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Colpo in attacco del Lecce: dal Besiktas arriva l’attaccante ex Milan Ante Rebic

L’ex attaccante di Milan e Fiorentina, Ante Rebic, è un nuovo giocatore del Lecce.

Attraverso una breve nota diffusa sui propri canali, i giallorossi hanno annunciato il colpo a sorpresa e di grande effetto piazzato da Pantaleo Corvino.

L’attaccante croato, classe 1993, nell’ultima stagione ha giocato nel Besiktas, in Turchia.

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Lecce Sport

Lecce, contro l’Inter match dai due volti. Preso Jean dall’Annecy: sarà l’erede di Gendrey sulla fascia destra

La seconda gara di campionato per il Lecce ha lasciato alcuni fattori da valutare. Ce ne sono negativi, com’è normale che sia, e ce ne sono anche di positivi. Nel frattempo è arrivato a Lecce Jean Gaby per rinforzare il reparto difensivo.

Luci e ombre

Sicuramente le disattenzioni difensive stanno diventando tante e la partita di Gaspar è tutt’altro che positiva. Diversamente Baschirotto è riuscito a tenere botta. Ancora un gol è arrivato da cross dentro l’area, con il centravanti Retegui lasciato staccare da solo di testa mentre Taremi ha servito l’assist. E ancora un fallo da rigore è stato procurato per una statistica che dice 2 rigori a zero. Le buone notizie arrivano sicuramente da Dorgu, capace di disputare due partite all’altezza seppur in posizioni differenti. Da Falcone che contro l’Atalanta ha evitato che il Lecce prendesse più di 4 gol e contro l’Inter, sempre incolpevole sulle marcature, si è fatto trovare pronto nelle tante occasioni d’attacco dei giocatori di casa. Da Berisha, dimostratosi combattivo e cattivo agonisticamente. Un centrocampista che quest’anno, c’è da starne certi, sarà utile alla causa. E infine da Gendrey che, probabilmente, ha salutato Lecce con l’ultima gara contro l’Inter. Per lui una prestazione da professionista, in cui non si è risparmiato e sembra aver restituito al Lecce e a Lecce tutto l’affetto ricevuto in questi anni. Lo ha sottolineato anche Gotti e nel calcio attuale non è così automatico che un giocatore rispetti fino all’ultimo gli accordi con il club che sta per diventare il suo ex. Tra le note negative da segnalare, oltre agli errori individuali, anche un ritardo nello stile di gioco, come se i carichi fossero ancora da smaltire (ed è assolutamente possibile oltreché legittimo), segno di un inizio non sprint, ma diesel. Sono scelte, ovviamente, anche in virtù di un calendario che alle prime due giornate vede due match proibitivi. Ora però arriva il Cagliari e si può già parlare di finale. Una finale da inizio stagione, ma pur sempre una finale. Perché il campionato è lungo e difficilissimo, ma è sempre importante partire bene, anche per il morale.

Mercato

Resta aperto ancora il mercato fino al 31 agosto e i giallorossi dovranno inevitabilmente far entrare qualcuno. Gendrey è verso l’Hoffenheim, e allora oltre a Pelmard serve un altro terzino destro. Poi due centrali e un vice-Krstovic. Il mercato non è così facile anche in relazione alle poche risorse del Lecce, però è obbligatorio provarci. In quest’ottica è conclusa la trattativa col 24enne francese Gaby Jean, proveniente dall’Annecy della Ligue 2. Valore 900 mila euro e posizione in campo centrale, che sia di destra o di sinistra. Un’alternativa, dunque, a Baschirotto o Gaspar. Nello stesso ruolo sempre aperta la pista che porta allo svedese LagerBielke, mentre per la fascia destra potrebbe arrivare l’accordo con il francese 29enne Frederic Guilbert, fuori rosa allo Strasburgo. Tutte trattative che potrebbero subire un’accelerata visto e considerato che alla chiusura manca sempre meno tempo.

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Bari, rosa corta e mercato bloccato: solo 16 i calciatori schierati da Longo. Tante ipotesi e nessuna certezza

Una traccia ben definita, disegnata con chiarezza e convinzione durante tutto il precampionato, ma che oggi vacilla, con l’aggravante di non possedere valide alternative capaci di consolidarla e avendo sullo sfondo enormi incognite sull’esito del calciomercato. La vigilia della gara casalinga contro il Sassuolo è già carica di preoccupazioni e incertezze in casa Bari. Le ansie e i tormenti maggiori pervadono soprattutto mister Moreno Longo, alle prese con una situazione delicatissima, che difficilmente avrebbe pronosticato a giugno, quando ha accettato la panchina biancorossa. Il tema riguarda in particolare il tasso qualitativo della squadra, al momento ben al di sotto delle aspettative dell’allenatore piemontese, e di conseguenza il livello di competitività della formazione pugliese in rapporto all’obiettivo playoff, stabilito a motori spenti dal presidente Luigi De Laurentiis. A quattro giorni dalla chiusura della campagna trasferimenti bisogna fare i conti con gravi lacune in tutti i reparti. Non è un caso che l’ex allenatore del Como finora abbia messo in pratica uno spartito fatto di pochissime ‘note’.

Panchina corta

L’impianto di gioco, tecnico e tattico, proposto da Longo trova il suffragio dei numeri relativi alle presenze dei calciatori: su una rosa attualmente composta da 23 tesserati, ha puntato su appena 16 elementi, numero che sale a 18 considerando i dati ufficiali riguardanti il minutaggio. Un segnale chiaro, che indirettamente mette in luce la scarsa qualità della squadra. Come aveva già fatto durante le amichevoli estive, sia in Coppa Italia e sia in campionato ha proposto uno schieramento pressoché identico, soprattutto nei ruoli chiave. Il pacchetto dei 3 difensori è lo specchio dei limiti che in questa fase della stagione vive il Bari: Pucino, Vicari e Obaretin hanno giocato tutte le partite finora disputate dai biancorossi, ufficiali e non.

I segnali di fiducia lanciati nel precampionato, dove per la verità non erano mancate sbavature, si sono spenti inesorabilmente con l’impatto con la serie B, subendo 5 reti in appena due gare. I tre centrali hanno collezionato 270 minuti. Massimo minutaggio anche per Sibilli e Benali. A seguire, tra i più utilizzati, ecco Dorval (180), Lasagna (176), Favasuli (167) e, a sorpresa, Maita (130). Sopra i 100 minuti giocati figurano anche Oliveri (124), Novakovich (121), Maiello (120), Sgarbi (117) e infine Manzari (105). Gli ultimi tre calciatori mandati in campo da Longo sono Ricci (90), Lulic (20) e Morachioli (uno). Zero minuti giocati per Mantovani, Matino, Astrologo, Faggi e Bellomo, oltre ai portieri Pissardo e De Giosa.

I ricambi dell’undici

I dati delle statistiche appena illustrate risentono in alcuni casi di variazioni apportate dall’allenatore, in particolare nell’ultima gara di campionato: è il caso di Maita, partito sempre dalla panchina, ma che contro il Modena ha sostituito l’infortunato Maiello a centrocampo; di Oliveri, titolare contro gli emiliani al posto di Favasuli, fino a quel momento insostituibile in corsia destra; di Manzari, preferito a Sgarbi sulla trequarti, e infine di Novakovich, che ha scavalcato Lasagna nel ruolo di terminale offensivo.

Turnover

Contro il Sassuolo, reduce dal pareggio esterno con il Catanzaro e dalla vittoria casalinga con il Cesena, anche per effetto dei tre impegni ravvicinati in campionato, ma anche per ragioni di ordine tecnico, Longo potrebbe apportare ancora alcune variazioni: in rampa di lancio c’è Mantovani. Anche Ricci scalpita. Verso la conferma Manzari e Novakovich.

Il mercato resta bloccato. Tante ipotesi, nessuna certezza

Quasi 20 giorni senza operazioni di mercato in entrata, con un organico che necessita di almeno altri 4 titolari. Quando mancano solo 4 giorni alla chiusura della finestra estiva della campagna trasferimenti dei calciatori appare inspiegabile l’immobilismo del Bari. L’ultimo movimento perfezionato dal ds Magalini porta la data del 7 agosto, quando il club biancorosso ha ufficializzato l’ingaggio, in prestito secco dall’Ascoli, del centrale di difesa Mantovani, per altro ancora a caccia del debutto. Cosa stia frenando il lavoro del direttore sportivo è un mistero.

Questione di denaro

Voci di corridoio sussurrano di problematiche relative al budget. Circostanza che avrebbe dell’incredibile, dal momento che proprio il presidente del Bari Luigi De Laurentiis, nella prima conferenza stampa della stagione, aveva garantito la stessa capacità economica utilizzata nello scorso campionato, annunciando tempi rapidi nell’allestimento della rosa. Al netto di ipotesi e rumors, c’è però un dato inequivocabile: nonostante le pressioni esercitate, anche mediaticamente, dall’allenatore Moreno Longo, e mentre all’ombra del Vesuvio la ‘sorella maggiore’ del club pugliese è scatenata a suon di decine di milioni per accontentare Conte, il mercato in entrata del Bari resta ancora bloccato. La casella da colmare con urgenza è quella di un difensore.

Le richieste del tecnico

Longo chiede con insistenza un profilo che sia capace di pareggiare il livello tecnico garantito fino a tre mesi fa da Di Cesare. Un principio che l’allenatore vorrebbe fosse fonte di ispirazione per tutte le operazioni mancanti. Il timore infatti è che fino al 30 agosto, proprio a causa di limiti economici, l’area mercato completi sì l’organico, ma con calciatori che non siano in grado di alzare il livello qualitativo e di competitività della squadra. La lista in entrata comprende anche un centrocampista (due in caso di uscite) e un trequartista. Per rinforzare il pacchetto di centrali è tornato di moda il nome di Bettella. Il 24enne del Monza è stato proposto al club pugliese; nella scorsa stagione ha vestito la maglia del Palermo (19 presenze). Oltre al classe 2000 in lizza restano anche Veseli e il polacco Szyminski (Frosinone). Alla porta del Bari ha bussato anche il Genoa per sondare la disponibilità della società biancorossa a valutare il profilo di Masini, 23enne centrocampista, nello scorso campionato in forza all’Ascoli (25 presenze e 2 gol). Sulla trequarti è corsa a due Partipilo-Falletti. In uscita Lulic, Morachioli, Scafetta e Faggi. Oggi è atteso a Bari Luigi De Laurentiis. La speranza è che porti in valigia anche una dote da mettere a disposizione di Magalini, capace di poter imprimere finalmente una svolta ad operazioni indispensabili per permettere a Longo di lavorare con serenità. p.r.

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Bari, Novakovich si presenta: «È una piazza speciale, pronto a dare tutto»

Andrija Novakovich, attaccante serbo-statunitense classe 1996 giunto a Bari in prestito dal Venezia, ha le idee chiare e quest’oggi in conferenza stampa, presentatosi dopo un allenamento che si è prolungato agli ordini mister Longo, ha raccontato le sue prime sensazioni.

Sicuramente per la punta molto strutturata fisicamente ma non un goleador per curriculum, l’impatto nella batosta con la Juve Stabia è stato positivo e ha subito sfiorato il gol con un colpo di testa.

Su cosa è mancato con la Juve Stabia, la punta non ha dubbi: «Abbiamo creato le nostre occasioni. Ma è mancata la lucidità nel vincere le palle sporche in parte l’atteggiamento. Siamo consapevoli che dobbiamo lavorare e possiamo e sappiamo fare molto di più».

Il giocatore ha scelto Bari senza alcun dubbio non appena gli si è presentata la possibilità: «In questo stadio anche se non ero ancora nato, la Stella Rossa Belgrado vinse la Coppa dei Campioni con il Marsiglia. Sono in Italia da anni e ogni volta che ci ho giocato contro mi sono venuti i brividi. Ora indosso questa maglia e darò tutto per fare bene. Il gol? Non è mai stato un problema con il Frosinone di Nesta ne feci 11 ma in generale sono uno che aiuta la squadra».

Il Bari scenderà in campo a Modena venerdì sera. Sul suo impiego il giocatore ha concluso: «Io ho il compito di farmi trovare sempre pronto e sono a disposizione dei miei compagni. Voglio migliorarmi e naturalmente fare gol, ma il primo obiettivo è fare bene con questa squadra».

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Bari, non si sblocca la trattativa per Anthony Partipilo. Ora il Cesena è in agguato

Incidente di percorso o qualcosa di più profondo? È questo l’interrogativo che in casa Bari anima l’analisi sul debutto da incubo in campionato al ‘San Nicola’ contro la Juve Stabia. L’approccio timido alla gara e l’atteggiamento compassato del primo tempo, entrambi, purtroppo, all’insegna della sorpresa negativa, insieme «all’assenza di avvisaglie», come poi ammesso nel post partita da mister Longo, si inquadrano come fattori che sembrano suffragare la prima tesi, ossia di una ‘scivolata’ nell’ambito di un nuovo percorso. Tuttavia non si possono trascurare elementi che nell’arco dei primi 90 minuti del torneo cadetto, hanno sconfessato la delicata fase di ricostruzione del Bari, che per tutto il precampionato aveva lanciato segnali positivi. Su tutti la capacità di scendere in campo con una precisa identità di gioco, seppur in stato embrionale, facendo dell’intensità e dell’aggressività le doti più spiccate. C’è poi una terza ipotesi sul tracollo contro le ‘Vespe’ e fa riferimento al livello generale di competitività dell’organico a disposizione, partendo dalle nuove linee, per arrivare ai calciatori confermati. In questo caso la tesi rimarcata da Longo anche prima della gara contro i campani: «Ci mancano calciatori che ci facciano fare il salto di qualità» sembra suffragare l’idea di una squadra lontana dal target fissato dal tecnico torinese perché il Bari possa avere gli strumenti giusti per entrare nella bagarre dei playoff, obiettivo della società biancorossa.

Difesa da completare

Il pacchetto di centrali visto all’opera, pur mostrando iniziative gagliarde in costruzione (Obaretin in particolare), ha lasciato molto a desiderare in fase di non possesso e di marcatura. La sensazione è che sia urgente l’inserimento di almeno un nuovo leader tecnico, capace non solo di elevare il tasso qualitativo del reparto, ma anche di alleggerire le responsabilità del neo capitano Vicari, tra i primi a soffrire l’assenza di Di Cesare. In attesa di vedere all’opera Mantovani, la caccia a un braccetto di destra resta aperta: quasi impossibile Biraschi, che ormai sembra destinato all’Empoli, al momento la strada più percorribile appare quella di Veseli, 31enne albanese, svincolato dopo la parentesi al Karagümrük, club dove ha militato anche Lasagna nella scorsa stagione. Un’altro movimento in entrata verrebbe perfezionato solo in caso di uscite.

Il nodo Partipilo

A oggi l’unico elemento che alimenta speranze sul ritorno in biancorosso del 29enne trequartista barese Anthony Partipilo è rappresentato dalla volontà del calciatore di ritornare a casa. Tuttavia la distanza tra domanda e offerta resta notevole: il Parma per ora chiede il pagamento del prestito, il Bari preme invece per un prestito non oneroso, con diritto di riscatto intorno al milione di euro. C’è poi da superare anche l’ostacolo dell’ingaggio (oltre 500mila euro). L’entourage dell’attaccante attenderà dei segnali fino a mercoledì, dopodiché la sensazione è che verranno prese in considerazione altre offerte, su tutte quella del Cesena di Mignani. Per il centrocampo è spuntato il nome di Zuccon, 21enne dell’Atalanta, l’anno scorso in forza al Cosenza. Si lavora a un prestito con diritto di riscatto. Intanto ai saluti Akpa Chuwku: il 19enne centravanti belga giocherà nella Primavera dell’Empoli. Definito un prestito oneroso con diritto di riscatto.

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Bari Sport

Il Bari prova a pescare in casa Cremonese: nella lista acquisti Falletti e Buonaiuto

Sono i giorni più caldi di calciomercato con novità che arrivano minuto dopo minuto. Il Bari si sta muovendo in maniera spedita, avendo chiuso l’arrivo di Valerio Mantovani in prestito secco dall’Ascoli. Il centrale romano è il nono arrivo dell’era Magalini-Di Cesare, l’ufficialità è arrivata ieri sera e l’ex Salernitana e Ternana sarà a disposizione per il match di Coppa Italia di sabato pomeriggio alle ore 18:00 contro la Cremonese. Proprio in casa grigiorossa è finito il mirino dell’area tecnica biancorossa, con due giocatori graditi e attualmente sotto osservazione.

Idea Buonaiuto e Falletti

Come noto mister Longo ha richiesto due trequartisti per completare l’organico nel reparto avanzato, dopo gli arrivi di Sgarbi e Manzari. Due nomi molto graditi a Magalini sono Cristian Buonaiuto e Cesar Falletti, entrambi in uscita dalla Cremonese. Operazioni non semplici, visti gli alti costi legati agli ingaggi dei due calciatori, tuttavia il club grigiorosso aprirebbe a una soluzione in prestito. Al momento non ci sono trattative in corso, ma soltanto un gradimento naturale visto che si tratta di due dei migliori calciatori della categoria nel ruolo. Soprattutto Falletti è fortemente apprezzato per la sua duttilità e visione di gioco, ma allo steso tempo è il profilo più complicato perché è stato comprato dalla Cremonese appena otto mesi fa con cifre molto importanti per la Serie B. Il Bari studia le mosse, con Buonaiuto nome da tenere in considerazione insieme a quello di Partipilo che smania dalla voglia di tornare nella sua città, ma al momento ha come priorità il completamento del reparto difensivo.

Le mosse in difesa

Dopo l’arrivo di Mantovani, Magalini e Di Cesare sono al lavoro per un altro centrale che affianchi Vicari nell’undici titolare. Innanzitutto va registrata una forte soddisfazione per quanto fatto finora, in quanto si ritiene Mantovani un giocatore molto importante e capace di poter offrire più soluzioni a mister Longo, visto che l’ex Torino può essere impiegato indifferentemente sia sul centro-destra che sul centro-sinistra. Al momento non c’è fretta, anzi la strategia del Bari è quella dell’attesa. L’area tecnica biancorossa confida di sbloccare qualche situazione sfruttando dinamiche di mercato, che portino giocatori oggi irraggiungibili a dei parametri più normali per le casse di un club di B. In tal senso va registrata l’apertura di Biraschi, che si è detto disponibile a scendere di categoria per il Bari, qualora non arrivino proposte concrete dalla Serie A. Molto più complicato, invece, Ceccherini che è ad un passo dalla firma con l’onnipresente Cremonese. Una strategia rischiosa quella del Bari, che però è stata già adottata fruttuosamente per Radunovic. Diventa, invece complicatissimo sbloccare che Veroli, seppur il Cagliari abbia dato apertura al prestito oneroso. Sul giocatore ex Catanzaro si è aperta un’asta, con la Samp avanti rispetto a Frosinone e Bari. Da monitorare anche Fontanarosa dell’Inter, offerto ai biancorossi nelle scorse ore.

Le uscite

In attesa dell’ufficialità della cessione di Zuzek in Turchia, che frutterà alle casse biancorosse una buona cifra, si continua a lavorare per svuotare la rosa dagli esuberi. Achik ha avuto una richiesta dall’Ascoli, mentre Matino – che non figura attualmente tra i giocatori in uscita – ha qualche richiesta dal Girone C di Serie C. Si cerca una sistemazione per Astrologo, Scafetta e Morachioli, mentre Faggi ha convinto tutti e dovrebbe restare come jolly di centrocampo.

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Coulibaly dice sì al Lecce: Corvino al lavoro per trovare l’accordo con la Salernitana

È entrata nel vivo l’ultima settimana prima dell’esordio stagionale che vedrà il Lecce impegnato sul proprio campo contro il Mantova nel secondo turno di Coppa Italia. Si giocherà lunedì alle 18. Il programma di preparazione alla nuova stagione sta continuando e il gruppo, agli ordini di Gotti, sta lavorando all’Acaya. C’è da aspettarsi la formazione tipo ma anche qualche prova per capire al meglio gli uomini a disposizione. Capiremo di più del modulo a cui vorrà affidarsi Gotti anche se in questo campionato ci sembra che la strada sia il 4-2-3-1. Le varianti sono il collaudato, in fase difensiva, 4-4-2 e il 4-3-3, del resto le ali in attacco sono tante.

Mercato in entrata

Nel frattempo Corvino e Trinchera sono ancora sul mercato per garantire gli ultimi elementi necessari per far sì che la rosa si possa definire completa. A questo proposito si fanno avanti alcune ipotesi suggestive: tra queste quelle che portano a Coulibaly e Antonini. Il primo, in esubero dalla Salernitana, potrebbe essere un bel colpo per il centrocampo del Lecce. È seguito anche da altre squadre e per assicurarselo il club di via Costadura dovrebbe sborsare circa 3,5 milioni. Il giocatore avrebbe espresso il suo volere al trasferimento, per cui l’affare si potrebbe concludere tra poco. Il secondo è in forza al Catanzaro ed è un difensore centrale che può giocare anche come mediano. Anche lui avrebbe espresso parere favorevole e l’affare potrebbe concludersi intorno al milione di euro.

In uscita

In uscita, invece, restano aperte le strade che portano Maleh al Cagliari e Oudin al Genoa. Il marocchino ha il cartellino abbastanza costoso (intorno ai 4,5 milioni), mentre il francese per 2,5 milioni lascerebbe Lecce per andare in Liguria. Sull’affare bocca cucita per quanto riguarda il giocatore che non ha espresso preferenze, ma andare a Genova significherebbe alzare il livello della propria carriera, perché la squadra è al momento in una situazione di classifica e non lotta certo per la salvezza. Intanto la campagna abbonamenti per la stagione 2024-2025 raggiunge il record storico: ieri infatti è stato siglato il 21248esimo abbonamento, superando la cifra dello scorso anno (21247) che già era record. La campagna abbonamenti non si ferma, tuttavia, ma prosegue fino alle 18 del 10 agosto, quindi c’è da aspettarsi ancora un incremento. C’è da aspettarsi, per il campionato, alcuni settori già sold out prima di iniziare. Un traguardo significativo oltre che storico perché rappresenta il grande attaccamento che il popolo salentino ha nei confronti di una squadra che rappresenta un territorio. L’anno scorso il calore e l’affetto dei tifosi arrivava anche in trasferta, dove migliaia e migliaia di supporter giallorossi invadevano gli stadi d’Italia. In casa, il Lecce giocherà sempre davanti a più di 20mila persone pronte e sostenerlo. Una variabile niente affatto scontata, che dà alla squadra quella spinta giusta per affrontare un campionato difficile come quello italiano.

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Bari, il ds Magalini accelera per Mantovani. Scheidler saluta i biancorossi e va in Belgio

Giorni di calciomercato, con Magalini e Di Cesare alla ricerca di ulteriori innesti per accontentare mister Longo. «Credo che arriveranno altri 5-6 giocatori, mi è stato garantito» aveva spiegato il tecnico piemontese dalla pancia del “San Nicola” nell’immediato post Bari-Salernitana, chiarendo le priorità: «Un portiere, due difensori, un centrocampista e un trequartista». Fatta per Radunovic, ufficiale da giovedì, l’area tecnica biancorossa sta accelerando le operazioni nel reparto difensivo, con il nome di Valerio Mantovani che è emerso nelle ultime ore e sta acquisendo consensi minuto dopo minuto.

Il profilo

Difensore centrale classe 1996, Mantovani è un pupillo di mister Longo che lo ha avuto alle sue dipendenze in più di un’occasione. L’attuale centrale dell’Ascoli, con cui è retrocesso in serie C lo scorso campionato, è cresciuto proprio con la guida tecnica piemontese, che lo ha allenato nel settore giovanile del Torino dagli Allievi alla Primavera, con cui nella stagione 2014-15 si è laureato campione d’Italia. Mantovani è stato leader anche nelle giovanili granata l’anno seguente, con il cammino del ‘Toro’ concluso alle semifinali scudetto, ma costellato anche dall’esperienza europea nella Youth League. Per Mantovani poi un passaggio formativo alla Salernitana, dove ha giocato per 3 stagioni totalizzando una buona media di 84 presenze e soprattutto una promozione in serie A nella squadra guidata da Castori. Le strade con mister Longo si sono poi ricongiunte nella stagione 2021-22, quando la neopromossa Alessandria allenata dal tecnico del Bari ingaggiò il difensore romano dalla Salernitana. Quell’anno, in cui Mantovani è stato penalizzato da un infortunio, lo score recita 21 presenze e la gioia della prima rete in serie B, ma anche l’amarezza di una retrocessione nell’ultima giornata di campionato. In seguito, Mantovani ha giocato con continuità due anni con la maglia della Ternana, prima degli ultimi sei mesi sfortunati in maglia bianconera. Mantovani fa della duttilità il suo punto forte, sapendo giocare indifferentemente sia nel centro-destra che nel centro-sinistra di una difesa a tre. Un aspetto non indifferente, visto che il Bari cerca tuttora due centrali, un destro e un mancino, e la posizione di Matino è sempre in bilico.

Le altre trattative

Al netto di Mantovani, il Bari proverà a chiudere per Veroli, sebbene la trattativa si sia fatta parecchio complicata. Il Parma, infatti, ha sorpassato il Cagliari nell’acquisto di Gaetano e questo complica l’operazione a tre che avrebbe visto il Napoli comprare l’ex Catanzaro e dirottarlo in prestito in Puglia. Sebbene l’affare si possa comunque fare visto l’interesse dei sardi per Cheddira, c’è poi anche da battere la concorrenza del Frosinone, che tramite il suo ex tecnico Vivarini sta spingendo. A giorni il dentro o fuori. Un nome alternativo può essere quello di Tanco dello Spezia, mentre a destra resta il forte gradimento per lo svincolato Biraschi, seppur i costi siano altissimi e ci sia anche qualche club di A sull’ex Genoa. In avanti la suggestione principale porta sempre a Partipilo, che continua a giocare (e segnare) nelle amichevoli coi crociati, ma che resta in uscita. Il trequartista di San Girolamo ha manifestato la volontà di tornare a Bari, ma se ne riparlerà dopo Ferragosto. Valutato anche lo svincolato Verre. È ufficiale la cessione in prestito di Scheidler al Dender, mentre manca solo l’annuncio per il prestito di Pellegrini all’Andria.

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Il Lecce tra Coppa Italia e mercato: in attacco la prima scelta è Nzola. Saluta Rodriguez

Continua la preparazione in vista della prossima stagione che inizierà il 12 agosto con la prima gara di Coppa Italia per il Lecce di mister Gotti. Il gruppo lavora ad Acaya iniziando a pianificare l’avvio di campionato contro l’Atalanta. I cinque nuovi arrivi hanno dato un nuovo assetto alla squadra. Ora c’è da vedere come si completerà il mercato, con i colpi in entrata e in uscita. Da una parte bisogna sistemare la rosa con almeno quattro calciatori, dall’altra giocatori in esubero devono trovare una sistemazione alternativa.

Gli obiettivi

Sul fronte arrivi, si parla sempre insistentemente di Nzola, sebbene, all’apparenza, il calciatore non sembrerebbe un colpo alla Corvino. Dal direttore dell’area tecnica, infatti, siamo stati abituati a trattative su giovani, anche stranieri, poco noti e in sostanza scommesse. Lo ha detto lui stesso in conferenza stampa, ironizzando sul fatto che i giornalisti spesso chiedevano informazioni su questo o quel calciatore perché non lo conoscevano. Poche operazioni sono state fatte in un’ottica di giocatori esperti. Ricordiamo Sansone, preso comunque come riserva, o Venuti, anche lui per rappresentare l’alternativa a Gendrey. Nzola sarebbe un caso unico in questo senso. Una punta da affiancare a Krstovic, ma che poi non potrebbe coesistere con altri due giocatori offensivi, quindi causando una conversione del modulo in un 4-4-2 classico.

Insomma per tutti questi fattori la trattativa sembrerebbe quantomeno dubbia. Forse si tratta di voci di mercato campate in aria o di legittimi depistaggi per puntare verso il vero obiettivo. Accanto a Nzola, si trattano altri profili offensivi, forse più credibili: stiamo parlando di Keskinen e Marczuk. Il primo, finlandese, è un’ala sinistra dal valore di 1,2 milioni in forza all’Hjk Helsinki, autore nell’anno trascorso di 6 gol e 4 assist nella serie a finlandese. Il secondo, polacco, ha grossomodo lo stesso ruolo e milita nel Jagiellonia, squadra polacca. Il suo valore si aggira attorno ai 3,5 milioni. Accanto ai due esterni si valuta anche Onana, mediano camerunense del valore di 4 milioni. Nella sua carriera autore di 58 partite, 4 gol e 2 assist in Ligue 1. Un profilo sicuramente di alto livello, ma in una zona del campo dove il Lecce è già ampiamente coperto con Pierret e Ramadani e le relative riserve. Corvino in conferenza ha ammesso che se ci sarà la possibilità di piazzare il colpo non si tirerà indietro, anche su ruoli dove il Lecce è a posto, forse il costo eccessivo del giocatore può rappresentare uno scoglio alla trattativa.

In uscita

In uscita, invece, saluta Rodriguez (destinazione Real Santander) e sembra destinato a lasciare i giallorossi anche Maleh con destinazione Cagliari dove va a trovare l’altro ex giallorosso Piccoli. Il buon precampionato non è valso al marocchino per conservare il ruolo in rosa. Rodriguez non ha mai convinto e a parte sei mesi del suo primo campionato è sempre andato in prestito. Ora si pone il problema rinnovo perché a giugno dell’anno prossimo scade.

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