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Attualità News Puglia

Aggressioni ai medici in Puglia, Abbaticchio: «Dobbiamo chiedere il porto d’armi?»

«Non è più accettabile che in zone isolate e in ambienti non idonei i medici vengano esposti a situazioni sgradevoli e al rischio di aggressioni verbali e fisiche». Lo afferma Ludovico Abbaticchio, presidente nazionale del Sindacato dei medici italiani (Smi), riferendosi alla nuova aggressione ai danni di una guardia medica in Puglia, avvenuta prima di ferragosto a Minervino di Lecce.

«È il secondo episodio in pochi giorni», evidenzia Abbaticchio ricordando anche quanto accaduto a Maruggio dove un’altra guardia medica, anche in questo caso una donna, è stata aggredita da una coppia di turisti, genitori di un bambino che aveva appena visitato.

«Come Smi – ricorda il presidente del sindacato – da sempre a livello nazionale e nelle regioni chiediamo interventi seri ed esaustivi per garantire ai medici e a tutti gli operatori della salute sicurezza e possibilità di lavorare nell’interesse primario della collettività. Ci sono strumenti importanti dalle videocamere alle guardianie ad esempio per garantire per quanto possibile l’incolumità degli operatori sanitari e sociali».

Abbaticchio si chiede se «dobbiamo veramente arrivare per dare sicurezza ai nostri medici alla richiesta provocatoria del porto d’armi per avere più attenzione dalle istituzioni? Ma stiamo scherzando? È ora di dire basta e di investire come regioni e come aziende in strutture idonee per la tutela del medico».

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Cultura e Spettacoli Lecce News

Notte della Taranta, oltre 400 unità per la sicurezza al concertone di Melpignano

Manca sempre meno al concertone finale della Notte della Taranta che, sabato 24 agosto, farà ballare migliaia di persone a Melpignano.

Per l’organizzazione dell’evento si è già messa in moto la macchina della sicurezza che prevede l’impiego di oltre 400 unità tra forze di polizia, protezione civile, vigili del fuoco e personale di Fifa Security.

La regia del dispositivo di security e safety è affidata a una control room, in cui opera un team interforze a disposizione del funzionario della Questura che dirige i servizi di ordine pubblico.

Questa control room, spiega una nota degli organizzatori, è «dotata di un sofisticato sistema di videosorveglianza che controlla l’intera area dell’evento, ma anche le vie di afflusso e deflusso e si interfaccia in sinergia con il Centro operativo comunale, un altro organismo di sorveglianza e coordinamento a cura del Comune di Melpignano e che si avvale di un ulteriore sistema di videosorveglianza e di radiocollegamenti a più ampio raggio».

Il dispositivo di «cinturazione dell’anello esterno – si aggiunge – racchiude al proprio interno l’area dell’evento (vigilata dagli stewards) con 6 varchi, presidiate da forze di polizia e rafforzate dalla presenza di new jersey». Questo dispositivo viene integrato da pre-varchi presidiati esclusivamente da personale della polizia locale, presente con 50 unità, integrato da personale volontario della protezione civile (300 unità).

È prevista poi la collocazione di un campo sanitario in cui opereranno oltre 200 volontari della Croce rossa e il personale medico e infermieristico del 118 per far fronte a eventuali emergenze urgenze in ambito sanitario. Nell’area campo saranno disponibili circa 25 posti letto per le degenze e diverse postazioni di assistenza di primo e secondo livello. Infine, sarà predisposto un presidio fisso dei vigili del fuoco, supportato da elementi mobili.

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Italia Politica Puglia

Valle d’Itria, blitz nella masseria di Meloni. «È per la sicurezza nazionale»

Con in mano un fantomatico progetto per un innovativo sistema militare per la sicurezza nazionale, ieri mattina due uomini hanno tentato di consegnarlo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, bussando al cancello della Masseria Beneficio, nelle campagne della Valle d’Itria. Dopo aver parcheggiato l’auto davanti all’ingresso dove la premier sta trascorrendo i suoi giorni di vacanza, i due, residenti nella provincia di Brindisi, hanno candidamente citofonato spiegando il loro intento. Dopo il primo “no grazie” pronunciato al citofono la sicurezza si è avvicinata chiedendo cortesemente ai due uomini di spostare l’auto e di allontanarsi.

Il progetto a Crosetto

Stando a quanto dichiarato dalle due persone, il loro obiettivo era far pervenire questo progetto al ministro della Difesa Guido Crosetto che «non può rimanere all’oscuro del suo contenuto». Intanto, il buen retiro della leader di Fratelli d’Italia è già in linea con le tradizioni consolidate da cinque anni di vacanze estive nella stessa location.

Le bontà pugliesi

Anche ieri sono giunti nella masseria, alcuni prodotti tipici pugliesi preparati per la premier che, tra la pace e all’ombra degli ulivi pugliesi, continua a occuparsi dell’agenda di governo e della politica estera soprattutto. Infatti, sempre nella giornata di ieri Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, a cui ha ribadito il convinto sostegno dell’Italia alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa di Israele, il presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni unite, Unifil, in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano. Così come sono giunte le note polemiche su una presunta presenza della sorella, Arianna, a un vertice per le nomine Rai che ha fatto levare gli scudi alle opposizioni. Al termine degli impegni di lavoro, però, Meloni non ha rinunciato a una passeggiata nel centro di Ceglie in compagnia della sorella, che è stata raggiunta dal marito, Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura. Così come ha varcato il cancello il compagno della stessa premier Andrea Giambruno. Le due signore si sono concesse un gelato in centro, per poi far ritorno a Beneficio.

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