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Ospedale “Perrino”, pazienti trasferite in Chirurgia generale: Asl Brindisi nella bufera

Non accennano a placarsi le polemiche in merito alla decisione della direzione generale della Asl Brindisi di chiudere temporaneamente il reparto di chirurgia plastica dell’ospedale “Perrino”, ma soprattutto di allocare i posti letto di chirurgia senologica e ricostruttiva presso la chirurgia generale. É proprio questa l’origine della polemica innescata da Raffaella Argentieri, presidente della fondazione Tonino Di Giulio, associazione brindisina molto attiva su problematiche legate alla salute e all’ambiente: «Mi verrebbe da dire – dice Argentieri – che siamo passati dalle stelle alle stalle: è davvero grave che le pazienti della Breast unit siano state spostate nella chirurgia generale. La cosa che più ci addolora è la mancanza di chiarezza da parte dell’Asl: per quanto tempo si andrà avanti così? È davvero temporanea oppure è una di quelle temporaneità a lungo termine?».

Programmazione sanitaria

Argentieri riprende il tema che già la segretaria provinciale della Cgil Chiara Cleopazzo aveva affrontato qualche giorno fa: la mancanza di programmazione sanitaria porta a questi problemi, come sottolineava la sindacalista, perché a fronte dell’irrinunciabile diritto alle ferie del personale medico e ausiliario, l’unica soluzione che si riesce a trovare è quella della chiusura dei reparti. E ormai niente sembra più “definitivo” di alcune chiusure temporanee.

«La Breast unit di Brindisi – incalza la presidente della Fondazione – è un’eccellenza a livello italiano, nazionale: è un fiore all’occhiello della Asl, tanto che vi si rivolgono donne dalle province viciniori, quindi Lecce e Taranto, ma anche dal sud barese e a volte perfino dalla Bat. Il personale ha ricevuto premi dalla fondazione Veronesi, e non solo, a testimonianza dell’altissimo valore delle prestazioni fornite a un’utenza purtroppo sempre più ampia. Addirittura un mese fa era stata diffusa la notizia che la Breast unit sarebbe diventata un’unità complessa: tanto complessa da chiudere?».

Tagli insopportabili

Sembra proprio un paradosso: nonostante il continuo aumento di casi di patologie tumorali al seno e la necessità di potenziare sempre di più i servizi offerti a pazienti di sesso femminile e anche maschile, ci si ritrova ad assistere impotenti a tagli sempre più pesanti in tutta la sanità.

«Noi non siamo più disposti a sacrificare l’assistenza – prosegue Argentieri -, anzi direi proprio il diritto alla salute che la costituzione sancisce, in nome di meri obiettivi economici. Accanto a noi, in questa nostra lotta, ci sono anche altre fondazioni e associazioni: d’altro canto il dottor Tonino Di Giulio è stato un pioniere dell’oncologia in territorio brindisino, tra i primi a introdurre le mammografie e i pap-test quando ancora di queste tecniche non si parlava. Per noi è un dovere continuare a batterci per mantenere alto lo standard di cura: quando dovrebbe terminare questa allocazione tra virgolette temporanea? Se la Asl ci risponderà che il 1° settembre, per esempio, tutto ritornerà come prima, ci troverà alle porte del “Perrino” nella prima mattinata di quel giorno a verificare che effettivamente tutto sia stato ripristinato».

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Brindisi, chiude la chirurgia plastica al Perrino. La segretaria Fp Cgil Cleopazzo: «Inizia la sanità differenziata»

Un grave deterioramento del sistema sanitario pubblico a Brindisi: è quello che denuncia Chiara Cleopazzo, segretaria provinciale della Fp Cgil, deterioramento che ha portato alla chiusura “temporanea” della chirurgia plastica del Perrino a far data da ieri. «A causa di un’atavica mancata programmazione sanitaria e insufficienti investimenti economici nel nostro territorio, ovvero nella ASL BR, la sanità è già differenziata anche in relazione alle altre aziende sanitarie della Puglia. Il dato più rilevante è rappresentato dal rapporto posti letto/abitanti che ci vede ultimi in Puglia con numeri da “terzo mondo”».

La questione della chirurgia

Poi l’affondo diretto su una questione appena creatasi: la situazione della chirurgia. «La mancata programmazione sanitaria – come sopra evidenziato – avvenuta in questi anni passati sta determinando, quindi, un ulteriore smantellamento del sistema sanitario Brindisino. Questo è accaduto, nella giornata di oggi, con provvedimento aziendale urgente, si è deciso, in sostanza, di chiudere chirurgia plastica con una serie di articolazioni organizzative da adottare; di allocare i posti letto di Chirurgia Senologica e Ricostruttiva presso

La Chirurgia Generale.

Tali provvedimenti – accusa ancora Cleopazzo – vengono definiti urgenti, così come avvenuto tempo fa nel P.O. Camberlingo di Francavilla Fontana dove fu chiuso “temporaneamente” il punto nascita. Perché poi, tra l’altro, sulle temporanee chiusure di servizi e reparti occorre constatare che nulla sta diventando di più definitivo delle chiusure temporanee».

La “sanità differenziata”

«La situazione denunciata merita, oggi e non domani, risposte straordinarie – conclude la segretaria -, perché il rischio concreto è di avere meno cure e più morti, ma soprattutto non è accettabile anticipare a Brindisi la “sanità differenziata” anche per dare coerenza alla battaglia politico/istituzionale di opporsi alla scellerata scelta del governo nazionale di attuare l’autonomia differenziata».

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