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Architettura green: un bosco verticale e il giardino in terrazza. Il modello a Bari

Immaginate un grande complesso residenziale, nel cuore della città di Bari (quartiere Picone), ma che è anche un’isola verde, a 21 metri d’altezza. L’architettura in Puglia si fa green.

Il giardino pensile

Ed eccolo l’enorme giardino pensile che ha come tetto il cielo, lontano dallo smog, dai rumori, con una pista da jogging e un parco giochi servirà gli ottantotto appartamenti, che saranno realizzati per la fine dell’anno prossimo, in un palazzo storico. I palazzi sono suddivisi su quattro vani scala e su 7 piani, più due piani interrati dove verranno realizzati cantinole, box e posti auto e, oltre alla terrazza attrezzata, un bosco verticale per combattere i cambiamenti climatici.

Si tratta di un unico palazzo che riprenderà le forme e le distanze dal punto di vista urbanistico del precedente edificio: non è previsto nessun aumento in pianta, ma solo un incremento del 15% in altezza. L’edificio storico, che andrà a sostituire il complesso, sarà quello della Gazzetta del Mezzogiorno, giornale storico della Puglia. Ma ne conserverà la memoria. «Stiamo realizzando anche un bosco verticale che ricoprirà due vani scala: all’esterno di questi ci sarà un vero e proprio giardino verde che si estenderà in altezza per circa 500 metri quadri. Anche sul prospetto abbiamo previsto vasconi nei quali inseriremo altro verde – afferma Sandro Scarongella, architetto e coordinatore del progetto – ma oltre ai servizi più innovatici teniamo a conservare la storia di ciò che ha singificato quella struttura». Già l’elemento “storico” , ovvero delle teche che ricorderanno i 42 anni della redazione di Gazzetta trascorsi tra quelle mura.

Unico in Puglia

Oltre a tutti i comfort negli appartamenti, tra cui parcheggi, domotica, riscaldamento a terra e pannelli solari, c’è il Green Rooftop condominiale che rappresenta in tal senso il cuore del complesso, un luogo in cui incontrarsi, star bene insieme, svagarsi, divertirsi. Un unicum nella città di Bari con tutto ciò che serve per il tempo libero, dalla pista da running, al parco giochi per bimbi, fino a un luogo verde dove rilassarsi, tutto sospeso.

Tutto questo significa che, un pezzo per volta, sempre più l’esigenza di creare spazi outdoor dove non c’è solo cemento e asfalto, ma aree verdi, libere, condominiali. «Ciò che ci preme – afferma Scarongella – è sottolineare che per tutto questo abbiamo fatto anche un bussines plan per le spese di chi ci andrà a vivere, insomma non c’è alcuna incognita ed è in assoluto un’idea innovativa di vivere la città».

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Attualità BAT News

Urbanistica a Trani, l’allarme Oikos sui complessi edilizi in zona Colonna: «Fermate lo scempio»

«Qualcuno fermi questo scempio». È il campanello dall’allarme lanciato dall’associazione Oikos sulla trasformazione urbanistica in corso nella zona sud della città, più precisamente nella zona di Colonna, che negli ultimi anni è stata interessata da numerose nuove edificazioni. Si tratta soprattutto di grandi complessi edilizi, giganti di cemento, che stanno snaturando la natura della zona.

La polemica

«Laddove prima c’erano gli spazi verdi privati, ora spuntano villoni e stabili condominiali tra discutibili cessioni volumetriche» scrive Oikos, puntando il dito su «cessioni tra lotti distanti e con diverse destinazioni urbanistiche, SCIA in alternativa a permessi a costruire e volumi che sembrano elevarsi oltre le altezze massime. Lentamente e inesorabilmente – aggiungono gli iscritti – l’aggraziato ed elitario quartiere residenziale si sta trasformando in un quartiere anonimo e con poco verde, grazie agli abbattimenti degli alberi nelle aree pubbliche e private e le costruzioni moderne una attaccata all’altra».

La “città giardino”

Oltre a scagliarsi contro l’amministrazione per l’evoluzione urbanistica, Oikos sottolinea il mancato rispetto nei confronti di Enrico Bovio, ingegnere e architetto barese che ideò la “città giardino” di Colonna. Cugino del filosofo Giovanni Bovio, Enrico è un tranese d’adozione che in città visse a lungo e dove fu sepolto. Tra le sue opere tranesi ci sono il Supercinema, la scuola De Amicis, il liceo De Sanctis e la chiesa Sacro Cuore. «Spiace dover constatare che questo nostro illustre concittadino, citato in numerose riviste specializzate, sia stato dimenticato dai tranesi e finanche dalla commissione toponomastica, che nel 2009 bocciò la richiesta di toponimo. Spiace, soprattutto, assistere impotenti allo stravolgimento della città giardino, sorta a partire dal 1930, in città cemento» conclude Oikos.

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Attualità Bari News

Bari, comincia a prender forma il Palazzo del Mezzogiorno: come nasce la tua casa – VIDEO

Comincia a prendere forma il nuovo Palazzo del Mezzogiorno. Completata la demolizione della storica sede della Gazzetta del Mezzogiorno circa un mese fa, è in corso la costruzione del complesso residenziale che sorgerà al civico 264 di via Scipione l’Africano, tra i rioni Picone e Carrassi.

Grazie a un intervento che coniuga memoria e innovazione e alla totale riqualificazione della zona, la Scipione Srl sta costruendo un edificio ecosostenibile e dotato delle più moderne tecnologie.

Il Palazzo del Mezzogiorno ospiterà 88 appartamenti suddivisi su 4 vani scala e su 7 piani, zone comuni al piano terra, 115 box e cantine, 50 posti auto esterni. Gli appartamenti saranno di classe energetica A4++, quasi a fabbisogno zero con impianto di riscaldamento a pavimento, pompa di calore e fotovoltaico autonomi per ogni appartamento. Sarà dotato di un bosco verticale di 500 metri quadri e di un giardino pensile con pista da jogging e area giochi. Vi sarà, inoltre, la predisposizione per le colonnine di ricarica per auto elettriche.

La memoria dello storico palazzo rivivrà grazie a delle teche che riprodurranno alcuni numeri storici della Gazzetta del Mezzogiorno negli androni condominiali.

La fine dei lavori è prevista per dicembre 2025. Per la commercializzazione degli appartamenti è stato incaricato il gruppo Gabetti.

Bari, comincia a prender forma il Palazzo del Mezzogiorno: come nasce la tua casa
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