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Attualità Foggia News

Autovelox sequestrati, per quelli di Cerignola potrebbe esserci il falso pubblico

Potrebbero esserci complicazioni nelle vicende giudiziarie relative agli autovelox sequestrati dalla Polizia Stradale a Cerignola e in altre città italiane (come Cosenza, Venezia e Reggio Emilia), il 29 luglio scorso, su disposizione del Gip del Tribunale di Cosenza che ipotizzava nell’impiego del modello T-Expeed v.2.0 il reato di frode nelle pubbliche forniture a carico di sei indagati, amministratori o responsabili per competenza delle procedure di acquisizione e messa in opera dello strumento.

Per il magistrato, gli autovelox non sono a norma perché il regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della Strada del 1992 prevede che possano essere approvati e/o omologati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ma attualmente, mancano le norme tecniche per la procedura di omologazione, per tutti i modelli usati in Italia.

Un sequestro analogo, sempre disposto dal Gip di Cosenza, lo scorso anno, fu annullato dal Tribunale del Riesame che, in ossequio alla norma, riteneva sufficiente la sola approvazione.

Ma, nel nuovo sequestro, il Gip ha citato la sentenza della seconda sezione civile della Corte di Cassazione, numero 10505 del 18 aprile 2024, con la quale l’organo supremo annullava la sanzione ad un automobilista perché ribadiva che per essere in regola, i rilevatori di velocità debbano essere omologati.

Il tal modo, però. tutti i modelli di autovelox in uso in Italia, in attesa di una disposizione normativa che regoli l’omologazione, sono fuori legge: basti pensare allo strumento “Tutor” in Autostrada, gestito dal Ministero dell’Interno, ed anch’esso solo “approvato”.

La Lab Consulenze srl, oggi LaBconsulenze srl, che ha utilizzato in Italia il modello T-Expeed v.2.0 ha impugnato il sequestro, obiettando che il Riesame di Cosenza aveva già rigettato quello dell’anno scorso. In più chiede perché, pur essendo tutti gli strumenti impiegati in Italia nelle stesse condizioni, sono stati sequestrati solo questi modelli.

A prescindere dalla futura sanatoria, tuttavia, il capitolato della gara di Cerignola prevedeva esplicitamente che gli strumenti fossero esclusivamente omologati. La società aggiudicataria avrebbe dovuto, preventivamente, far presente che lo strumento non lo era e chiedere alla stazione appaltante di rimodulare il bando.

Avendo dichiarato di possedere questo requisito necessario, la LaBconsulenze –che era stata l’unica a partecipare al bando- potrebbe aver commesso un falso in atto pubblico.

Potrebbero esserci, quindi, anche implicazioni penali nella vicenda, sia verso la società per la dichiarazione in atti di gara, sia verso la commissione che avrebbe dovuto vigilare susull’effettivo utilizzo dello strumento omologato presente in dichiarazione.

Al tempo stesso, com’è avvenuto a Treviso, potrebbero fioccare le denunce dei conducenti che hanno ricevuto sanzioni sulla base dei rilievi di uno strumento non a norma. Una vicenda complicata, che farà registrare interessanti sviluppi nel corso delle prossime settimane.

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Attualità Lecce News

Gallipoli, torna la ztl nella Baia verde: niente auto fino a settembre

Dopo un’attesa prolungata dovuta alle complesse questioni relative alla rinaturalizzazione della litoranea sud, torna in vigore la ztl nella Baia Verde di Gallipoli. La limitazione, valida 24 ore su 24, è operativa da ieri e durerà fino al 31 agosto, come stabilito dalla giunta comunale e disciplinato da un’ordinanza firmata dal comandante della polizia locale, Antonio Morelli.

Cosa cambia

La reintroduzione della ZTL è stata accolta con favore dai residenti estivi, ma ha suscitato meno entusiasmo tra i balneari e i lavoratori della zona, che finora avevano goduto di un accesso libero per compensare la carenza di parcheggi. Le uniche strade escluse sono il Gran Viale al Mare, via Delle Dune e via Della Chiesa, dove la sosta è consentita solo ai residenti e ai muniti di pass. Per chi accede al perimetro esterno della marina, sono disponibili parcheggi a pagamento sulle strisce blu. Residenti e villeggianti abituali potranno continuare a usare i pass rilasciati negli anni scorsi, tenendoli esposti.

La litoranea sud

La giunta ha formalizzato anche un percorso pedonale e ciclabile sulla litoranea sud, tra il campo sportivo comunale e il primo ingresso della Baia Verde. Il provvedimento, richiesto dalla capitaneria di porto, permetterà il transito dei mezzi autorizzati per garantire l’ordine pubblico fino al completamento del progetto generale di riorganizzazione della mobilità. La questione della “litoranea ibrida” ha suscitato polemiche,e il gruppo consiliare Gallipoli Futura ha presentato un’interrogazione che sarà discussa in consiglio il 7 agosto. La nuova ordinanza prevede il divieto di transito per tutti i veicoli sul tratto tra l’ultima rotatoria dopo il parcheggio dello stadio comunale e il secondo ingresso della Baia Verde.

I permessi

Il 25 giugno, la direzione lavori ha confermato l’agibilità e usabilità del nuovo tracciato per pedoni, ciclisti e veicoli autorizzati, completando così un ulteriore passo verso la riqualificazione e la sicurezza della litoranea sud.

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Attualità Bari News Puglia

Emiliano contro la riforma delle fondazioni liriche: «Non si può centralizzare tutto»

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha espresso forti perplessità sulla riforma delle fondazioni liriche italiane, annunciata dal governo. Emiliano si unisce alle preoccupazioni già espresse da numerosi sindaci e dall’Anci, sottolineando l’importanza di un coinvolgimento degli enti locali in questo processo.

«Le fondazioni liriche sono un patrimonio nazionale, ma non possono essere gestite in modo centralizzato, marginalizzando il ruolo degli enti locali che le hanno fondate e le sostengono economicamente», ha dichiarato Emiliano.

Il governatore pugliese ha sottolineato il contributo significativo della Regione Puglia al Teatro Petruzzelli e ha espresso preoccupazione per un possibile ridimensionamento del ruolo dei soci pubblici all’interno dei consigli di amministrazione delle fondazioni.

«Se si vuole mettere in discussione il legame tra le fondazioni e i loro territori, si rischia di provocare un disimpegno degli enti locali con gravi conseguenze sull’occupazione e sulla produzione culturale», ha avvertito Emiliano. Il governatore pugliese ha annunciato la sua intenzione di promuovere un’azione coordinata all’interno della Conferenza Stato-Regioni per avviare un confronto con il Ministero e scongiurare una riforma che comprometta il ruolo dei territori e degli enti locali.

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Attualità Basilicata News Puglia

Carceri italiane al collasso, sovraffollamento record in Puglia con il 165%

Un allarme lanciato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale dipinge un quadro allarmante della situazione carceraria italiana. Al 31 luglio, le carceri italiane ospitano oltre 61mila detenuti, superando di gran lunga la capienza prevista e raggiungendo un indice di sovraffollamento del 130%.

Una situazione critica che si riflette soprattutto al Sud, con regioni come la Puglia e la Basilicata che superano di gran lunga la soglia di allarme: carceri pugliesi al 165,37% e lucani con il 150,99%. Tuttavia, la situazione generale è preoccupante e richiede interventi urgenti.

Cause principali:

Mancanza di posti letto, l’inagibilità di diverse celle e sezioni detentive aggrava la situazione; disparità territoriali, al Sud la situazione è più critica a causa di una maggiore concentrazione di detenuti e di una minore disponibilità di posti letto; elevato numero di detenuti stranieri, oltre 19mila detenuti stranieri contribuiscono ad aumentare la pressione sulle carceri italiane.

Conseguenze:

Violazione dei diritti dei detenuti, condizioni di detenzione inadeguate, limitazione delle attività rieducative e difficoltà nel garantire l’assistenza sanitaria; rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, il sovraffollamento può favorire tensioni e scontri tra detenuti; aumento dei costi per lo Stato, la gestione di carceri sovraffollate comporta costi maggiori in termini di sicurezza, assistenza sanitaria e personale.

Il Garante chiede interventi urgenti: aumento dei posti letto, è necessario costruire nuove carceri e ristrutturare quelle esistenti; riduzione della popolazione carceraria attraverso misure alternative alla detenzione e una riforma del sistema penale; miglioramento delle condizioni di detenzione, garantire il rispetto dei diritti dei detenuti e favorire la loro rieducazione.

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Attualità Cronaca Lecce News

Lecce, case vacanze affittate in nero: ricavi non dichiarati per oltre 100mila euro

Villette, appartamenti e case vacanza affittate con contratti irregolari. Si sono conclusi i controlli incrociati dei finanzieri nei confronti di proprietari di unità immobiliari particolarmente richieste dai turisti in Salento. Dopo segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”, è emerso che i proprietari i hanno omesso di dichiarare al Fisco i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili soprattutto in zone costiere. Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro. 

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Attualità News Puglia

Caldo record in Puglia, weekend con picchi di 44 gradi: «Calo dopo Ferragosto»

L’Italia si divide a metà tra caldo torrido e primi segnali di rinfrescamento. Mentre il Sud, in particolare la Puglia, continua a soffrire sotto una cappa di calore con picchi di 44 gradi, il Centro-Nord inizia a respirare un’aria più fresca grazie al passaggio di un leggero maestrale. Le temperature non accenneranno a diminuire almeno fino alla metà di agosto.

Una tregua dopo Ferragosto?

C’è però una buona notizia per i pugliesi: secondo MeteoLive, un cambiamento potrebbe arrivare intorno alla metà del mese, con un generale calo delle temperature su tutto il territorio italiano. «L’arretramento del caldo intenso verso sud è innegabile», affermano gli esperti, lasciando intravedere un possibile sollievo dopo Ferragosto.

Fino ad allora, però, l’afa sarà la protagonista indiscussa e continuerà l’emergenza siccità. Si consiglia quindi di prendere tutte le precauzioni necessarie per affrontare il caldo torrido, come bere molta acqua, evitare le ore più calde della giornata e indossare abiti leggeri.

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Attualità Bari News

Bari, piazza Umberto invasa da siringhe, ventilatori e falò di rifiuti. Le pulizie? Toccano ai giardinieri

Ore 11.45, mancano solo gli ultimi quattro rettangoli di terreno, nemmeno i peggiori dopo i quattro furgoni carichi di rifiuti già portati via. C’è un ventilatore, uno zaino impilato, bottiglie di Peroni e di acqua, una di limonata.
Cumuli di carte, escrementi umani, una rastrelliera di plastica sulla quale prende sole un paio di scarpe e una borsetta, monticelli di quel che resta dei falò notturni. È piazza Umberto, terra di nessuno e di tutti, dei turisti che “entrano” nel salotto buono della città, via Sparano, dopo aver attraversato piazza Roma, altro buco nero di degrado e paura, dove gli homeless frugano nella spazzatura. Terra, soprattutto di gruppi di extracomunitari che spacciano, si drogano e ci fanno nottata.

I giardinieri spazzini

Sono le 11.45 e la squadra della Multiservizi, incaricata di manutenere i giardini, di sfoltire aiuole, decespugliare, ripulire bordi dalle erbe infestanti, curare le panchine, sta invece ultimando le pulizie della terra di nessuno. Poco lontano “vigila” un’auto della polizia municipale, che poi si allontana. Sono in quattro e tra le mani non hanno cesoie, ma rastrelli che usano per raccogliere quei rifiuti che, evidentemente, chi doveva ripulire ha invece dimenticato, ha omesso. A ognuno il suo, si immagina. E cioè: Amiu pulisce, Multiservizi cura il decoro urbano, come stabilisce la convenzione con il Comune di Bari. E invece no. Perché ieri, come molte altre volte, per sette ore, dalle 5 del mattino a mezzogiorno, i quattro dipendenti della Multiservizi hanno raccolto rifiuti, riuscendo anche a sistemare qualche aiuola. Piazza Umberto, se ti guardi attorno, per qualche ora è un bel posto.

La sicurezza

Nell’andirivieni di turisti appena arrivati a Bari, con le valigie colorate al seguito e gruppi di ragazzi che si spostano con i bus in partenza da piazza Moro, durante le ore del giorno piazza Umberto sembra meno pericolosa. Ma quando il via vai si affievolisce, quando si fa sera, torna ad essere terra di nessuno, o di tossicodipendenti. E allora, chi ci vive, chi la deve attraversare, ha paura. Sono anni che i residenti chiedono un intervento risolutivo, di poter tornare a casa senza accelerare il passo e rischiare di essere accoltellati per pochi euro. Gli extracomunitari, quelli che la notte accendono i falò, bevono e urlano, sono sempre lì. La mattina passano i giardinieri a pulire.

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Attualità Bari News

Bari, caos all’Erp. La denuncia di Lotta per la casa: «Niente privacy e troppi disagi»

«Accade ogni martedì e giovedì. È sempre la solita storia, ma ora la gente è esausta». La denuncia è di Giacomo Biancofiore, attivista del movimento Lotta per la casa, che racconta una situazione di estremo disagio per coloro che usufruiscono dei servizi dell’ente per L’edilizia residenziale pubblica (Erp). Il quadro della situazione dipinto dal volontario ritrae una realtà che sarebbe assolutamente fuori controllo. «Le persone in attesa fuori dagli uffici Erp del Comune di Bari sono sempre più numerose – tuona Biancofiore – tra donne incinte, anziani e bambini. Nonostante si tratti di un ufficio pubblico con orari di apertura limitati, l’accesso viene negato: la funzionaria giustifica la decisione dicendo di non sentirsi al sicuro e di temere aggressioni. Ma come si può temere donne e bambini? Fuori fa sempre più caldo, non ci sono sedie né ombra per riposare».

Da mesi vengono segnalate le singolari modalità di gestione degli uffici Erp, con assenza di verbalizzazione e tracciabilità dei colloqui e dei solleciti dei cittadini, totale mancanza di privacy e di spazi adeguati.

La protesta

Nonostante le denunce, la situazione è peggiorata. Per bloccare le proteste e i tafferugli, è intervenuta anche la Digos che, a seguito della richiesta dei funzionari, hanno presenziato agli incontri.

«Ogni settimana accompagniamo gli utenti – spiega – e loro ci chiedono di essere presenti. C’è sempre una forte presenza dei vigili urbani, ma l’ultima volta è stata chiamata la Digos e non si capisce esattamente il perché. È diritto delle persone avere accompagnamento sindacale. Ma è anche loro diritto quello alla privacy.

È assurdo che la Digos assista ai colloqui tra il dirigente e i cittadini. Questi ultimi devono raccontare loro vicende personali, e non vedo perché la polizia dovrebbe essere presente ai colloqui».

I disservizi

Criticità anche per come viene gestito il servizio, con sportelli a ridosso dell’entrata, che non garantiscono la privacy, nessun ordine di prenotazione e sopratutto nessun documento che attesti quanto il funzionario comunica al cittadino.

«La presenza addirittura della Digos – afferma – ha una funzione intimidatoria, suggerendo all’utenza di non protestare di fronte alla mala gestione e agli atti illegittimi di chi amministra la cosa pubblica. Questa vicenda esemplifica come il diritto alla casa sia spesso negato, con conseguenze sociali drammatiche». La richiesta è che si possa porre rimedio a questa incresciosa condizione, pensando al benessere dei cittadini.

«Le istituzioni devono garantire condizioni dignitose di accesso agli uffici pubblici – conclude Biancofiore – e fornire risposte concrete alle esigenze abitative, senza ricorrere a metodi intimidatori. Solo attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini si potrà realizzare un vero cambiamento sociale».

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Attualità Lecce News

Svolta per Sant’Oronzo: a Lecce i giorni di festa diventano cinque per il patrono

Si avvicina la festa di Sant’Oronzo e sale alta l’attesa in città. Saranno cinque giorni di grandi festeggiamenti, dal 23 al 27 agosto. La giunta comunale, presieduta dalla sindaca Adriana Poli Bortone, ha approvato gli atti di indirizzo per l’organizzazione delle festività dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, prevedendo per il 23 iniziative culturali legate alla figura del Santo patrono e per il 27, invece, iniziative nelle marine. Una svolta storica rispetto alle precedenti edizioni della festa che duravano tre giorni.

Le bancarelle

La fiera tradizionale si svolgerà dal 23 al 26 agosto nel cuore della città, nelle strade vicine a piazza Sant’Oronzo. Gli operatori commerciali saranno presenti con le loro bancarelle lungo viale XXV Luglio (solo sul lato destro, da via Matteotti a via Trinchese, e solo sul lato sinistro da via Trinchese a via Fazzi); in viale Marconi (solo sul lato sinistro); in via Cavallotti (su entrambi i lati della corsia interna, fino a via Costa); in viale Lo Re (solo sul lato destro spalle allo spartitraffico del cinema Massimo fino a porta San Biagio esclusa); in via Costa (su entrambi i lati). Il luna park sarà allestito, dal 20 al 28 agosto, nel piazzale antistante lo stadio. Vicino alle giostre, di fronte alla curva Nord dello stadio e a viale Giovanni Paolo II, troveranno posto i titolari dei camion attrezzati per la somministrazione di alimenti e bevande. Naturalmente non mancherà il suggestivo allestimento delle luminarie, segno distintivo della festa per eccellenza dei leccesi, diventata appuntamento immancabile anche per turisti e visitatori.

Le priorità

Nei giorni scorsi, in una riunione con i rappresentanti dei settori comunali interessati, sono stati concordati aspetti organizzativi e soluzioni operative. L’amministrazione ha preso in esame le proposte riguardanti attività culturali e spettacoli dando priorità a quelle che hanno uno spiccato valore identitario e con un forte legame con le tradizioni. Il programma che il governo cittadino vuole realizzare prevede, in particolare, iniziative culturali legate alla figura di Sant’Oronzo, spettacoli con le tradizionali bande musicali, spettacoli di teatro in vernacolo nel chiostro dei Teatini, una rassegna di attività all’interno della chiesa di Santa Maria della Nova, l’esposizione di sculture in ulivo a cura della Rete di maestri salentini, lo spettacolo pirotecnico in città e iniziative nelle marine. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, quando il programma sarà definito nei dettagli.

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Attualità BAT News

Entro il 2026 la nuova fermata ferroviaria Ospedale di Barletta: investimento da 22 mln

Sarà pronta entro il 2026 la nuova stazione Ospedale di Barletta. A darne notizia è Rete ferroviaria italiana (Rfi) che ha aggiudicato la gara d’appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione della fermata alla ditta Doronzo Infrastrutture srl.

La nuova fermata sorgerà fra la stazione di Barletta e la fermata di Canne della Battaglia sulla tratta Barletta-Canosa di Puglia e sarà accessibile tramite una nuova viabilità che si collegherà al tessuto viario esistente.

La nuova fermata sarà dotata di un parcheggio di circa 140 posti auto (compresi quelli per persone a mobilità ridotta), di una fermata bus-navetta e di un terminal per la sosta bus a lungo termine, di un percorso pedonale protetto, attrezzato con sistemi di schermatura solare, di arredo urbano per il collegamento diretto con l’ingresso dell’ospedale Dimiccoli e di un percorso ciclabile per il collegamento con il sistema di mobilità ciclabile urbana prevista nel Pums di Barletta.

La fermata costituirà un nodo di interscambio modale treno-bus, treno-auto privata, treno-bici, in linea con gli obiettivi del piano di integrazione con altri sistemi di trasporto.

La nuova fermata migliorerà l’accessibilità territoriale alla rete ad alta velocità-alta capacità (AV/AC), consentendo di estendere il bacino potenziale dei viaggiatori attraverso un nodo di interscambio treno-gomma, e garantirà un collegamento ferroviario metropolitano con la stazione di Barletta Centrale riducendo il flusso di auto nell’ottica di una mobilità ecocompatibile per la connessione periferia-centro.

L’investimento complessivo è di 22 milioni di euro finanziati con fondi nazionali.

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