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Basilicata, in arrivo 9 milioni dal Fondo rurale per le aziende del legno. Cicala: «Preziosi per il territorio»

La Direzione Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata ha recentemente annunciato l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del bando relativo alla Sottomisura 8.6 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Basilicata 2014-2022. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo per il settore forestale e agricolo della regione, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti in tecnologie silvicole e nella valorizzazione dei prodotti forestali.

Obiettivi del bando

L’assessore Carmine Cicala ha sottolineato che il bando mira a finanziare le aziende del settore per il rinnovamento del patrimonio aziendale, attraverso l’acquisto di macchine e attrezzature necessarie agli operatori del settore. Questo intervento non solo favorirà l’innovazione tecnologica, ma contribuirà anche alla valorizzazione dell’ambiente e delle risorse legnose, che sono fondamentali per il territorio lucano. Cicala ha evidenziato come l’agricoltura sia un settore trainante per la Basilicata, e preservare ogni suo aspetto è un dovere della legislatura attuale. La Sottomisura 8.6 offre un’opportunità concreta per le aziende forestali di rinnovarsi e migliorare, garantendo una gestione sostenibile delle risorse naturali e aumentando la competitività sul mercato. L’implementazione di nuove tecnologie silvicole è vista come un modo per aumentare l’efficienza delle operazioni forestali, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando il legname lucano, noto per la sua qualità e versatilità.

Le risorse finanziarie

Le risorse stanziate per questo bando ammontano a 9 milioni di euro. Cicala ha invitato tutte le imprese del settore a cogliere questa opportunità per investire nel proprio futuro e in quello della silvicoltura lucana. Le aziende interessate potranno presentare le domande di partecipazione seguendo le modalità specificate nel bando ufficiale, che sarà disponibile sul sito della Regione Basilicata. Ulteriori informazioni e assistenza saranno fornite dagli uffici competenti dell’assessorato all’Agricoltura, garantendo così che le aziende abbiano tutto il supporto necessario per partecipare al bando e sfruttare al meglio le opportunità offerte. «Questo importante provvedimento – dichiara l’assessore Carmine Cicala – mira a sostenere gli investimenti in tecnologie silvicole, nonché nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Un passo avanti che non solo favorirà l’innovazione tecnologica, ma contribuirà anche alla valorizzazione dell’ambiente e dei prodotti legnosi, preziosi per il territorio».

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News Sviluppo e Lavoro Taranto

Grottaglie, incontro azienda-sindacati sulla vertenza Leonardo: si punta a superare la monocommittenza

Nuovo incontro, stamattina, nella sede della Presidenza della Regione Puglia tra Leonardo spa, sigle sindacali e task force regionale sulle crisi industriali (Sepac) per fare il punto sulla vertenza dello stabilimento Leonardo di Grottaglie, dove si realizzano sezioni di fusoliera del Boeing 787.

Dopo l’incontro del 24 luglio scorso, la Regione Puglia, attraverso la task force guidata da Leo Caroli, aveva auspicato un prosieguo del tavolo alla contemporanea presenza della società e dei sindacati.

L’incontro di oggi ha portato all’individuazione di nuove prospettive per superare lo stallo occupazionale dovuto alla monocommittenza nello stabilimento di Grottaglie.

A seguito dell’accordo tra segreterie nazionali delle sigle sindacali e Leonardo volto a superare la chiusura aziendale di quattro mesi e strutturare gli ammortizzatori sociali, è stato stabilito di costituire un tavolo di monitoraggio, condotto dalla task force e dagli assessorati competenti, per garantire l’attuazione dell’accordo nazionale.

«Per la prima volta – afferma l’assessora regionale alle Crisi industriali, Serena Triggiani, presente all’incontro – oggi si è tenuto un tavolo con sindacati e azienda, come richiesto da tempo da Regione Puglia, che ha portato l’azienda a illustrare l’accordo con le segreterie nazionali. Si è così evitata la temuta sospensione delle attività del sito di Grottaglie, addivenendo per il momento ad una riduzione delle attività ad un turno soltanto. Sono state individuate prospettive utili per il superamento della mono-committenza. Soprattutto, si è raggiunto un accordo sulla costituzione di un tavolo di monitoraggio».

Soddisfazione per l’esito dell’incontro anche il consigliere per il coordinamento del Piano per Taranto, Cosimo Borraccino: «Il tavolo – ha affermato – ha avuto un risvolto importante in quanto abbiamo concordato di monitorare l’accordo raggiunto tra azienda e sindacati il 24 luglio scorso. In questa fase di monitoraggio, presteremo particolare attenzione ai lavoratori e alle imprese dell’indotto dello stabilimento Leonardo di Grottaglie. Abbiamo inoltre auspicato che l’azienda aumenti gli investimenti negli stabilimenti pugliesi, a partire da quello di Grottaglie», conclude.

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Lecce News Sviluppo e Lavoro

Cambio dell’appalto delle mense: scioperano i lavoratori e sit-in davanti all’Asl Lecce

Ieri mattina i quaranta addetti al servizio di preparazione pasti negli ospedali di Galatina, Copertino, Campi Salentina-Nardò e Poggiardo hanno incrociato le braccia per l’intero turno di lavoro e protestato davanti all’Asl di Lecce, per poi essere ricevuti dal dg Stefano Rossi. Sostenuti da Filcams Cgil e Uiltucs Uil, i lavoratori chiedono un salario dignitoso e l’applicazione integrale della clausola sociale nel cambio di appalto.

Un disastro annunciato

«L’aggiudicazione del bando regionale delle mense ospedaliere sta provocando i disastri che avevamo denunciato a gran voce» dicono Daniela Campobasso (Cgil) e Antonella Perrone (Uil). «Col cambio di appalto del lotto 2 e la riorganizzazione del servizio, le condizioni lavorative degli addetti alle mense peggioreranno inevitabilmente.

I contratti peggiorativi

Non c’è accordo con la società subentrante, Vivenda s.p.a. I sindacati parlano di vero e proprio dumping contrattuale. «I lavoratori saranno riassunti con un monte ore lavorativo ridotto del 60 per cento». A ciò si aggiunge l’aggravante dell’aumento delle spese da sostenere per raggiungere i due centri di cottura previsti, uno a Zollino, dove ha sede l’azienda subentrante, e l’altro a Gallipoli, nell’unico ospedale della provincia ove si potranno continuare a preparare i pasti. «Significa andare a lavorare per un pugno di mosche», dicono le sindacaliste. I sindacati hanno indicato ai vertici dell’Asl soluzioni alternative ed ottenuto una proroga sui tempi di avvio del nuovo servizio. Il dg Rossi ha promesso un nuovo incontro il 2 settembre per cercare una soluzione alla complessa e delicata vertenza.

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