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Cronaca Lecce News

Occupa il suolo pubblico oltre i limiti e vende alimenti e bevande senza licenza, denunciato 30enne a Gallipoli

Sigilli per il locale di un ristoratore abusivo a Gallipoli. Un 30enne del posto, titolare di un’attività nel centro storico, è stato denunciato per occupazione del suolo pubblico e costruzioni non autorizzate. Inoltre l’uomo avrebbe venduto alimenti e bevande senza licenza e occupato – tra tavoli, sedie, coperture fisse e ombrelloni – una superficie di oltre 100 metri quadrati, a fronte dei 7 metri quadrati autorizzati dal Comune di Gallipoli. Dopo le reiterate sanzioni, il titolare è rimasto inottemperante all’ordine di ripristino dello stato dei luoghi ed ha disatteso anche l’esecuzione delle diverse ordinanze di rimozione delle attrezzature emesse dal Comune di Gallipoli.

Ieri, 23 agosto, il sequestro di tutte le attrezzature. Terminate le operazioni di inventario, si è proceduto ad apporre i sigilli all’intera struttura ed il titolare del locale è stato denunciato per il reato di invasione di terreni o edifici, inosservanza degli ordini impartiti dalla autorità, opere realizzate in assenza di autorizzazione o difformità da essa, oltre ad essere sanzionato per violazioni ai sensi del testo Unico Edilizia.

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Cronaca News Taranto

Dottoressa aggredita a Maruggio: nei guai una coppia di turisti di 44 e 35 anni

Sono stati individuati e denunciati a piede libero per lesioni personali e minaccia i presunti responsabili dell’aggressione alla dottoressa specializzanda 32enne in servizio presso la guardia medica di Maruggio.

Si tratta di un 44enne e di una 35enne, coppia di turisti in vacanza nel Tarantino, che domenica scorsa, in piena notte, si sono recati negli studi della guardia medica per un problema al figlio.

La dottoressa, dopo aver visitato il bambino, ha consigliato ai genitori di portare il figlio presso il pronto soccorso per eseguire accertamenti sanitari più approfonditi. I genitori del piccolo, non soddisfatti dalla risposta, avrebbero inveito contro la dottoressa, accusandola di non saper svolgere il proprio lavoro, per poi minacciarla di morte fino a strattonarla.

La vittima dell’aggressione aveva sporto subito denuncia alla locale stazione dei carabinieri, riferendo di aver subito delle lesioni.

I carabinieri sono risaliti ai due coniugi visionando le telecamere di videosorveglianza e ascoltando i testimoni. Determinante per riconoscere la coppia è stato anche il riconoscimento fotografico da parte della vittima.

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Bari Cronaca News

Corato, vuole denunciare l’ex marito ma la rimandano a casa: indagati due poliziotti

Avrebbero rifiutato di raccogliere la denuncia di una donna, vittima di violenze e persecuzioni da parte dell’ex marito, per ben tre volte i due poliziotti che ora sono indagati dalla Procura di Trani.

I fatti risalgono allo scorso anno. Alla vigilia del ferragosto 2023, la donna si recò presso il commissariato di Corato per sporgere denuncia contro l’uomo, già condannato a non avvicinarsi alla vittima che perseguitava. L’agente in servizio, però, la rimandò a casa invitandola a tornare dopo il 15 agosto perché in quel momento sarebbe stato impegnato.

Il 16 la donna tornò in commissariato, ma verso mezzogiorno. Il poliziotto le avrebbe così risposto che era tardi per presentare una denuncia invitandola a tornare il giorno successivo quando, finalmente, la vittima di stalking riesce a depositare la sua denuncia.

Una settimana dopo, però, la donna è costretta a tornare in commissariato per integrare la denuncia, visto che l’ex marito si era rifatto vivo. Qui, però, le riferiscono che l’integrazione si sarebbe dovuta fare con lo stesso poliziotto con cui aveva depositato la denuncia che, in quel momento, non c’era.

La donna decide così di denunciare i due poliziotti. A un anno dai fatti la Procura di Trani ha chiuso le indagini nei confronti dei due poliziotti che ora rischiano sospensione dal servizio e processo.

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Cronaca News Taranto

Finge il sequestro del locale per farsi pubblicità: ristoratore denunciato a Sava

È accusato di uso abusivo di sigilli e falsità ideologica il ristoratore 37enne che, per fare pubblicità al suo locale, ne ha simulato il sequestro.

È accaduto a Sava e a scoprirlo sono stati i poliziotti del commissariato di Manduria durante un servizio di controllo del territorio.

Il gestore del locale aveva apposto tre sigilli – con tanto di emblema della Repubblica Italiana e la dicitura “sequestro probatorio su disposizione dell’Autorità Giudiziaria eseguito dal Commissariato di P.S. di Manduria in data 19 agosto 2024” – alla sua piccola attività di ristorazione.

Gli agenti hanno rimosso e sequestrato i falsi sigilli e il nastro utilizzato per delimitare l’ingresso, hanno rintracciato il proprietario, di origini romane ma di fatto residente a Sava, che ha raccontato che si trattava di un’operazione di marketing e che i sigilli li aveva trovati su internet.

Il 37enne aveva pensato bene di divulgare la notizia del falso sequestro del suo locale anche su una nota piattaforma social per avviare una campagna pubblicitaria che solleticasse l’interesse della gente, ignaro, a suo dire, del fatto che la sua condotta costituisse reato.

L’uomo è stato denunciato.

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Cronaca News Taranto

Talsano, aggredisce la moglie: denunciato un 78enne. Sequestrati un fucile e un’altra arma

Un uomo di 78 anni è stato denunciato a Talsano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie.

I militari, allertati da una telefonata al 112, sono intervenuti nell’abitazione della famiglia. Al loro arrivo hanno trovato la donna con evidenti lesioni mentre del 78enne non c’era traccia: l’uomo si era allontanato dopo aver aggredito la consorte al culmine di una lite.

La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 mentre l’uomo, risultato detentore di un fucile, è stato rintracciato dai carabinieri anche grazie al cosiddetto “positioning” del telefono cellulare che ne ha consentito la geolocalizzazione.

Il 78enne è stato denunciato in stato di libertà. Il fucile e un’altra arma bianca in sui possesso sono stati sequestrati.

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Attualità News Puglia

Affittavano case vacanza in Puglia sul web ma era una truffa: due denunce

Proponevano in affitto una casa vacanza in una località pugliese attraverso annunci sul web, si facevano versare il denaro con un bonifico su un conto corrente online e poi si rendevano irreperibili.

Due uomini campani, di 59 e 62 anni, entrambi con precedenti, sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Tavernelle, in provincia di Perugia, per truffa e sostituzione di persona.

A cadere nella rete dei due presunti truffatori è stato un 50enne umbro. Attirato dall’annuncio, ben costruito e corredato da foto, dopo aver visto l’inserzione, ha contattato il presunto locatore per confermare la prenotazione e ha versato la somma di 640 euro attraverso bonifico bancario su un conto corrente on line, acceso da uno dei due individui, utilizzando false generalità.

A seguito del pagamento però il fantomatico locatore si rendeva irreperibile e vani risultavano i tentativi di contattare l’inserzionista. Maturata la convinzione di essere stato raggirato, la vittima si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia.

I militari hanno individuato gli autori del raggiro di cui uno come il possibile inserzionista e l’altro quale intestatario del conto utilizzato per ricevere il bonifico. I due sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Perugia per le ipotesi di reato di truffa e sostituzione di persona.

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Cronaca Lecce News

Nardò, sorpresi da un poliziotto in vacanza ad appiccare il fuoco: denunciati 3 piromani minorenni

Appiccano le fiamme sotto la Torre dell’Alto a Santa Caterina, ma vengono sorpresi e finiscono in questura, dove si scopre che sono tutti minorenni. Solo l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco di Veglie ha evitato il propagarsi delle fiamme, che potevano rivelarsi fatali per il Parco di Portoselvaggio e per i villeggianti della marina di Nardò.

I fatti

Intorno all’una di notte tra lunedì e martedì scorsi, in località “Chiapparo”, accanto a un lido balneare in legno, qualcuno ha notato tre ragazzi che davano alle fiamme la vegetazione e ha chiamato i soccorsi. Un poliziotto di Crotone in vacanza ha bloccato i tre, per poi consegnarli ai colleghi di Nardò. Nei loro confronti è scattata la denuncia a piede libero della Procura della Repubblica per i minorenni di Lecce.

Solo grazie ai Vigili del Fuoco le fiamme non si sono propagate, evitando una situazione grave come quelle verificatesi nei giorni scorsi a Tricase e Ugento per le quali si è reso necessario l’intervento dei Canadair.

Il bilancio di luglio

«La sensazione, rispetto all’anno scorso, è che luglio sia stato sicuramente più tranquillo» spiega Marco Greco, funzionario della Protezione Civile regionale della Sala operativa di Campi Salentina. «Non abbiamo ancora un’analisi statistica, ma l’anno scorso a luglio abbiamo registrato gli incendi peggiori: Lido Conchiglie, San Cataldo, Ugento, Castro, Santa Cesarea. Quest’anno, tra giugno e luglio, anche se il numero di incendi resta alto, non ci sono state situazioni così gravi. Tuttavia abbiamo avuto alcuni eventi critici tra i quali un incendio alla Riserva naturale delle Cesine, un vasto incendio a Ugento e uno a Santa Cesarea, per citarne alcuni. Ma gli eventi dell’anno scorso restano più intensi. Confidiamo in un agosto e settembre clementi».

Tutti eventi dolosi? «Dolosi o colposi – spiega Greco – per dirlo con certezza bisognerebbe attendere l’esito delle attività investigative. Comunque non c’è dubbio: che sia per un’azione criminale o per incuria e disattenzione, c’è sempre dietro la mano dell’uomo».

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Cronaca News Taranto Video

Incidente in un bacino dell’Arsenale di Taranto: cede una “barcaporta”. Nessun ferito – VIDEO

Incidente nel bacino Ferrati, uno dei bacini fissi dell’Arsenale militare di Taranto, dove ha ceduto una “barcaporta” rompendo gli argini e «provocando una piccola esondazione di quel tratto di mare fin dentro ai capannoni e lungo le strade del presidio della Marina militare di Taranto».

È accaduto nel pomeriggio di oggi. Fortunatamente non si sono registrati feriti.

A denunciarlo sono la Cgil e la Fp Cgil di Taranto ricordando che proprio ieri il sindacato di categoria della funzione pubblica aveva denunciato «il continuo impoverimento occupazionale, di esperienze e competenze dell’Arsenale di Taranto».

La barcaporta di fatto funziona come una diga che argina l’acqua. C’è stato «tanto spavento – commenta Pietro Avellino, coordinatore Difesa della Fp Cgil – ma solo il destino ha evitato che tutto si trasformasse in una strage perché se in quel bacino oggi ci fossero stati operai a lavorare su una carena di nave, oggi commenteremmo non solo della perdita di valore dell’Arsenale di Taranto o del suo graduale impoverimento, ma una tragedia umana».

Quelle «pareti in calcestruzzo dei bacini fissi dell’Arsenale di Taranto – sottolinea Grazia Albano, segretaria della Fp Cgil – hanno visto passare manutenzioni e riparazioni di scafi importanti, compresa la portaerei Cavour ed essere testimoni di questo tracollo anche “fisico” di un pezzo di storia del nostro territorio fa troppo male alla città, ma anche a tutti i lavoratori che nel tempo avevano creduto ad un’ipotesi di rilancio dell’infrastruttura militare e del suo potenziale industriale».

Secondo Luciano Manna del sito Veraleaks nel primo seno del Mar Piccolo sarebbe finito «di tutto: fanghi, polveri, legni, serbatoi, carpenterie e quanto era servivo ai lavori nel bacino compreso ciò che è stato travolto sulle stesse banchine a causa dell’eccessiva portata d’acqua. Un altro duro colpo dal punto di vista ambientale inferto al delicatissimo ecosistema marino del Mar Piccolo dal nostro Arsenale della Marina militare. Non solo Ilva, dunque».

La Marina militare: «Quel bacino era stato svuotato dall’acqua per operazioni di ingresso di una nave in manutenzione»

«La barcaporta – spiegano dalla Marina militare – chiudeva il bacino, svuotato dall’acqua da alcuni giorni per permettere le operazioni preparatorie all’ingresso di una unità navale in manutenzione. Al momento dell’evento in bacino, o in prossimità dello stesso non c’erano personale o mezzi. Sono in corso le verifiche per stabilire la causa del cedimento e se ci sono stati danni alle strutture».

Il bacino Ferrati è tra i più grandi d’Europa: è in grado di ospitare navi delle dimensioni della portaeromobili Cavour. Lungo 243 metri, largo 35, è stato costruito nel 1916 ed è stato successivamente intitolato a Edgardo Ferrati, famoso per il recupero della corazzata Da Vinci, portata in bacino capovolta.

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Cronaca Lecce News

Galatina, tenta di rapinare due negozi del centro storico: denunciato un 27enne

Un 27enne di origini afghane è stato denunciato per aver tentato di rapinare due attività commerciali nel centro storico di Galatina.

L’uomo, un cittadino senza fissa dimora e regolare sul territorio italiano in quanto richiedente asilo, con fare minaccioso e intimidatorio avrebbe chiesto alle dipendenti di due attività commerciali di consegnargli l’incasso della giornata. In un caso avrebbe tentato di prelevare direttamente il denaro.

Spaventato dall’arrivo di altri clienti, il 27enne si sarebbe allontanato, in entrambe le circostanze, a mani vuote.

A seguito della denuncia presentata dalle due dipendenti nei confronti del 27enne è stato emesso un foglio di via obbligatorio dalla città di Galatina per tre anni emesso dal Questore della provincia di Lecce.

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Brindisi Cronaca News

Lavori in un terreno a Torre Guaceto senza i permessi: 3 denunce, sequestrata l’area

A seguito dell’eradicazione di alcuni ulivi colpiti dalla Xylella, un’azienda agricola aveva avviato i lavori per nuove colture effettuando interventi di dissodamento in un fondo ricadente nel perimetro della riserva naturale di Torre Guaceto senza, però, averne i permessi.

È quanto hanno scoperto i carabinieri forestali del nucleo di Ostuni che hanno sequestrato l’intera azienda, che si estende per oltre un ettaro (11.500 metri quadrati) e denunciato tre persone: l’uomo che stava eseguendo i lavori e i due titolari dell’azienda agricola che avrebbero dovuto richiedere il “nulla-osta” per effettuare gli interventi perché i terreni, che si trovano in contrada Serranova nel comune di Carovigno, pur essendo nell’entroterra ricadono nel territorio dell’area protetta di Torre Guaceto.

I lavori venivano eseguiti con l’utilizzo di un trattore munito di frangipietre.

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