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Granchio blu a Santo Spirito, i baresi lo “accolgono”: «Prepariamo il sugo»

Come ben documentato da BIT – LIVE quotidiano online, il famoso granchio blu è arrivato a Bari, più precisamente sugli scogli di Santo Spirito. C’è da capire se lo stupore per il primo ritrovamento è legato al “come verrà cucinato” o ai danni che questa specie può provocare al pescato locale.

Non sono mancati i commenti, di diverso tipo: fra chi dice che «Finalmente ha trovato il suo antagonista naturale…l’uomo barese!», «Ha sbagliato luogo, a Bari si estinguerà presto» e chi spiega come cucinarlo «Un bel pomodorino, aglio e olio» e chi chiede dove si farà la spaghettata.

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Bari, mercato di Santo Spirito nel caos. Nazzarini e Montaruli: «Pessimo inizio per Leccese»


«L’Era Leccese a Bari comincia davvero male». Non usano mezzi termini i responsabili regionali di Fiva-Confcommercio e di CasAmbulanti, Andrea Nazzarini e Savino Montaruli, che hanno ricevuto un provvedimento del Comune di Bari relativo al mercato settimanale del mercoledì a Santo Spirito. Provvedimento a firma del dirigente comunale della Ripartizione corpo di Polizia municipale e Protezione civile, datato 8 agosto.

Il problema

Proprio il mercato del quartiere a nord di Bari è stato più volte al centro dell’attenzione a causa delle assegnazioni dei posteggi che, secondo le associazioni di categoria, non rispetterebbero la legge regionale. Lo stesso dirigente comunale, si legge in una nota diffusa dalle sigle sindacali, aveva assicurato che la situazione sarebbe stata risolta in poco tempo eppure, alcuni mesi dopo, «la condizione di palese ed acclarata illegittimità, messa nero su bianco dal competente settore della Regione Puglia che ha dato ragione ai due sindacalisti ed alle procedure di legge da questi indicate per le assegnazioni dei posteggi, non è stata ancora rimossa». Un’illegittimità alla quale si aggiunge ora il trasferimento di alcuni stalli su altre postazioni.

La posizione dei sindacati

Sull’argomento tornano dunque a farsi sentire i sindacati, secondo i quali a Bari «le cose peggiorano di giorno in giorno e ad essere disorientati non sono solamente gli operatori ma anche le associazioni di rappresentanza, completamente estromesse da qualunque confronto e decisione». Il problema risiederebbe nel fatto che, quando il dirigente sottopose all’attenzione dei rappresentanti sindacali la scelta di quel trasferimento, garantì che non ci sarebbero stati problemi nella collocazione degli stalli così come l’ufficio comunale aveva predisposto e come da planimetria. Oggi, invece, nel provvedimento sarebbero menzionate «diverse problematiche ed incongruenze circa l’ubicazione degli stalli collocati davanti i portoni d’ingresso delle abitazioni private che, di fatto, rendevano incompatibile lo svolgimento dell’attività mercatale con la vivibilità dei residenti». Così come incongruenze esisterebbero fra lo stato dei luoghi e la planimetria originariamente fornita dalla stessa ripartizione, «che ha reso necessario, per garantire la continuità dell’attività lavorativa degli operatori esercenti nel mercato in questione, lo spostamento degli stalli individuati in corrispondenza degli accessi alle residenze private sulla via Suor Maria Lucchesi, originariamente non ricompresa nell’area mercatale».

I dubbi sul provvedimento

Andrea Nazzarini e Savino Montaruli si chiedono, dunque, come sia possibile l’adozione di un provvedimento che prevede l’uso di posteggi liberi, ma senza il rispetto delle procedure di bando previste dalla legge regionale, e come si possa prevedere l’inclusione di nuove aree mercatali non contemplate nel trasferimento del mercato. «Ma davvero a Bari si è arrivato a questo punto? – concludono – Non sappiamo se il sindaco Leccese stia ogni tanto negli uffici comunali a rendersi conto di cosa accade, o se stia sempre per strada seguendo le orme del suo predecessore. Sta di fatto che di fronte a tutto questo non si può tacere e chi stia tacendo non sta certo svolgendo dignitosamente il proprio ruolo».

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Bari, famiglie a rischio sfratto: l’odissea di parco Gentile a Santo Spirito

Una situazione più che mai al limite quella di parco Gentile a Santo Spirito. Più di 180 famiglie vivono ormai in un limbo senza nessuna possibilità di vedere l’uscita ne fondo di un tunnel che si chiama sfratto. Una zona abbandonata a se stessa, quella delle case di Santo Spirito, che sarebbero dovute essere un approdo sicuro per famiglie che hanno creduto alla promessa del Social Housing.

Il social Housing

Si tratta di un contratto con affitto calmierato, dedicato ad edilizia popolare e sovvenzionata. Dopo un primo momento in cui le famiglie hanno gioito nell’avere finalmente un tetto sulla testa da potersi permettere, sono iniziati i problemi.
«Sto qui da 4 anni – racconta il papà di una bambina disabile – avevo fatto un concorso per fitti calmierati e social housing, siamo in tanti ad averlo fatto. Quando abbiamo avuto la casa eravamo felicissimi. Poi l’affitto è iniziato a salire. Abbiamo fatto riunioni, chiesto spiegazioni, ma non ci ha mai risposto nessuno».

Il problema

La quota di locazione ha raggiunto ormai cifre improponibili, ben 727 euro al mese, esorbitante per una zona abbandonata a se stessa, senza servizi, periferica e che sicuramente non è sostenibile per una famiglia che aveva stipulato un canone in Social Housing.

«La situazione è complicata – spiega – l’amministratore di condominio ci ha voltato le spalle, l’azienda di Roma ha già notificato lo sfratto a 20 famiglie, tra le quali la mia. Ho una bambina disabile, sono senza lavoro, se nessuno ci aiuta il 25 settembre sarò in mezzo ad una strada, senza sapere dove andare. Abbiamo fatto domanda di morosità incolpevole, ma non stiamo avendo aiuti dal Comune, anche perchè la Giunta non si è ancora composta».

Il movimento

In aiuto a queste famiglie l’associazione “Lotta per la casa”, che sta organizzando una protesta e un sit-in, per puntare i riflettori su questi nuclei totalmente dimenticati. L’obiettivo è sollecitare un intervento del Comune, che possa intervenire per calmierare gli affitti, magari con fondi Pnrr, e mettere le famiglie nuovamente in grado di poter pagare.

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Bari Cronaca News

Trovato per strada accanto al monopattino: grave un 43enne a Bari. Fermato un anziano

È ricoverato in prognosi riservata l’uomo di 43 anni trovato stamattina riverso sul ciglio della strada a Santo Spirito, quartiere a nord di Bari, con accanto il suo monopattino.

L’uomo è stato soccorso dal personale del 118 che lo ha trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari.

Secondo quanto ipotizzato finora, il 43enne, imbianchino e padre di due figli che risiede in contrada Torriccella a nord di Bari, stava andando al lavoro percorrendo in direzione nord una strada di raccordo tra Torricella e Santo Spirito quando sarebbe stato travolto da un’auto che non si sarebbe fermata a prestare soccorso.

Un 80enne della provincia di Bari indagato per omissione di soccorso

Stando alle indagini condotte dagli agenti della Polizia locale di Bari, alla guida dell’auto che avrebbe investito il 43enne c’era un 80enne, originario della provincia di Bari che è stato fermato ed è indagato per fuga e omissione di soccorso con lesioni gravi.

Sia il monopattino che l’auto dell’anziano, che presenterebbe i segni dell’impatto, sono stati sequestrati insieme ad alcuni pezzi di carrozzeria trovati sul luogo dell’incidente.

La ricostruzione

L’incidente è avvenuto intorno alle 6:30 lungo la strada provinciale 91, nei pressi di via Pantaleo a Santo Spirito.

Ad allertare la polizia locale è stato un parente del 43enne, circa mezz’ora dopo.

Gli agenti, dopo aver effettuato i rilievi sul luogo dell’incidente, hanno avviato le indagini visionando le immagini registrate dalle telecamere della zona. L’auto è stata individuata verso le 10:30 su via Napoli.

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