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Bari News Salute

Bari, un sms sui cellulari: “Contatta i nostri uffici sanitari”. L’Asl: «È una truffa»

“Contatta con urgenza i nostri uffici socio sanitari, per una comunicazione importante che la riguarda. Chiama e ascolta al numero…”. È il messaggio – sms o WhatsApp – che diversi utenti residenti a Bari e provincia stanno ricevendo sui propri cellulari che, però, non è stato inviato dall’Asl.

Si tratta, infatti, di un invito fasullo perché non proviene da servizi o uffici dell’Azienda sanitaria barese, come spiegano proprio dall’Asl: «Evitate di rispondere o richiamare», affermano in un post pubblicato sui propri canali social, e «fate molta attenzione perché può trattarsi di un probabile tentativo di truffa».

L’Asl Bari ha segnalato l’accaduto alla polizia postale e «suggerisce ai cittadini di non lasciarsi fuorviare da comunicazioni provenienti da mittenti non ufficiali o non chiaramente identificabili» ricordando che «per le comunicazioni di natura sanitaria non vengono utilizzati mai numeri a pagamento ma esclusivamente numeri verdi gratuiti».

L’Azienda sanitaria locale barese, infine, «invita i cittadini a prestare molta cautela e a denunciare casi di questo tipo all’Autorità preposta».

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Attualità Cronaca Lecce News

Lecce, il lavoro online nasconde la truffa: Gianni e Rosa vittime del “money mule”

Si chiama money mule, letteralmente “mulo di denaro”, la recente truffa online che estorce denaro dietro l’illusione di facili guadagni per lo svolgimento di un semplice lavoro online. Ne sono state vittime anche Gianni e Rosa, che avevano risposto a un annuncio di lavoro.

Il money mule

«Il fenomeno del money mule – spiega Marco Schirosi, commissario capo della polizia di Stato, dirigente della sezione operativa distrettuale per la sicurezza cibernetica di Lecce – si riferisce, in senso stretto, a tutti quei casi che vedono coinvolti soggetti, adescati più o meno consapevolmente, che vengono spinti ad effettuare pagamenti per conto di altre persone, solitamente anonime, trattenendo per sé alcune commissioni. Grazie all’intestazione fittizia di uno strumento di credito, i reali percettori delle somme provenienti da illeciti riescono a nascondere le loro identità».

I casi

Non ne erano certamente a conoscenza Gianni e Rosa. In entrambi i casi, l’adescamento è avvenuto tramite messaggi WhatsApp e poi Telegram da un numero straniero. Gianni è stato contattato per mettere alcuni like su video Youtube. Dopo aver svolto il “lavoro”, ha ricevuto sul proprio conto un bonifico di 5 euro e ha deciso di proseguire. Da quel momento i “criminali” gli hanno chiesto di pagare per poter avere nuove commesse, denaro che gli sarebbe stato restituito con la commissione del 30%. Stessa sorte per Rosa, che invece doveva fare degli ordini attraverso una piattaforma, per poi ricevere i soldi investiti più una commissione. Illusione di un bonifico iniziale di 3 euro e poi l’invito a comprare commesse per poter lavorare. In entrambi i casi le vittime sono state derubate di un centinaio di euro.

I numeri nel 2023

«Proprio per la possibilità di declinarsi in una serie indeterminata di condotte – conferma Schirosi – non è facile tenere una statistica completa del fenomeno. Possiamo dire, però, a titolo di esempio, che nella Provincia di Lecce, nel 2023, si sono registrati 8 casi connessi al fenomeno delle truffe romantiche e 63 casi di truffe da trading online». Oltre a dubitare da lavori che offrono facili guadagni, il suggerimento della Polizia Postale è quello di non cliccare mai su link sospetti e diffidare sempre da persone che non si conoscono direttamente e che chiedono denaro o documenti.

«Nel caso, invece, la truffa fosse già stata consumata – conclude Schirosi – è consigliabile attivarsi per evitare danni ulteriori, per esempio notiziando il proprio istituto di credito, e rivolgersi alla Polizia Postale per formalizzare una denuncia».

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Brindisi Cronaca News

Truffa un anziano nel Brindisino, arrestato 20enne di Caserta

Ha truffato un anziano di Cisternino. Un 20enne di Caserta è stato arrestato dopo la denuncia della vittima e le numerose testimonianze. I carabinieri hanno individuando le utenze telefoniche utilizzate dal giovane per contattare l’anziano. L’arresto è stato eseguito sulla base di un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Brindisi su richiesta della locale procura. Dalle investigazioni, sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato contestato, un concreto e attuale pericolo di commissione di reati della stessa specie da parte dell’indagato, attesa la sua affermata pericolosità sociale.

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BAT Cronaca News

Truffa a Barletta: «Si fingeva sordo, scoperto da me che lo sono davvero»

Prima il tentativo di truffa e poi le minacce. Chiedeva un contributo economico per sostenere le associazioni che si occupano di persone con disabilità, l’uomo che sabato scorso, all’ingresso di un supermercato di Barletta, dopo un netto rifiuto alle sue richieste si è mostrato aggressivo. A sventare il raggiro è stata Noemi Diviccaro, che è riuscita a smascherare il truffatore. «Si fingeva sordo e cieco – dice Noemi – peccato, però, che ha beccato me, che sono davvero sorda, a differenza sua che invece non solo si prende gioco di persone che ogni giorno devono affrontare serie difficoltà ma inganna anche la gente pretendendo dei soldi».

Non era la prima volta

E così, l’uomo, che, secondo alcune testimonianze, aveva già cercato di truffare altri clienti del supermercato di via Foggia, è stato allontanato. «Mi fa rabbia sapere che ci sono persone che utilizzano la disabilità come pretesto per estorcere denaro – commenta Noemi – non è giusto. Esistono veramente delle associazioni ma non chiedono un centesimo, per cui, invito tutti a fare attenzione per non cadere in queste trappole». Non si tratta, tuttavia, di un caso isolato. Sono numerose le segnalazioni di tentativi di raggiri nelle città della Bat. I casi più frequenti a Barletta e Andria. I truffatori operano con modalità ben collaudate. Si posizionano nei parcheggi dei supermercati o nelle immediate vicinanze, avvicinando i clienti con varie scuse.

Il ricatto emotivo

Una delle tattiche più comuni è quella di raccontare storie strappalacrime, come la perdita del portafoglio o la necessità urgente di denaro per comprare un biglietto del treno. In altri casi, i malintenzionati fingono di raccogliere fondi per cause benefiche inesistenti, esibendo documenti falsi o volantini stampati per l’occasione. E, anche se l’allerta da parte delle forze dell’ordine è alta, non è semplice arginare il fenomeno: i truffatori, infatti, agiscono in modo rapido e si spostano frequentemente da un luogo all’altro, rendendo difficile la loro individuazione.

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Attualità News Puglia

Affittavano case vacanza in Puglia sul web ma era una truffa: due denunce

Proponevano in affitto una casa vacanza in una località pugliese attraverso annunci sul web, si facevano versare il denaro con un bonifico su un conto corrente online e poi si rendevano irreperibili.

Due uomini campani, di 59 e 62 anni, entrambi con precedenti, sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Tavernelle, in provincia di Perugia, per truffa e sostituzione di persona.

A cadere nella rete dei due presunti truffatori è stato un 50enne umbro. Attirato dall’annuncio, ben costruito e corredato da foto, dopo aver visto l’inserzione, ha contattato il presunto locatore per confermare la prenotazione e ha versato la somma di 640 euro attraverso bonifico bancario su un conto corrente on line, acceso da uno dei due individui, utilizzando false generalità.

A seguito del pagamento però il fantomatico locatore si rendeva irreperibile e vani risultavano i tentativi di contattare l’inserzionista. Maturata la convinzione di essere stato raggirato, la vittima si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia.

I militari hanno individuato gli autori del raggiro di cui uno come il possibile inserzionista e l’altro quale intestatario del conto utilizzato per ricevere il bonifico. I due sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Perugia per le ipotesi di reato di truffa e sostituzione di persona.

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Bari Cronaca News

Bari, continua la “caccia” agli abusivi del trasporto: 3 Ncc multati all’aeroporto

Continua senza sosta la lotta della Polizia Locale di Bari contro il fenomeno del trasporto pubblico abusivo. Negli ultimi giorni, i controlli intensificati presso l’Aeroporto di Bari hanno portato all’individuazione di ben tre veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente (NCC) senza le necessarie autorizzazioni.

Le autovetture coinvolte sono una Opel Insignia, una BMW e una Mercedes Vito Tourer. Tutti i conducenti sono stati sanzionati per violazione dell’articolo 85 del Codice della Strada e i veicoli sottoposti a fermo amministrativo.

I passeggeri, provenienti da diverse località pugliesi (Rodi Garganico, Monopoli e Martina Franca), stavano usufruendo di un servizio di transfer verso l’aeroporto, dietro pagamento di una tariffa. Un fenomeno, quello dell’NCC abusivo, che prolifera soprattutto nei momenti di maggiore richiesta, come ad esempio durante le partenze o gli arrivi dei voli.

La Polizia Locale di Bari, con le sue attività di controllo, mira a tutelare sia gli operatori del settore che lavorano nel rispetto delle norme, sia i cittadini che hanno diritto a un servizio di trasporto pubblico sicuro e affidabile.

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