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Rete ospedaliera, nel piano 20 posti letto in più per Bisceglie

Ottiene 20 posti letto in più l’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie nell’ambito dell’aggiornamento del Piano di riordino della rete ospedaliera pugliese, approvato dalla Giunta regionale. E arriva a 202 posti letto da 182. Le malattie infettive passano da 20 a 30 posti letto, la chirurgia da 16 a 24 e la cardiologia da 12 a 14. Rimangono confermate le altre dotazioni: 24 posti letto di medicina; dieci in geriatria e altrettanti per la lungodegenza; 12 in endocrinologia; in ortopedia 16; 24 in ostetricia, 16 per l’ortopedia, 12 in pediatria e 12 in pneumologia; 14 per terapia intensiva.

L’offerta sanitaria

«L’incremento dei posti letto potenzia ulteriormente il nostro ospedale, nell’ottica di adeguare sempre più l’offerta sanitaria ai crescenti bisogni della popolazione», commenta il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. Il quale parla di «un ulteriore salto di qualità per il Vittorio Emanuele II, che ha già dimostrato svariate volte di essere un polo di eccellenza». Poi ringrazia il personale sanitario «per l’operato quotidiano pregno di professionalità, dedizione, passione e umanità». E ci sono buone notizie all’orizzonte anche per l’ospedale del nord barese, che sorgerà fra Bisceglie e Molfetta, giacchè «con l’aggiornamento del Piano di riordino della rete ospedaliera si registra una assegnazione di ulteriori 44 posti letto, che salgono a 310, aumentando i 281 stabiliti nel 2012», dice ancora Angarano.

L’ospedale del nord barese

«Un’ulteriore ottima notizia – aggiunge – considerando che l’iter per la realizzazione del nuovo nosocomio procede anche in virtù di una proficua sinergia tra tutti i soggetti coinvolti». Il primo cittadino ringrazia il presidente della Regione Michele Emiliano, «per l’attenzione al territorio e in particolare alla richiesta di cura e assistenza che proviene dalle Comunità», la direttrice generale della Asl Bt Tiziana Dimatteo e quella dell’ospedale, Pierangela Nardella. Nella Bat, il piano prevede nuove dotazioni nei pronto soccorso di Barletta e Andria, da un minimo di 10 a un massimo di 20 posti.

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Puglia, ok al riordino della rete ospedaliera: ecco 1.500 posti letto, svolta in Riabilitazione

Via libera al riordino della rete ospedaliera pugliese. La Giunta regionale ha adottato l’altro giorno una delibera in cottura da oltre un anno messa a punto all’epoca dell’ex assessore alla salute Rocco Palese. Un testo oggetto di limature e contro-limature, di natura tecnica, ma prevalentemente politiche per arrivare ad una quadra nella distribuzione dei posti letto.

Il decreto

La Puglia si adegua così dopo sette anni agli indirizzi del cosiddetto Dm 70, un atto di riorganizzazione a livello statale che ha cambiato la filosofia dei sistemi sanitari regionali. In concreto grazie alla rivisitazione ospedali pubblici e privati riceveranno un’infornata di ben 1542 posti letto in più rispetto al quadro attuale: 818 postazioni saranno dedicate agli acuti (medicina generale, chirurgia, ortopedia, geriatria, pneumologia, ecc) di cui 613 al pubblico e 205 al privato.

La ripartizione

Altri 313 letti sono destinati alla Lungodegenza (reparti che ospitano pazienti che necessitano di ricoveri lunghi, fino a 90 giorni), ma ad appannaggio quasi esclusivo del sistema sanitario regionale. Diverso, invece, il discorso per la Riabilitazione che riceverà in totale 432 posti letto quasi tutti destinati alle cliniche private (354) e solo 78 nel sistema pubblico. Nella distribuzione dei posti letto sono conteggiati anche i nuovi ospedali in costruzione, ad esempio il Monopoli-Fasano o il San Cataldo di Taranto, ma anche quelli ancora in fase preliminare (Maglie-Melpignano, Andria, Nord barese). In quest’ultimo caso, per i nosocomi in fase di costruzione, le previsioni del regolamento sui posti letto essendo di completamento prevedono soppressioni e riaperture. Ad esempio su Monopoli saranno trasferiti nel nuovo ospedale i reparti chiave del vecchio San Giacomo che resterà un presidio territoriale di assistenza per le cure di base.

I progressi

Il cuore del provvedimento sta nel balzo in avanti previsto per il settore della Riabilitazione, vero e proprio tallone d’Achille della sanità pugliese. In questi reparti, infatti, le degenze si allungano a dismisura facendo schizzare la spesa nelle aziende sanitarie. Così come i posti letto di area medica o geriatria creano una larga fetta di mobilità passiva, i cosiddetti viaggi della speranza, che si punta a ridurre proprio grazie al riordino ed al completamento dei posti letto così come richiesta dai fabbisogni di Asl, ospedali, Ircss e cliniche private.

Il potenziamento

In tal modo il potenziamento è finalizzato a facilitare le dimissioni e ridurre i tempi di degenza nei reparti per acuti ed i ricoveri extra regionali. A conti fatti i parametri adottati rispettano i criteri fissati dal Dm 70 con la Puglia che resta sotto la soglia massima di 0,7 letti ogni mille abitanti.

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