Categorie
Bari News

Bari, a Poggiofranco gli uffici possono diventare case: c’è il sì del Consiglio di Stato

Non solo uffici. Uno dei grattacieli della lottizzazione Noema a Poggiofranco sarà destinato anche ad abitazioni. La conferma arriva con una sentenza del Consiglio di Stato (quarta sezione) firmata dal presidente Vincenzo Neri e dall’estensore Eugenio Tagliasacchi, che respinge il ricorso presentato dal Comune di Bari contro la società Noema Immobiliare S.r.l.. Ci aveva pensato già il Tar, su richiesta dell’azienda, ad annullare il provvedimento con cui nel 2022 l’amministrazione di Bari aveva negato il permesso a costruire immobili ad uso abitativo in quell’area. La pronuncia dei giudici di Palazzo Spada sancisce in maniera definitiva un precedente, stabilendo che, in base all’art.27 della legge regionale numero 51, il cambio di destinazione d’uso si applica anche agli interventi non ancora realizzati, o in corso di realizzazione, già previsti e approvati entro dicembre 2021. Il riferimento è a una norma con cui la Regione supera le disposizioni delle vecchie leggi datate 2007 e 2014, che consentivano il cambio solo per gli immobili già costruiti.

Il diniego

Ma andiamo con ordine. Nel 2022 Noema presenta al Comune una richiesta di permesso a costruire per destinare una parte del lotto A a uso residenziale. Poco dopo arriva la delibera del Consiglio comunale barese da cui scaturirà il diniego di autorizzazione alla società. Noema ricorre al Tar, aprendo la strada a una disputa legislativa tra Regione e Comune. E vince la prima battaglia. Per i giudici amministrativi l’ente comunale non può contrastare o limitare l’applicazione di una legge regionale nel proprio territorio. Ma Palazzo di Città non ci sta e fa appello.

Il Consiglio di Stato

La stessa tesi è stata ora avvalorata dalla sentenza del Consiglio di Stato, che sottolinea come i Comuni possono – ma si tratta di una mera facoltà- consentire il cambio di destinazione d’uso di immobili, purché ciò avvenga nel rispetto della legge regionale, valutando caso per caso e individuando le aree in cui consentirlo. «In questo contesto, dunque, negare in via generale e astratta quanto risulta espressamente ammesso dalla legge regionale significa violare la legge medesima, con la conseguenza che è da reputarsi corretta la decisione del Tar di annullare la delibera del Consiglio comunale di Bari e, per illegittimità derivata, il provvedimento di diniego fondato su quella stessa delibera», scrivono i giudici di Palazzo Spada, secondo i quali il Comune ha espressamente «inteso limitare – attraverso una previsione contenuta in un atto di pianificazione avente carattere generale – gli effetti della legislazione regionale».

Il progetto

Il piano per il quartiere, che risale a diversi anni fa, è di costruire a Poggiofranco un grande centro residenziale, commerciale e direzionale in un’area di circa nove ettari a ridosso di via Mazzitelli.

Categorie
Attualità Bari News

Bari, bimbo si frattura un braccio su una giostrina rotta a Poggiofranco. La denuncia

Un bimbo di 5 anni si è fratturato un braccio dopo essere caduto dalla giostrina su cui stava giocando nel parco don Tonino Bello, nel quartiere Poggiofranco di Bari.

Stando a quanto si apprende martedì scorso il piccolo sarebbe inciampato in un bastone di sostegno della giostra che non era fissato bene.

La denuncia arriva da Onofrio De Giglio, neo consigliere di Fratelli d’Italia al Municipio 2 di Bari, contattato dai genitori del piccolo che hanno informato anche la Polizia locale, intervenuta per un sopralluogo e che ha delimitato la zona con del nastro.

«Ancora una volta denunciamo una grave conseguenza dello stato di cattiva manutenzione in cui versano i giardini cittadini», afferma De Giglio ricordando che il «primo atto dell’insediamento del neo sindaco Leccese è stata l’inaugurazione di un piccolo parco a Carbonara». A questo punto, prosegue De Giglio, «ci chiediamo se oltre a posare davanti alle telecamere intenda dedicarsi alla manutenzione dei pochi spazi verdi presenti in città sui quali si contano ore e ore di inutili video promozionali del suo predecessore (accanto al quale è stato seduto negli ultimi 10 anni) e di qualche assessore, senza però occuparsi di alcun tipo di manutenzione di aiuole, pavimentazioni, giostrine, panchine».

Il consigliere municipale di Fratelli d’Italia chiede «se qualcuno era stato incaricato di occuparsi della manutenzione, perché non lo ha fatto?».

La coordinatrice cittadina di FdI, Antonella Lella, rincara la dose: «Possibile che una amministrazione interessata ad aumentare lo stipendio del nuovo direttore a 168mila euro non si preoccupi di trovare un operaio che avviti il manubrio di una giostrina?» Per Lella «la situazione di degrado in cui versano tutti i giardini della città è sotto gli occhi di tutti».

Exit mobile version