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Bari Cronaca News

Corso Italia, terra di nessuno. E i giardinieri restano spazzini a Bari – FOTO

Qualche centinaio di metri più su del quadrilatero oggetto della già tanto discussa “ordinanza Leccese, tre-quattro isolati a nord e le “regole” vanno a farsi benedire. Corso Italia, terra di nessuno quando cala il sole: nella striscia di marciapiede tra la strada e la ferrovia, si mangia, si beve, ci si droga e si calpestano le norme del vivere civile.

I rifiuti

Ammassati nelle piccole aiuole, sparpagliati sotto il marciapiede, rifiuti di ogni genere (dalle cartacce, alle buste di plastica, cartoni, quaderni e persino zaini) mettono in difficoltà la tabella di marcia della squadra della Multiservizi a cui è toccata la manutenzione quotidiana di quella zona. Esattamente come accaduto nelle scorse settimane per piazza Umberto, i quattro giardinieri vestono i panni degli spazzini che, evidentemente, latitano. Puliscono, spazzano, raccolgono, riempiono i mezzi di spazzatura di ogni tipo, piuttosto che di foglie e rami secchi.

I pericoli

Tra le foglie cadute, ci sono anche le siringhe usate. La squadra sa bene che deve fare attenzione, per essersi già sostituita all’Amiu nelle altre zone più “frequentate” da extracomunitari: piazza Umberto in particolare. Ma gli strumenti in dotazione non sono certo gli stessi di chi quel servizio deve svolgerlo per contratto e che, per questo, viene “risarcito” con un’indennità di di rischio della quale, ovviamente, non sono destinatari i giardinieri. Si usano guanti e rastrello, con molta prudenza.
Ma i pericoli, ovviamente, riguardano anche i passanti. Non solo siringhe ma incuria estesa, potenzialmente dannosa, come un cestino portapacchi da bicicletta appeso a un ramo. Se cadesse, potrebbe ferire un bambino che ci passa sotto.

Le bottiglie

Quello stesso vetro che il sindaco Vito Leccese ha cercato di inibire, vietando vendita e consumo di bevande in bottiglie nel quadrilatero sotto osservazione (piazza Moro, piazza Umberto e strade limitrofe), abbonda sotto i marciapiedi di corso Italia, residuo di nottate e schiamazzi, a discapito dei residenti che in decine di occasioni hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale. Finora senza grandi risultati.
Chi abita in corso Italia, con vista sulla ferrovia, ha anche un’ampia visuale sul degrado e la sera ha paura di tornare a casa.

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Ambiente e Sostenibilità Matera News

Policoro, vietato coltivare ortaggi per uso umano e animale: l’area è troppo inquinata

Inquinamento nell’area mineraria Pozzo Masseria Morano 01 nell’agro di Policoro, un’ordinanza del sindaco, avvocato Enrico Bianco, del 7 agosto scorso, vieta la coltivazione all’aperto di ortaggi destinati al consumo umano e animale. Nell’area, nel mese di aprile scorso, è stata rilevata la presenza delle seguenti sostanze: Cromo VI, Clomoformio, idrocarburi C>12 e Vanadio. Sono state adottate, pertanto, delle misure cautelative urgenti a protezione della salute pubblica.

L’intervento

Le nuove disposizioni arrivano a integrazioni delle precedenti. Il sindaco della città di Policoro, Enrico Bianco, nei giorni scorsi giorni ha integrato l’ordinanza n. 10390 del 18 aprile 2024 emanata per vietare il prelievo, la captazione, l’attingimento e l’utilizzo di acque nell’area mineraria in questione. Con la stessa ordinanza si vietava: «nel raggio di duecento metri dall’area interessata, l’escavazione di nuovi pozzi e le perforazioni nel sottosuolo, al di sotto del livello statico della falda idrica, al fine di limitare il propagarsi dell’inquinamento rilevato, salvo in situazioni di particolari necessità che dovranno essere oggetto di specifici studi, atti a escludere il rischio di interferenze dell’opera stessa rispetto alla contaminazione dell’acquifero». Erano escluse dal divieto le attività di indagine necessarie per approfondire la problematica.

Il divieto

La nuova ordinanza, del 7 agosto scorso, che va a integrare quella del 18 aprile scorso e che tiene conto anche di una nota dell’Azienda sanitaria locale di Matera, vieta «la coltivazione all’aperto di ortaggi destinati al consumo umano e animale». «È consentita – è scritto nell’ordinanza in questione – la coltivazione solo in serra per tutto il periodo di coltivazione, fino alla raccolta». Altre disposizioni riguardano i prodotti frutticoli. «Potranno essere coltivati anche all’aperto, ma con l’obbligo di lavaggio accurato prima del loro consumo». Si prescrive, inoltre, di adottare per il consumo dei prodotti ortofrutticoli «la buona pratica igienico-sanitaria del lavaggio dopo la raccolta». A tal fine, si invita ad adottare le procedure consigliate dal Ministero della Salute. «Un urgente, sistematico e puntuale monitoraggio – si legge sempre nell’ordinanza – su matrici alimentari di origine vegetale e animale rispetto soprattutto all’inquinamento da metalli pesanti, in particolare Vanadio, e Idrocarburi C>12». L’ordinanza esplica la sua efficacia fino all’avvenuta realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica dell’area e, a bonifica effettuata, fino alla dimostrazione della conformità delle aree agricole ai parametri di legge.

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Attualità Bari News

Molfetta “blindata” per Ferragosto, dal 13 al 18 stop ai bivacchi sulle spiagge

Molfetta si prepara a un Ferragosto all’insegna dell’ordine e della pulizia. Il sindaco Tommaso Minervini ha infatti firmato un’ordinanza che vieta, dal 13 al 18 agosto, di bivaccare sulle spiagge più frequentate della città: Prima cala, Cala San Giacomo, Banchina, Duomo, Cala Sant’Andrea e l’area retrostante la Capitaneria di Porto.

Addio tende e barbecue, niente più occupazione abusiva delle aree pubbliche con frigo bar e camper. L’obiettivo è tutelare l’igiene e il decoro del litorale, garantendo a tutti un tranquillo godimento del mare. «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento di comportamenti incivili che hanno deturpato le nostre spiagge – ha dichiarato il sindaco Minervini -. Con questa ordinanza vogliamo ripristinare il decoro e la vivibilità delle nostre coste».

Agenti di polizia locale e altre forze dell’ordine saranno impegnate in controlli intensivi per far rispettare il divieto. Il primo cittadino, tuttavia, si appella al buon senso dei cittadini, confidando nella loro collaborazione per garantire un Ferragosto sereno e sicuro per tutti.

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