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Bari Cronaca News

Malore in mare: muore Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari

Un malore improvviso, mentre faceva un bagno serale in mare nelle acque di Gallipoli, è stato fatale a Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari, morto nella notte a 65 anni.

Originario di Bitonto, Procacci stava trascorrendo le vacanze nel Salento ed era sulla spiaggia di Purità quando si è sentito male. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario del 118.

Originario di Bitonto e fratello dell’onorevole Giovanni, Procacci era considerato dal mondo professionale sanitario un vero punto di riferimento «per generazioni di medici della emergenza urgenza della nostra regione e non solo – hanno scritto i colleghi sui social -. Raramente ho conosciuto persone così disponibili e dai tratti così distintivi del medico di pronto soccorso, quello cioè che non conosce orari di servizio perché il servizio è sempre anzi è la tua stessa vita».

L’annuncio della famiglia sui social

L’annuncio della morte di Procacci è stato dato dalla famiglia attraverso il profilo Facebook del medico. «Stanotte il nostro amatissimo Vito – scrivono – è improvvisamente salito in cielo proprio come ha vissuto, con la leggerezza e la gioia di vivere che lo rendevano unico. Ha deciso di andarsene nel mare che amava tanto, nella terra per cui ha lottato, fino all’ultimo giorno».

La sanzione per gli straordinari durante l’emergenza Covid-19

Procacci negli ultimi tempi era balzato agli onori della cronaca perché si era visto raggiungere da una sanzione amministrativa per gli straordinari durante l’emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19 in cui, senza risparmiarsi, aveva trascorso intere giornate di lavoro nell’Unità operativa di Emergenza urgenza che dirigeva, senza concedersi nemmeno un minuto di riposo al fine di salvare vite umane.

Il dispiacere per quella sanzione lo aveva spinto a scrivere al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, che non solo avevano fatto sospendere il provvedimento ma avevano inviato pubbliche scuse al medico pugliese.

I funerali a Bitonto

Le esequie si terranno domani, 23 agosto, alle ore 16 nella Cattedrale di Bitonto.

Molti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando dalla comunità medica e dai cittadini che conoscevano il primario.

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Basilicata Cultura e Spettacoli News Puglia

Delon, addio alla leggenda. Fu “lucano” con Visconti e “pugliese” con Cardinale

Se n’è andato il più grande, se n’è andato Alain Delon. L’eterno ragazzo malinconico non c’è più. Aveva 88 anni e, alle spalle, una carriera che l’ha visto sbancare a mani basse il mondo del cinema: Alain il sex symbol, Alain l’enfant terrible. La bellezza imbronciata e magnetica, i silenzi ombrosi, gli sguardi accigliati, lunghissimi: così sul grande schermo, così nella vita privata.

L’esperienza in Basilicata

Negli anni ‘60, a lanciarlo nel giro che conta fu Luchino Visconti con “Rocco e i suoi fratelli”. Un cast di grandi attori – da Annie Girardot a Renato Salvatori e Paolo Stoppa – per il film che si sarebbe dovuto girare in Basilicata, dove il regista soggiornò tra Matera e Pisticci, spinto dalle poesie attraenti di Rocco Scotellaro. Non se ne fece poi nulla, e fu scelta Milano, riprendendo però nel plot le vicende di Rocco Mazzola, pugile potentino dei pesi massimi. Qualche anno dopo lo sceglie Jean-Pierre Melville per “Le Samouraï” (1967) – “Frank Costello faccia d’angelo” in italiano – segnando l’ascesa di uno dei precursori della Nouvelle Vague. Una amicizia lunga la loro, coppia d’assi fascinosa del cinema d’oltralpe, perfezionisti e taciturni, un’intesa inscalfibile suggellata dalla doppietta noir “I senza nome” (1970) e “Notte sulla città” (1972). “E Melville creò Delon”, scrisse “Le Monde”. Il trench e il Borsalino la divisa d’ordinanza di Costello/Delon, diventa icona dell’uomo tragico nell’immaginario popolare, un uomo che si riassume nella sua gestualità.

La presenza in Puglia

Di passaggio anche in Puglia in quegli anni, monsieur Delon. A Lecce gli consegnarono il prestigioso premio cinematografico “Rodolfo Valentino”, ospitato al Teatro Politeama “Greco” dal ‘73 al ‘81. Un’apparizione fugace, avvolto in un lungo cappotto in pelle nera, un caffè consumato in fretta allo storico bar Martinica, a due passi da piazza Sant’Oronzo, e poco più.

Gli amori

Amori tanti, donne, tantissime. Romy Schneider, l’indimenticabile. «Perché è stato il mio primo amore», gli si sentì dire in un video d’epoca. Si incontrarono all’aeroporto di Orly nel 1958, poco prima di iniziare le riprese del loro primo film insieme, “Christine”. Furono l’incarnazione della favola perfetta: giovani, stupendi, talentuosi, ricchi e felici. Un amore folle, senza lieto fine, vittime di un sentimento che li bruciò in fretta, legandoli per sempre. E poi il flirt con Brigitte Bardot, Nathalie Delon che diventò sua moglie, la cantante Dalidà e Mireille Darc, tanto per ricordarne alcune.

Gli ultimi anni

Una filmografia infinita la sua, fino alle luci che diventano ombre negli ultimi anni. Nel luglio 2023 confidò al suo medico, in visita nella casa di campagna a Douchy, tra i vigneti della Valle della Loira: «Voglio morire, la vita è finita». “Le Figaro”, cattivello, ha scritto che «la parte migliore della sua recitazione è quando non apre bocca». Eppure Alain Delon è stato tanto di più di una sigaretta che pende dalle labbra e l’aria da viveur che per decenni lo hanno accompagnato. Un attore formidabile, che si vantava di «vivere, non recitare i suoi ruoli». Indimenticabile. Il più bello del mondo.

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Cronaca Lecce News

Tra le sterpaglie a fuoco il cadavere di un uomo 79enne: forse vittima del rogo in Salento. Si indaga

Un uomo di 79 anni è stato trovato morto in una campagna alla periferia di Leverano, nel Leccese, avvolta da un incendio di sterpaglie. A trovare il suo corpo senza di vita i vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme. Le indagini sono in corso per capire se l’uomo sia rimasto vittima del rogo.

Notizia in aggiornamento

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Brindisi Cronaca News

Incidente tra un’auto e un motocarro finito contro un muretto: muore 87enne nel Brindisino

Un uomo di 87 anni, alla guida di un motocarro Ape, è finito contro un muretto a secco perdendo la vita. Un incidente, sulla provinciale che collega Francavilla Fontana a Ceglie Messapica, che ha coinvolto anche un’auto: illeso il conducente. Sul posto i soccorritori del 118 e i carabinieri.

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Cronaca Home Taranto

Tragedia nel Tarantino: 30enne morto sulla spiaggia di Chiatona

Una serata al mare si è trasformata in tragedia sulla spiaggia di Chiatona. Il corpo senza vita di un 30enne, originario di Palagiano, è stato rinvenuto questa mattina da alcuni bagnanti.

Le prime ipotesi degli inquirenti parlano di un malore improvviso che potrebbe aver stroncato la vita del giovane. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e le forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo per stabilire con certezza le cause del decesso.

Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni e cercando eventuali video che possano fornire indizi utili. La spiaggia di Chiatona, in questo periodo dell’anno, è molto frequentata, e non è escluso che qualcuno possa aver assistito a momenti cruciali.

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Brindisi Cronaca News

Cade da un’auto in corsa e sbatte la testa sull’asfalto: muore 20enne nel Brindisino

Un giovane lombardo era sul sedile posteriore dell’auto quando si è aperto lo sportello ed è sbalzato fuori dal mezzo battendo la testa sull’asfalto. Un colpo fatale per il 20enne in vacanza con gli amici nel Brindisino a Torre Santa Sabina. La dinamica dell’incidente, accaduto la scorsa notte, è in corso di accertamento. Vano ogni tentativo dei soccorritori di rianimarlo. Il ventenne era originario di Busto Arsizio. I suoi amici sono stati ascoltati dai carabinieri che indagano sull’incidente. 

Forse un gioco finito male

Ci sarebbe anche l’ipotesi di un gioco finito in tragedia al vaglio dei carabinieri che indagano sulla morte del 20enne lombardo Lorys Bellapianta, sbalzato la notte scorsa fuori dall’abitacolo di una Opel Corsa.

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