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Niente eventi in estate a Brindisi, il sindaco: «Qui ci pensa il mare». È polemica

«A luglio ed agosto, a Brindisi ci pensa il mare». É questa la frase pronunciata dal sindaco Marchionna, in occasione della presentazione degli eventi legati alla festa patronale, sulla quale il Partito Democratico si è scagliato.

«Secondo il sindaco e la maggioranza di centrodestra – commenta il Pd – nei mesi clou della bella stagione, i cittadini non dovrebbero aspettarsi concerti o eventi serali, ma accontentarsi di una semplice giornata in spiaggia. Questa frase, che potrebbe sembrare innocua, è invece gravemente lesiva della dignità, degli interessi e dei diritti delle centinaia di attività commerciali e turistiche».

La giustificazione

Per i Dem, il primo cittadino deve chiarire «se è davvero questa la giustificazione della completa assenza di un cartellone estivo nella nostra città e che nei prossimi anni il fatto che ogni estate sia triste e vuota, tranne che a giugno e nella prima settimana di settembre, sia il risultato di una ponderata decisione della sua amministrazione.

Anche la scelta di disincentivare e “spegnere” la musica di quei pochi esercenti volenterosi, omettendo l’emissione dell’ordinanza di deroga alle emissioni sonore, appare chiaramente una decisione politica».

Il Partito Democratico, poi, sposta l’attenzione sulla candidatura di Brindisi a Capitale Italiana della Cultura 2027: «Per una città che ambisce, secondo le stesse parole del sindaco, a diventare un centro culturale e turistico di rilievo nazionale, candidandosi a Capitale Italiana della Cultura, tutto questo appare francamente come una beffa».

Dunque, per il secondo anno la città non avrà un cartellone estivo, complice una situazione finanziaria non florida.

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News Puglia Salute

Covid, batteri e punture di insetti: “assalto” a ospedali e medici di base in Puglia

Nelle ultime settimane sono schizzati sopra i livelli di guardia i casi di sintomi influenzali – febbre, tosse e raffreddore – con migliaia di persone che si rivolgono medici di base (ai pediatri per i bambini), in farmacia, o nei casi più gravi ai pronto soccorso, senza contare la comparsa contemporanea di West Nile, Listeria e della famigerata Seu nei bambini.

I numeri

L’estate 2024 assomiglia sempre più ad un flagello di Dio fra trombe d’aria, caldo africano e siccità uniti alla concentrazione di virus e patologie correlate con un colpo di coda di infezioni da Covid-19. L’epidemia è tornata alla ribalta con la Puglia che secondo i dati del ministero per la salute risulta fra le regioni più colpite dopo Campania, Lombardia e Lazio. 1785 casi dall’8 al 14 agosto con sei morti per complicanze ed un’incidenza maggiore rispetto alla settimana precedente nel apporto test-positivi. Su 6.666 tamponi eseguiti nella seconda settimana del mese, i positivi sono stati il 26,8% del campione a fronte del 25,7% di sette giorni prima.

Un’escalation collegata, sostengono gli esperti, all’assalto di turisti da tutte le parti del mondo che potrebbe ripetersi in inverno durante e durante il periodo natalizio. Ma, come fanno notare gli epidemiologi, a preoccupare maggiormente sono West Nile, Listeria e Seu nei bambini. Tanto che i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata sono in piena operatività. I sequenziamenti e gli esami sui campioni che piovono quotidianamente da tutta la Puglia stanno impegnando gli esperti costretti agli straordinari per consegnare i referti. A cominciare proprio dalla recrudescenza del covid che oggi risulta notevolmente depotenziato grazia all’immunità raggiunta.

La West Nile

A creare allarme sono anche i casi di West Nile -intercettati sull’uomo e nei cavalli-, un virus a RNA che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae trasmesso attraverso una puntura di zanzara. Tuttavia il monitoraggio più intenso riguarda la listeriosi. I due casi scoperti nella Bat, uno dei quali purtroppo mortale, hanno determinato un innalzamento dei livelli di guardia con la Puglia classificata adesso ad “alto rischio” dalle autorità sanitarie nazionali. Nel frattempo si intensificano le indagini sugli alimenti sospetti che avrebbero innescato la diffusione del batterio killer. Di certo c’è che i due casi non sono tra loro correlati, i genotipi di listeria isolati sono tra loro diversi e l’attenzione dei ricercatori è concentrata sullo stabilimento che potrebbe aver diffuso l’infezione attraverso gli alimenti.

La Seu

Massima sorveglianza anche per la Seu, la sindrome emolotica-uremica che, se non affrontata tempestivamente, porta complicanze anche gravi nei bambini e che è tornata a far capolino dopo l’ondata del covid.

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