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“In-House. Abitare Inclusivo”, per il secondo anno ok ai fondi del progetto pensato dal Comune di Noicattaro

È stato ammesso a finanziamento, per il secondo anno, il progetto “In-House. Abitare Inclusivo” pensato dal Comune di Noicattaro per favorire l’autodeterminazione, l’inclusione e la piena partecipazione alla società di soggetti con disabilità attraverso esperienze di coabitazione con l’obiettivo di garantire a tali soggetti una totale accessibilità, spazi senza barriere architettoniche e vita indipendente.

Con il contributo ottenuto lo scorso febbraio, riferito all’annualità in corso, è stato possibile avviare tale progettualità al’interno di un immobile nei pressi dell’ex stazione ferroviaria Fse dotato di quattro appartamenti di circa 55 metri quadri, sviluppato su una superficie di 220 mq, circondato da una pertinenziale area verde con adiacente velostazione e servizi. Questo secondo contributo regionale permetterà di estendere il periodo di sperimentazione dei ‘condomini sociali’.

Partecipazione della rete

Il territorio, con la sua rete di associazioni e servizi sociali, si è dimostrato particolarmente ricettivo e pronto a collaborare. «Un modello di welfare virtuoso – ha commentato il primo cittadino, Raimondo Innamorato – che ha necessitato di un’importante azione di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti (associazioni, servizi sociali, patrimonio). I beneficiari saranno accompagnati al cambiamento, a partire dalla risoluzione abitativa, sino alla nuova modalità di approccio alla vita per raggiungere una vera e propria indipendenza, anche lavorativa».

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Attualità Foggia News

Maia Rigenera, il Comune di Lucera verso l’ok per l’impianto. I comitati ai cittadini: «Ribellatevi»

Dopo anni di polemiche, stop, minacce occupazionali, studi istituzionali, report professionali e prescrizioni di Arpa, Ager con tanto di pause e chiusura estiva, voluta dall’allora sindaco Antonio Tutolo, per via delle nauseabonde emissioni odorigene che derivavano da Contrada Ripatetta, il Comune di Lucera parrebbe orientato ad approvare l’impianto anaerobico di compost di Maia Rigenera, ex Bioecoagrim.

Le proteste

Il Comitato Lucera Non Tace ODV col suo referente Francesco D’Angelo però non ci sta. «Il Comune sembra proseguire nel solco delle tante “distrazioni ambientali” delle passate amministrazioni e orientato a dare il suo parere positivo all’approvazione del progetto senza un dibattito approfondito nel Consiglio comunale. Né poteva esserci, visto che i consiglieri sanno poco o nulla del progetto, del suo impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica. E non risulta che stiano valutando attentamente la pubblica utilità del progetto. Finora si sono limitati ad ascoltare supinamente la decantazione della bontà del progetto da parte del diretto interessato (Maia Rigenera), rassegnati o velatamente favorevoli all’approvazione del progetto. In questo contesto “distratto” è apprezzabile lo sforzo del presidente della Commissione Speciale Ambiente e Salute Pubblica che ha invitato un organismo scientifico terzo accreditato quale l’Isde a fornire, nel merito, un’informazione più obiettiva e meno di parte».

La mobilitazione

Secondo il comitato i giochi sembrano fatti, a loro avviso la cittadinanza «è assopita nella sua indolenza». «Ogni volta che si ripresenta “la puzza”, grossolane eruzioni verbali di leoni della tastiera in pantofole si sprecano nella vetrina accattivante dei social dove questi effimeri fuochi di paglia si consumano nella durata di qualche click, lasciandosi dietro solo “la puzza”, il vuoto di iniziative e l’autocompiacimento».

Il comitato invita i lucerine e le lucerine a scuotersi e a mobilitarsi «facendo sentire forte il loro afflato collettivo ai politici locali contro la realizzazione dell’impianto Maia Rigenera nell’agro lucerino». «Va rotto il silenzio della comunità che altrimenti renderà tutti colpevoli di aver lasciato svendere la tutela dell’ambiente dell’ambiente, del proprio territorio, la salvaguardia della salute pubblica e il futuro delle prossime generazioni per meno di trenta denari», è la chiosa.

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Attualità News Taranto

Concessione per eventi e concerti a Taranto, guerra tra Comune e Confcommercio: «Dall’assessora solo offese»

Se da un lato le associazioni datoriali plaudono all’approvazione del documento strategico del commercio, non si placa la guerra a distanza tra Confcommercio e l’amministrazione Melucci, in particolare l’assessora alla cultura Angelica Lussoso. Nei giorni scorsi l’associazione dei commercianti tarantini ha duramente attaccato il Comune per la concessione della rotonda sul lungomare per grandi eventi e concerti, che «danneggiano gli affari di negozi, bar e ristoranti». L’assessora ha risposto accusando Confcommercio di saper solo produrre lamentele. E puntuale arriva la contro-replica. «Non siamo più disposti a tollerare che si offendano i nostri associati, che si faccia un uso improprio del territorio sulla pelle delle imprese, che si difendano gli interessi privati in nome della collettività. Da Settembre si riparte, ma con regole nuove, e Confcommercio vorrà vederci chiaro». è scritto in una nota. «Abbiamo espresso con garbo istituzionale dissenso per le scelte operate dall’amministrazione e l’assessora ci risponde schernendo con frasi offensive».

I grandi eventi in centro

Confcommercio ribadisce di essere d’accordo con i grandi eventi, ma realizzati nei luoghi giusti, non certamente paralizzando il Borgo ed isolando la Città Vecchia. «Se le manifestazioni organizzate alla Rotonda determinassero un ritorno economico per le attività del commercio ed i pubblici esercizi non ci sarebbe ragione per esprimere dissenso. Confcommercio non andrebbe contro gli interessi stessi dei suoi associati. Al declino del centro bisogna opporsi con politiche di marketing che valorizzino il tessuto imprenditoriale. L’animazione delle vie del commercio, i piccoli ed i medi eventi (gratuiti), è noto che richiama flussi di visitatori e turisti e che rappresenta una sicura chiave di successo. Diversamente dagli eventi privati organizzati su aree pubbliche ai quali si accede esclusivamente con ticket e che blindano le aree urbane, bloccando vie di accesso, strade e piazze». A giugno, ricorda l’associazione, si era parlato con l’assessora eil vince sindaco Azzaro di un calendario di piccoli eventi di animazione da organizzare nel Borgo ed in Città Vecchia, «di cui non v’è traccia nella programmazione del Comune».

Le alternative

L’associazione ha proposto al Comune di spostare al Parco delle Mura Greche, in periferia, i grandi eventi. L’assessora Lussoso ha risposto spiegando che comporterebbe una spesa di 30mila euro. Quanto infine al contributo di Confcommercio per il turismo, l’associazione ricorda di essere impegnata da due anni nell’accoglienza dei croceristi con l’info point al porto.

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