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L’ultimo saluto a Vito Procacci: a lui sarà intitolato il pronto soccorso del Policlinico di Bari – VIDEO

Sarà intitolato a Vito Procacci, prematuramente scomparso a 65 anni, il pronto soccorso del Policlinico di Bari.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano prima dei funerali del dirigente del reparto di Emergenza urgenza dell’azienda ospedaliero-universitaria barese morto la notte di mercoledì scorso, stroncato da un malore mentre faceva un bagno serale a Gallipoli, dove stava trascorrendo le vacanze.

«Vito Procacci è stato per anni un mio compagno di lavoro quotidiano», ha ricordato commosso il governatore pugliese che ne ha ricordato l’impegno per la riorganizzazione dei pronto soccorso, non solo del Policlinico di Bari ma anche degli ospedali delle altre grandi città pugliesi. «In questo momento ci sentiamo smarriti per aver perso un punto di riferimento importantissimo. Un uomo di grandissima umanità, capace di parlare con le persone anche per comunicare notizie terribili e, contemporaneamente, fare coraggio ai giovani che formava all’interno del pronto soccorso. Un uomo – ha aggiunto Emiliano – di straordinaria qualità al quale abbiamo deciso di intitolare il pronto soccorso del Policlinico di Bari che lui stesso aveva progettato. Se l’è meritato sul campo e confermiamo il nostro affetto per lui, per la sua famiglia e per tutti i suoi collaboratori. Non sarà facile andare avanti senza di lui».

Anche il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, parla di Procacci come di «una figura essenziale» per l’azienda ospedaliero-universitaria. «Ha insegnato tanto a tutti – afferma -. Abbiamo pensato di intitolargli il pronto soccorso. Credo che questo sia quello che è giusto fare. Tutta la sua équipe lo vuole, noi lo vogliamo e lo faremo come atto di ringraziamento a Vito e come momento di lasciare la sua memoria ai medici che si alterneranno in quella struttura. Ha creato lui stesso la struttura che oggi vediamo, così com’è organizzata».

Ai funerali ha partecipato anche il presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, che ha sottolineato come Procacci abbia «interpretato molto bene il ruolo di medico rispetto ai princìpi sanciti dal giuramento di Ippocrate. Si è dedicato anima e corpo al suo lavoro, alla professione medica, è stato sempre esemplare».

Nel corso della Festa della professione organizzata dall’Ordine dei medici e che si terrà il 12 settembre al teatro Petruzzelli di Bari a Vito Procacci verrà conferito il Premio della buona medicina.

La cattedrale di Bitonto, città di origine di Vito Procacci, è gremita per le esequie celebrate da don Gaetano Coviello. Sulla bara i simboli della professione che ha esercitato per anni con tanta passione: il camice e lo stetoscopio.

E la sua città si stringe intorno alla famiglia del dirigente medico: «Incarnava davvero il senso di appartenenza al nostro territorio», afferma il sindaco Francesco Paolo Ricci. «Si caratterizzava per la sua estrema generosità ma soprattutto per la sua grande passione per quelle che erano le nostre tradizioni, la nostra storia, i nostri riti». Vito Procacci, ha ricordato il sindaco, «si esponeva in prima linea, è un esempio, rimarrà un esempio che ha dato tanto per la nostra comunità ma per tutto il territorio».

All’esterno della chiesa, dopo il funerale, un lungo applauso e il suono delle sirene delle ambulanze hanno dato l’ultimo saluto a Vito Procacci.

Applausi e sirene delle ambulanze per l'ultimo saluto a Vito Procacci

Il video in questo articolo è a cura di Guerino Amoruso

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Bari Cronaca News

Grave incidente in parapendio a Monopoli: un 46enne in codice rosso al Policlinico – VIDEO

Un parapendista è rimasto gravemente ferito in seguito ad una caduta avvenuta nel primo pomeriggio di oggi nelle campagne di Monopoli, vicino alla Loggia di Pilato.

L’uomo, un 46enne originario di Locorotondo, dopo essersi schiantato al suolo, è stato soccorso dai vigili del fuoco e dai sanitari dal 118 e trasportato d’urgenza in codice rosso al Policlinico di Bari.

Pare che le sue condizioni siano molto gravi, forti dolori alle gambe ma parla e non sarebbe in pericolo di vita.

La dinamica dell’incidente e il salvataggio

L’incidente è avvenuto in zona Impalata, al di sotto della Loggia della Pilato in un’area panoramica solitamente dove abitualmente questi tipi di velivoli compiono i loro lanci. Probabilmente per un cambio improvviso di vento o altre cause da accertare l’uomo ha perso il controllo ed è precipitato nella fitta macchia mediterranea.

Subito allertati i soccorsi, sul posto sono intervenute, oltre a squadre di terra dei vigili del fuoco, anche il Drago 127 del nucleo elicotteri della Direzione regionale dei vigili del fuoco della Puglia.

L’uomo è stato raggiunto anche da terra: aveva contusioni e probabili fratture agli arti inferiori.

Il Drago 127 ha verricellato sul posto un medico e un infermiere dell’auto medica di Alberobello. Anche grazie agli elisoccorritori e al nucleo Saf (speleo alpino fluviale) del comando dei vigili del fuoco di Bari. L’uomo è stato stabilizzato e issato sull’elicottero per essere poi condotto all’aeroporto di Bari dove ad attenderlo c’era già un’ambulanza del pronto soccorso del Policlinico.

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Manca personale al Policlinico di Bari, nuovo affondo dei sindacati: «Cure a rischio»

Non ci stanno le sigle sindacali del comparto della sanità che lunedì scorso sono state a colloquio con il prefetto di Bari per affrontare la grave carenza di personale, che nelle ultime settimane sta mettendo a dura prova il Policlinico di Bari. Dopo la risposta dell’azienda ospedaliera che aveva chiarito come non ci fosse «nessun rischio per la sicurezza dei pazienti e presto arriveranno i nuovi infermieri e Oss previsti dal piano di assunzioni approvato dalla Regione», le sigle sono tornate all’attacco.

L’emergenza

«Sorprendentemente e diversamente dall’esito dell’incontro con il Prefetto di Bari, il direttore generale del Policlinico, racconta alla stampa la beatitudine degli utenti del Policlinico e del Pediatrico, affermando che va tutto bene e non c’è nessun rischio, sulla sicurezza delle cure per i cittadini. Al netto dei fatti di cronaca quotidiani che la stampa racconta del Policlinico e del Pediatrico, per certa parte, fa bene il Dg del più grande nosocomio pugliese a tranquillizzare gli utenti confidando sulla pazienza e perseveranza del personale sanitario che dell’arte di arrangiarsi alle oggettive difficoltà quotidiane, ne ha fatto una ragione di vita professionale».

Il dossier arrivato sul tavolo del prefetto, ha messo nero su bianco la situazione in cui versa un’elevata percentuale di operatori sanitari (circa il 30% della dotazione organica), in particolare infermieri e operatori socio sanitari, è in uno stato di salute precario con prescizioni lavorative che determinano limitazioni alle loro attività con la conseguenza di oggettive difficoltà per l’azienda (sono in aumento, come riferiscono i sindacati di categoria, le assenze per malattie del personale, dato lo stress psicofisico cui è sottoposto). «Affermare, così come ha affermato il Dg alla stampa, che le cure erogate al Policlinico e al Pediatrico sono sicure e quindi conformi alle “buone pratiche sanitarie” e si effettuano nel rispetto dell’ordinamento scientifico e legale, è una lettura ipocrita della realtà e ne prendiamo le distanze. Le scriventi organizzazioni sindacali, diversamente dal Dg, lavorano all’interno delle corsie ospedaliere, ascoltando i lamenti e le imprecazioni dei cittadini/utenti e di tutti gli operatori stanchi di doversi arrangiare ad un quotidianità insostenibile».

Le misure in campo

Durante l’incontro con il prefetto, la direzione del Policlinico ha illustrato alcuni provvedimenti da attivare per cercare di rimediare alla grave carenza di organico. Tra cui l’attivazione di procedure di reclutamento di personale, la richiesta alla Regione di autorizzare in anticipo il piano di assunzioni previsto per il 2025. Inoltre, come assicurato ai sindacati non dovrebbe essere incrementata nè l’attività operatoria e nemmeno i posti letto all’interno dei reparti.

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Attualità Bari News

Morte di Vito Procacci, i messaggi di cordoglio. Emiliano: «Una perdita incolmabile»

«Un risveglio drammatico oggi nell’apprendere dell’improvvisa scomparsa di Vito Procacci, medico, amico e uomo eccezionale». Con queste parole il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, commenta la notizia della morte di Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari.

Il governatore pugliese parla del dirigente medico bitontino come di un «eroe che ha affrontato ogni tipo di emergenza in prima linea dando sempre tutto se stesso per salvare vite e consentire alle persone di guarire».

Sotto la sua direzione, ricorda, «il pronto soccorso del Policlinico di Bari ha fatto un salto di qualità enorme in questi anni in termini di innovazione, logistica, assistenza e cure diventando un punto di riferimento per l’intera comunità».

La morte di Procacci «per la Puglia è una perdita veramente incolmabile», afferma il presidente Emiliano: «Mi unisco con grande commozione al dolore della famiglia, del fratello Giovanni, dei colleghi e delle tante persone che gli vogliono bene», conclude il governatore pugliese.

Il Policlinico di Bari: «Rappresentava l’essenza del medico»

Con un post pubblicato sui canali social istituzionali, anche dal Policlinico di Bari ricordano Vito Procacci.

«È con profonda tristezza – scrivono – che condividiamo la notizia della tragica scomparsa del dottor Vito Procacci, direttore dell’unità operativa di emergenza urgenza del Policlinico di Bari».

Procacci, si legge nel post, era «un professionista straordinario che rappresentava l’essenza del medico di pronto soccorso, per il quale il servizio era una vera e propria missione di vita».

È stato, proseguono dal Policlinico, «una guida per tante generazioni di medici d’emergenza ai quali ha sempre cercato di trasmettere questo senso del lavoro. La sua passione, il suo spirito innovatore e il suo esempio mancheranno a tutta la comunità del Policlinico».

Dall’azienda ospedaliero-universitaria barese esprimono «le più sentite condoglianze della direzione ai suoi familiari».

Leccese: «Altruismo e spirito di servizio rimarranno un esempio per tutti»

«Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci». Così il sindaco di Bari, Vito Leccese, esprime il cordoglio per la morte del direttore del Policlinico rivolgendo un pensiero «alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali».

Leccese ricorda la «generosità, competenza e dedizione» del dottor Procacci «dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l’emergenza Covid-19: sono state – scrive il primo cittadino di Bari – espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi».

Il sindaco di Bitonto: «Professionista straordinario, uomo di rara umanità e dedizione»

In una dichiarazione il sindaco Francesco Paolo Ricci ricorda il primario, nato e residente proprio a Bitonto. «Oggi Bitonto perde non solo un medico di straordinario talento, ma anche un uomo di rara umanità e dedizione. La scomparsa del dottor Vito Procacci ci lascia tutti profondamente scossi», scrive.

«Conoscevo Vito da molti anni – aggiunge – e posso dire senza esitazione che la sua passione per la medicina era pari solo al suo amore per la nostra terra e la nostra gente. Vito ha dedicato la sua vita a curare gli altri, senza badare ai giorni sul calendario e al tempo che scorreva sull’orologio, senza mai fermarsi. E basti ricordare il suo impegno per l’emergenza Covid, a quante vite umane salvate, senza risparmiarsi mai. Il suo impegno e il suo spirito saranno per sempre un esempio per tutti noi».

Ricci esprime, a nome dell’intera comunità bitontina e dell’amministrazione comunale, «le più sincere condoglianze alla famiglia Procacci. Vi siamo vicini in questo momento di grande dolore e vi abbracciamo con affetto».

Anelli (Fnomceo): «Lascia un grande vuoto nella classe medica barese»

«Una persona sempre disponibile, un medico di profonda umanità, un professionista molto competente e preparato. La prematura scomparsa di Vito lascia un grande vuoto nella classe medica barese». Ricorda così Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione degli Ordini dei medici italiani, Vito Procacci.

Nell’esprimere «profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi» Anelli ricorda come «Vito incarnava il simbolo della dedizione al lavoro di medico: in una situazione di perenne carenza di personale, si offriva in prima persona per coprire i turni. La sua abnegazione l’ha dimostrata anche durante la pandemia, quando non si è risparmiato in nessun modo, tanto da ricevere una sanzione per l’eccessivo numero di ore di straordinario. Una multa paradossale, fortunatamente annullata dal risolutivo intervento del presidente Mattarella».

Con l’Ordine dei medici, prosegue Anelli, Procacci ha messo «a disposizione le sue competenze per individuare risposte e soluzioni concrete ed efficaci ai tanti problemi che affliggono la medicina d’urgenza. Ha dato – ricorda – anche un contributo importante a diversi progetti dell’Ordine, come il ciclo di incontri formativi sui colpi di calore».

Anelli, pur «nella tristezza del momento» evidenzia il «moltiplicarsi di morti improvvise che continuano a colpire la nostra categoria. Non nascondo – afferma – che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi», conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Bari.

Decaro: «Perdiamo un professionista che ci ha resi orgogliosi»

L’eurodeputato Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, ricorda che Vito Procacci «è una di quelle persone che, dopo averla conosciuta, è difficile dimenticare. Così come è difficile pensare a lui senza pensare al suo camice bianco, alla sua voce tesa, durante le telefonate nei mesi bui del Covid dal Policlinicio di Bari, all’incredulità mista ad amarezza di tutti davanti a quell’assurda multa ricevuta per “troppo lavoro” in pronto soccorso durante l’emergenza sanitaria».

La scomparsa del dottor Vito Procacci è «una tragedia per la sua famiglia ma anche per la nostra comunità che perde un uomo e un medico che è stato un esempio per tanti. Con lui la nostra terra perde un professionista che ci ha resi orgogliosi».

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Carenza di personale al Policlinico di Bari: «Presto nuovi infermieri e oss»

«Non c’è nessun rischio per la sicurezza dei pazienti e presto arriveranno i nuovi infermieri e oss previsti dal piano di assunzioni approvato dalla regione». È quanto assicurano dal Policlinico di Bari a seguito dell’incontro che si è svolto ieri tra i sindacati, la direzione strategica dell’ospedale e il prefetto del capoluogo pugliese Francesco Russo.

Dall’azienda ospedaliero-universitaria fanno sapere che ieri mattina, durante l’incontro convocato proprio su richiesta dei sindacati, sono stati ribaditi «gli impegni già presi anche ai tavoli sindacali».

Nel dettaglio, si legge in una nota del Policlinico, «sono già stati assunti 18 oss e ne arriveranno altri 17, mentre sono 20 gli infermieri con i quali sarà completato il piano assunzionale autorizzato per il 2024. Ci sarà inoltre una rapida sostituzione del personale con lunghe assenze e la direzione si è impegnata a realizzare interventi per migliorare il benessere organizzativo e l’attività assistenziale del personale», concludono dal Policlinico.

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Carenza di personale al Policlinico di Bari: i sindacati incontrano il prefetto

«Le carenze di risorse umane impattano negativamente sull’applicazione dei protocolli assistenziali e in generale sull’organizzazione del lavoro». È quanto hanno ribadito oggi i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Fials e Nursind in un incontro con il prefetto di Bari Francesco Russo e con la direzione strategica del Policlinico per fare il punto sulle criticità legate alla mancanza di personale nell’ospedale del capoluogo pugliese e al pediatrico “Giovanni XXIII”.

I sindacati, è spiegato in una nota, hanno «ampiamente evidenziato i problemi causati dall’esiguità delle risorse umane, ovvero, i rischi per i pazienti e i riflessi sul personale».

Per le sigle sindacali «garantire all’utenza accettabili standard quali-quantitativi di assistenza diventa molto difficile, e il recupero psicofisico del personale è precluso dall’eccessivo carico di lavoro». Inoltre, «la carenza di Oss condiziona negativamente le attività professionali degli infermieri, i quali sono costretti a svolgere mansioni non contemplate dal profilo professionale», sostengono.

Al termine dell’incontro, il prefetto di Bari ha assunto l’impegno di «compiere ulteriori approfondimenti e di sensibilizzare anche con altri soggetti istituzionali». Sempre stando a quanto riferiscono i sindacati «la discussione resta comunque aperta per garantire diritti e sicurezza a lavoratori e pazienti».

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Policlinico di Bari, sulle visite non eseguite il 14 agosto Emiliano dispone una ispezione – VIDEO

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha disposto una ispezione del Nucleo ispettivo regionale sanità su quanto sarebbe accaduto lo scorso 14 agosto al Policlinico di Bari. Alcuni pazienti prenotati per una visita di Allergologia sarebbero stati mandati indietro per l’assenza dei medici per ferie, con la chiusura dell’ambulatorio non comunicata in tempo.

«Chiederò – annuncia Emiliano – siano presi provvedimenti nel caso dalle ispezioni dovessero emergere situazioni di mancato rispetto dei regolamenti e delle leggi, nonché del rispetto dei pazienti costretti a tornare a casa una dopo prenotazione regolarmente accettata e registrata. Se anche un paziente non fosse stato avvertito della chiusura per un qualsiasi motivo, l’ambulatorio doveva restare aperto»

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Bari, al Policlinico asportato un tumore al cervello in un bimbo attraverso il naso

Un bimbo di appena 8 anni è stato operato, al Policlinico di Bari, per un raro tumore al cervello, localizzato nell’ipotalamo, l’area che controlla le funzioni vegetative.

Il tumore è stato asportato dall’équipe neurochirurgica del professor Francesco Signorelli per via endoscopica, cioè attraverso la cavità nasale.

Si tratta di un trattamento neurochirurgico possibile in pochissimi centri in Italia.

«Non è un approccio frequente nei bambini mentre negli adulti abbiamo un’importante esperienza e arrivano a Bari casi anche da fuori regione», conferma il professor Signorelli, direttore dell’unità operativa di neurochirurgia. «Il bambino – spiega – ha invece spesso un naso troppo piccolo per poter permettere le manovre chirurgiche. In questo caso con il team multidisciplinare con cui studiamo questo tipo di interventi, con gli otorini del team del il professor Quaranta, gli oncoematologi pediatri del dottor Santoro, la dottoressa Perillo, gli anestesisti del professor Ranieri, le dottoresse Riefolo e Paganetti, e i rianimatori guidati dal professor Grasso, l’abbiamo valutato fattibile e preferibile alla via chirurgica transcranica».

L’intervento è stato quindi eseguito senza nessuna apertura del cranio ma operando con gli strumenti endoscopici pediatrici: con la guida del neuronavigatore, i neurochirurghi hanno raggiunto in maniera mini-invasiva la voluminosa massa ipotalamica, nella zona centrale del cervello.

«L’intervento si è concluso positivamente con una resezione completa, evitando danni ai tessuti circostanti», conclude il professor Signorelli.

Il bimbo è ancora ricoverato ma potrà tornare presto a casa.

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Bari, al Policlinico 102 trapianti di fegato in 22 mesi: quasi azzerata la lista d’attesa

Primo centro in Italia per quanto riguarda i trapianti di cuore, il Policlinico di Bari, negli ultimi 22 mesi, è riuscito quasi ad azzerare la lista d’attesa per i trapianti di fegato: ne sono stati eseguiti 102 con ottimi risultati e una sopravvivenza a un anno dal trapianto del 92%.

«Un importante risultato che oggi rende il Centro trapianti di fegato del Policlinico di Bari un centro a medio volume. Con i cinque trapianti effettuati negli ultimi 6 giorni di luglio, abbiamo dieci pazienti attualmente in lista di attesa», spiega il dottor Francesco Tandoi, direttore dell’unità operativa di chirurgia epatobiliare e Centro trapianti di fegato.

Il primo trapianto di fegato al Policlinico di Bari è stato eseguito il 26 giugno del 1998 e in 24 anni, fino al 30 settembre 2022, ne sono stati effettuati 473 complessivi. Dall’arrivo del dottor Tandoi: dieci trapianti negli ultimi tre mesi del 2022, 54 nel 2023 e 38 nei primi sette mesi del 2024 (+12 rispetto allo stesso periodo del 2023).

«Questo risultato è reso possibile – aggiunge Tandoi – grazie alla collaborazione tra la mia équipe medica, infermieristica e di sala, e il lavoro costante e interdisciplinare che coinvolge il gruppo epatologico dei trapianti, coordinato dalla dottoressa Maria Rendina dell’unità operativa del professor Di Leo, il gruppo rianimatorio del professor Salvatore Grasso e quello anestesiologico dei trapianti coordinato dalla dottoressa Giuliana Primicieri, e il coordinamento del Centro regionale trapianti, con il professor Loreto Gesualdo. Il nostro Centro trapianti fegato oltre che per i pugliesi può essere un riferimento anche per le regioni limitrofe».

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Andria, incidente violento tra auto e moto: gravi i 2 giovani centauri al Policlinico

Ieri sera, ad Andria, si è verificato un grave incidente stradale che ha coinvolto due giovani in sella a un ciclomotore e un’auto. Lo scontro, avvenuto all’incrocio tra via Maggiore Giuseppe Galliano e via Padre Savarese, ha provocato il ricovero d’urgenza dei due ragazzi presso il Policlinico di Bari.

La dinamica

Secondo le prime ricostruzioni, i due giovani, di 15 e 13 anni, si sono scontrati con un’Opel Astra condotta da un 77enne, per poi finire contro un muro. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio della Polizia Locale, che ha posto sotto sequestro i veicoli coinvolti.

Le condizioni dei due ragazzi sono apparse subito gravi ai soccorritori del 118, intervenuti sul posto insieme agli agenti della Locale. Il quindicenne è stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Bari e si trova in prognosi riservata. Il tredicenne, pur non essendo in prognosi riservata, ha riportato gravi lesioni e necessita di cure intensive.

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