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“Fazzi”, dopo la Legionella c’è lo stop all’acqua calda: i sindacati a Lecce invocano test su degenti e medici

Allarme Legionella all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Anna Patrizia Barone, direttore medico del presidio ospedaliero, e Roberta Tornese, dirigente medico, con una nota inviata ai referenti infermieristici delle unità operative di Malattie infettive e Psichiatria, hanno imposto il divieto di utilizzare l’acqua calda sanitaria per l’igiene personale dei pazienti raccomandando di utilizzare l’acqua in bottiglietta per il lavaggio dei denti e le salviettine umidificate per l’igiene. Tutto questo si rende necessario in seguito ai risultati degli ultimi campionamenti effettuati nel reparto di Malattie infettive.

Il sindacato

«Si adottino tutti i provvedimenti necessari per prevenire il rischio Legionella nelle unità operative di Malattie infettive e Psichiatria del “Vito Fazzi” di Lecce. Si provveda, inoltre, a sottoporre il personale sanitario e i pazienti all’esame per la ricerca dell’antigene della Legionella per la sicurezza degli ambienti di lavoro». La richiesta è di Francesco Perrone, segretario regionale del sindacato Fsi-Usae. Asl Lecce fa sapere che sono stati avviati i lavori di bonifica dell’impianto idrico dell’intera palazzina dove si trova l’unità operativa di Malattie infettive. Per oggi è previsto l’intervento di disinfezione con iperclonazione per cui è stato disposto il blocco dei ricoveri. I pazienti ricoverati nel reparto, sottoposti a tutte le analisi necessarie, non sono stati trasferiti e beneficiano di tutta l’assistenza e delle cure necessarie. Dagli esami di laboratorio effettuati emerge che non c’è nessun cluster e che nessuno dei pazienti ricoverati nelle Malattie Infettive e nel servizio pschiatrico di diagnosi e cura presenta sintomatologia da Legionella. Gli esami saranno ripetuti tra 10 giorni. Tutto questo è precisato dall’azienda sanitaria locale. «Nessuna negligenza, né sottovalutazione quindi, ma un iter regolare, nel rispetto di norme e della salute individuale e pubblica», sottolinea Asl Lecce. «La sola bonifica non basta», incalza Perrone.

I luoghi a rischio

La Legionella è una malattia infettiva abbastanza grave. «Da qui l’importanza di contenere la proliferazione incontrollata del batterio Legionella in tutti quei luoghi considerati più a rischio», spiega il sindacalista. Quindi, grande attenzione negli ospedali, nelle cliniche e nelle case di cura.

Le norme di sicurezza

«Asl Lecce, per rispettare le norme di sicurezza, dovrebbe effettuare l’analisi della Legionella accreditata; munirsi del documento di valutazione del rischio Legionella; creare un registro con gli interventi di gestione ordinari e straordinari degli impianti; garantire interventi di bonifica e trattamenti di prevenzione; attestare gli adempimenti alle linee guida del ministero della Salute con relativo certificato di avvenuto controllo», sottolinea il sindacalista Perrone.

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Notte della Taranta, in 200mila a Melpignano ballano a ritmo di tamburello – VIDEO

Notte della Taranta, Gaia canta Mena Mena Mò

Una notte intera a ballare la pizzica in piazza San Giorgio a Melpignano. «Questa sera ci divertiamo», hanno annunciato a inizio serata Angelina Mango, Geolier, Gaia, Ste, Luca Faraone prima di infiammare tutto il popolo della Notte della Taranta straripante di entusiasmo. Melpignano è stata letteralmente presa d’assalto da appassionati del tamburello che hanno danzato e accompagnato le esibizioni degli artisti. Il Concertone, che celebra la pizzica e la cultura popolare salentina, è stato diretto dal maestro Shablo.

Il tema

Il tema dell’edizione 2024 è stato “generazione Taranta, tutti i giovani che hanno conosciuto la Taranta attraverso il rito collettivo nato nella Grecìa salentina nel 1998”. La serata è stata condotta da Ema Stokholma. Indimenticabile il colpo d’occhio della piazza e il gioco di luci che l’ha colorata. Il primo appaluso è stato proprio per il maestro Shablo. «Per me è un grandissimo privilegio poter arricchire una musica così sacra come la pizzica con il mio contributo», ha dichiarato Shablo esaltando ancor più il pubblico. Il concertone si è aperto con la potente Pizzica di Aradeo che nei suoi versi contiene il viaggio del tamburello: “lu tamburrieddhu miu vinne de Roma me l’ha cattatu na napulitana me dice cu lu cantu e cu lu sonu ca quando vene iddra lu pagamu” (il tamburello mio viene da Roma, lo ha portato una napoletana, mi dice di cantare e suonare che quando verrà lui lo pagheremo).

I brani della tradizione

Tre ore di incessante ritmo con 30 brani della tradizione, in un vero e proprio viaggio dalla tarantella del Gargano alla pizzica del Salento. Travolgente la Pizzica di Copertino affidata alle voci dell’Orchestra Popolare tutte le donne, che racconta una storia d’amore forte e passionale che mischia i ritmi della danza con i simboli della cultura salentina.

Angelina sul palco

«Siamo già diventati un unico corpo di ballo, Melpignano è in festa, una cosa bellissima», ha detto Shablo prima di presentare Angelina Mango che ha letteralmente infiammato la piazza con “Su picculina”, cantata in perfetto dialetto salentino e poi ha regalato al pubblico una versione tutta nuova del celebre brano La noia firmato da due ex maestri concertatori Dardust e Madame. «Non sembra nata per questo?», ha chiesto Ema Stoholma rivolgendosi al pubblico. «Siamo tutti nati per condividere la musica e questa ne è la dimostrazione. Qui sto imparando tantissimo. Spogliarsi di tutto e divertirsi», ha risposto Angelina. E poi Geolier, Gaia, Ste e Luca Faraone a rendere speciale la serata. L’orchestra popolare, composta da 21 elementi, è stata diretta dal maestro Riccardo Zangirolami. Grande consenso per i brani hit della storia del Concertone: Lu Ruciu de lu mare con Antonio Amato, Pizzica di Villa Castelli con Alessandra Caiulo, Pizzica degli Ucci con le tre voci maschili dell’Orchestra Galeanda, Amato e Paglialunga, la ballatissima Pizzicarella con Stefania Morciano, Acqua de la Funtana con Consuelo Alfieri. Come da tradizione, ha chiuso il Concertone di Melpignano Calinitta-Buona Notte, inno di saluto partecipato dal pubblico. La Notte della Taranta è uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita del Sud.

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Notte della Taranta, 3 ore a ritmo di tamburello: il concertone in diretta su Raitre

Tutti a ballare la pizzica oggi a Melpignano. Torna La Notte della Taranta, l’appuntamento più atteso dell’estate italiana che infiammerà la piazza. Il Concertone, che celebra la pizzica e la cultura popolare salentina, sarà diretto dal maestro Shablo. Il tema dell’edizione 2024 è “generazione Taranta, tutti i giovani che hanno conosciuto la Taranta attraverso il rito collettivo nato nella Grecìa salentina nel 1998”.

I nomi

Sul palco si esibiranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che interpreteranno i canti d’amore, di protesta e di lavoro rivisitati in chiave contemporanea dagli arrangiamenti urban di Shablo ed eseguiti dall’Orchestra Popolare composta da 21 elementi e diretta dal maestro Riccardo Zangirolami. Questa la line-up: Angelina Mango, Geolier, Gaia, Ste, Luca Faraone. Il Concertone sarà trasmesso in diretta da Rai 3 e in simulcast da Radio 2 Rai. Condurrà la serata Ema Stokholma. Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della fondazione La Notte della Taranta, sostenuto dalla Regione Puglia e Pugliapromozione in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e istituto Diego Carpitella. Tre ore di incessante ritmo con 30 brani della tradizione, in un vero e proprio viaggio dalla tarantella del Gargano alla pizzica del Salento.

Un percorso di ricerca

Il Concertone sarà aperto da una potente Pizzica di Aradeo che nei suoi versi contiene il viaggio del tamburello. Immancabili le hit più amate dal pubblico: Acqua de la funtana, Pizzicarella, Lu rusciu de lu mare, Aria caddhipulina. Grande spazio alle lingue minoritarie grico con i testi Klama, Pizzica di Cosimino e Calinitta e in arbëreshë Ec Ec, Lule Lule e, per la prima volta sul palco della Taranta, Manushaqe. Un percorso di ricerca cominciato con l’ascolto delle registrazioni sul campo di Alan Lomax, Ernesto De Martino e Diego Carpitella e proseguito in cinque sessioni di prove dove il maestro Shablo ha scelto quali brani presentare nell’edizione 2024. Tra quelli scelti Malachianta, che Shablo ha mescolato con le sonorità argentine del tango, in omaggio alla terra che ha accolto la sua famiglia di emigranti italiani. Dodici le coreografie costruite da Laccio con “la contaminazione di linguaggi tra il contemporaneo e la pizzica che in alcune di queste performance sarà pura e tradizionale. Abbiamo cercato di creare energie diverse ed originali, e su Malachianta la contaminazione è emozionante”.

Il più grande festival d’Italia

L’apertura del Concertone sarà affidata ad una corale su Pizzica di Aradeo e, per la prima volta sul palco di Melpignano, la tradizionale Tarantella di Sannicandro con Giancarlo Paglialunga. Seguirà una travolgente Pizzica di Copertino affidata alle voci femminili dell’Orchestra Popolare tutte le donne. Angelina Mango, vincitrice dell’ultimo festival di Sanremo, interpreterà Su Picculina in perfetto dialetto salentino e al pubblico regalerà una versione tutta nuova del celebre brano La Noia firmato da due ex maestri concertatori: Dardust e Madame. Attesissima Aria Caddhipulina che darà il benvenuto a Ste, quarta ospite della serata. Come da tradizione, chiuderà il Concertone di Melpignano Calinitta-Buona Notte, inno di saluto partecipato dal pubblico. La Notte della Taranta è uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita del Sud Italia. Ospitato in Salento, è il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare d’Europa. Una collaborazione nata dal legame tra il maestro Isgrò e Massimo Bray, presidente della Fondazione La Notte della Taranta.

Melpignano blindata con oltre 400 unità d’emergenza

Oltre 400 unità tra forze di polizia, protezione civile, vigili del fuoco e personale di Fifa Security garantiranno la sicurezza durante il concertone finale della Notte della Taranta. La regia del dispositivo di sicurezza è affidata ad una control room dotata di un sofisticato sistema di videosorveglianza che controllerà l’intera area dell’evento, ma anche le vie di afflusso e deflusso. Sotto il profilo della sicurezza sanitaria è stato allestito un “Campo sanitario” in cui opereranno oltre 200 volontari della Croce Rossa Italiana e il personale medico e infermieristico del 118, coordinato dal dottor Nicola D’Angelo, per far fronte alle emergenze-urgenze. Nell’area campo saranno disponibili 25 posti letto per le degenze e altre 10 postazioni di assistenza per un totale di 35 posti letto. Presenti nove ambulanze della Croce Rossa Italiana e sei squadre itineranti. Non mancherà un presidio fisso dei vigili del fuoco supportato da elementi mobili.

Come arrivare

Sono tanti i modi in cui si potrà raggiungere Melpignano per partecipare all’imperdibile evento del Concertone. Ci sarà il treno grazie alle Ferrovie Sud Est, vettore ufficiale della Notte della Taranta 2024, con collegamenti straordinari anche in bus. Anche quest’anno la mobility partnership con Busforfun e Parkforfun si rinnova. In campo con le tecnologie e le risorse umane dedicate a rendere l’esperienza degli spettatori quanto più serena possibile. Otto le regioni servite (Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Marche, Lazio) dalle 10 linee autobus dedicate da Busforfun agli spettatori del Concertone, con 45 punti di carico fra cui scegliere per raggiungere Melpignano.

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Lecce, Sant’Oronzo “blindato” ma è polemica sui parcheggi: «Niente nuove aree»

Iniziano oggi i festeggiamenti in onore dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato e l’amministrazione comunale predispone un articolato piano di sicurezza e viabilità con l’obiettivo di garantire la partecipazione all’evento in tutta serenità. Dall’opposizione, però, arrivano le critiche di Marco De Matteis, consigliere comunale ed ex assessore alla Mobilità urbana e sostenibile. «Il piano viabilità di questa edizione della festa di Sant’Oronzo sarà lo stesso degli ultimi due anni. Siamo contenti che ci seguano su scelte che evidentemente erano valide anche per loro», polemizza De Matteis. Intanto, quasi sicuramente, «nonostante gli sforzi profusi», non sarà possibile aprire la darsena di San Cataldo entro il 27 agosto per consentire la processione a mare in onore del santo patrono come avrebbe desiderato l’amministrazione comunale. Lo annunciano l’assessore alle Politiche urbanistiche, Gianpaolo Scorrano, e il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Roberto Giordano Anguilla.

I controlli

«La sicurezza è la nostra priorità assoluta. L’area della festa sarà suddivisa in due settori, ciascuno sotto la supervisione di ufficiali della polizia locale. Complessivamente, saranno impiegate circa 65 unità, incluse quelle assegnate ai turni notturni e ai blocchi stradali. Pattuglie a piedi effettueranno controlli all’interno del perimetro della festa, con un’attenzione particolare alla lotta contro l’abusivismo, il mantenimento del decoro urbano e la sicurezza dei partecipanti. Inoltre, personale civile vigilerà sulla corretta somministrazione di bevande alcoliche, assicurando che non vengano vendute a minori e prevenendo eventuali truffe ai danni degli anziani. A supporto della polizia locale saranno operative 80 unità della protezione civile, dedicate all’assistenza e all’informazione per la popolazione», dichiara Giancarlo Capoccia, assessore alla Sicurezza urbana, polizia locale e protezione civile.

Niente nuovi parcheggi

«Tutto confermato, nessun nuovo contributo, neppure le due nuove aree di interscambio annunciate e di fatto inesistenti. Aree sulle quali l’assessore alla Mobilità aveva dichiarato di essere al lavoro, evidentemente senza essere a conoscenza dell’avvenuta pubblicazione dell’ordinanza che non prevede l’individuazione di nuove aree e relativi collegamenti con navette. I nuovi parcheggi? Non ci saranno. Si riproporrà una soluzione adottata nei piani festività natalizie dall’amministrazione Salvemini, ma si sa, altro è dirle le cose in campagna elettorale, altro è farle davvero», attacca De Matteis.

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Lecce, tutto pronto per Sant’Oronzo: le bande pronte a invadere la “movida”

Sale alta l’attesa in città. Domani iniziano i festeggiamenti in onore dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato. Per la prima volta dureranno ben cinque giorni, dal 23 al 27 agosto. «Abbiamo avuto troppo poco tempo per organizzare la festa e soprattutto abbiamo trovato approvata solo una determina per le luminarie e null’altro. Crediamo di essere riusciti ugualmente ad organizzare una bella festa, una festa per la prima volta di cinque giorni, che abbiamo realizzato coinvolgendo soggetti del nostro territorio», ha dichiarato la sindaca Adriana Poli Bortone durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

Biglietti gratuiti

La festa inizierà domani con “I luoghi del martirio”, incontro di studio che si svolgerà nella chiesa di Sant’Oronzo fuori le mura. Non rappresenta una novità la destinazione dei biglietti gratuiti per il luna park alle 28 parrocchie della città. «Riprendiamo quella che è stata una tradizione nei nove anni della mia passata amministrazione. Le parrocchie sono delle antenne e conoscono bene le situazioni sociali che ci sono in ogni quartiere e sapranno bene come distribuirli. Nessuno di noi prenderà un solo biglietto gratuito», ha sottolineato Poli Bortone.

Fede e solidarietà

«Questi giorni di festa servono a fare memoria delle nostre radici cristiane che sono bagnate nel sangue del martirio per la fede. Ma la festa serve anche per rinnovare la devozione a Sant’Oronzo attraverso la preghiera. Per i cristiani la preghiera a Dio, attraverso l’intercessione dei santi, è un atto di fede e di solidarietà al tempo stesso», ha dichiarato l’arcivescovo Michele Seccia.

L’esperimento

«Siamo orgogliosi e felici di collaborare all’organizzazione per il settimo anno consecutivo. Portiamo avanti il progetto “Lecce nel cuore della tradizione” che mira a mettere in risalto gli aspetti identitari della festa patronale, ragione per la quale abbiamo coinvolto nel programma numerose bande musicali», ha affermato Graziano Cennamo, presidente di PugliArmonica, partner della festa patronale. Gli spettacoli bandistici ci saranno in ogni quartiere, in ogni angolo della città come anche delle marine. Ci sarà una festa itinerante oltre a quella che si svolgerà nella piazza. Il 24 agosto, durante la processione, si svolgeranno tre concerti bandistici, uno per ciascuno dei Santi. «Poi, subito dopo la processione, abbiamo pensato ad un esperimento, con incursioni delle bande nelle strade della movida», ha annunciato Cennamo.

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Rifiuti e parcheggio selvaggio, da Gallipoli a Porto Cesareo: il Salento nella morsa del turismo ”cafone”

Dopo la denuncia di Legambiente Porto Cesareo che aveva parlato di «turismo criminale» perché «consuma e perpetra reati», intervengono i consiglieri di opposizione e del gruppo misto che accusano la sindaca Silvia Tarantino di «scarsa attenzione davanti ad una situazione che sta sfuggendo letteralmente di mano». I consiglieri Eugenio Sambati, Anna Peluso, Francesco Schito, Anna Paladini e Stefano My esprimono molta preoccupazione per i danni che sta subendo Porto Cesareo.

Un paese ferito

«Ci uniamo alla denuncia di Legambiente Porto Cesareo, i danni fisici e d’immagine sono sotto gli occhi di tutti: tratti di muretti a secco distrutti, centinaia di massi sulla spiaggia libera, tonnellate di rifiuti di ogni tipo abbandonati in strada e in spiaggia, segnaletica spaccata, parcheggio selvaggio, campeggio sulle dune, commercio abusivo con gruppi elettrogeni, pozzi neri incontrollati», spiegano i consiglieri. «È uno scenario d’inciviltà sdegnante, stiamo per perdere tutti, il paese è ferito e in sofferenza, le forze sono esigue: pochi gli agenti di polizia municipale, pochi gli ispettori ambientali, scarsa l’attenzione del sindaco davanti ad una situazione che sta sfuggendo letteralmente di mano. Sulla sua pagina Facebook dominano le locandine di eventi d’intrattenimento, nessuna preoccupazione per quello che accade. È accettabile? Non si può andare avanti così», accusa l’opposizione.

Ci tolgono il futuro

Giorni fa, altrettanto dura era stata la denuncia di Legambiente Porto Cesareo che ha scatenato una vera e propria bufera. L’associazione aveva evidenziato che, nonostante l’ultradecennale presenza di un’area marina protetta tra le più grandi d’Italia e di una riserva regionale terrestre di grande valore naturalistico, la realtà non cambia. «Da anni assistiamo ad un uso indiscriminato del territorio e di tutte le risorse ambientali come se non ci fosse un domani, in barba alle leggi di tutela dei parchi e alle basilari norme di pacifica e civile convivenza», l’accusa dei volontari che hanno denunciato il deturpamento della spiaggia e delle dune «ad opera di orde barbariche che non si possono definire turisti, ma teppisti ecologici». «Ci stanno distruggendo il patrimonio naturalistico, ambientale e culturale di inestimabile valore. In buona sostanza ci stanno togliendo il futuro», sostengono i volontari di Legambiente Porto Cesareo.

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Ecco luna park e due mense a Lecce. Per Sant’Oronzo la Giunta Poli Bortone dà il via libera alle giostre nell’area di piazzale Rozzi

Giunta comunale al lavoro la vigilia di Ferragosto: luna park per le festività patronali, ostello della gioventù e mense scolastiche al centro delle delibere approvate. Il tradizionale luna park per la festa di Sant’Oronzo sarà allestito anche quest’anno nell’area di piazzale Rozzi. Gli operatori potranno montare le giostre a partire dal 20 agosto mentre l’apertura al pubblico è prevista per il 23, subito dopo il collaudo. Il luna park resterà aperto fino al 28. I mezzi attrezzati per la somministrazione di cibo e bevande troveranno posto, come negli anni scorsi, nell’area antistante il luna park. La delibera è stata proposta da Maria Gabriella Margiotta, assessora alle Attività economiche e produttive.

Contro il degrado

Su proposta di Gianpaolo Scorrano, assessore al Patrimonio, l’esecutivo cittadino ha concesso l’uso dell’area esterna dell’Ostello della gioventù di San Cataldo alla Federazione imprese demaniali e a Federterziario balneari. La concessione, fino al 15 settembre, consentirà l’organizzazione e lo svolgimento di attività di carattere ricreativo, culturale e sociale. Il provvedimento, fanno sapere da Palazzo Carafa, avrà un duplice scopo: valorizzare la marina a beneficio di quanti la vivono e la frequentano e mantenere e migliorare lo stato di un bene comunale con attività che possono prevenire l’abbandono e il degrado. Con una delibera presentata dall’assessore all’Ambiente Severo Martini, la giunta ha disposto, vicino all’ingresso dell’Ostello, due strutture prefabbricate con servizi igienici e docce, attive con un sistema a gettoniera.

I provvedimenti

Nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione riguardante finanziamenti previsti dal Pnrr, il governo cittadino ha approvato la presentazione della candidatura per la realizzazione di due mense scolastiche e la riqualificazione di un’altra. Una nuova mensa dovrebbe essere costruita a servizio della scuola primaria “Armando Diaz”, in via Aprile. L’altra a servizio della primaria del quarto circolo didattico “Sigismondo Castromediano”, in via Cantobelli. Al centro del terzo progetto, invece, la riqualificazione architettonica e funzionale, con relativa messa in sicurezza, della mensa dell’istituto comprensivo “Stomeo Zimbalo”, in via Carrara. La delibera è stata proposta da Luciano Battista, assessore all’Edilizia sportiva e all’Istruzione. «Una seduta convocata alla vigilia di Ferragosto per approvare provvedimenti importanti», evidenzia il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla.

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Sosta selvaggia a San Cataldo, automobili in doppia fila o a ridosso di curve e incroci: sos al Comune

Soste a ridosso di curve pericolose o nelle immediate vicinanze di incroci e semafori o sotto i cartelli stradali che vengono oscurati. Soste anche sulle strisce pedonali e sui marciapiedi dove sono installati e ben visibili i divieti di fermata. Auto in doppia fila o lasciate davanti a passi carrai, ma non solo. La denuncia è di Davide Stasi, amministratore del condominio “Il Faro”, che ha sottoscritto un documento insieme ad altri 46 condòmini per chiedere all’amministrazione comunale di vigilare affinché siano rispettati limiti, obblighi e divieti.

La trappola

I condòmini del condominio “Il Faro” segnalano ed evidenziano il mancato rispetto del Codice della strada nelle vie Marco Polo, Andrea Doria, Dal Pozzo e Ippolito Desideri. Quest’ultima, in particolare, seppur di proprietà privata, viene presa d’assalto, soprattutto nel fine settimana, da auto di forestieri che rendono difficoltose le manovre di accesso e di uscita delle vetture. «Sempre più spesso, in occasione di eventi e serate musicali, accade di rimanere intrappolati fino a quando non sopraggiunge il proprietario della vettura che ostacola il transito. Il condominio si compone di ben 47 villette a schiera di proprietà di leccesi e non», spiega Stasi. «Sembra che la sosta selvaggia sia consentita. Questo non attiene solo al senso civico di residenti, villeggianti e passanti ma accresce le probabilità che si possano verificare incidenti più o meno gravi. Si chiede, perciò, di porre fine a tali violazioni. E si chiede all’amministrazione comunale e alla polizia municipale di vigilare affinché siano rispettati limiti, obblighi e divieti», afferma Stasi.

Sos al Comune

L’amministratore del condominio “Il Faro” invoca un piano traffico per la marina leccese con un duplice obiettivo: salvaguardare le bellezze naturali come le pinete a tutela della macchia mediterranea e consentire una circolazione più scorrevole, garantendo la sicurezza di mezzi e pedoni. «Si invitano gli enti preposti a formulare contromisure per cercare di mitigare il disagio a cui vanno incontro residenti e villeggianti. Non si può pensare infatti di attuare un “Progetto Via libera” come se le marine leccesi non siano disciplinate da cartellonistica e segnaletica orizzontale e verticale», incalza Stasi che auspica un intervento dell’amministrazione comunale affinché possa trovare una soluzione per risolvere l’annosa questione, tutelando i cittadini senza danneggiare le attività commerciali e i locali serali limitrofi.

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Lecce, stadio moderno e funzionale: al Via del Mare ora si pensa ai parcheggi

Dopo aver ottenuto ben 36 milioni di euro per il riammodernamento e la completa copertura dello stadio “Ettore Giardiniero”, amministrazione comunale e Unione Sportiva Lecce puntano a individuare nuovi parcheggi in un’area vicina allo stadio, tra la tribuna Est e la tangenziale. Un’area, in realtà, destinata ad essere polifunzionale, sottolineano da Palazzo Carafa. È uno degli argomenti al centro del dialogo tra Comune e Unione Sportiva Lecce, collaborazione che presuppone anche la rivisitazione della convenzione tra le due parti.

La convenzione

«Il completamento dello stadio sarà possibile solo grazie all’intervento del governo e all’accelerazione data con il commissariamento dei Giochi del Mediterraneo. Ed è il caso di ricordare anche che il progetto è stato fatto dall’Unione Sportiva Lecce e poi regalato al Comune. L’Unione Sportiva Lecce è stata molto propensa a collaborare con l’amministrazione comunale e noi faremo di tutto per rivedere la convenzione, in modo tale da garantire maggiore sicurezza per il futuro, anche in termini di investimenti», ribadisce la sindaca Adriana Poli Bortone. Un confronto che è andato avanti nell’attesa della firma, arrivata giovedì, del decreto del ministro per gli Affari Europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, dei ministri per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, d’intesa con la Regione Puglia.

La gara d’appalto

Il cospicuo finanziamento arriva nell’ambito dei fondi stanziati per i Giochi del Mediterraneo 2026. Si attende ora il via libera della Corte dei Conti per indire la gara d’appalto. Sull’argomento anche l’opposizione ha fatto sentire la sua voce: «Una gran bella notizia per tutta la nostra comunità sportiva, e non solo, frutto di un lavoro lungo, faticoso e complesso fatto da tante persone, da più governi, sempre con una grande passione. Cambiano i ruoli ma non cambia certo l’impegno e la determinazione che metteremo sempre in campo per la nostra Lecce», ha dichiarato Paolo Foresio, consigliere Pd ed ex assessore della giunta Salvemini.

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Casarano, al prete antimafia don Antonio Coluccia il premio “Apulions” 2024

Don Antonio Coluccia, prete antimafia sotto scorta, simbolo della lotta alla criminalità che da anni mette a rischio la sua vita in uno dei quartieri dello spaccio di Roma a Tor Bella Monaca, ha ricevuto il premio Apulions 2024. Il prestigioso riconoscimento è andato anche a Francesco Palese, giornalista parlamentare di Rainews24 e segretario del sindacato dei giornalisti Rai, Unirai Figec Cisal.

Le eccellenze

Il premio Apulions, giunto alla sua quindicesima edizione, è stato istituito nel 2008, promosso dal Lions Club di Casarano, guidato dal presidente Giulio Spinelli. Un appuntamento che mira a premiare ogni anno le eccellenze del territorio che si sono distinte in diversi ambiti. Nell’occasione, la professoressa Maria Grazia Attanasi ha ricevuto simbolicamente il riconoscimento per il liceo scientifico Giulio Cesare Vanini di Casarano che quest’anno festeggia i cinquant’anni, proprio come il Club di cui è coetaneo. Premiata anche Annamaria Fasano, consigliera di Stato che nella sua carriera ha saputo coniugare il prestigioso e delicato ruolo con l’abitudine alla riflessione critica.

Sono stati inoltre premiati Antonio Filograna Sergio, imprenditore e fondatore del più grande polo del distretto moda nel Salento e Leonardo Potenza, presidente del Consiglio dei Governatori dei Lions Italiani che, con questo incarico, darà un ulteriore impulso di apertura alle nuove esigenze e alle nuove possibilità.

Per la sezione Apulions Young, il riconoscimento è andato a Sara Carra, pilota nazionale di rally, figlia d’arte. Il padre Pierpaolo Carra, infatti, è pilota, dirigente e organizzatore del rally del Salento.

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