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Bari, Lasagna si presenta: «Città e tifosi meritano di più. Punto alla doppia cifra»

Sorriso smagliante, testa sulle spalle e ambizioni al massimo per Kevin Lasagna, che ieri si è presentato dalla sala stampa del “San Nicola” alla piazza barese. «Sono un giocatore ancora in ascesa e non in declino. Punto a fare molto bene» ha assicurato l’ex attaccante di Carpi, Verona e Udinese, che ha spiegato il perché della scelta pugliese: «Bari merita qualcosa di più. L’ho sempre vista da fuori, ho visto una curva bellissima e una tifoseria incredibile. Vuoi essere partecipe di tutto questo. Penso alla parte positiva, a riempire lo stadio. Non alle parentesi negative che possono nascere da piazze così calorose». L’obiettivo personale non può non essere quello della doppia cifra: «Io l’obiettivo di gol ce l’ho, ma non lo rivelo (ride, ndr). Nella mia testa c’è la doppia cifra, però superati i dieci gol voglio andare anche oltre».

Le prime impressioni

L’attaccante ha parlato anche delle prime settimane a Bari, la prima volta al Sud Italia: «Ci sono state anche altre squadre in serie B che mi cercavano, ma alla fine prendendo in considerazione tutte le componenti ho scelto di venire a Bari immediatamente. Abbiamo un gruppo importante, ragazzi eccezionali. In Turchia ho avuto difficoltà di ambientamento, non sentivo di essere in famiglia. Qui a Bari lo sto avvertendo fin dal primo giorno, tutti mi hanno accolto al massimo». L’obiettivo di Lasagna è sicuramente il riscatto dopo annate magre: «Io ho sempre dato il massimo negli anni precedenti. Mi mancava forse l’aspetto realizzativo, ma vengo a Bari anche per questo. Sicuramente c’è un po’ di rammarico per come è andata negli ultimi anni. Ho fatto dei campionati un po’ così, che mi sono costati la Nazionale. La mia condizione non era al top, ma sotto l’aspetto mentale non mi ha portato alcun problema».

Adesso la testa è tutta sul Bari: «La fiducia nei miei confronti, sia del tecnico che della dirigenza, deve essere una responsabilità, ma anche una carica. Avere un allenatore che crede in te è sempre bello. Io penso di essere adatto al gioco di Longo. Mi piace l’attacco alla profondità. Sono state amichevoli ottime quelle che abbiamo fatto, dove abbiamo trovato squadre forti e vincerle ci ha fatto bene. È vero che ho fatto gol nel precampionato, ma non conta nulla. Adesso contano quelli in campionato e in Coppa, a partire da sabato». La testa è infatti a Cremona, quando il Bari aprirà le danze in stagione nella prima uscita stagionale di Coppa Italia allo “Zini”. Un giorno speciale, visto che Lasagna festeggerà il 32esimo compleanno: «Io sto pensando al regalo da farmi e fare alla squadra. È una partita importante, la prima di stagione. Cercheremo di fare bene». Molto curioso anche l’aneddoto che lega Lasagna al direttore sportivo Magalini: «L’ultima volta che lo vidi fu 15 anni fa. Mi prese da giovanissimo, mi portò ai pulcini del Chievo. È bello ritrovarsi dopo tempo».

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Dal campo alla scrivania, con le giornate più calde per Magalini e Di Cesare. Siamo ai dettagli per l’arrivo di Mantovani, che arriverà in queste ore dall’Ascoli in prestito con diritto di riscatto. Un rinforzo richiesto da Longo, per sostituire lo sloveno Zuzek. Il centrale, arrivato due stagioni fa sotto la gestione Polito, è in procinto di cambiare vita, con il club turco del Gençlerbirliği che sta definendo l’arrivo a titolo definitivo. Il Bari farà, dunque, altri due difensori, tre se dovesse uscire Matino cercato in serie C. Un’idea porta a Fontanarosa dell’Inter, visto che si è complicato forse in modo irrimediabile Veroli, su cui ora è favorito il Frosinone di Vivarini.

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L’exploit di Lasagna nel precampionato: l’attaccante che si è già preso il Bari

Domenica di riposo in casa Bari, con la squadra che riprenderà questo pomeriggio gli allenamenti all’Antistadio in vista della prima gara ufficiale di stagione. Sabato i biancorossi se la vedranno in una difficile trasferta contro la Cremonese, fischio d’inizio alle 18, match valevole per i trentaduesimi di Coppa Italia. Occasione per mister Longo per testare per l’ultima volta i progressi della sua squadra. Lo si evince anche dalla disponibilità dei volti nuovi, che si sono inseriti in queste settimane senza grande fatica a riprova di un’organizzazione tattica ben delineata.

L’exploit di Lasagna

In questo contesto il protagonista del precampionato è Kevin Lasagna, quattro gol nelle tre amichevoli a sua disposizione. Già da Roccaraso dall’area tecnica del Bari era emersa la forte volontà di Lasagna di sposare la causa biancorossa, tanto da aver deciso di venire in Puglia appena saputo dell’interesse nei suoi confronti. Per l’ex Udinese e Verona la società dei De Laurentiis ha predisposto un forte impegno economico, con Magalini che ha dovuto superare anche la concorrenza di Modena e Salernitana. Sforzi finora ripagati da Lasagna, che in queste prime settimane baresi ha garantito di sentirsi carico e pronto per questa avventura, dopo quelle infelici degli ultimi anni tra Verona e Turchia. Forti motivazioni che agli occhi della gente cozzavano impropriamente con il recente curriculum. I numeri magri, 10 gol negli ultimi 4 anni, erano un bigliettino da visita da cui era scaturito un forte scetticismo per l’arrivo del trentaduenne. Un’accoglienza ingenerosa, che però già la prima amichevole col Frosinone aveva trasformato qualche borbottio in sentiti e calorosissimi applausi al primo giorno di allenamento a Bari.

Le amichevoli

Le due amichevoli con Salernitana e Giugliano hanno poi consegnato un bel feeling col “San Nicola”, evidenziando come Lasagna, se in condizione e ben supportato dai compagni, possa essere un attaccante fuori categoria per la serie B. Col Frosinone si era visto un saggio dell’attacco alla profondità sulle verticalizzazioni di Sibilli. Il pezzo forte della casa, che ha esaltato l’attaccante lombardo abile nel tagliare in due le difese avversarie. Nelle restanti gare si è visto un Lasagna abile nell’inserimento e nella copertura d’area di rigore, doti che si ricorda lo hanno portato qualche anno fa in Nazionale. Lasagna è un calciatore ben strutturato, soprattutto a livello degli arti inferiori, che ha fatto dell’allungo e della progressione le proprie frecce più affilate. La finalizzazione pura non è mai stata il suo forte, tuttavia, come anche dimostrato sul campo, Lasagna è un attaccante che sfianca le difese, ma non solo attraverso l’attacco alla linea, anche ingaggiando duelli o disturbando la circolazione palla avversaria. Tutto questo si è già intravisto, per la grande soddisfazione di mister Longo, che ritiene l’ex Carpi un attaccante tranquillamente da doppia cifra. Un buon antipasto di quello che sarà, soprattutto visto che le sue caratteristiche si sposano con quelle dell’altro attaccante designato da Magalini, Di Cesare e Longo: Novakovich. Guardando lo statunitense, balza subito all’occhio l’imponente struttura fisica di cui dispone. Questo si traduce in un gioco fondato principalmente sui duelli aerei e sugli scontri corpo a corpo con i difensori. Nel generare seconde palle e far salire la squadra, l’apporto di Novakovich darà una mano anche a Lasagna.

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Seconda amichevole al San Nicola, ultimo test pre Coppa Italia: Bari-Giugliano 3-1

A 7 giorni dalla prima importante partita di stagione, Bari-Cremonese di Coppa Italia, mister Longo continua a testare i suoi ragazzi e i nuovi arrivi. Dopo un allenamento congiunto con la Primavera biancorossa in mattinata, ecco la seconda amichevole al San Nicola per i biancorossi che, questo pomeriggio, hanno ospitato il Giugliano Calcio guidato da mister Bertotto.

Bari-Giugliano 3-1

Contro la formazione campana mister Longo conferma il 3-4-2-1 con l’esordio di Radunovic a difesa della porta; in difesa linea a tre composta da Pucino, Vicari e Obaretin, Favasuli a destra e Dorval a sinistra con Maiello e Benali al centro; in avanti Sibilli e Sgarbi alle spalle di Lasagna

Il primo tempo nell’Astronave di Renzo Piano si chiude sul punteggio di 3-0, la sblocca sempre Lasagna, ormai al quarto gol in tre partite, seguono al 25′ Sgarbi e al 37′ Favasuli. La seconda frazione, fa uscire la squadra campana che inizia a trovare qualche buono scambio e al 14esimo trova un palo con Salvemini. Al 34esimo disattenzione difensiva dei galletti e Njambè trova il gol che chiude il match.

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