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Basilicata, pronti nove milioni per ricollegare le dighe di Acerenza e Genzano

Consegnati «in via d’urgenza» i lavori per il ripristino del collegamento idrico tra la diga di Acerenza e quella di Genzano di Lucania, per un importo complessivo di 9 milioni di euro. Lo ha disposto la commissaria straordinaria dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, Vera Corbelli.

L’opera

«È il primo intervento per riconnettere fisicamente i due invasi e completare lo scherma idrico Basento-Bradano, di cui si è discusso anche nella riunione di coordinamento del 30 luglio scorso presso il Dipartimento Infrastrutture. Si tratta di un impianto di vitale importanza per l’agricoltura dell’area Alto Bradano, che da molti anni è rimasto incompiuto e che deve essere messo nelle condizioni di funzionare correttamente, nella maniera in cui era stato progettato». È il commento di Pasquale Pepe, vicepresidente e assessore alle Infrastrutture, Reti idriche, Trasporti e Protezione civile della Regione Basilicata. Con questo appalto, sarà ripristinato il primo tratto del collegamento idrico, che era stato danneggiato dal tempo e da alcuni smottamenti. Con un altro finanziamento di 11,5 milioni di euro, già concesso, sarà poi completato anche il secondo tratto tramite il “riefficientamento” della galleria che connette gli invasi.

La soluzione

«Parte dei problemi legati al deficit irriguo che si presenta quando le stagioni calde sono povere di precipitazioni – spiega Pepe – sono dovuti a una non ottimale capacità di raccogliere le acque durante l’autunno e l’inverno. Con il completamento dello schema Basento-Bradano si potrà colmare questa lacuna e consentire ai nostri agricoltori di poter far affidamento su risorse idriche permanenti. La diga di Acerenza ha una capacità di 38 milioni di metri cubi d’acqua. Quella di Genzano, di 53 milioni di metri cubi. Se entrambe verranno portate a pieno regime, in quell’area le coltivazioni non andranno facilmente in sofferenza».

La scarsità idrica

Nel frattempo nelle dighe della Basilicata continua a calare il lavello di acqua presente. Attualmente sono contenuti circa 205 milioni di mc, 200 milioni in meno rispetto ad un anno fa. I dati forniti dall’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, segnalano il calo maggiore nell’invaso di Montecotugno, in territorio di Senise (Potenza). Qui attualmente sono invasati 111 milioni di metri cubi, 142 in meno rispetto ad un anno fa. Nella diga del Pertusillo sono contenuti 70 milioni di metri cubi di acqua, quasi 38 in meno rispetto a dodici mesi fa. Poco piu’ dui 15 milioni di metri cubi, invece, quelli presenti nell’invaso di San Giuliano, rispetto ai 56 dello stesso periodo del 2023.

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Basilicata, in arrivo 9 milioni dal Fondo rurale per le aziende del legno. Cicala: «Preziosi per il territorio»

La Direzione Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata ha recentemente annunciato l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del bando relativo alla Sottomisura 8.6 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Basilicata 2014-2022. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo per il settore forestale e agricolo della regione, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti in tecnologie silvicole e nella valorizzazione dei prodotti forestali.

Obiettivi del bando

L’assessore Carmine Cicala ha sottolineato che il bando mira a finanziare le aziende del settore per il rinnovamento del patrimonio aziendale, attraverso l’acquisto di macchine e attrezzature necessarie agli operatori del settore. Questo intervento non solo favorirà l’innovazione tecnologica, ma contribuirà anche alla valorizzazione dell’ambiente e delle risorse legnose, che sono fondamentali per il territorio lucano. Cicala ha evidenziato come l’agricoltura sia un settore trainante per la Basilicata, e preservare ogni suo aspetto è un dovere della legislatura attuale. La Sottomisura 8.6 offre un’opportunità concreta per le aziende forestali di rinnovarsi e migliorare, garantendo una gestione sostenibile delle risorse naturali e aumentando la competitività sul mercato. L’implementazione di nuove tecnologie silvicole è vista come un modo per aumentare l’efficienza delle operazioni forestali, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando il legname lucano, noto per la sua qualità e versatilità.

Le risorse finanziarie

Le risorse stanziate per questo bando ammontano a 9 milioni di euro. Cicala ha invitato tutte le imprese del settore a cogliere questa opportunità per investire nel proprio futuro e in quello della silvicoltura lucana. Le aziende interessate potranno presentare le domande di partecipazione seguendo le modalità specificate nel bando ufficiale, che sarà disponibile sul sito della Regione Basilicata. Ulteriori informazioni e assistenza saranno fornite dagli uffici competenti dell’assessorato all’Agricoltura, garantendo così che le aziende abbiano tutto il supporto necessario per partecipare al bando e sfruttare al meglio le opportunità offerte. «Questo importante provvedimento – dichiara l’assessore Carmine Cicala – mira a sostenere gli investimenti in tecnologie silvicole, nonché nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Un passo avanti che non solo favorirà l’innovazione tecnologica, ma contribuirà anche alla valorizzazione dell’ambiente e dei prodotti legnosi, preziosi per il territorio».

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