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Bari News Politica

Caos M5S, adesso la resa dei conti: la questione barese si decide a Roma

Il giorno dopo le turbolente vicende che hanno costretto il sindaco di Bari, Vito Leccese, a dichiarare che «per ora la giunta proseguirà il suo lavoro con nove componenti» nel Movimento 5Stelle è l’ora della resa dei conti.

Lo scenario

Per quanto tutti si trincerino dietro dichiarazioni dai toni morbidi non è da escludere che quel che è accaduto all’interno della maggioranza del capoluogo non si inserisca nella diatriba nazionale che vede contrapposti il fondatore, Beppe Grillo, e il presidente Giuseppe Conte. Visto che un ruolo importante nella querelle barese è stato recitato dai sostenitori di Paola Taverna, vicepresidente vicario nazionale dei pentastellati a cui fa riferimento il coordinatore cittadino e sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, colui che ha proposto a Leccese di indicare in giunta l’esterno Raffaele Diomede. Una scelta contestata dai due eletti in consiglio comunale Antonello Delle Fontane e Italo Carelli. Una presa di posizione che è costata alla maggioranza anche il rinvio dell’elezione del presidente del Consiglio comunale per timore che alcuni franchi tiratori avessero potuto compromettere l’elezione del civico Romeo Ranieri, dato in pole position dopo che le trattative per assegnare lo scranno più alto delle assise cittadine all’antagonista nello stesso campo largo al primo turno di Leccese, Michele Laforgia, non erano andate a buon fine.

Il fronte barese

Così, il fronte barese nei 5Stelle potrebbe essere avocato proprio nella sede nazionale di via del Campo Marzio dove sia Taverna che Conte dovranno dirimere la questione per far sì che anche i grillini abbiano un loro assessore che, secondo il coordinatore cittadino, Leonardo Donno, dovrebbe emergere da “una soluzione interna”, quindi uno tra Delle Fontane e Carelli, per far posto così in aula Dalfino alla prima dei non eletti, Stefania Maggiore. A meno che il braccio di ferro tra Grillo e Conte non porti a una conta interna, con eventuale ipotesi di scissione, così come viene ipotizzato. Uno scenario che potrebbe vedere la stessa Taverna, grillina della prima ora e fedelissima del fondatore, e con essa i suoi sostenitori, lasciare il Movimento e seguire Grillo. A quel punto anche in Puglia e a Bari la conta sarebbe inevitabile, per quanto nel capoluogo insieme a Donno in molti sono già schierati dalla parte dell’ex premier, così come la maggior parte degli eletti in tutta la Puglia, fatta eccezione per l’ex candidata alla presidenza della Regione, Antonella Laricchia, una delle poche che potrebbe aderire all’eventuale nuova “cosa” di Grillo.

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News Potenza

Basilicata, dall’agricoltura alla sanità la Giunta Bardi ha designato i nuovi direttori generali

Regione Basilicata, arrivano i nuovi direttori generali. La Giunta regionale ha designato le persone a capo dei vari settori, dall’agricoltura alle attività produttive e alla Sanità. I nomi, proposti dal governatore Vito Bardi, sono stati resi noti ieri. Recepite le indicazioni dei singoli assessori, la Giunta ha condiviso la nomina dopo aver esaminato le candidature in relazione alle professionalità e al rapporto fiduciario.

I nomi

Ecco di chi si tratta: Antonio Altomonte alle Infrastrutture Mobilità, Michele Busciolano all’Ambiente, Territorio ed Energia (ad interim Risorse umane e gli uffici speciali di Presidente politiche culturali, agenda digitale, sicurezza integrata e autonomia locale), Domenico Tripaldi alla Sanità, Antonio Bernardo alle Attività produttive, Alfonso Morvillo alla programmazione (prorogato al 17 ottobre) e Vittorio Restaino all’Agricoltura. Altomonte ha svolto per più di dieci anni attività di gestione di aziende private e di enti pubblici. «Ha evidenziato – si legge nel testo della motivazione che ha portato alla sua nomina – esperienza specifica, in ruoli apicali, nel settore delle dighe (EIPLI), dei lavori pubblici, della progettazione e costruzione di infrastrutture complesse, obiettivo specifico strategico delle politiche regionali». Tripaldi «ha evidenziato una lunga e concreta esperienza sia di amministratore locale che di dirigente del Ministero per l’Economia e le Finanze, ruoli che hanno definito un profilo professionale atto all’assunzione della Direzione Generale di una struttura amministrativa regionale la cui principale criticità è quella del controllo contabile di gestione della Aziende sanitarie locali».

Per Busciolano «le attività di dirigenza, di coordinamento dei Direttori Generali nonché delle complesse e molteplici funzioni connesse finora all’incarico di Capo di Gabinetto del Presidente, di Capo Ufficio Affari Legislativi e Segretario di Giunta nonché di dirigente ad interim di numerosi e importanti uffici regionali svolti fino ad oggi hanno consentito di evidenziare le qualità necessarie alla riassunzione dell’incarico di Direttore generale». Bernardo, dieci anni a capo dell’Autorità di gestione regionale ha consolidato una comprovata ed esclusiva esperienza di programmazione economica e finanziaria, con l’approfondita conoscenza dei complessi sistemi afferenti i Fondi comunitari». Restaino «ha dimostrato competenza nel corso degli incarichi finora svolti con una prolungata esperienza e conoscenza delle strutture della Regione Basilicata e del sistema legato ai fondi comunitari in qualità di Autorità di gestione del Psr Basilicata». Prorogato il contratto a Morvillo che resta alla guida della Programmazione.

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Attualità Lecce News

Ecco luna park e due mense a Lecce. Per Sant’Oronzo la Giunta Poli Bortone dà il via libera alle giostre nell’area di piazzale Rozzi

Giunta comunale al lavoro la vigilia di Ferragosto: luna park per le festività patronali, ostello della gioventù e mense scolastiche al centro delle delibere approvate. Il tradizionale luna park per la festa di Sant’Oronzo sarà allestito anche quest’anno nell’area di piazzale Rozzi. Gli operatori potranno montare le giostre a partire dal 20 agosto mentre l’apertura al pubblico è prevista per il 23, subito dopo il collaudo. Il luna park resterà aperto fino al 28. I mezzi attrezzati per la somministrazione di cibo e bevande troveranno posto, come negli anni scorsi, nell’area antistante il luna park. La delibera è stata proposta da Maria Gabriella Margiotta, assessora alle Attività economiche e produttive.

Contro il degrado

Su proposta di Gianpaolo Scorrano, assessore al Patrimonio, l’esecutivo cittadino ha concesso l’uso dell’area esterna dell’Ostello della gioventù di San Cataldo alla Federazione imprese demaniali e a Federterziario balneari. La concessione, fino al 15 settembre, consentirà l’organizzazione e lo svolgimento di attività di carattere ricreativo, culturale e sociale. Il provvedimento, fanno sapere da Palazzo Carafa, avrà un duplice scopo: valorizzare la marina a beneficio di quanti la vivono e la frequentano e mantenere e migliorare lo stato di un bene comunale con attività che possono prevenire l’abbandono e il degrado. Con una delibera presentata dall’assessore all’Ambiente Severo Martini, la giunta ha disposto, vicino all’ingresso dell’Ostello, due strutture prefabbricate con servizi igienici e docce, attive con un sistema a gettoniera.

I provvedimenti

Nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione riguardante finanziamenti previsti dal Pnrr, il governo cittadino ha approvato la presentazione della candidatura per la realizzazione di due mense scolastiche e la riqualificazione di un’altra. Una nuova mensa dovrebbe essere costruita a servizio della scuola primaria “Armando Diaz”, in via Aprile. L’altra a servizio della primaria del quarto circolo didattico “Sigismondo Castromediano”, in via Cantobelli. Al centro del terzo progetto, invece, la riqualificazione architettonica e funzionale, con relativa messa in sicurezza, della mensa dell’istituto comprensivo “Stomeo Zimbalo”, in via Carrara. La delibera è stata proposta da Luciano Battista, assessore all’Edilizia sportiva e all’Istruzione. «Una seduta convocata alla vigilia di Ferragosto per approvare provvedimenti importanti», evidenzia il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla.

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Bari News Politica

Bari, prove di intesa tra Vito Leccese e Michele Laforgia: si riaprono le trattative

Vito Leccese e Michele Laforgia provano a superare le divergenze degli ultimi giorni. È ripreso il dialogo tra i due leader che ieri pomeriggio si sono incontrati per discutere e chiarire le ragioni delle incomprensioni in merito all’impegno, pubblicamente assunto da entrambi, di governare insieme riunendo tutte le componenti della coalizione progressista con «criteri di rappresentatività, competenza e pari dignità», ha spiegato in una nota il sindaco Vito Leccese.

I nodi da sciogliere

Al centro della discussione il documento che la Convenzione per Bari aveva inviato al primo cittadino. «Ho ribadito la mia volontà di condividere, nel rispetto dei ruoli, le scelte di fondo dell’amministrazione, la definizione del nuovo sistema delle deleghe assessorili, che dovranno garantire innovazione e testimoniare le priorità del prossimo governo cittadino – ha aggiunto Leccese – e le coordinate programmatiche, continuando e ultimando il percorso tracciato nelle settimane scorse».

Un passaggio è stato riservato anche alla contestata ordinanza contenete le misure anti-degrado per le piazze Umberto e Moro. «Abbiamo chiarito le rispettive posizioni in merito alla recente ordinanza, da me assunta, in materia di sicurezza urbana che, trattandosi di un atto a scadenza e di natura assolutamente temporanea e sperimentale, potrà essere opportunamente e utilmente integrata, soprattutto relativamente al potenziamento dei servizi di protezione sociale dei fenomeni di marginalità cittadina. Il dialogo, quindi, non è chiuso. Nelle prossime ore ultimerò le mie valutazioni per garantire alla città una squadra di governo con la quale affronteremo le sfide programmatiche che hanno accompagnato la campagna elettorale».

La Giunta

Riprende dunque anche la discussione relativa alla composizione della nuova squadra di governo. In merito alla quale il penalista Laforgia ha ribadito: «non sono personalmente interessato a nessun incarico e a nessun ruolo, ma sono pronto a compiere ogni sforzo utile per l’unità della coalizione progressista. Nelle prossime ore, verificherò con le forze politiche della Convenzione se vi sono le condizioni per partecipare al governo della città».

Volontà confermata anche dall’ex senatore Alberto Tedesco, che con il gruppo dei socialisti fa parte della Convenzione. «Continuiamo a chiedere al sindaco la composizione di una Giunta di alto profilo, sottraendosi alle prescrizioni del manuale Cencelli, fatta di esponenti all’altezza delle aspettative della città e delle sue potenzialità di sviluppo».

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Bari, c’è il nuovo Consiglio: Pd primo partito e un seggio in più al M5s

Al netto dei riconteggi e delle verifiche è arrivata la composizione ufficiale del Consiglio comunale che occuperà i banchi dell’aula Dalfino per i prossimi cinque anni. Ieri mattina il sindaco Vito Leccese ha firmato il manifesto pubblico relativo alla proclamazione degli eletti così come elaborato dalla Commissione elettorale centrale a seguito delle elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi.

I consiglieri

La lista più rappresentata è quella del Partito democratico che ha portato ben dieci consiglieri tra riconferme e new entry: Elisabetta Vaccarella, Pietro Petruzzelli, Lorenzo Leonetti, Paola Romano, Giovanna Salemmi, Michelangelo Cavone, Domenico Scaramuzzi, Antonio Bozzo, Marco Bronzini e Nicola Amoruso. Dalla lista Decaro per Bari tornano in consiglio gli ex assessori Carla Palone e Vito Lacoppola, insieme a Nicola Loprieno, Angela Perna e Pietro Albenzio. Romeo Ranieri, Nicoletta Milone e Francesco Giannuzzi rappresenteranno la lista Con Leccese sindaco. Per Leccese sindaco eletti invece Pierluigi Introna e Grazia Albergo, l’ex presidente del quarto Municipio Ceglie-Carbonara-Loseto. Claudio Schirone è l’unico rappresentate di Noi popolari mentre Diego De Marzo entra con Progetto Bari con Leccese.

Il centrodestra

Sono sette invece i consiglieri dell’opposizione di centrodestra eletti, oltre al candidato sindaco Fabio Romito: Pino Viggiano, Laura De Marzo e Antonio Ciaula tra le fila di Fratelli d’Italia, Valeria Amoruso e Carlo Patruno per la lista Romito sindaco, Giuseppe Neviera per l’Udc e Giuseppe Carrieri unico eletto della lista di Forza Italia.

Lo schieramento Laforgia

Rispetto ai dati forniti subito dopo il primo turno e il turno di ballottaggio c’è una sola modifica nella composizione del Consiglio comunale: un seggio in più al Movimento 5 Stelle, a scapito della lista Laforgia Sindaco. Per i pentastellati entrano in aula sia Antonello delle Fontane che Italo Carelli, entrambi riconfermati dalla scorsa legislatura. Oltre al già candidato sindaco Michele Laforgia le liste a sostegno del penalista al primo turno fanno eleggere Victor Laforgia (lista Laforgia sindaco), Francesca Bottalico (Bari bene comune) e Pasquale Lavopa (Bari città d’Europa). Si dovrà ancora attendere la nomina della nuova Giunta, prevista per oggi, dopo le tensioni interne alla maggioranza, messe nero su bianco proprio dall’avvocato Laforgia in una nota inidirizzata al sindaco Leccese.

Oggi è il giorno della Giunta. Fuori i laforgiani e spazio ai dem


A poche ore dalla nomina della nuova Giunta che affiancherà il sindaco Vito Leccese, ci sono ancora poche certezze sulla squadra e sulle deleghe. A seguito delle polemiche tutte interne al centrosinistra tra il primo cittadino e l’ormai ex alleato Michele Laforgia sulle interlocuzioni “mai riprese” e l’ordinanza anti-degrado delle piazze Umberto e Moro, il campo largo si è ufficialmente spaccato. Non ci sarà, dunque, nessun assessorato per gli esponenti della Convenzione che hanno sostenuto il penalista al primo turno e che inizialmente avevano chiesto almeno due posti in Giunta. Tramontata anche l’ipotesi di affidare a Laforgia il ruolo di presidente del neonato Consiglio comunale, come ribadito dallo stesso avvocato in una dura nota diffusa domenica scorsa per «il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche».

Le ipotesi in campo

Ad uscire vincitore dal confronto con le altre forze politiche dovrebbe essere il Partito democratico, che oltre ad avere fatto eleggere ben dieci consiglieri dovrebbe avere almeno quattro assessorati, se non addirittura cinque, con deleghe per gli uscenti Pietro Petruzzelli e Paola Romano a cui si dovrebbero aggiungere Elisabetta Vaccarella (la più suffragata tra i dem) e Lorenzo Leonetti già presidente del Municipio 1 nella scorsa legislatura. Resta comunque in campo anche l’ipotesi delega per Giovanna Salemmi. Il rientro in Giunta pare quasi sicuro anche per l’ex assessora alle Culture e al Turismo Ines Pierucci. Nonostante non abbia centrato la rielezione in aula Dalfino, Pierucci è sostenuta da Sinistra Italiana e dai vendoliani, e sul suo ruolo si sono espressi positivamente anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che vedono nell’assessora barese il simbolo della ricucitura a livello nazionale. Verso la riconferma anche i due decariani di ferro Carla Palone e Vito Lacoppola. Un posto nella squadra di Leccese pare assicurato anche per il pentastellato Antonello delle Fontane, dopo che il suo movimento politico si è allontanato da Michele Laforgia e ha continuato a condurre trattative separate direttamente con il sindaco Vito Leccese.

Il centrodestra

Al netto delle nomine, la spaccatura del centrosinistra non è passata sotto silenzio tra le fila dell’opposizione di centro destra. «Evidentemente avevo ragione. In campagna elettorale avevo già detto come sarebbe finita nel centrosinistra: avrebbero litigato prima ancora di iniziare, e così è stato. Laforgia attacca Leccese e si sfila dalla maggioranza, il Pd litiga per un assessorato in più – ha sottolineato Romito – È tornato tutto come prima solo senza Decaro. Ecco perché abbiamo il dovere di continuare a lavorare, per Bari, nonostante il sistema di potere che abbiamo dovuto affrontare». fra.sorr.

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Comune di Bari, Laforgia fuori dalla Giunta: «Grave errore ma non passiamo all’opposizione»

«In questi giorni ho preso atto della decisione del sindaco di non dare corso agli accordi intervenuti prima del voto di ballottaggio». Così in un comunicato l’avvocato Michele Laforgia, già candidato sindaco di Bari, che al ballottaggio ha sostenuto il candidato Vito Leccese, oggi primo cittadino di Bari.

«L’auspicata unità – continua – faticosamente raggiunta al secondo turno, è stata osteggiata da molti e, alla fine, messa da parte, evidentemente ritenendo che il cosiddetto “campo largo” si possa costituire ignorando la volontà degli elettori, di tutti gli elettori di centrosinistra. Lo ritengo un grave errore, ma ho ribadito al sindaco che l’esclusione dalla Giunta non comporta il mio e il nostro automatico passaggio all’opposizione».

«Non è mai ripreso il lavoro sul programma comune – afferma – e non vi è stata alcuna condivisione sui primi atti di governo, in ordine ai quali ho espresso pubblicamente le mie e le nostre perplessità, di metodo e di merito, non avendo mai potuto interloquire prima e in altri modi».

«Sbaglia – spiega Laforgia – chi sostiene che non si è raggiunta l’intesa sulla composizione della Giunta, ovvero sulle “poltrone”. In disparte il lessico poco appropriato – fare l’assessore è, o almeno dovrebbe essere, un impegno duro e gravoso nei confronti della collettività, non un comodo privilegio –, la verità è che non è stata neppure avviata una trattativa, né si è mai discusso delle deleghe e dei criteri di formazione della squadra di governo. Tantomeno dei nomi, concordati altrove e con altri».

«È anche evidente – prosegue – che si debba ritenere egualmente superata, salvo clamorose smentite, l’ipotesi, più volte avanzata dal sindaco, di farmi assumere la presidenza del prossimo Consiglio Comunale, visto il contesto e il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche. Ricordo infatti ancora una volta che il presidente viene eletto in Consiglio Comunale, a scrutinio segreto».

«Valuteremo la squadra di governo e le linee programmatiche quando saranno annunciate e non faremo mancare il nostro contributo critico alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissati in campagna elettorale, nel rispetto del nostro programma e delle oltre 33mila persone che ci hanno votato al primo turno, e, soprattutto, nell’interesse primario della città e di tutte e tutti coloro che la abitano e la frequentano». Conclude Laforgia.

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Bari, ultima riunione per la giunta-ponte: conto alla rovescia per l’esecutivo Leccese

Ultimo giorno di scuola ieri per la giunta ponte di Vito Leccese, l’esecutivo dell’ex amministrazione Decaro prorogato nelle funzioni in attesa della proclamazione degli eletti da parte del Tribunale prevista il 12 agosto. E così ieri gli assessori uscenti, fra cui Petruzzelli, Romano, Palone, si sono riuniti per l’ultima seduta di giunta in attesa che il sindaco Leccese completi le consultazioni e nomini la nuova squadra degli assessori. Un’operazione tutt’altro che semplice visti gli ostacoli che sono spuntati nelle scorse settimane. Il primo cittadino, infatti, s’è trovato nella scomoda posizione di dover accontentare i desiderata della sua coalizione e accettare anche le pretese della convenzione per Bari che fa capo all’avvocato Michele Laforgia.

Il nodo

E proprio quest’ultimo rappresenta probabilmente lo scoglio più insidioso da superare nella formazione della giunta. Leccese ha offerto a Laforgia due postazioni di governo, un assessorato e la presidenza del Consiglio comunale che nei piani dovrebbe essere proprio appannaggio del penalista. In base ai piani l’assessorato dovrebbe andare ai Cinque stelle, uno degli alleati della coalizione Laforgia, che hanno nel frattempo incassato un consigliere in più dal riconteggio dei voti. Così facendo Laforgia, dovendo fare un passo indietro rispetto alla consistenza del M5S, resterebbe all’asciutto con la sola presidenza del consiglio senza la possibilità di sistemare uno dei suoi eletti. Un vulnus che l’avvocato non ha mandato giù tanto da attaccare a muso duro nei giorni scorsi, e anche ieri con post su facebook, l’ordinanza anti-bivacchi a firma del sindaco Leccese che contempla anche il controllo sulla presenza dei clochard. Uno strappo che ha parecchio indispettito Leccese non disponibile ad ulteriori concessioni verso un alleato che «non si sta rivelando leale nei comportamenti».

Le ipotesi

E così in attesa di schiarite, al momento poco probabili, resiste lo schema Leccese illustrato ai partiti nelle consultazioni delle scorse settimane. La nuova giunta dovrebbe assegnare quattro assessori al Pd, due alla lista Decaro, uno a Con e un altro alla civica del primo cittadino più un esterno (probabilmente Ines Pierucci di Avs) oltre all’assessorato ai Cinque Stelle e la presidenza del Consiglio a Laforgia. Il braccio di ferro con quest’ultimo è destinato a tenere banco nel weekend e anche nei prossimi giorni prima delle nomine. Intanto a proposito di nomi il toto assessori vede salire le quotazioni di diversi uscenti, come Petruzzelli, in odore di riconferma e le colleghe Paola Romano e Carla Palone.

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Bari News Politica

Giunta comunale a Bari: partito il countdown ma Leccese è “ostaggio” di Pd e laforgiani

«Senso di responsabilità, compattezza e soprattutto evitare divisioni e polemiche». Queste le raccomandazioni che il sindaco Vito Leccese sta dispensando in queste ore ai partiti nelle consultazioni propedeutiche alla nomina della nuova giunta comunale. Un autentico rompicapo per il neo sindaco che oltre a dover accontentare i “suoi” deve tener conto dell’accordo elettorale con l’avvocato Michele Laforgia. Per questo l’ex capo di gabinetto di Decaro sta giocando la carta dell’autorevolezza con la coalizione forte di quel 70% che lo ha visto vittorioso alle elezioni. Non a caso, forse, a dare manforte a Leccese ieri è spuntato l’eurodeputato Decaro che s’aggirava in tarda mattinata dinanzi all’ingresso del comune mentre a Palazzo Delfino si celebrava l’anniversario dello sbarco della Vlora

Le ipotesi

Al momento sono due le uniche certezze: la giunta ponte durerà fino al 9 agosto e fra il fine settimana e l’inizio della prossima Leccese ufficializzerà la rosa dei dieci assessori, ma soprattutto la distribuzione dei posti in giunta. Lo schema da cui parte Leccese prevede quattro assessori al Pd, due alla lista Decaro, altrettanti alla coalizione Laforgia più la presidenza del consiglio e uno alla civica Con. L’altro ieri lo stesso primo cittadino ha incontrato la Convenzione di Michele Laforgia e tenuto una riunione con il segretario Pd Gianfranco Todaro. In entrambi i casi la formazione di Leccese non è piaciuta né tanto meno è stata accettata dagli alleati. Il Pd, infatti, chiede cinque posizioni in giunta con una rappresentanza di peso all’onorevole Marco Lacarra che esprime sette eletti dem in consiglio. Tutta da definire è poi la questione dei nomi visto che due assessorati del Pd dovrebbero andare agli uscenti Paola Romano e Pietro Petruzzelli che, in sostanza, si sono autocandidati per succedere a loro stessi. Ancor più complicato il caso Laforgia. Il penalista vorrebbe una casella in più rispetto alle due concesse e sarebbe pronto a stracciare l’accordo se la richiesta non sarà accolta. Il tutto mentre le opposizioni insorgono con Forza Italia e Fratelli d’Italia che lanciano l’affondo. «Dopo 2 mesi dalle elezioni comunali – attaccano- il Consiglio comunale non s’è insediato e non è stato neppure proclamato». Un’anomalia per la minoranza tenendo conto dell’importanza del consiglio indicato nell’ordinamento quale organo di indirizzo e di controllo dell’amministrazione. Da qui la richiesta, statuto alla mano, di un posto alla presidenza o alla vice presidenza del consiglio comunale. L’ennesima richiesta pervenuta sul taccuino di Leccese per il quale adesso è arrivata l’ora delle scelte.

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Matera News Politica

Matera si rinnova e presentata la nuova giunta, con il sindaco Bennardi 8 assessori

Il rimpasto della giunta comunale di Matera segna un nuovo capitolo nella storia amministrativa della città dei Sassi. Le novità introdotte dal sindaco Domenico Bennardi, con un taglio netto e una riorganizzazione delle deleghe, aprono scenari interessanti e pongono le basi per una nuova fase di governo.

Le novità

Otto assessori e non nove come nei primi tre mandati. La nuova giunta presenta un mix equilibrato tra esperienza e nuove energie.
Figure consolidate come Antonio Materdomini e Tiziana D’Oppido, entrambi del Movimento 5 Stelle, confermano la loro presenza, garantendo continuità in settori chiave come l’urbanistica e la cultura. Al contempo, l’ingresso di giovani e dinamici assessori come Marina Bianchi, con un forte background nel campo della sostenibilità e dell’innovazione, promette un soffio di aria fresca e un rinnovato impulso alle politiche cittadine.

La nomina di Marina Bianchi alla delega della mobilità, dell’innovazione e della protezione civile è particolarmente significativa. La sua expertise in materia di sostenibilità ambientale e digitale si sposa perfettamente con le sfide che la città di Matera è chiamata ad affrontare, come la transizione verso un modello di mobilità più sostenibile e l’adozione di tecnologie innovative per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Focus sui giovani

L’attenzione verso le giovani generazioni è un altro aspetto che emerge dal nuovo assetto della giunta. La presenza di assessori come Angela Mazzone, con delega alle politiche giovanili, e di Marina Bianchi, con la sua sensibilità verso tematiche sociali e ambientali, dimostra la volontà dell’amministrazione di coinvolgere i giovani nella costruzione del futuro della città.

La nuova giunta si troverà ad affrontare numerose sfide, tra cui la ripresa economica post-pandemia, la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

Gli sviluppi

Il primo cittadino ha deciso di revocare le precedenti cariche assessorili a seguito di una grave crisi all’interno dell’amministrazione. Dove da un lato la maggioranza era alla ricerca di un nuovo equilibrio e la minoranza era pronta per la sfiducia con 16 firme.

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