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Foggia, troppi detenuti “a passeggio” in ospedale. Sappe: «Stop al turismo sanitario»

La situazione all’interno del carcere di Foggia sta degenerando. L’eccessivo numero di detenuti e i frequenti trasferimenti in ospedale, spesso per motivi non urgenti, stanno mettendo a dura prova il personale carcerario e creando seri problemi di sicurezza.

L’ultimo episodio risale a ieri, quando un detenuto 34enne è stato trasferito al pronto soccorso per una cisti, una condizione medica, quindi, che poteva essere gestita all’interno della struttura. Questo ha costretto tre agenti penitenziari a lasciare incustodite le sezioni del carcere, già sottodimensionate a causa della carenza di personale.

Il sindacato SAPPE denuncia da tempo il fenomeno del “turismo sanitario” carcerario, ovvero la pratica di trasferire detenuti in ospedale anche per patologie non gravi, spesso in assenza di reali necessità. Questa situazione non solo mette a rischio la sicurezza del personale e degli altri detenuti, ma grava anche sulle risorse ospedaliere.

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Attualità Basilicata News Puglia

Carceri italiane al collasso, sovraffollamento record in Puglia con il 165%

Un allarme lanciato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale dipinge un quadro allarmante della situazione carceraria italiana. Al 31 luglio, le carceri italiane ospitano oltre 61mila detenuti, superando di gran lunga la capienza prevista e raggiungendo un indice di sovraffollamento del 130%.

Una situazione critica che si riflette soprattutto al Sud, con regioni come la Puglia e la Basilicata che superano di gran lunga la soglia di allarme: carceri pugliesi al 165,37% e lucani con il 150,99%. Tuttavia, la situazione generale è preoccupante e richiede interventi urgenti.

Cause principali:

Mancanza di posti letto, l’inagibilità di diverse celle e sezioni detentive aggrava la situazione; disparità territoriali, al Sud la situazione è più critica a causa di una maggiore concentrazione di detenuti e di una minore disponibilità di posti letto; elevato numero di detenuti stranieri, oltre 19mila detenuti stranieri contribuiscono ad aumentare la pressione sulle carceri italiane.

Conseguenze:

Violazione dei diritti dei detenuti, condizioni di detenzione inadeguate, limitazione delle attività rieducative e difficoltà nel garantire l’assistenza sanitaria; rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, il sovraffollamento può favorire tensioni e scontri tra detenuti; aumento dei costi per lo Stato, la gestione di carceri sovraffollate comporta costi maggiori in termini di sicurezza, assistenza sanitaria e personale.

Il Garante chiede interventi urgenti: aumento dei posti letto, è necessario costruire nuove carceri e ristrutturare quelle esistenti; riduzione della popolazione carceraria attraverso misure alternative alla detenzione e una riforma del sistema penale; miglioramento delle condizioni di detenzione, garantire il rispetto dei diritti dei detenuti e favorire la loro rieducazione.

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