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Bari News

Bari, tragedia sfiorata a Carbonara: scoppia un incendio vicino a un serbatoio di Gpl

Paura nel quartiere di Carbonara, a Bari. Nel pomeriggio un incendio è divampato a pochi passi da un serbatoio di Gpl da oltre 1000 litri. Le fiamme sono partite presumibilmente dalle erbacce che si estendono per l’intera area, per poi propagarsi e raggiungere pericolosamente il serbatoio.

Rapido l’intervento dei vigili del fuoco che, allertati intorno alle 17, sono arrivati sul posto e hanno domato l’incendio, evitando il peggio. A contribuire allo scoppio del rogo, probabilmente, il forte caldo e la mancata manutenzione del verde in zona.

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Cronaca News Puglia

Puglia, emergenza per gli incendi: la Regione dichiara lo stato di crisi. Emiliano: «Alta l’attenzione per affrontare le criticità»


Emergenza per gli incendi. La Regione Puglia dichiara stato di crisi e di emergenza per gli incendi boschivi. Una risposta alle condizioni meteorologiche eccezionali che hanno esposto il territorio regionale a gravi rischi di incendi. Con il provvedimento, sancito da un decreto del presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, si «mira a fronteggiare la situazione critica determinata da venti intensi, alte temperature e condizioni di aridità dei suoli, fattori che hanno contribuito all’aumento del pericolo di incendi».

La dichiarazione di emergenza è stata adottata in base alle leggi nazionali e regionali in materia di prevenzione e gestione delle emergenze. Questo atto consente l’implementazione immediata di misure straordinarie per il contrasto agli incendi, coinvolgendo tutte le strutture operative della Protezione Civile regionale.

«La Regione si impegna così a mantenere alta l’attenzione sulla situazione – spiega Emiliano – coordinandosi con gli enti e le autorità competenti per affrontare al meglio le criticità. Siamo già impegnati in attività di prevenzione e intervento sul territorio, ma invito i cittadini e le amministrazioni locali a collaborare per ridurre al minimo i rischi e proteggere il patrimonio naturale e gli insediamenti abitativi».

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Cronaca News Taranto

Statte in fiamme, danni ad abitazioni e macchinari agricoli: famiglie evacuate

Un nuovo incendio ha seminato il panico nella provincia tarantina, esattamente a Statte. Nella tarda mattinata di oggi, le fiamme si sono alzate da una zona boschiva a ridosso di un’area residenziale, destando la preoccupazione dei cittadini che hanno temuto il ripetersi della tragedia di Lido Silvana.

Le fiamme, alimentate dal vento caldo, hanno lambito diverse abitazioni, danneggiando alcune pertinenze esterne ma, fortunatamente, non provocando feriti. Sul posto, tra via Taranto e via Farina, sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco con un canadair e un elicottero Drago 69, che hanno lavorato incessantemente per circoscrivere le fiamme e proteggere le case.

L’incendio ha causato danni anche a macchinari agricoli presenti in una proprietà vicina, ma grazie al pronto intervento dei soccorritori si è evitato il peggio. Ancora una volta, l’uomo sembra essere la causa scatenante di questo rogo. La stagione estiva si conferma particolarmente critica per il rischio incendi, spesso provocati da comportamenti imprudenti o dolosi.

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Attualità News Potenza

Protezione civile, in Basilicata arrivano 11 mezzi antincendio: «Più efficacia e rapidità negli interventi»

La Protezione civile della Basilicata potrà contare su undici nuovi automezzi dotati di moduli antincendio che sono stati consegnati, stamattina, alle organizzazioni di volontariato impegnate in attività di prevenzione e spegnimento sul territorio lucano.

Si tratta di pick-up di ultima generazione con quattro ruote motrici, un serbatoio in acciaio da 400 litri d’acqua e una pompa che può erogare fino a 50 litri al minuto.

«Abbiamo inteso mettere a disposizione – ha detto il dirigente dell’Ufficio per la Protezione civile della Basilicata, Giovanni Di Bello – mezzi attrezzati che garantiranno maggiore efficacia e rapidità negli interventi e consentiranno ai volontari di operare in sicurezza».

Di Bello ha ricordato che questa dotazione «rientra in un più ampio programma di acquisto di mezzi terrestri, attrezzature, strumentazioni e dispositivi di protezione individuali che supera l’importo di un milione e 100 mila euro, finanziato quasi per intero da fondi del Dipartimento della Protezione civile nazionale».

In Basilicata, ha aggiunto l’assessore regionale con delega alla Protezione civile Pasquale Pepe, «c’è una rete di volontari a cui va la nostra gratitudine e a cui dobbiamo fornire gli strumenti necessari per lavorare in sicurezza e ottenere risultati efficaci. Questo sta già accadendo e faremo in modo di incrementare costantemente le dotazioni di strumenti antincendio».

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Ambiente e Sostenibilità News Puglia

Allarme incendi in Puglia: da gennaio a luglio in fumo più di 2.200 ettari

Da gennaio a luglio, in Puglia, sono andati in fumo più di 2.200 ettari di terreno, il 10% del totale. Numeri che rendono la regione terza in Italia, preceduta solo da Sicilia e Calabria dove i roghi hanno danneggiato, rispettivamente, il 45 e il 20 per cento del territorio.

È quanto emerge da un’indagine condotta da Coldiretti Puglia su dati Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Dallo studio emerge anche che ogni singolo incendio pesa sulle tasche dei cittadini più di 10mila euro per ettaro bruciato e che nel «60 per cento dei casi, le fiamme hanno una origine volontaria», precisa l’associazione agricola evidenziando che nelle aree danneggiate dai roghi «è impossibile non solo una qualsiasi attività di impresa ma anche il turismo ne risente».

Da qui i consigli di Coldiretti che suggerisce di «evitare di accendere fuochi nei boschi o nelle aree coltivate. Lì dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via, che il fuoco sia spento e che le braci siano completamente fredde».

Nelle campagne è bene «non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e verificare che la marmitta dell’auto quando si è raggiunta l’area di sosta, non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi», conclude Coldiretti.

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