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Bari, pronti all’esordio. Longo: «Giochiamo con mentalità vincente, guai a sottovalutare la Juve Stabia»

Domani sera alle 20.30 il Bari scenderà in campo con la Juve Stabia. Per Moreno Longo, il tecnico del nuovo corso targato Magalini e Valerio Di Cesare, sarà la prima ma anche per molti giocatori arrivati quest’estate specie per quelli che si candidano ad una maglia da titolare. Tra questi ultimi, in rampa di lancio e tra i probabili destinati a giocare dal primo minuto, ci potrebbe essere Giacomo Manzari. Ma il tecnico Longo non si è sbilanciato sull’undici ed ha annunciato battaglia alla neopromossa Juve Stabia: «Se qualcuno pensa che arriva una neopromossa ed è una gara abbordabile ha sbagliato tutto. Sarebbe da perdenti ed io e la mia squadra abbiamo una mentalità vincente. Vorrei rivedere sempre l’atteggiamento di Cremona, di giocare sempre con in modo propositivo senza alcun timore. Affronteremo la Juve Stabia come se fosse il Real Madrid, anzi hanno già una base e zoccolo duro dello scorso campionato vinto ed un’identità ben precisa. Noi siamo in costruzione ma daremo tutto di fronte al nostro pubblico».

Le sensazioni del tecnico

«Sono sensazioni positive e vogliamo aprtire col piede giusto. Avremo 4 gare ravvicinate, col turno infrasettimanale. Ma ci tengo a specificare che schiererò sempre la formazione migliore e non fare calcoli, perché la priorità deve essere sempre la partita che giochiamo per prima». Sul capitolo mercato. Sul nome di Partipilo e cosa serve al suo Bari, il tecnico ha detto: «Anthony è un ragazzo di Bari, un ottimo profilo accostato, ma come anche quello di Bonaiuto e Falletti. Il sottoscritto non è venuto a Bari per ‘vivacchiare’ ma con grandi ambizioni. La società del Bari è a lavoro e riuscirà a completare l’organico per essere ancora più competitivo». Ultima chiosa su chi lo ha sorpreso o piacevolmente dato risposto dopo essere pungolato: «Devo dire che Oliveri mi ha sorpreso molto al netto di qualche problemino avuto Dorval sarà disponibile. Manzari pungolato? Lo sarà sempre se so che può rendermi tanto come ha fatto con la Cremonese. Giacomo (Manzari, ndr) come ho già detto ha ampio margine di crescita, e per questo gli sarò sul fiato sul collo ma non solo a lui, a tutti miei ragazzi». Fischio di inizio alle 20.30 con direzione arbitrale di Giuseppe Colli della sezione di Cagliari.

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Partipilo e Biraschi, i sogni proibiti del Bari di mister Longo

In casa Bari si guarda con fiducia all’inizio del campionato. Una prestazione come quella di Cremona ha evidenziato, ancora una volta, come il lavoro iniziato il 10 luglio a Roccaraso e ben prima dai direttori Magalini e Di Cesare abbia messo i biancorossi sulla strada giusta. Sul mercato la squadra pugliese non può competere con le potenze della serie B, che non hanno grandi problemi nel spendere e spandere, per cui servono idee e serve la mano di Longo, già tangibile, per poter recitare il ruolo di mina vagante del campionato. Occorrono, però, rinforzi se davvero si vuole puntare ai playoff, traguardo sbandierato dal presidente De Laurentiis.

Il sogno Partipilo

Un obiettivo dell’area tecnica biancorossa è quello di rinforzare la trequarti, con due elementi da portare agli ordini di Longo. Il sogno nel cassetto coltivato fin da giugno resta sempre Anthony Partipilo. Con l’attaccante, che guadagna circa 800mila euro, non ci sarebbero grossi problemi per trovare un’intesa, venendosi incontro a vicenda. Lo scoglio resta il Parma, che al momento non ha aperto al prestito con diritto di riscatto. La novità è che i crociati hanno reperito sul mercato due nuovi esterni: l’ex Lecce Almqvist e Cancellieri. Due arrivi che, di fatto, mettono sul mercato Partipilo. Qualora i ducali si ammorbidissero concedendo il prestito, il Bari si fionderebbe provando a riportare a casa un altro barese dopo Manzari.

Le alternative portano in casa Cremonese. I gradimenti sono per i due trequartisti grigiorossi Buonaiuto e Falletti. Nomi molto apprezzati, soprattutto il secondo, che però hanno costi alti. Il più fattibile è l’ex Perugia, con contratto in scadenza a giugno 2025 con opzione e stessa procura di Di Cesare (Minieri). Servirebbe l’ok della Cremonese al prestito con riscatto, circostanza che sarebbe anche ben vista in casa lombarda visto che sono tanti gli esuberi da sfoltire. In occasione della gara dello ‘Zini’ è stata fatta una chiacchierata tra Magalini e l’omologo Giacchetta. La sensazione è che questa settimana ci potrebbero essere già grandi novità.

La difesa

C’è un nome in cima alla lista dei desiderata ed è quello di Davide Biraschi, attualmente svincolato. L’ex Genoa ha dato un ok al Bari, mostrando un’apertura da sottolineare, ma ad oggi attende la serie A. L’impressione è che l’attesa vada per le lunghe, con la strategia attendista del Bari che potrebbe prolungarsi. Da capire allora in questo senso quanto il Bari aspetterebbe o se decidesse di

cambiare obiettivo

Un nome alternativo molto apprezzato è quello di Barba. Qui lo scoglio è quello dei costi, in quanto bisogna trovare la quadra col Como e con il giocatore relativamente all’ingaggio. Le dinamiche di mercato potrebbero poi portare a liberare qualche centrale ad oggi non sul mercato, come Altare. Questo spiega la decisione del Bari di prendersi tutto il tempo a disposizione per una scelta fondamentale, visto che chi arriverà sarà il sostituto di Di Cesare. C’è poi la questione Maita, richiesto espressamente da Mignani. Il Bari farà un altro centrocampista, ma Maita sui social ha mandato messaggi di permanenza.Oggi, a mezzogiorno, sarà presentato il portiere Boris Radunovic.

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Bari, che bravo Manzari: lo sprone di Longo e la risposta sul campo

Tra i protagonisti della bella gara contro la Cremonese di Coppa Italia c’è senza dubbio Giacomo Manzari. Dopo la tirata d’orecchie ricevuta da mister Longo in conferenza stampa, il calciatore barese ha dato delle risposte più che positive sul campo, contribuendo a portare la sfida ai calci di rigori, grazie al suo primo gol con la maglia dei galletti.

Gol e sorrisi

Manzari, subentrato al minuto 61 al posto del positivo Sgarbi, ha agito per lo più sulla catena di destra, riuscendo a farsi trovare pronto e portando il risultato in parità. Successivamente, è stato protagonista anche di un possibile gol che avrebbe portato probabilmente la vittoria al Bari. Nervi freddi, in seguito, al momento della battuta del suo rigore nello shootout per il passaggio del turno. Una rete che, come dichiarato a fine gara col sorriso sulle labbra, ha avuto nel suo animo un peso specifico non indifferente. «Il gol è stato molto importante per la squadra, ci ha permesso di giocarci la partita. Lo porterò con me per sempre – ammette Manzari – perché sono di Bari e fa sempre un effetto diverso segnare con questa maglia». Una gioia personale accolta con soddisfazione, con un bell’acuto su una palla ben servita da Sibilli e poi buttata in rete anche grazie ad una deviazione. Una rete voluta e cercata, festeggiata sotto lo spicchio di tifosi baresi. I suoi tifosi, per chi è cresciuto a pane e pallone col sogno di indossare la maglia del Bari.

Bastone e carota

Ecco allora che tornano alla mente le parole di Longo alla vigilia, quando a precisa domanda il tecnico piemontese aveva pungolato il classe 2000. «Manzari ha delle buone qualità, ma deve migliorare sotto l’aspetto della personalità, del coraggio e della continuità di dimostrazione. In questa categoria deve ancora dimostrare tutto. Io – continua Longo – voglio tanto di più da lui perché mi sembra dentro un guscio, deve avere il coraggio di venire fuori e mostrare il suo potenziale, perché in questo momento è tra quelli più indietro» il commento dell’allenatore. Parole che erano subito parse uno sprone per il talento barese, che come giustamente ha detto Longo fin qui nella sua carriera ha fatto poco in Serie B e deve dimostrare di meritare la categoria. Nel complesso Manzari è un calciatore con doti tecniche evidenti, ma che per confermare il buon rendimento avuto in serie C dovrà crescere in colpi e consapevolezza. Se la partita di Cremona doveva dare dei segnali, allora le risposte sono state molto positive e incoraggianti. R.M.

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Coppa Italia, biancorossi eliminati: Cremonese-Bari 1-1 (5-4). Sintesi del match

Non bastano i tempi regolamentari, a decidere i 32esimi di finale di Cremonese-Bari servono i calci di rigore. Le buone intuizioni di Stroppa e Longo, con i marcatori subentrati De Luca e Manzari, non portano alla fine del match. La lotteria dagli 11 metri bacia i grigiorossi che accedono ai 16esimi eliminando i galletti dalla Coppa Italia.

Formazioni ufficiali

CREMONESE (3-5-2): Fulignati; Antov, Bianchetti, Ravanelli; Zanimacchia, Collocolo, Castagnetti, Vandeputte, Sernicola; Johnsen, Tsadjout. Allenatore: Stroppa.

BARI (3-4-1-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Obaretin; Favasuli, Maiello, Benali, Dorval; Sibilli; Sgarbi, Lasagna. Allenatore: Longo.

Cremonese-Bari 1-1

Primo tempo
Al 4′ Dorval pesca Lasagna che attacca la profondità e conclude con il sinistro, strozza troppo il tiro ma è suo il primo squillo del match.
All’8′ arriva il primo tiro in porta dei padroni di casa con Castagnetti, che ci prova da lontano senza impensierire Radunovic.
Al 19′ Dorval serve Sgarbi sulla fascia sinistra, l’attaccante si accentra e, con un piattone rasoterra, serve al centro per Favasuli che tira “in bocca” a Fulignati che allontana. Fischiato fuorigioco di Sgarbi, ma ottima azione dei galletti.
Al 25′ cooling break.
Al 33′ sostituzione Cremonese, dentro Vazquez per Johnsen.
Al 44′ ammonito Favasuli (Bari)
Al 45′ attaccano i grigiorossi, prima con un cross insidioso di Zanimacchia, che costringe al volo di Radunovic, poi con Sernicola che, recuperato il pallone, si accentra e prova il destro, debole a centimetri dal palo.
Sono 3 i minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Finisce sullo 0-0 il primo tempo allo Zini. Biancorossi che partono forte nei primi 20 minuti e creano un paio di occasioni importanti; padroni di casa, superata la metà della prima frazione, iniziano a fraseggiare ma non mettono mai in difficoltà la difesa degli ospiti. Servirà ben altro per sbloccare il match.

Secondo tempo
Al 45′ sostituzione Bari, dentro Oliveri per Dorval.
Al 50′ Maiello recupera il pallone dalla propria metà campo e serve sulla corsa Sgarbi, che trova al centro Sibilli, il numero 20 stoppa e conclude debolmente fra le braccia del portiere.
Al 51′ brivido per il Bari, Vazquez si libera in un “fazzoletto” e fa partire un bolide verso Radunovic, il nuovo portiere biancorosso viene graziato dal palo.
Al 57′ sostituzioni Cremonese, dentro De Luca per Tsadjout e Barbieri per Zanimacchia.
Al 59′ Sgarbi trova ancora Sibilli che, però, calcia molto alto sopra la traversa.
Al 60′ sostituzioni Bari, dentro Manzari per Sgarbi e Maita per Maiello.
Al 65′ buona combinazione sulla sinistra fra Favasuli e Lasagna, pallone al centro per Manzari, che non ci arriva di poco.
Al 69′ la sblocca De Luca: perde palla in uscita il Bari, Castagnetti cerca e trova De Luca, appena entrato, che con un pallonetto la mette dentro. Cremonese-Bari 1-0.
Al 72′ sostituzione Bari, dentro Novakovich per Lasagna.
Al 75′ sostituzione Bari, dentro Ricci per Favasuli.
Al 79′ la pareggia MANZARI: servito da Sibilli, il suo mancino al volo non viene trattenuto da Fulignati e porta tutto in parità. Cremonese-Bari 1-1.
All’80′ sostituzioni Cremonese, dentro Bonazzoli per Vandeputte e Majer per Castagnetti.
All’83′ ci prova direttamente da corner Oliveri, attento Fulignati.
All’84′ dormita del direttore di gara, Var e Avar: retropassaggio al portiere grigiorosso che poi blocca con le mani. Nessun fischio, nonostante le corrette proteste dei calciatori biancorossi.
All’89′ occasionissima Cremonese, De Luca da ottima posizione, su assist di Barbieri da destra, spara alto.
Sono 5 i minuti di recupero assegnati dall’arbitro.
Al 91′ ammonito Antov (Cremonese).
Al 92′ corner di Sibilli, allontana la retroguardia grigiorossi, Manzari al volo trova l’ottima risposta di Fulignati. Che brivido per i padroni di casa.
Finisce in parità il tempo regolamentare, dagli 11 metri si deciderà la qualificazione.

Rigori 5-4
Parte Benali che spiazza il portiere. 0-1
De Luca risponde e porta in parità, per lui 2 gol oggi e si candida all’MVP.
Capitan Vicari calcia forte ma Fulignati indovina, prolunga sul palo, e salva.
Vazquez buca Radunovic che va vicinissimo alla parata. 2-1
Sibilli spiazza e porta in parità il Bari. 2-2
Sernicola infila sotto le braccia del portiere ex Cagliari. Cremonese in vantaggio
Manzari, come De Luca, da 2 su 2 e segna anche il rigore. 3-3
Barbieri fa partire un bolide che si infila all’incrocio, rigore imparabile.
Novakovich pareggia con il piattone. 4-4
Collocolo sbaglia, Radunovic para, si va ad oltranza.
Oliveri sbaglia e scheggia il palo.
Bonazzoli segna e chiude il match, portando la Cremonese ai 16esimi.


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Ssc Bari, Longo aspetta altri rinforzi: le priorità in difesa e a centrocampo

Procede senza sosta la campagna acquisti estiva del Bari. Con l’ufficialità giunta ieri sera di Boris Radunovic, numero uno serbo in prestito secco dal Cagliari, salgono a otto i volti nuovi in casa biancorossa. Resta sempre tanto da fare, con mister Longo che ancora una volta è stato molto chiaro nelle sue dichiarazioni nel post Salernitana.

Le priorità di Longo

«Credo che arriveranno altri 5-6 giocatori, mi è stato garantito» ha spiegato il tecnico piemontese dalla pancia del ‘San Nicola’, delineandone i connotati: «Le priorità adesso sono un portiere, due difensori, un centrocampista e un trequartista». È pertanto evidente come Magalini e Di Cesare debbano ancora intervenire prepotentemente sul mercato. Le pretese di Longo, che già dal ritiro era stato spesso diretto nelle richieste sul mercato, sono esclusivamente frutto di un contesto lavorativo. L’ex Torino e Frosinone ha, infatti, chiarito: «La mia preoccupazione è dettata dal fatto che mi sarebbe piaciuto inserire quanti più giocatori in un contesto di lavoro e di tempi consoni a un’organizzazione di squadra. Le mie continue richieste sono figlie della voglia di fare bene – ha continuato Longo -, in primis al club e poi alla piazza, al nostro lavoro. È mio compito stimolare l’area tecnica per costruire una squadra sempre più competitiva». Un discorso che non fa una grinza e che ha trovato più di un consenso tra i tifosi, che intravedono fin dal primo giorno nella nuova guida tecnica un elemento catalizzante e termometro delle ambizioni del nuovo Bari.

Gli obiettivi in difesa

Togliendo dal conto Radunovic, restano quindi cinque i profili da inserire nella rosa, a fronte di una serie di uscite che vede il Bari al momento fermo alla cessione di Mane all’Altamura e Celiento al Trapani. Per il braccetto di sinistra l’obiettivo numero uno è Veroli del Cagliari, per cui si sta provando una sinergia a tre con il Napoli. Essendo il club sardo interessato a Gaetano e Cheddira, si sta lavorando per far entrare nei discorsi anche il classe 2003 ex Catanzaro, profilo estremamente gradito a Magalini fin dall’alba del suo corso barese. Al momento la trattativa è in ghiaccio, vista la molteplicità degli interlocutori al tavolo. Tuttavia si conta si sbloccare la situazione entro il 10, per consegnare a Longo almeno un nuovo centrale per la gara di coppa con la Cremonese. Ancora vige riserbo sul braccetto di destra, che nelle idee dell’area tecnica si alternerà con Pucino. Resta la suggestione Biraschi, più difficili Ferrari e Ceccherini, c’è un apprezzamento per Giorgini del Sudtirol.

Le richieste del mister

La novità maggiore nelle parole del tecnico è la richiesta di un centrocampista, visto che l’indirizzo trapelato nelle scorse settimane era quello di un ingresso solo a fronte di un’uscita. Longo ha, infatti, spiegato di come «In questo momento prediligiamo questo tipo di caratteristiche a centrocampo. Voglio che la squadra giochi a calcio, che palleggi e che cerchi la superiorità numerica. Se continueranno a darmi garanzie soprattutto senza palla, Maiello e Benali, potranno coesistere. Tuttavia questo non vuol dire che escludo giocatori come Maita e Lulic». Possibile, dunque, aspettarsi un centrocampista dalle caratteristiche diverse, che abbini maggiore qualità palla al piede a una fisicità dirompente. Il sogno nel cassetto portava a Bellemo, finito alla Samp. Arriverà almeno un trequartista che sappia giostrare alle spalle delle punte. La suggestione principale porta a Partipilo, ma piace anche lo svincolato Verre.

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