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Meloni in Puglia, continua il relax in masseria: attesa al Concertone della Taranta

Giorgia Meloni prosegue il suo soggiorno in Puglia, tra relax, buon cibo e chiamate di lavoro. Da dieci giorni la premier si trova presso la masseria Beneficio, nelle campagne di Ceglie Messapica, dove, dopo il maltempo che aveva colpito la zona, gode di un clima più mite, ideale per degustare salumi e formaggi locali, preparati da un “food truck” giunto appositamente nel resort, e gustati insieme alla figlia Ginevra e ad altri ospiti, tra cui l’ex compagno Andrea Giambruno.

La permanenza di Meloni avviene in totale riservatezza, con misure di sicurezza che limitano le interazioni con l’esterno. Tuttavia, l’attesa tra gli abitanti di Ceglie Messapica cresce, nella speranza di una sua apparizione pubblica nel centro storico. Un pensionato del posto, desideroso di incontrarla, si è dovuto accontentare di un selfie davanti al cancello della masseria.

Si vocifera, inoltre di una possibile partecipazione della premier al Concertone della Notte della Taranta a Melpignano il 24 agosto, ma ancora non ci sono conferme ufficiali. Incerte anche le voci su una sua presenza alla kermesse politica “La Piazza” a Ceglie Messapica il 31 agosto, dove è attesa insieme a Salvini e Tajani.

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Salvini-Tajani, sì a Fitto: ok alla candidatura del ministro a commissario Ue

Giorgia Meloni incassa il placet dei due vicepremier e tira dritto verso l’indicazione di Raffaele Fitto quale commissario europeo per l’Italia. Nella giornata di ieri sia Antonio Tajani che Matteo Salvini pubblicamente hanno detto sì al ministro degli Affari europei con deleghe a Sud, Coesione territoriale e Pnrr.

Le parole di Tajani e Salvini

In mattinata, all’interno di un’intervista a un quotidiano, il leader di Forza Italia a domanda specifica ha risposto: «Se ne parlerà con Ursula Von der Leyen, io credo che lui sarebbe la scelta migliore. È preparato e ha esperienza in Europa, fondamentale per trattare i dossier. Sostituirlo come ministro non può essere un problema: tanti conoscono le dinamiche di un ministero in Italia, pochissimi quelle europee, e lui le conosce. È l’uomo giusto», chiosa il ministro degli esteri che dell’Unione europea è stato presidente del Parlamento. Poche ore dopo, all’interno di una diretta social, il segretario della Lega rinforza il nulla osta: «Fitto ha tutti i numeri per essere un ottimo commissario europeo indicato da questo Governo».

La road map di Meloni

Ottenuto il via libera dai soci di maggioranza, la roadmap di Meloni potrebbe prevedere un atto formale in consiglio dei ministri, probabilmente giovedì 29 agosto il giorno prima della scadenza dei termini, fissati dalla presidente della Commissione europea nella lettera inviata ai 27 Paesi dell’Unione subito dopo la sua elezione da parte del Parlamento di Strasburgo a metà luglio con cui ha chiesto di indicare i nomi di coloro che siederanno nell’esecutivo comunitario.

Quindi, per Fitto la strada verso palazzo Berlaymont sembra spianata. Anche le ipotesi che una delega di minor peso possano indurre Palazzo Chigi a virare su un nome alternativo come la direttrice del Dis, Elisabetta Belloni, o il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, sembrano più exit strategy che vere opzioni. Resta solo il nodo di come e quanto spacchettare il portafoglio di deleghe detenuto da Fitto, ma su questo ci saranno tempi e modi per stabilire criteri e competenze a partire dall’ipotesi di un ritorno al Ministero dell’economia del pacchetto Pnrr, che sembra essere stata l’offerta alla Lega da parte di Fratelli d’Italia per il via libera a Fitto.

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Meloni, al vertice in masseria spunta Fontana: si riapre la partita su Rai e Ue

A sorpresa il vertice, annunciato da settimane, tra la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e il suo vice Matteo Salvini è rimbalzato sulle chat e nelle telefonate tra i dirigenti delle opposizioni perché ai cancelli di masseria Beneficio, dove la premier sta trascorrendo le vacanze con i familiari, si è presentato anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. «Che c’entra un’alta figura istituzionale in un vertice politico?», si sono chiesti dal campo largo. Anche perché, annusate le voci interne alla maggioranza, Meloni e Salvini si sono affrettati ad allargare telefonicamente la discussione all’altro vice, Antonio Tajani di Forza Italia. Un invito che ha trasformato quello che all’inizio era stato definito “un semplice saluto” in un vero e proprio summit. Tanto che, al termine, Meloni ha aggiornato la discussione al 30 agosto. A Roma questa volta. Una data che segue immediatamente il consiglio dei ministri in cui si dovrà decidere chi indicare a Ursula Von der Leyen quale commissario europeo per l’Italia.

La posizione di Fitto

Una scelta che è stata oggetto dell’incontro di ieri e su cui resta ancora in pole il nome del ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Una figura che è nel gradimento della stessa presidente della Commissione europea e su cui Meloni non avrebbe dubbi se non fosse per il grattacapo che seguirebbe circa la distribuzione delle deleghe detenute attualmente dall’esponente politico di Maglie. Incentrato sul dossier europeo e sulle questioni interne come le nomine in Rai e nelle Ferrovie dello Stato – e soprattutto la manovra economica che sarà il cahiers de doléances della ripresa – l’incontro a bordo piscina, tra caffè e apertivo rigorosamente con prodotti pugliesi, si è prolungato dalle 15.30 fino a oltre le 18 ed è stato caratterizzato dalle poche parole pubbliche rilasciate da Meloni.

Il caso di Arianna Meloni

Dichiarazioni circa la polemica che ha investito in questi giorni sua sorella, a cui alcuni esponenti dell’opposizione hanno imputato la presenza “inopportuna” ad un vertice proprio sulle nomine pubbliche. Un’accusa che ha fatto ipotizzare, come scritto ieri dal direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti, una possibile “macchinazione” in atto da parte di alcune forze di opposizione insieme a qualche magistrato per aprire inchieste sui dirigenti di Fdi, a cominciare proprio dalla sorella della presidente del Consiglio. Secondo Meloni «è uno schema già visto con Silvio Berlusconi e se fosse vero sarebbe gravissimo».

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Politici in vacanza, Puglia meta preferita non solo da Meloni: Salvini da Bruno Vespa

Mentre molti italiani si dirigono all’estero, i politici del Belpaese preferiscono restare tra le bellezze nostrane. La Puglia si conferma la destinazione più amata, scelta anche dalla premier Giorgia Meloni, che trascorrerà dieci giorni in Valle d’Itria, più precisamente in una masseria di Ceglie Messapica, con la figlia Ginevra, l’ex compagno Andrea Giambruno, e la sorella Arianna Meloni insieme al cognato Francesco Lollobrigida.

A breve distanza, nella tenuta di Bruno Vespa a Manduria, sarà ospite il vicepremier Matteo Salvini con la compagna Francesca Verdini, prima di spostarsi in montagna dopo Ferragosto. Anche la ministra Anna Maria Bernini e il pugliese Raffaele Fitto hanno scelto questa regione, sebbene lontano dalla premier.

La Puglia attrae anche Lorenzo Fontana, presidente della Camera, che ha optato per il Gargano, mentre il presidente del Senato, Ignazio La Russa, divide il suo tempo tra la Liguria e la Sicilia. Ma non tutti restano al mare. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha scelto la tranquillità della Val Badia nelle Dolomiti, mentre Daniela Santanchè e Elisabetta Casellati si dividono tra Cortina d’Ampezzo e la Versilia. Il ministro Paolo Zangrillo combina mare e montagna, mentre Carlo Calenda è uno dei pochi ad andare all’estero, visitando la Turchia con la famiglia.

Tra le scelte più insolite, Antonio Tajani passerà le vacanze nelle campagne di Fiuggi, mantenendo la tradizione, mentre Gilberto Pichetto Fratin tornerà a Biella, e Maurizio Lupi si concederà una pausa a Montecampione dopo il Meeting di Rimini. Elly Schlein, invece, mantiene riserbo, ma potrebbe fare una breve sosta a Lugano, mentre il leader del M5S, Giuseppe Conte, resta in Italia per ricaricare le energie in vista di un intenso autunno politico.

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