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Brindisi Cronaca News

Quattro auto in fiamme nel Brindisino: a Mesagne in salvo una coppia di anziani

Sono complessivamente quattro le auto distrutte in tre incendi divampati nella notte in altrettanti comuni del Brindisino.

Il primo, poco dopo la mezzanotte, ha distrutto un’auto parcheggiata in contrada Lama cupa a Fasano. Mezz’ora dopo un altro veicolo è stato coinvolto in un rogo sulla via per Grottaglie a Francavilla Fontana.

Più grave, ma fortunatamente senza particolari conseguenze, l’incendio divampato poco dopo le 3 in via Principe di Piemonte a Mesagne: due le auto andate in fiamme con il fuoco che ha causato danni al portone e alle finestre di un’abitazione in cui dormiva una coppia di persone anziane che sono riuscite a mettersi in salvo uscendo dalla parte posteriore dell’abitazione. Si registrano danni alla facciata dell’edificio.

I roghi sono stati tutti domati dai vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi. La polizia indaga sull’incendio di Mesagne.

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Brindisi Cultura e Spettacoli

Giuseppina Torre in Puglia per Bari in Jazz: «Il pianoforte? Mi ha salvato la vita» – L’INTERVISTA

Giuseppina Torre è una donna piena di vita. La raggiungo al telefono, l’accento dice subito Sicilia orientale, la conversazione è così informale che il “Tu” arriva spontaneo dopo la prima domanda. Pianista eccezionale, da Ragusa, in Sicilia, a Los Angeles, dove nel 2013 è stata premiata con due statuette ai Music Awards. Ha suonato per Papa Francesco, le è stata conferita l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito” della Repubblica Italiana. Un percorso niente male, verrebbe da dire. Sabato la pianista si esibirà presso il Minareto di Fasano – Brindisi, alle 21, all’interno della rassegna Bari in Jazz 2024.

Qual è il primo ricordo che associ al pianoforte?

«Un pianoforte giocattolo, che mi fu regalato all’età di 4 anni da mio zio. È stato un colpo di fulmine: quel gioco è diventato il mio amico per la vita, la mia passione. Dico sempre di essere sposata con il mio strumento, lui c’è sempre stato per me. Riproducevo le canzoni che ascoltavo alla radio, inventavo le prime melodie. Volevo già andare a lezione, ma i miei genitori pensarono fosse solo un fuoco di paglia. Negli anni ci trasferimmo in un condominio dove abitava un maestro di musica, iniziai a tartassare i miei, fino a convincerli. L’inizio me lo sono sudato (ride ndr)».

Con te la parola “pianoforte” è seguita inevitabilmente dalle scarpette rosse. Raccontami.

«È un anno e mezzo che poggio le mie scarpe rosse sul pianoforte. Simbolo di passo, di movimento: il primo passo per il cambiamento. L’icona internazionale della lotta contro la violenza sulle donne. Le uso per scuotere gli animi. In alcuni posti nel mondo, come in Corea del Sud, non ne conoscevano il significato. Sono fiera di avere piantato un semino, aver diffuso questo simbolo nel mondo. Che da quel seme ne cresca un forte albero, la mia speranza».

È un tema, quello della violenza, che ti riguarda da vicino?

«Parte tutto da una storia vissuta in prima persona. Conosco bene tutte le dinamiche e le problematiche dell’argomento. So quanto per una donna sia difficile denunciare. Al di là della violenza fisica, c’è quella psicologica, quella invisibile. C’è poi una terza forma: quella economica. Tante donne, economicamente dipendenti dall’uomo, non denunciano, rimanendo in trappola».

Qual è l’esperienza che hai vissuto?

«Sono stata vittima di violenza tra le quattro mura domestiche. E quello che dico alle donne è: denunciate. Anche se la giustizia in Italia ha tempi piuttosto lenti, bisogna aver fiducia nelle autorità».

Ti sei sentita tutelata dalle autorità quando hai trovato il coraggio di denunciare?

«All’inizio no. C’è un periodo critico, debole: quello che va dalla denuncia all’inizio del processo. Sei un bersaglio mobile.
Nonostante l’istituzione del “codice rosso”, per tutelare le donne che denunciano, poi abbiamo tristemente assistito a tante di loro che sono state uccise ugualmente. C’è ancora qualcosa da migliorare nelle leggi, le donne hanno bisogno di maggior tutela».

Quanto è stata importante la musica in questa fase della tua vita?

«Fondamentale. È stata la mia isola felice sulla quale rifugiarmi, dove attenuare il dolore. Mi ha aiutato a ricostruirmi, come donna e come artista».

Che esperienza è stata suonare per il Papa?

«Meravigliosa. Papa Francesco parla un linguaggio semplice. Suonare la mia musica – che punta diritta al cuore – per lui, in Vaticano, è stato un onore immenso. La figura del Papa ritorna di continuo la mia carriera. Ho avuto infatti l’onore di comporre le musiche di un docufilm tratto dal suo libro. Questa opportunità è arrivata in un momento molto delicato, quando avevo deciso di abbandonare la musica. Leggere il libro del Papa mi ha fatto tornare sui miei passi».

Lei è stata nominata “Cavaliere della Repubblica” da Mattarella…

«Un orgoglio. Ricevere questo riconoscimento, per meriti sia artistici che sociali, mi da la consapevolezza che sono sulla strada giusta. Da artista ti metti sempre in discussione, ma questa consacrazione mi ha dato la forza e il coraggio per vivere di musica, e per la musica».

Il prossimo progetto?

«Mi sto lanciando in una nuova avventura, c’è un’idea che sto sviluppando. Non posso anticiparti nulla, ma ti dico che sarà un progetto che mi racconterà, mi metterà, ancora, a nudo».

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Brindisi Cronaca News

Fasano, camion si ribalta sulla 379 Brindisi-Bari: due feriti uno in codice rosso

Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina sulla Statale 379 Brindisi-Bari, all’altezza dello svincolo per Torre Spaccata. Un camion frigo, per cause ancora da chiarire, ha prima sfondato il guardrail destro e poi si è ribaltato al centro della carreggiata nord.

A bordo del mezzo pesante viaggiavano due persone, entrambe rimaste ferite. Una delle due è stata trasportata in ospedale in codice rosso, mentre le condizioni dell’altro ferito non sono al momento note.

L’incidente ha provocato lunghe code e rallentamenti sulla strada statale, con il traffico in direzione Bari rimasto bloccato per circa due ore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Fasano per effettuare i rilievi del caso, i vigili del fuoco per mettere in sicurezza il mezzo incidentato e il personale del 118 per prestare soccorso ai feriti. Le operazioni di rimozione del camion hanno richiesto diverse ore, causando disagi alla circolazione.

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Brindisi Cronaca News

Caso Nettis, chiusa l’inchiesta: la Procura di Brindisi chiede l’archiviazione per l’unico indagato

Si chiude con la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Brindisi l’inchiesta sulla morte di Patrizia Nettis, la giornalista 41enne originaria di Gioia del Colle trovata impiccata il 29 giugno del 2023 nell’appartamento in cui viveva a Fasano.

La famiglia, rappresentata dal legale Giuseppe Castellaneta, non ha mai creduto alla tesi del suicidio e ha più volte chiesto la riesumazione della salma affinché fosse effettuata l’autopsia.

La Procura indagava per istigazione al suicidio e atti persecutori nei confronti di un uomo, che in passato ha avuto una relazione sentimentale con la giornalista.

Nei mesi scorsi si era svolta una fiaccolata in ricordo di Patrizia, ma anche e soprattutto in nome della verità, quella verità che i suoi genitori continuano a cercare. «Un’indagine parziale, non ci soddisfa affatto, fatta senza rilievi scientifici sul corpo, sui vestiti, nell’abitazione», commenta il padre di Patrizia, Vito Nettis: «Faremo ricorso se la richiesta dovesse essere accettata», annuncia.

Erano state rese note anche le chat dai contenuti sessisti, con insulti nei confronti della donna. Protagonisti dello scambio di messaggi due uomini, il compagno e l’ex, che la sera del 28 giugno sono stati visti litigare con lei sotto casa, in una conversazione e tre dai toni molto accesi. Nella chat i due uomini, con complicità, la chiamano “cosa”.

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