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Cronaca Foggia News

Foggia, principio d’incendio in una lavanderia industriale: paura ma nessun ferito

Potrebbe essere stato il corto circuito di un macchinario a provocare un principio d’incendio nella lavanderia industriale Lavit di Foggia.

È accaduto stamattina nella struttura che si trova nella zona di competenza Asi, l’area di sviluppo industriale.

Stando a quanto si apprende, il principio d’incendio sarebbe stato preceduto da un’esplosione.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per le operazioni di messa in sicurezza.

Nessun dipendente della struttura (in cui lavorano circa 150 persone) è rimasto ferito.

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Bari Cronaca News

Gravina, il dolore per la scomparsa di Irene: «Voleva fare la dentista come il papà»

Stava studiando odontoiatria Irene Agostinacchio, la ragazza di 23anni che è scomparsa ieri dopo essere sopravvissuta all’esplosione di una bombola del gas nella casa estiva di Porto Cesareo, nel Salento. Dopo il decesso del papà Giuseppe, a 58 anni, che era con lei al momento dell’esplosione, l’intera comunità di Gravina stava pregando affinché la giovane potesse sopravvivere. Ma le sue condizioni erano parse subito gravi.

Il ricordo

Tutta la città è in lutto per questa famiglia. Il dolore per la tragica fine di Irene ha avvolto tutta la comunità, ma chi la conosceva la ricorda per il suo dolce sorriso e la gentilezza.

«Era amica di mia figlia quando erano piccole – ricorda con affetto una mamma – da qualche anno si era trasferita a Roma per studiare odontoiatria, ma scendeva spesso per le vacanze». Aveva modi gentili, un sorriso contagioso che non esitava a regalare a tutti e tanta sensibilità.

«Era una ragazza dolcissima – continua la mamma – e con un sorriso che ti riempiva il cuore. Aveva la passione per gli animali, ne ha sempre avuto almeno uno in casa. Irene aveva sempre una parola gentile e modi educati ed affabili. Aveva anche un portamento da favola. L’intera famiglia è così, com’era Irene».

Il sindaco

Sgomento anche il primo cittadino Fedele Lagreca, che conosceva il papà di Irene, dentista affermato del paese.

«Abbiamo pregato tanto – afferma – la notizia ci ha lasciato attoniti e increduli. Non ci sono parole per esprimere il dolore che tutti stiamo provando in questo momento. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di enorme tristezza».

Ora il pensiero si rivolge al giovane fidanzato di Irene, anche lui coinvolto nell’esplosione, che sta ancora combattendo per la sua vita. «Sicuramente proclameremo il lutto cittadino – fa sapere Lagreca – ma ora dobbiamo pregare per il giovane fidanzato di Irene. Ci sentiamo smarriti e increduli, ma la speranza deve guidarci nell’affrontare questo terribile momento che ha paralizzato l’intera comunità».

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Cronaca Lecce News

Esplosione nella casa vacanze a Porto Cesareo: morta Irene Agostinacchio

La 23enne di Gravina in Puglia Irene Agostinacchio, gravemente ustionata nell’esplosione avvenuta in un bilocale a Porto Cesareo dove stava trascorrendo le vacanze, è morta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi dove era ricoverata.

Dopo l’esplosione avvenuta per una fuga di gas la notte tra il 14 e il 15 agosto scorso, le condizioni della ragazza erano apparse subito disperate: aveva riportato ustioni sull’80% del corpo.

L’incidente aveva causato la morte del padre, il dentista 58enne Giuseppe Agostinacchio, che aveva riportato ustioni su oltre il 60% del corpo e inalato calore che aveva compromesso i polmoni. È ancora ricoverato a Bari, invece, il fidanzato 24enne della ragazza, anch’egli rimasto ferito: le sue condizioni restano gravi ma stabili.

La tragedia è avvenuta in un bilocale al piano terra di una villetta di via dei Bacini intorno all’una di notte. A lanciare l’allarme erano stati alcuni vicini di casa, svegliati dal boato.

Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato l’incendio seguito all’esplosione e messo in sicurezza l’area. Mentre tre ambulanze del 118 avevano soccorso i feriti e li avevano trasportati d’urgenza in ospedale. Giuseppe Agostinacchio è morto dopo un’agonia di alcune ore. La figlia Irene è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza ma non ce l’ha fatta.

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Porto Cesareo, fuga di gas ed esplosione in una casa vacanza: tre baresi in gravi condizioni

Tre persone sono rimaste ferite da una esplosione, probabilmente dovuta a una fuga di gas, all’interno di una casa vacanza a Porto Cesareo, in provincia di Lecce. Le loro condizioni sarebbero gravi. Sul posto i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio provocato dall’esplosione e affidato le tre persone alle cure del personale medico. L’area è stata messa in sicurezza.

Si tratta di una giovane coppia di fidanzati e del padre di lei, tutti in vacanza in Salento. Tutti sono stati ricoverati. Secondo le prime indiscrezioni, le loro condizioni sono piuttosto gravi. Alla base della tragedia una fuga di gas al pian terreno intorno all’una di questa notte: scesi a controllare hanno probabilmente acceso la luce creando l’innesco che ha provocato l’esplosione.

Le persone ferite sono tre turisti di Gravina in Puglia: un uomo di 58 anni, la figlia di 23 e il fidanzato di quest’ultima di 24 anni. Nell’esplosione sono rimasti ustionati e sono ricoverati in gravi condizioni negli ospedali di Brindisi e Bari. L’impianto a gas del bilocale in via Dei Bacini è stato sequestrato.

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Brindisi Cronaca News Puglia

Cisternino, puzza di gas prima dell’esplosione del trullo: la testimonianza dei sopravvissuti

Lo aveva sentito Anna il puzzo di gas, appena svegli nel trullo di Cisternino, quella maledetta domenica. Ma era sembrata solo una sensazione, alla quale poi non si era dato peso. E invece quel gas, evidentemente fuoriuscito da una bombola malfunzionante, potrebbe essere stato il killer di suo marito.

La morte di Nico Salatino

Anche grazie alla testimonianza di sua moglie Anna Petruzzelli, sembra ricomporsi il quadro delle cause che hanno portato all’esplosione nel trullo di Cisternino, domenica mattina alle 8.15, e alla morte di Nico Salatino, 55enne ingegnere barese, tanto amato anche dal suo storico gruppo di amici, che ieri hanno ricordato quello che sarebbe stato il suo compleanno. Le indagini dei carabinieri di Fasano partono proprio dal racconto dei testimoni, e da quello di sua moglie che è ora ricoverata in gravi condizioni al reparto Grandi Ustionati del “Perrino” di Brindisi. La donna, 53enne, è stata operata a un polmone, che nell’esplosione aveva subito uno spostamento. Il suo corpo è ricoperto di ustioni per il 50 per cento.

Lo scoppio

Alle 8.15 il boato ha svegliato chi ancora sonnecchiava nella calda domenica di Cisternino. Il fumo subito dopo e le urla di chi ha allertato i soccorsi. Sul posto, immediatamente, i vigili del fuoco, ambulanze del 118 e i volontari di Protezione civile e Croce rossa, tutti impegnati nel tentativo disperato di estrarre il corpo di Nico Salatino dalle macerie di quel trullo crollato su di lui. Illesi, fortunatamente, i proprietari della villa, una coppia di amici di Barletta, che li aveva invitati per trascorrere un fine settimana insieme.

L’autopsia

L’esame autoptico sul corpo del 55enne sarà eseguito venerdì prossimo dal medico legale di Brindisi, Domenico Urso. L’incarico gli è stato conferito ieri dal sostituto procuratore del tribunale di Brindisi, Francesco Carluccio, che ha richiesto una serie di esami supplementari per fare luce in maniera definitiva sulle cause del decesso. Si vuole in sostanza capire se sia avvenuto in seguito all’esplosione della bombola di gas o se invece sia stato provocato dal crollo della struttura e di conseguenza dallo schiacciamento. Per l’autopsia sono stati nominati anche i consulenti di parte.

Il sequestro

Il trullo, in contrada Caranna e l’intera area sono state posti sotto sequestro, sia per dare modo agli investigatori di acquisire tutto il materiale utile alle indagini, sia perché l’accesso potrebbe essere pericoloso. L’immagine che oggi rimanda è di una inquietante devastazione, mentre si cercano responsabilità per quanto accaduto. Il reato con il quale è stato aperto il fascicolo d’inchiesta è di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.

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Cronaca Foggia News

Esploso un bancomat della Bper a San Nicandro Garganico: malviventi in fuga, forse senza il denaro

Uno bancomat della Bper è esploso alle 4 di questa mattina in corso Umberto I a San Nicandro Garganico, nel Foggiano. Una carica esplosiva, le tipica marmotta, sarebbe stata piazzata all’interno della fessura dove si preleva il denaro. Indagano i carabinieri che stanno visionando anche le immagini della videosorveglianza. Non è chiaro se i malviventi, che dopo il colpo sono fuggiti, sono riusciti a portare via il denaro. I militari

Il sindaco

«A poche ore da una tragedia – si riferisce al 13enne morto ieri sera in un incidente stradale – la criminalità ci mette anche del suo. Non accadeva dal 2018 un fatto del genere – afferma il sindaco Matteo Vocale -. Ringrazio i carabinieri per il lavoro interminabile di questa notte e spero che gli autori di questo reato vengano individuati e assicurati dalla giustizia».

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Brindisi Cronaca News Puglia

Esplosione nel trullo a Cisternino, è omicidio colposo: bombola del gas “osservata speciale”

È il momento delle indagini, della ricerca dei perché che spieghino come e per quale causa, a monte, è morto il 55enne ingegnere barese Nico Salatino.

L’inchiesta

A 24 ore dall’esplosione del trullo, in contrada Caranna a Cisternino, il sostituto procuratore di Brindisi, Francesco Carluccio è al lavoro per dare concretezza ad una delle diverse ipotesi formulate subito dopo la tragedia. Il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti, è omicidio colposo. In queste ore, il pm dovrebbe conferire l’incarico per l’autopsia sul corpo, proprio allo scopo di definire le cause del decesso. Si dovrà preliminarmente capire se l’uomo è morto in seguito all’esplosione di una bombola di gas o per il crollo del trullo.

La ricostruzione

Sono le 8.15 di domenica mattina quando il boato, seguito da una scura colonna di fumo, sveglia i residenti della zona. La scena che si presenta a chi arriva sul posto è terribile: uno dei trulli, quei trulli appena ristrutturati, era sbriciolato, lasciando nuda una parete, e seppellendo sotto le macerie Nico Salatino.

I soccorsi

Sua moglie, la 53enne Anna Petruzzelli, era ferita, devastata anche lei dallo scoppio, ed è stata ricoverata nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi, con il 50 per cento della superficie corporea bruciato. Ieri il bollettino medico della Asl non ha riportato aggiornamenti sostanziali sul suo stato di salute, «è stabile», hanno comunicato. Appena possibile, la donna sarà poi sottoposta ad intervento chirurgico. I proprietari della struttura, una coppia di amici che avevano invitato Nico e Anna a trascorrere un po’ di tempo con loro a Cisternino, fortunatamente non sono rimasti feriti nell’esplosione.

L’ipotesi bombola di gas

Le immagini del luogo, dopo l’esplosione, immortalano la presenza di una grossa bombola di gas che, secondo l’ipotesi più accreditata potrebbe essere stata la causa della deflagrazione. Di certo si sa che è avvenuta in cucina dove, probabilmente, si trovavano i coniugi baresi, mentre l’altra coppia era distante. Si concentrano allora su quella bombola, principalmente, le indagini dei carabinieri della Compagnia di Fasano, ma non solo.

Il sequestro

Dopo aver estratto il corpo di Salatino, quattro ore dopo l’esplosione, i vigili del fuoco, coadiuvati dai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, hanno messo in sicurezza l’area e apposto i sigilli a quel che resta della struttura. Non si esclude che il pm possa disporre una consulenza tecnica che certifichi quello che è accaduto. A Bari, intanto, il figlio, fratelli e sorelle attendono la salma, per celebrare i funerali, dopo che saranno terminati gli accertamenti autoptici e gli altri esami richiesti dalla Procura.

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