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Attualità Matera News Politica

«Connettere Matera con la Basentana». L’appello all’unità del vice presidente della Giunta in Basilicata

L’intervento del vice presidente della Giunta regionale, Pasquale Pepe, a Matera in occasione del premio “Mondi lucani” ha riacceso i riflettori sulla questione delle infrastrutture in Basilicata. Le parole di Pepe, pronunciate in una regione che da anni attende un potenziamento della propria rete viaria e ferroviaria, rappresentano un segnale importante per il futuro dello sviluppo della regione.

Il nodo delle infrastrutture

La Basilicata, pur essendo una regione ricca di storia e bellezze naturali, soffre da tempo di una carenza infrastrutturale che ne limita lo sviluppo economico e sociale.
Le distanze tra i centri abitati, la mancanza di collegamenti efficienti e la scarsa accessibilità rappresentano un ostacolo per l’attrazione di investimenti e per la crescita del turismo.
Solo qualche giorno fa sono state aumentate le corse giornaliere verso l’aeroporto di Bari e verso l’aeroporto di Pescopagano. Un’iniziativa fortemente voluta da turisti e residenti che hanno più volte avuto disagi a causa della mancanza di navette dirette verso gli scali.

L’appello all’unità

L’assessore Pepe ha lanciato un appello all’unità, sottolineando la necessità di superare le divisioni interne alla regione e di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. La sua affermazione «Lo dico da potentino a Matera» è emblematica di questa volontà di superare le antiche rivalità e di costruire un futuro condiviso.

Il punto sulla Basentana

L’intervento di Pepe è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione della strada statale 7 Matera-Basentana, un’arteria fondamentale per la viabilità della regione.
Le richieste del circolo “La Scaletta” di Matera hanno evidenziato l’esigenza di un’operazione verità sull’iter di adeguamento della strada, con l’obiettivo di definire l’arteria nel suo complesso, comprendendo tutti e tre i lotti.
L’assessore ha confermato l’attenzione della Regione sulla questione, ma ha sottolineato la necessità di individuare una priorità d’intervento, puntando in primo luogo sul bypass di Matera. Questa scelta, se da un lato è comprensibile alla luce delle esigenze della città dei Sassi, dall’altro rischia di suscitare perplessità nelle altre aree della regione.

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Attualità News Puglia

Code e rallentamenti sulle statali: il weekend più nero sulle strade della Puglia

Il fine settimana che precede il Ferragosto si conferma il più critico dell’anno sul fronte della circolazione stradale in Puglia. Un bollino che più nero non si può nella giornata di ieri, con code e rallentamenti sulle principali strade delle vacanze. Un bollettino che rischia di diventare ancora più pesante se incrociato col parere dei meteorologi sul week end più caldo del 2024. Gran lavoro anche per la polizia stradale che ha rafforzato il numero di pattuglie sulle principali strade della regione.

Il clou sulla statale 16

Come sempre, la situazione più critica ha riguardato la statale 16, in particolare nel tratto che da Bari porta alle località balneari del Salento. I punti critici sono gli stessi di ogni estate. I primi rallentamenti già ieri mattina, poco dopo le 8, sulla tangenziale barese, all’altezza dei quartieri Japigia (dove le corsie da tre diventano due), San Giorgio e Torre a Mare. Il secondo blocco verso Polignano a Mare e a seguire Monopoli, mete preferite dei “pendolari” del capoluogo. Poi, viabilità più agevole fino a Brindisi dove si sono rivisti gli incolonnamenti, soprattutto all’uscita per il porto. Fino a Lecce la circolazione ha ripreso a scorre anche se a velocità moderata. Situazione un pò meno critica sulla statale 100 che porta verso le località balneari dello Ionio, nel Tarantino e in direzione della statale 106 per la Calabria. I maggiori rallentamenti hanno interessato il tratto dove la carreggiata si restringe e manca il “new jersey” in cemento, in particolare, il percorso compreso tra San Basilio e Mottola.

Code ai caselli e rallentamenti non hanno risparmiato nemmeno l’autostrada A14 all’uscita di Bari e delle altre principali città della regione. Tempi d’attesa decisamente più lunghi per il pagamento dei pedaggi sotto il sole cocente di un agosto poche volte così cocente.

Oggi giornata da bollino rosso

Il grande esodo che precede il Ferragosto proseguirà oggi, giornata da bollino rosso, con un livello di criticità leggermente inferiore perchè si prevede che la maggiore ondata di vacanzieri sia arrivata a destinazione ieri. Ma c’è anche chi all’auto ha preferito il treno per raggiungere le mete dove trascorrere le tanto agognate ferie. Già ieri mattina sul treno intercity partito alle 9 da Bari per Lecce c’era il tutto esaurito con centinaia di turisti in viaggio verso il Salento.

Stop ai mezzi pesanti

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è entrato in vigore venerdì dalle ore 16 alle 22, ieri dalle 8 alle 22 e oggi dalle 7 alle 22.00. Anas ricorda di aver potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e di aver limitato la presenza dei cantieri fino al 3 settembre: sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli precedentemente attivi.

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Attualità Bari News

Cannabis light, associazioni protestano a Bari: «Sbagliato equipararla a quella con Thc»

Si inizia scendendo in piazza Diaz a Bari, ma il flash mob organizzato da Più Europa, Generazione urbana e Sinistra italiana è solo la punta dell’iceberg di un’azione di protesta contro l’equiparazione della cannabis light con quella con Thc. Un dissenso contro il decreto legge Sicurezza, che ha inserito nel tabellario, tra le sostanze stupefacenti, il Cbd che, se la legge passasse, potrebbe essere acquistato solo in farmacia e con prescrizione. «Come Più Europa Bari – fa sapere Claudio Altini – insieme ai ragazzi di Generazione urbana e Sinistra italiana Bari abbiamo voluto manifestare contro il decreto Sicurezza che distruggerà un intero sistema produttivo, mandando a casa (a spese dello Stato) più di 15mila famiglie. Solo per un capriccio dell’attuale governo».

Il settore

L’inclusione del Cbd (cannabidiolo) nella tabella delle sostanze stupefacenti ha suscitato preoccupazioni significative tra i produttori e i lavoratori del settore della canapa, che conta circa 11mila lavoratori e 3mila imprese in Italia. La protesta si basa sull’argomento che la canapa non è una sostanza stupefacente e che il divieto di produzione e commercializzazione danneggerà un settore in crescita, che spazia dalla cosmesi alla bioedilizia.

«Non si tratta solo di cannabis – spiega Altini- ma di tutti quei prodotti che verranno messi al bando per una presa di posizione ideologica. Parliamo di prodotti gastronomici, del comparto del benessere e della bellezza, ma anche dell’edilizia. La canapa infatti è utilizzata anche per produrre mattoni nella bioedilizia, per l’alto valore isolante»

Le mafie

La preoccupazione delle associazioni è che il mercato, se non regolarizzato dallo Stato, possa andare ancor più a foraggiare la criminalità organizzata. «Il mercato della cannabis light – dice Altini – che comprende prodotti a basso contenuto di Thc attualmente è sotto il controllo delle mafie, con un fatturato di circa 7 miliardi di euro. Legalizzare e regolare questo mercato potrebbe portare benefici economici e ridurre l’influenza criminale. L’argomento è sostenuto da studi che dimostrano che il proibizionismo ha solo avvantaggiato le organizzazioni mafiose, mentre l’uso di cannabis tra gli adolescenti è in calo, suggerendo una diminuzione dell’attrattiva dell’illegalità».

Legislazione europea

La protesta si oppone anche a quello che viene visto come un provvedimento isolato rispetto al contesto europeo, dove la commercializzazione del Cbd non può essere vietata. «Questo provvedimento – dichiara Altini – porta a una situazione in cui i produttori italiani potrebbero essere costretti a importare prodotti dall’estero, mentre non potranno vendere i loro prodotti sul mercato nazionale». A settembre, il decreto sarà discusso nuovamente in entrambe le Camere del Parlamento, e gli organizzatori della protesta intendono promuovere un dibattito con esperti e politici.

«Prossimo appuntamento a settembre – conclude -quando verrà discusso da entrambe le Camere il decreto. Organizzeremo un evento con dibattito con Antonella Soldo di “Meglio legale”, un rappresentante di “Cannabis medical center”, l’ospedale privato che riguarda la cannabis medica per spiegare gli effetti benefici sulla salute e Riccardo Maggi, segretario nazionale di Più Europa. Vogliamo interpellare un parlamentare tedesco, per spiegare l’iter per arrivare all’approvazione della legalizzazione intrapreso in Germania».

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Attualità Brindisi News

La via Appia patrimonio dell’umanità: a Brindisi nasce il coordinamento per la governance

Dopo la proclamazione dell’Appia quale bene Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è nato il coordinamento Appia Unesco Brindisi, con la prospettiva di coinvolgere altri enti, istituzioni e associazioni locali. Ne fanno parte Legambiente, Italia Nostra, WWF, Touring Club Italiano, Club UNESCO, Centro Turistico Giovanile (CTG), Amici dei Musei, Soroptimist International Club di Brindisi, Ordine degli Architetti PPC della provincia di Brindisi e Cicloamici.

La governance

Così come previsto nel dossier che accompagnava la candidatura e successivamente la proclamazione dell’Appia quale bene Unesco, si è posto al centro dell’attenzione la costruzione di una governance dei soggetti, nella quale organismi e associazioni nazionali, presenti in tutte le realtà territoriali hanno un ruolo rappresentativo, con attività che, raccordandosi fra loro, si svolgano lungo il tracciato.

Le attività

Si è concordato di realizzare, insieme con tutti i comuni presenti lungo il tracciato dell’Appia nel territorio brindisino e con altri soggetti quali gli enti parco, attività comuni in occasione del festival dell’Appia-Appia Day, il 22 settembre, ma che si svilupperanno nei giorni successivi ed immediatamente precedenti.

I comuni interessati

Sono sull’Appia Claudia: Oria, Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne e sull’Appia Traiana: Fasano, Ostuni, Carovigno e San Vito, oltre ovviamente a Brindisi, dove si svolgeranno iniziative nel Parco Terminale dell’Appia, individuato nell’area del Cillarese, e nel centro storico interamente tipizzato nella proclamazione dell’Appia quale bene Unesco.

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Attualità Foggia News

Marina di Lesina in rivolta contro le strisce blu: «Ci stanno rovinando la stagione»

La quiete estiva di Marina di Lesina è stata scossa da una protesta crescente contro l’introduzione della sosta a pagamento, le note strisce blu. Imprenditori, residenti e villeggianti si sono uniti in un coro di lamentele, denunciando un calo significativo del turismo e un aumento delle tensioni.

«Ci stanno rovinando la stagione», questo il grido d’allarme lanciato da Vincenzo Cicculli, imprenditore locale da oltre cinquant’anni. «Mio padre ha fondato la prima attività di ristorazione qui. Chiediamo semplicemente di abolire le strisce blu e di risolvere i problemi di dissesto idrogeologico che ci affliggono da anni». Anche Antonio Palma, ingegnere e presidente dell’associazione “Pro Lesina Marina”, concorda: «Ci sono ancora molti lavori da fare e bisogna reperire fondi, ma penalizzare i turisti non è la soluzione».

Per coordinare la protesta, è nato il gruppo Facebook “Salviamo Marina di Lesina”, che in poche ore ha raccolto centinaia di adesioni. I cittadini si sentono penalizzati da un provvedimento che considerano ingiusto e controproducente. «Non siamo il bancomat di Lesina», affermano all’unisono. La situazione resta tesa e il futuro di Marina di Lesina appare incerto. La protesta dei cittadini rischia di compromettere la stagione turistica e di danneggiare l’immagine della località.

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Attualità News Puglia

Il grande esodo di Ferragosto, 13 mln in viaggio: la Puglia tra le mete preferite

La Puglia si conferma tra le mete preferite degli italiani per trascorrere le vacanze, anche a Ferragosto.

Saranno 13 milioni gli italiani in viaggio, con una spesa complessiva prevista tra 6,7 e 7 miliardi di euro, per quella che, nel 58% dei casi, è la vacanza principale. Numeri sostanzialmente stabili, rispetto allo stesso periodo del 2023.

È la fotografia scattata dall’Osservatorio Turismo di Confcommercio in collaborazione con Swg sulle vacanze degli italiani per il 15 agosto.

L’82% farà le vacanze in Italia, di questi il 5% dichiara di rimanere in località vicino a casa. Il 18% degli italiani andrà all’estero, in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando era il 22%.

Per le mete, quest’anno trionfano l’Emilia Romagna e il Sud, con Calabria, Sicilia, Campania e Puglia nella top five. Liguria e Toscana sfiorano il vertice della classifica. Per l’estero continua il predominio delle mete greche, spagnole e della costa mediterranea francese.

Mare super gettonato, scelto da un vacanziere su due, ma anche la montagna è molto apprezzata, scelta dal 18% del campione intervistato.

Decisamente meno attrattive per questa settimana le città d’arte, che non raggiungono quota 10%. Nonostante il 31% programmi di soggiornare in seconde case o ospite di amici e parenti, non viene meno, anche in questa settimana clou, l’interesse per le strutture alberghiere che ospiteranno il 23% degli italiani in vacanza.

La metà degli intervistati trascorrerà questi giorni all’insegna del più assoluto relax; un 34%, principalmente composto da giovani tra i 18-34 anni, invece punterà al divertimento. Quasi 4 su 10 dichiarano di scegliere questo periodo perché è l’unico in cui hanno ferie disponibili e a questi si associa un ulteriore 17% che confessa che solo a Ferragosto può fruire dell’ospitalità di familiari e amici. Ma c’è anche un 20% di intervistati che non rinuncerebbe mai all’abitudine di fare vacanza in questi giorni.

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Attualità News Puglia

Coldiretti Puglia, torna il pranzo al sacco in spiaggia: ecco cosa mettiamo nelle borse frigo

L‘inflazione e il caro-vita stanno riportando di moda il classico pranzo al sacco in spiaggia. Secondo un’indagine di Coldiretti Puglia, sempre più italiani scelgono di prepararsi il cibo da casa per risparmiare e godersi il mare senza rinunciare al gusto.

Se una volta la spiaggia era sinonimo di parmigiana e pasta al forno, oggi le abitudini sono cambiate. Le insalate di riso o di farro, i panini farciti con ingredienti freschi e le macedonie di frutta fresca sono sempre più popolari. I consumatori, infatti, sono alla ricerca di opzioni più leggere e salutari, ma anche più sostenibili.

Perché il fai da te è tornato di moda?

Il “fai da te” è tornato di moda per: risparmio, preparare il pranzo a casa permette di contenere le spese, soprattutto in un periodo di alta inflazione; salute, le opzioni autonome sono spesso più salutari e personalizzabili rispetto ai cibi preconfezionati; sostenibilità, ridurre gli imballaggi e scegliere prodotti a chilometro zero è un modo per rispettare l’ambiente.

Nonostante il ritorno del pranzo al sacco, il cibo rimane un elemento fondamentale della vacanza. Circa un terzo della spesa turistica viene destinato all’alimentazione, dimostrando quanto gli italiani amino gustare le specialità locali. Sempre più persone scelgono opzioni senza carne né latticini.

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Attualità News Taranto

La nave Garibaldi della Marina in dismissione: diventerà un museo. Turco: «Sia a Taranto»

La nave Garibaldi, il primo incrociatore portaerei della Marina militare italiana, dopo 40 anni di servizio, dal prossimo primo ottobre sarà collocata in “ridotta tabella di disponibilità” e successivamente in disarmo.

La nave potrebbe quindi essere trasformata in un museo e da più parti arriva l’appello affinché sia realizzato a Taranto, città a cui la storia della Garibaldi è legata grazie alla base della Marina militare dove è di stanza quando non è in missione.

«Nel corso del Governo Conte II lo Stato maggiore aveva promesso la creazione di un museo navale a Taranto, sfruttando gli spazi della nave Garibaldi ormai in dismissione entro fine anno», ricorda il senatore tarantino Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.

Pare, però, che i vertici della Marina militare stiano «pensando di attuare tale progetto nel porto di Genova. Se ciò dovesse verificarsi, non rappresenterebbe altro che un ennesimo scippo al Sud e al capoluogo ionico in barba agli impegni precedentemente assunti», afferma Turco.

Taranto, aggiunge il senatore pentastellato, «è una città che ospita da sempre le basi della Marina militare, ha sacrificato importanti aree del suo territorio ed è giusto che adesso sia messa nelle condizioni di valorizzare la sua storia marittima e militare anche attraverso un polo museale navale ospitato dalla portaerei. Un’infrastruttura che, combinata al Mosa, non potrebbe che accrescere le opportunità turistiche della città delle due mari».

Turco fa appello agli altri parlamentari del territorio e alle istituzioni locali «affinché si faccia fronte comune davanti a questo ennesimo impegno tradito».

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Attualità Basilicata News Puglia

Notte di San Lorenzo, pugliesi e lucani pronti ad un cielo limpido e stellato

Stasera, e fino a lunedì, lo spettacolo è tutto lassù, tra le stelle. La notte di San Lorenzo, da sempre legata alla tradizione delle stelle cadenti, torna a incantare grandi e piccoli. In Puglia e Basilicata, come in tutta Italia, migliaia di persone alzeranno gli occhi al cielo per ammirare le “lacrime di San Lorenzo”, un fenomeno astronomico affascinante che da secoli accende la fantasia e la speranza.

Le Perseidi, questo il nome scientifico delle stelle cadenti di agosto, sono frammenti della cometa Swift-Tuttle che, entrando nell’atmosfera terrestre, bruciano creando quelle suggestive scie luminose. Il picco massimo è atteso per lunedì 12 agosto, quando si potranno osservare fino a un centinaio di meteore all’ora. La buona notizia è che quest’anno la Luna non disturberà lo spettacolo, regalandoci un cielo più scuro e favorendo così l’osservazione.

In Puglia e Basilicata, numerose sono le iniziative organizzate per l’occasione, e diversi sono i luoghi che offrono un ampio panorama senza le luci della città. Tanti gli eventi che combinano l’osservazione astronomica con degustazioni di prodotti tipici locali, passeggiate notturne e visite guidate. Un modo unico per vivere la magia di questa notte speciale.

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Attualità Bari News

Bari, mala movida e spaccio all’Umbertino. I residenti: «Anche qui serve un’ordinanza»

Non solo piazza Umberto e piazza Moro. Dopo l’ordinanza anti-degrado emanata dal sindaco Vito Leccese per rafforzare le misure di sicurezza nelle due zone, arriva la richiesta di un provvedimento simile anche da parte del Comitato di salvaguardia del quartiere Umbertino, attivo sul territorio dal 2015. Il presidente Mauro Gargano, il vicepresidente Orio Moscelli e la fondatrice Irma Melini, hanno inviato una lettera aperta all’attenzione del primo cittadino. «Le nostre proposte negli anni sono rimaste inascoltate. Abbiamo accolto con favore l’iniziativa dell’ordinanza anti-degrado in piazza Moro: le chiediamo adesso di allargare il raggio di azione anche al nostro quartiere, chiedendo misure più specifiche», scrivono dal Comitato riferendosi in particolare al tema della “mala movida”.

I temi

Diverse le criticità messe in evidenza dal gruppo: dalla raccolta differenziata porta a porta per gli esercenti, «i cui rifiuti oggi rendono insalubri le nostre strade; la richiesta del presidio fisso, o meglio del ripristino del vigile di quartiere, capace di identificare eventuali soggetti pericolosi, ma anche capaci di far sentire presente l’Istituzione comunale all’interno del quartiere; ancora il tema del persistente rumore, antropico e non, abbondantemente oltre soglia; senza parlare dell’illegalità, sotto vari aspetti, che prospera in mancanza dei dovuti controlli e ancora il preoccupante fenomeno dello spaccio di droghe, oramai dilagante, che utilizza anche i nostri portoni». Per il comitato, la zona Umbertina, pur essendo area di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale, «è rimasto vittima e ostaggio, proprio a causa della mancata pianificazione territoriale in ordine agli insediamenti delle attività di ristorazione – proseguono i firmatari – del fenomeno della mala movida, soprattutto nel periodo estivo, con tutte le negative conseguenze, anche riguardo al già citato fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e alle violenze di diversa rilevanza penale».

La richiesta

Da qui la richiesta di poter essere ricevuti in delegazione dal sindaco per discutere di persona i problemi che affliggono il quartiere al fine di studiare delle misure di prevenzione e gestione dei fenomeni adeguate. «non comprendiamo perché l’Umbertino non sia destinatario di provvedimenti che tentino di arginare il crescente degrado e le diverse forme di illegalità. Da noi il bivacco diventa caos, sporcizia, spaccio, deregulation. Aggiungiamo che il quartiere è abitato prevalentemente da persone anziane che hanno ormai perso il sonno a causa degli schiamazzi notturni, ma anche da tanti professionisti che hanno paura di rincasare nelle ore serali. Si vive in un clima di insicurezza aggravato proprio dai livelli di spaccio e di consumo di alcol che constatiamo nelle strade e nelle piazze dell’Umbertino».

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