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Ambiente e Sostenibilità News Sviluppo e Lavoro Taranto

Ex Ilva, il ministro ai sindacati: «Spero nel 2025». L’Ispra denuncia: «Nei test troppi veleni»

«Nessuna risposta concreta sulle numerose vertenze aperte, che interessano da anni migliaia di lavoratori, e sulla gestione degli effetti della transizione ecologica», lo dice Rocco Palombella, segretario generale della Uilm , all’uscita dell’incontro al Mimit con il ministro delle Imprese Adolfo Urso che invece snocciola dati e si dice soddisfatto per le oltre tre ore di incontro con i segretari confederali e i segretari dei metalmeccanici sulla politica industriale «che stiamo realizzando finalmente nel nostro paese e che ha già segnato dei dati estremamente positivi, oltre 800mila occupati in più dall’inizio della legislatura, oltre 66mila in più nell’industria manifatturiera e quasi tutti a tempo indeterminato, tra l’altro con una politica per il lavoro che è stata contraddistinta dal taglio del cuneo fiscale», dice il ministro.

L’auspicio

Il piano Made in Italy però non è ancora chiaro sull’ex Ilva di Taranto, il ministro si augura che entro la fine dell’anno o nella prima parte del 2025 «ci saranno dei player industriali di valore che possano rilanciare con noi quello che può tornare ad essere il principale sito siderurgico green d’Europa». L’Usb lo dice a gran voce a quella riunione è stato chiesto che sia lo Stato il regista e il garante, è della stessa idea la Cgil: «Per dare un futuro al nostro Paese fondato sul lavoro e sulla giustizia sociale, abbiamo chiesto quindi che il confronto e la discussione avvengano a palazzo Chigi, con la presidenza del Consiglio e tutti i ministeri coinvolti, con le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali», dicono il segretario generale della Cgil Michele Landini e il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma.

La negoziazione

Il bando alla ricerca dei player è stato pubblicato ieri e, entro il 20 settembre inizieranno le procedure di negoziazione per il ministro. Ma i sindacati chiedono un incontro a Palazzo Chigi. Non basta un ministro solo per trasformare una azienda e decarbonizzarla.

La denuncia dell’Ispra

E mentre si parla di industria green e di decarbonizzazione a Roma ecco che arrivano i dati dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ebbene il 20 e il 22 luglio dalle acque analizzate, per quanto riguarda i controlli per gli impianti statali soggetti ad Aia, ci sono superamenti di cromo, azoto, ferro, fenoli. Tutti che superano la media concessa. I dati sono stati trasmessi in Procura, al ministero dell’Ambiente e all’Arpa Puglia. Pare che ad oggi nulla sia cambiato, anche con i commissari: l’ex Ilva continua ad avvelenare Taranto, in fondo quei canali sfociano nel mar Grande.

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Attualità Foggia News

Case al mare, un italiano su tre sceglie la Puglia: Rodi Garganico è tra le mete preferite

La Puglia si classifica al quarto posto tra i luoghi del cuore degli italiani che sognano, e poi acquistano, seconde case. Lo fa con una percentuale del 30,3%, secondo l’analisi di Abitare Co. -società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata in nuove costruzioni, che ha analizzato 105 tra le località costiere italiane più rinomate, a livello regionale.

La classifica

Al primo posto si classifica la Sardegna, che ha nettamente staccato le altre regioni (in media +64,5% di compravendite tra il 2019 e il 2023). Seguono la Basilicata (+59,2%), la Sicilia (+34,7%) e appunto la Puglia (+30,3%). Ma, a sorpresa, ci sono delle regioni, che del turismo e della bellezza delle loro coste fondano buona parte della loro produzione economica, che sono nettamente scese in classifica, come l’Emilia-Romagna (+20,7%), la Liguria (+17,6%), la Toscana (+15,5%) o il Veneto (+14,8%). Tra i primi dieci comuni costieri che, in media, hanno raddoppiato le compravendite rispetto al 2019 c’è Rodi Garganico, che registra un +112,8% di compravendite, seguita dalla lucana Maratea, con +108,0%. Al primo posto troviamo Castiadas in Sardegna, con +264,5% di compravendite, seguita dall’isola di Pantelleria in Sicilia +142,5% e dalla ligure Portofino +130%.

Le compravendite

Nel 2023, le compravendite di immobili residenziali nelle principali località marittime, tra cui molte seconde case, sono cresciute in media del +26,3% rispetto al 2019, un dato positivo e in controtendenza a quello registrato nelle otto Città metropolitane (-9,2%). Una spinta che ha fatto volare i prezzi nei Comuni marittimi, aumentati in media dal primo semestre 2019 al primo semestre 2024 di ben il +26,7%.

I mutui

Arrivano segnali positivi dal mercato dei mutui in Puglia. Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nei primi sei mesi del 2024, la richiesta di finanziamenti è aumentata del 4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sebbene questo incremento sia inferiore al 15% registrato a livello nazionale, rappresenta comunque un segnale di ripresa per il settore.

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Bari News Salute Sviluppo e Lavoro

Bari, manca il personale all’ospedale “Giovanni XXIII”: dai sindacati l’sos al prefetto

Le organizzazioni sindacali scrivono un accorato appello per affrontare la grave situazione di precarietà e sicurezza delle cure presso l’A.O.U.C. Policlinico Giovanni XXIII. La richiesta è di attivare un tavolo di confronto per soluzioni condivise, evidenziando le carenze di personale che compromettono l’efficacia delle cure e mettono a rischio la salute dei cittadini e dei lavoratori.

Situazione Attuale

Le carenze di personale sono state riconosciute dalla direzione strategica dell’A.O.U.C. e hanno portato a una condizione di precarietà assoluta. Queste mancanze non solo ostacolano l’applicazione dei protocolli di cura, ma espongono anche il personale a responsabilità per gli esiti delle cure stesse. La mancanza di risorse umane adeguate influisce negativamente sul morale del personale, aumentando il rischio di stress, burnout e insoddisfazione professionale.

Richiesta di intervento

Le organizzazioni sindacali invitano a farsi carico di questa situazione critica, richiedendo l’immediata attivazione di un tavolo tecnico.
«Si richiede l’attivazione di un tavolo di confronto immediato – si legge nella nota – con le organizzazioni sindacali e la direzione strategica per discutere della sicurezza delle cure erogate. L’obiettivo è individuare le migliori soluzioni per garantire prestazioni sanitarie conformi alle normative vigenti e fornire ai lavoratori la serenità necessaria per svolgere la loro attività professionale».

Mancano le risorse

Il problema della mancanza di risorse operative al Policlinico risale a all’estate scorsa, quando i sindacati erano in attesa di un piano assunzionale che, però, non è risultato risolutivo e rispondente alle necessità.

«Ormai la situazione è fuori controllo – dichiara Michele Schinco, del Coordinamento Nazionale delle Professioni Sanitarie della Uil Fpl, sigla che, con Fp Cgil Bari, Fials e Nursind hanno siglato la richiesta di intervento del Prefetto – a rimettersi saranno i cittadini, che sono costretti a subire disservizi e lunghe attese, anche al pronto soccorso».

Soluzioni

Tra le soluzioni, oltre all’apertura urgente di un tavolo tecnico di concertazione che possa unire tutte le sigle e gli operatori del settore, l’avvio di un piano assunzionale urgente. «Ci arrivano comunicazioni di nuove unità operative – fa sapere Schinco -ma siamo in una situazione che non risponde alle necessità delle unità esistenti, come facciamo a rispondere a nuove operatività? Ci auguriamo che il Prefetto ci chiami al più presto, e che si riveda subito un piano assunzionale emergenziale, sulla base delle reali esigenze».

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Attualità Bari News

Nuova rotatoria in via Capruzzi a Bari: «Rischia di diventare area off-limits per le biciclette»

Preoccupa l’impatto che i lavori in corso per la realizzazione del nuovo Terminal bus e della rotonda attigua in via Capruzzi, potrebbero avere sulla mobilità ciclistica dell’area. A sollevare il problema è il mobility manager barese, oltre che appassionato di bicicletta, Lello Sforza. «Via Capruzzi rischia di diventare molto pericolosa per i ciclisti di tutte le età se i nuovi lavori stradali previsti per effetto della realizzazione del Terminal bus nell’area ex Squadra Rialzo, inclusa la rotatoria all’angolo con via Giulio Petroni, non hanno previsto condizioni di sicurezza per la circolazione delle bici». Secondo i primi rendering del progetto, diffusi dalla stampa dopo l’approvazione dell’intervento, non sembra essere prevista nella rotatoria una corona ciclabile: una pista esterna che separi le biciclette dal flusso veicolare o una corsia interna, oltre a una segnaletica dedicata ai mezzi che renda sicuro l’ingresso nella rotatoria dei mezzi. «Nel progetto questi elementi non sono spiegati – osserva Sforza – via Capruzzi attualmente è molto pericolosa per le biciclette e i lavori in corso non promettono di risolvere la situazione. Anzi, rischiano di rappresentare un tale detrattore, al punto di disincentivare se non espellere la mobilità ciclistica da quell’area, a causa del rischio reale e percepito come tale, di essere investiti».

La situazione

L’organizzazione della viabilità in via Capruzzi è solo una delle tante criticità inerenti la mobilità ciclistica nel capoluogo pugliese, che affondano le loro radici nel passato recente. «In tutti questi anni non sono stati attuati veri interventi per ridurre il traffico autoveicolare – spiega Sforza – è stato dimostrato che la totalità degli spostamenti effettuati in auto in città non supera i cinque chilometri. Si sarebbero dovuti dunque mettere in campo provvedimenti e azioni per fare in modo che le persone fossero disincentivate a usare l’automobile se non strettamente necessario. Questo lo si fa mediante l’offerta di servizi alternativi validi: un sistema di trasporto locale efficiente e disponibile anche nelle ore più tarde della sera (non limitandosi agli abbonamenti a 20 euro), altre forme di mobilità come monopattini e bike sharing. Aver disegnato negli anni passati sulle strade di Bari, con la sola segnaletica orizzontale, delle corsie peraltro valicabili e quindi di per sé pericolose per la sicurezza dei ciclisti, non può essere considerata una medaglia».

La proposta

Per Sforza una delle soluzioni per l’amministrazione dovrebbe essere quella di rispolverare il piano per la mobilità ciclistica presentato la prima volta nel 2013 e successivamente mai attuato. «Occorre pianificare miglioramenti e azioni con i cittadini – conclude – la mobilità ciclistica non è fatta solo da una rete di infrastrutture, ma anche da servizi adeguati a chi si sposta in bici come la possibilità di portare il mezzo sugli autobus e i treni, i posteggi, i luoghi di assistenza. È questo l’appello che rivolgiamo al sindaco Leccese, porre più attenzione al tema e intervenire con competenza e professionalità adeguate».

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BAT Cronaca News

Barletta, cane lupo e padrone aggrediti da un pitbull senza guinzaglio in pieno centro

«Teniamo al guinzaglio i nostri cani» è questo il monito lanciato dal presidente dell’associazione di volontariato “Ambulatorio Popolare”, l’avvocato Cosimo Matteucci, dopo l’aggressione di qualche giorno fa al suo stesso “amico a quattro zampe”, di nome Akira, (un cane lupo cecoslovacco di taglia media), da parte di un pitbull che si aggirava con il suo padrone, in pieno centro storico, ma senza guinzaglio. «È accaduto verso le 10:30 – spiega Matteucci – stavamo rientrando a casa. Akira era al guinzaglio; il pitbull invece no, era su una piazzetta con il suo proprietario poco distante.

L’aggressione

«Gli chiedo più volte di prendere il suo cane mentre cerco di nascondere Akira dietro un’automobile parcheggiata. Accade ciò che volevo evitare: il pitbull nota Akira, la punta e l’attacca. Nonostante – chiosa- la mia difesa il pitbull afferra al collo Akira e inizia a strattonarla con violenza: “me lo sta uccidendo”, ricordo bene di aver urlato. Inutile ogni sforzo per staccarlo da Akira». «Nei prossimi giorni denuncerò quanto accaduto alla polizia – annuncia il presidente dell’ambulatorio – Akira ora sta bene ma sono stati momenti terribili. Il problema è purtroppo diffuso sui terreni e nella pineta sotto le mura del Carmine. Puntualmente si ritrovano persone che lasciano liberi i loro cani di grossa taglia e non c’è nessun controllo: in tanti non hanno il guinzaglio. Tutto ciò sta diventando troppo pericoloso».

L’appello

«L’amministrazione – suggerisce Matteucci dovrebbe incrementare i controlli avvalendosi della polizia municipale cosi da sanzionare coloro che non hanno guinzaglio e museruola (quando prescritta). Le zone da “attenzionare” non sono solo quelle adiacenti alle Mura del Carmine ma anche i giardini De Nittis (nei pressi della stazione) e piazza sant’Antonio, non ci passo più da quelle parti e se lo faccio cerco di essere molto attento. La gente deve sapere che ci sono multe e controlli in modo che si scongiurino tali condotte».

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News Potenza Sviluppo e Lavoro

La storia di Lucia: è in maternità e Tempa Rossa la licenzia, per lo stress perde il bimbo

Tempa Rossa, un nome che evoca un progetto industriale di grande portata, ma che oggi si tinge di ombre a causa di una vicenda che mette in luce le profonde disparità di genere nel mondo del lavoro. Lucia, una donna che ha dedicato dieci anni della sua vita al successo di questo progetto, si trova oggi a combattere una battaglia per rivendicare i propri diritti.

La storia

Assunta nel 2014 come assistente di direzione, Lucia è stata fin da subito un pilastro fondamentale per la società Tecnimont, e in seguito per TotalEnergies. Ha dimostrato competenza, dedizione e flessibilità, affrontando con professionalità anche le sfide più complesse, come la gestione della fase pandemica. Tuttavia, la sua storia ha preso una piega inaspettata e dolorosa. Nel 2023, in attesa del suo secondo figlio, Lucia si è vista negare il rinnovo del contratto, senza alcuna giustificazione plausibile, racconta Uilm Basilicata.

Un duro colpo, amplificato dalla perdita del bambino, avvenuta a causa dello stress provocato dalla situazione lavorativa. «Mi sono sentita tradita», racconta Lucia con la voce rotta dall’emozione. «Dopo tutto quello che ho dato, mi sono ritrovata da un giorno all’altro senza lavoro, in un momento delicato della mia vita». La coincidenza tra il licenziamento e la maternità, unita al fatto che Lucia sia l’unica lavoratrice a non aver visto rinnovato il contratto, lascia poco spazio a interpretazioni.

La mobilitazione

«Si tratta di una chiara discriminazione di genere, un atto che viola i diritti fondamentali delle lavoratrici e che getta una macchia sulla reputazione di una multinazionale come TotalEnergies» dichiara la sigla. Nonostante le numerose richieste di chiarimenti, l’azienda ha finora fornito solo risposte evasive. La Uilm Basilicata ha già annunciato la sua intenzione di intraprendere tutte le azioni necessarie per far valere i diritti della lavoratrice e per chiedere giustizia.

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Attualità Bari News

Bari, comincia a prender forma il Palazzo del Mezzogiorno: come nasce la tua casa – VIDEO

Comincia a prendere forma il nuovo Palazzo del Mezzogiorno. Completata la demolizione della storica sede della Gazzetta del Mezzogiorno circa un mese fa, è in corso la costruzione del complesso residenziale che sorgerà al civico 264 di via Scipione l’Africano, tra i rioni Picone e Carrassi.

Grazie a un intervento che coniuga memoria e innovazione e alla totale riqualificazione della zona, la Scipione Srl sta costruendo un edificio ecosostenibile e dotato delle più moderne tecnologie.

Il Palazzo del Mezzogiorno ospiterà 88 appartamenti suddivisi su 4 vani scala e su 7 piani, zone comuni al piano terra, 115 box e cantine, 50 posti auto esterni. Gli appartamenti saranno di classe energetica A4++, quasi a fabbisogno zero con impianto di riscaldamento a pavimento, pompa di calore e fotovoltaico autonomi per ogni appartamento. Sarà dotato di un bosco verticale di 500 metri quadri e di un giardino pensile con pista da jogging e area giochi. Vi sarà, inoltre, la predisposizione per le colonnine di ricarica per auto elettriche.

La memoria dello storico palazzo rivivrà grazie a delle teche che riprodurranno alcuni numeri storici della Gazzetta del Mezzogiorno negli androni condominiali.

La fine dei lavori è prevista per dicembre 2025. Per la commercializzazione degli appartamenti è stato incaricato il gruppo Gabetti.

Bari, comincia a prender forma il Palazzo del Mezzogiorno: come nasce la tua casa
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Bari Cronaca News

Giallo ad Adelfia, è scomparso Giuseppe: un anziano affetto da demenza senile

È allarme ad Adelfia per la scomparsa di Giuseppe, un anziano affetto da demenza senile. L’uomo, vestito come da foto allegata, si è allontanato da casa in sella a una bicicletta graziella di colore nero/verde. Le ore passano e l’angoscia dei familiari cresce. L’appello per ritrovarlo è stato lanciato diverse ore fa, ma finora non si hanno notizie certe sul suo conto.

Come riporta BIT – LIVE quotidiano online, con le temperature elevate di questi giorni ogni minuto è prezioso. Chiunque lo avesse visto, è pregato di contattare immediatamente il numero unico per le emergenze 112.

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Bari Cronaca News

Sorpreso a rubare in casa a Bari aggredisce la proprietaria: arrestato un 18enne

Un 18enne incensurato barese è stato arrestato dagli agenti delle volanti della Questura di Bari per aver aggredito una ragazza all’interno della propria abitazione a Torre a Mare. I fatti risalgono a venerdì scorso, 2 agosto, in piena notte.

A quanto si apprende il 18enne sarebbe un vicino di casa della vittima e avrebbe tentato di strangolare e soffocare con un lenzuolo la ragazza, per impedirle di urlare, che lo aveva sorpreso a rubare nel suo appartamento.

Il giovane si sarebbe fermato una volta accortosi che la vittima stava per perdere conoscenza. Avrebbe così allentato la presa e si sarebbe fatto consegnare del denaro prima di darsi alla fuga.

La ragazza ha chiesto aiuto e una volante della polizia che si è messa immediatamente alla ricerca dell’aggressore, individuato poco distante: aveva ancora con sé un passamontagna, guanti e il denaro rubato alla vittima. Il giovane è stato arrestato.

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Cronaca News Taranto

Esce dall’autostrada e segue il navigatore: giovane tarantino finisce bloccato in un bosco

Brutta avventura per un giovane automobilista tarantino, rimasto bloccato in un bosco calabrese a causa di un errore del navigatore.

Il ragazzo ha imboccato con la sua auto, nella tarda serata di ieri, l’uscita di Altilia Grimaldi dell’A2 Autostrada del Mediterraneo ma seguendo le indicazioni del navigatore satellitare invece di raggiungere Lamezia Terme, dove era diretto, ha proseguito il viaggio attraverso vecchie mulattiere di montagna a oltre 1000 metri di altezza fino al punto di rimanere bloccato in zona boscata.

Al ragazzo, ingannato anche dal buio della notte, non è rimasto altro che rivolgersi ai vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme i quali, raccolta la richiesta di aiuto, si sono immediatamente attivati per le ricerche.

Il disperso è stato contattato telefonicamente dal capo squadra che, dalle informazioni ricevute, è riuscito a ricostruire il percorso seguito. Successivamente, con non poca difficoltà, i vigili del fuoco hanno poi individuato il malcapitato che è stato accompagnato, assieme alla sua vettura, in una zona sicura.

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