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Salento, liberati mille metri quadri di spiaggia occupata abusivamente: denunciato titolare dello stabilimento

La Guardia costiera in Salento ha restituito ai cittadini circa mille metri quadri di spiaggia occupati abusivamente. A Porto Cesareo circa 300 metri quadri di spiaggia libera erano stati occupati dal titolare di uno stabilimento balneare che aveva raddoppiato il proprio fronte mare. L’attrezzatura è stata posta sotto sequestro e il titolare denunciato.

Mentre a Salve 700 metri quadri di spiaggia libera erano stati occupati abusivamente da due noleggiatori di attrezzature balneari che avevano posizionato ombrelloni e lettini che sono poi stati sequestrati.

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Ombrelloni chiusi ma colazione offerta nei lidi pugliesi: ai clienti pane e pomodoro

Ombrelloni chiusi per due ore ma colazione offerta ai propri clienti. Succede negli stabilimenti balneari pugliesi che hanno aderito allo sciopero dei lidi.

«Noi amiamo i nostri clienti e il nostro lavoro è dedicato a loro. Oggi chiunque sia venuto nei nostri lidi durante lo sciopero ha capito perché è stato chiamato “gentile”: sono state offerte brioche o fette condite con pomodoro, olio, sale e origano. La Puglia e l’Italia vincono per questo: perché noi abbiamo una marcia in più», afferma Antonio Capacchione, presidente del Sib, sindacato nazionale dei balneari e di quelli pugliesi.

Una chiusura di due ore, «di cui i clienti neppure si sono accorti perché il disagio è stato inesistente», ribadisce Capacchione, per protestare contro il governo che sarebbe pronto a indire le gare per il rinnovo delle concessioni demaniali.

L’adesione in Puglia si attesta sui livelli nazionali e oscilla tra il 70 e l’80%, «ma ci sono state località come Otranto, Margherita di Savoia, Lizzano, Manfredonia, Brindisi in cui l’adesione è stata totale», sottolinea Capacchione evidenziando che lo sciopero «è stata la più grande mobilitazione dei balneari della storia perché è andata oltre le nostre aspettative. Basta con la rappresentazione folcloristica dei balneari che non lavorano e guadagnano un sacco di soldi: noi siamo in spiaggia dalle 5 del mattino per garantire tutti i servizi ai clienti. Quello che il governo intende fare è un danno per noi, per l’Italia e anche per l’Europa perché molti dei nostri clienti arrivano da Paesi comunitari e ci scelgono per quello che siamo e offriamo», conclude.

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Stretta sulla movida a Gallipoli, niente alcol da asporto e dj nei lidi: divieto valido dalle 17 in poi

Niente alcol da asporto negli stabilimenti balneari di Gallipoli, nel tratto compreso tra lo stadio comunale e il canale dei Samari, dalle 17 fino alla chiusura dell’attività. Dalle 17 alle 20, inoltre, nei lidi non sarà possibile svolgere attività di intrattenimento musicale utilizzando vocalist e dj, la musica da ascolto sarà invece consentita.

Sono alcuni dei contenuti dell’ordinanza firmata dal sindaco Stefano Minerva dopo una riunione con i gestori dei lidi e il comitato tecnico interprovinciale, in cui è emersa la necessità di adottare misure per salvaguardare la pubblica sicurezza, prendendo anche atto delle recenti risse che si sono verificate. Proprio oggi la Questura di Lecce ha adottato un provvedimento simile nei confronti del lido Zen, a Baia Verde, dove il 3 agosto scorso scoppiò una rissa.

Nei lidi, dunque, la consumazione di alcolici potrà essere effettuata esclusivamente al bancone o presso le strutture amovibili quali ombrelloni, sdraio, sedie, esclusivamente in contenitori di bioplastica compostabile o biodegradabile e non potrà essere utilizzato in alcun caso il vetro. Inoltre, chi esercita attività di commercio itinerante su aree pubbliche lungo il tratto tra lo stadio e il canale dei Samari non potrà vendere alcolici e superalcolici tra 17 e le 6.

Anche sul lungomare Galileo Galilei varrà il divieto di vendita di superalcolici nella fascia oraria compresa tra le 24 e le 6 per chi esercita attività di commercio alimentare su aree pubbliche. Chi non rispetterà le regole dovrà pagare una multa da 300 a 500 euro.

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