu sepolto. Tra le sue opere tranesi ci sono il Supercinema, la scuola De Amicis, il liceo De Sanctis e la chiesa Sacro Cuore. «Spiace dover constatare che questo nostro illustre concittadino, citato in numerose riviste specializzate, sia stato dimenticato dai tranesi e finanche dalla commissione toponomastica, che nel 2009 bocciò la richiesta di toponimo. Spiace, soprattutto, assistere impotenti allo stravolgimento della città giardino, sorta a partire dal 1930, in città cemento» conclude Oikos.

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Attualità BAT News

Trani ricorda il carabiniere Luigi De Gennaro: vittima di terrorismo nel 1965

A 49 anni dalla morte, il comando provinciale dei carabinieri della provincia di Barletta-Andria-Trani ricorda Luigi De Gennaro, vittima di terrorismo, a cui il 21 aprile del 2010 fu concessa l’alta onorificenza della Medaglia d’Oro di Vittima del terrorismo dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

De Gennaro morì ad appena 24 anni. Nato a Trani il 29 agosto 1941, si arruolò nell’Arma appena ventenne. Dopo le prime esperienze nei reparti mobili di Palermo e Laives, in provincia di Bolzano, venne destinato nel 1965 alla stazione dei carabinieri di Sesto Pusteria, comune di 1.650 abitanti in Trentino Alto Adige.

Gli anni 1965-1966 sono drammatici: si registra la fase più accesa del terrorismo altoatesino che provoca molti morti tra cui diversi carabinieri.

La sera del 26 agosto 1965 la pattuglia composta dai carabinieri Palmerio Ariu e Luigi De Gennaro è appena rientrata in caserma ma, all’ora di cena, i terroristi aprono il fuoco con un mitra colpendo prima Ariu e poi De Gennaro. Il carabiniere tranese fu colpito da oltre 30 colpi di mitra e morì poco dopo durante il tragitto in ospedale.

Nella motivazione della Medaglia d’Oro a De Gennaro si legge: «Per gli alti valori morali espressi nell’attività prestata presso l’Amministrazione di appartenenza nell’evento occorso in Sesto Pusteria il 26 agosto 1965 quando venne ucciso da alcuni terroristi che esplosero alcuni colpi di mitra contro la caserma dove si trovava».

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