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Potenza, dopo sette anni torna il Basilicata Pride: «Un’idea trasversale di libertà»

Manca poco al Potenza Basilicata Pride che torna domani nel capoluogo lucano a sette anni dalla prima edizione. L’appuntamento è alle 15:30 in piazza Prefettura da dove il corteo muoverà per sfilare su via Pretoria, via Mazzini, via Angilla vecchia e viale Firenze per arrivare al parco Baden Powell dove avrà luogo la festa finale.

L’evento è promosso dall’Unione degli studenti (Uds) di Potenza con la collaborazione di diverse realtà associative del territorio perché «sentiamo l’esigenza di continuare a parlare ancora oggi di questi temi “difficili”, troppo spesso lasciati da parte, per far sì che la nostra comunità cittadina si senta coesa e accolta tutta in tutte le parti che la compongono», spiegano gli organizzatori.

Il tema individuato per quest’anno è la libertà nel vivere il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere, fino ad arrivare alla scelta sul proprio corpo.

«La rivendicazione di genere nel 2024 è qualcosa che, a parer nostro, è ancora poco sentita in una piccola realtà come Potenza – spiegano dall’Uds – e ci auguriamo che, tramite questa nostra mobilitazione, si ri-inizi a parlarne ed interessarsi affinché tuttə si sentano rappresentatə e protettə nella propria città».

Il direttore artistico del Potenza Basilicata Pride, Max Caggiano, sottolinea che «in una regione a rischio spopolamento come la Basilicata non basta rivendicare i diritti di una singola porzione di minoranze, è invece necessario ribadire con forza che le persone da qui vanno via non solo per studio o lavoro, ma anche perché non si sentono accolte e protette all’interno della propria comunità». Si tratta di un discorso che «non vale solo per le differenze di orientamento sessuale e identità di genere – specifica Caggiano -, ma anche per tutte quelle donne e ragazze che vedono il loro diritto all’aborto negato da una inspiegabile obiezione di coscienza diffusa, e per chi, sopravvissutǝ a una traversata nel Mediterraneo, arriva in Basilicata e trova la morte in un Cpr: la nostra è un’idea trasversale di libertà che non può prescindere da una consapevolezza territoriale e ambientale», afferma il direttore artistico del Potenza Basilicata Pride.

«Noi ragazzǝ di Uds, primi promotori del Potenza Basilicata Pride – conclude Caggiano -, crediamo che il Pride, nella nostra città e nella nostra regione, debba essere un chiaro richiamo verso chi, ancora oggi, crede che non tutti i corpi e non tutte le persone meritino di esistere, un segnale d’aiuto verso quelle soggettività che negli anni si sono sentite sempre più messe da parte e hanno visto perdere valore alle proprie battaglie».

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Attualità News Potenza

Verso il Polo unico della Salute: 34 milioni di euro per l’ospedale di Lagonegro

Una boccata d’ossigeno per l’ospedale di Lagonegro. La Regione Basilicata ha infatti stanziato 34,2 milioni di euro per il primo lotto di lavori di ammodernamento della struttura. Come ha spiegato l’assessore regionale alla salute, Cosimo Latronico, l’obiettivo è adeguare l’ospedale «ai nuovi requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi previsti dagli standard di riferimento».

Il progetto, inserito nel più ampio piano per la realizzazione del “Polo unico della Salute“, prevede in questa prima fase la costruzione di una nuova centrale termica. Successivamente, sarà realizzato il blocco operatorio per l’area chirurgica.

«Per quest’ultimo intervento – ha precisato Latronico – è in corso la predisposizione di un documento di prefattibilità che sarà trasmesso alla Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata (Suarb) per una nuova gara di progettazione».

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Attualità News Potenza

Maratea, un nido speciale per le tartarughe marine sulla spiaggia di Fiumicello

Sulla spiaggia di Fiumicello di Maratea (Potenza) si sta svolgendo un evento straordinario: la schiusa delle uova di Caretta caretta. Un momento emozionante che testimonia la salute dell’ecosistema marino e l’impegno di tante persone per proteggere queste creature.

Grazie al progetto Life TurtleNest, coordinato in Italia da Legambiente, un gruppo di volontari sta monitorando costantemente il nido per garantire la sopravvivenza delle piccole tartarughine. «Il nostro impegno è quello di permettere a questi meravigliosi animali di tornare al mare», spiega Giuseppe Ricciardi, presidente del circolo Legambiente Maratea Sky&Sea.

La notizia della schiusa ha attirato l’attenzione di molti, tra cui un gruppo di volontari del progetto Sasso di Castalda Work&Walk. «Conoscere l’impegno degli altri Circoli lucani è fondamentale per il nostro lavoro», afferma Rosangela Polichiso, presidente del Circolo SVA Legambiente Potenza.

L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo anche tra i bagnanti, che vengono informati e sensibilizzati dai TartaWatchers sulle modalità per osservare le tartarughe nel rispetto dell’ambiente.

«La rete associativa territoriale è la nostra forza – sottolinea Luciano Castrignano, Vice Direttore della Legambiente Basilicata -. Grazie ai nostri volontari, siamo in grado di portare avanti progetti importanti come Life TurtleNest e di tutelare il nostro prezioso patrimonio naturale».

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Cronaca News Potenza

Potenza, assalto al postamat nella notte: ladri in fuga con il bottino

È ancora da quantificare il bottino dell’assalto al bancomat avvenuto nella notte in contrada Bucaletto, a Potenza.

Ignoti hanno fatto esplodere lo sportello automatico dell’ufficio postale. Da alcune informazioni pare che all’interno vi fossero circa 20mila euro, ma non c’è conferma della notizia.

Il colpo è stato messo a segno da alcune persone (tre secondo una persona che abita nella zona). L’esplosione che ha divelto il bancomat è stata scambiata da alcuni per un tuono.

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Attualità Cronaca News Potenza

Potenza, rotte e rubate le sdraio in piazza Prefettura: la denuncia del sindaco Telesca

Atti vandalici a Potenza, rubate e rotte le sedie sdraio posizionate dall’amministrazione comunale nella centralissima piazza Prefettura per offrire ai cittadini uno spazio comune di discussione. A denunciare l’accaduto è il sindaco Vincenzo Telesca, che in un post su Facebook ha espresso tutto il suo disappunto. «Le autorità competenti sono già al lavoro per individuare i responsabili. «I vandali non resteranno impuniti, continueremo a lavorare per il bene e la bellezza della nostra città», ha detto il primo cittadino.

L’iniziativa

Non erano delle semplici sedie sdraio. Erano state messe in piazza Prefettura circa una settimana fa, con l’obiettivo di invitare i potentini ad accomodarsi e discutere insieme. L’idea di partenza: creare un luogo di aggregazione, partecipazione e condivisione dove poter esprimere le proprie idee sul ruolo della città e dei suoi spazi pubblici anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come i codici QR. L’iniziativa è stata lanciata dal Comune in collaborazione con il Cluster «Basilicata Creativa». Quanto alle risorse economiche per avviarla, il sindaco di Potenza ha spiegato che «non ha comportato alcun costo per le casse comunali». «“Basilicata creativa” – ha detto Vincenzo Telesca – ha deciso di farsi carico di tutte le spese, rinunciando persino alle poche decine di euro che erano inizialmente state stanziate dal Comune per la stampa».

La denuncia

«È stato meraviglioso vedere i tanti cittadini – ha aggiunto il sindaco Telesca – usufruire di questi spazi e manifestare le loro opinioni, in un modo simile a quanto avviene da sempre a Londra con lo Speakers’ Corner a Hyde Park e in molte altre città del mondo con iniziative similari, vedi Time Square a New York. Non posso tuttavia non nascondere il mio disappunto per quella piccola minoranza che ha dimostrato inciviltà, rompendo e/o rubando le sdraio. Questo atto non rappresenta la civiltà, l’educazione e il buon senso della nostra comunità». «Potenza – ha continuato il sindaco – è una città di sani principi e le iniziative a suo favore non saranno mai compromesse da un manipolo di malintenzionati» «Continuiamo – ha concluso Telesca – con la determinazione di sempre per il bene della nostra città, insieme». Non si conoscono ancora i responsabili. L’amministrazione comunale ha, tuttavia, fatto sapere di aver chiesto la collaborazione delle autorità competenti affinché si faccia luce sul caso anche attraverso le registrazioni delle videocamere di sorveglianza presenti in città.

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News Potenza

Poveri ristoratori, il reddito medio diminuisce del 30%: Potenza ultima in classifica su 21 capoluoghi di regione italiani

I ristoratori di Potenza all’ultimo posto della classifica dei redditi per l’anno d’imposta 2022. È quanto emerge da un’analisi del quotidiano Il Sole 24 ore. Per chi opera nel settore, il calo registrato rispetto al periodo pre pandemia Covid-19 è stato del 30 per cento. Non va bene nemmeno ai ristoratori delle Marche e dell’Abruzzo. In cima alla graduatoria c’è Bolzano, seguito da Trento e Venez

La media

Secondo lo studio, la media reddituale dei ristoratori che gestiscono un’attività nel capoluogo di regione è la metà rispetto a quella nazionale. In particolare, nella città di Potenza sono stati dichiarati 7.615 euro a fronte dei 15.152 medi italiani. Un dato quest’ultimo, è evidenziato nello studio, che riscuote una lieve flessione in positivo rispetto al 2019 e dunque ai valori pre pandemia. Su 21 capoluoghi di regione italiani, Potenza mostra numeri al di sotto dei livelli precedenti al periodo della pandemia Covid-19. In generale, le perdite per chi gestisce un’attività di ristorazione nel Centro-Sud (oltre Potenza, anche Ancona e L’Aquila) nel 2022 sono pesanti: i redditi sono ancora un quarto inferiori all’anno 2019.

La maglia nera

Spetta a Potenza, con un calo di circa il 30 per cento, passando dai 10.390 ai 7.615 euro. In cima alla classifica dei redditi dei ristoratori italiani, un tessuto imprenditoriale costituito da 330 mila imprese, di cui la metà a conduzione individuale, è Bolzano.

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News Politica Potenza

Basilicata, nessuna donna tra i direttori generali nominati dalla Regione. Perretti: «Noi fanalino di coda»

Nessuna donna tra le persone nominate tra i nuovi direttori generali della Regione Basilicata.

La polemica

A evidenziarlo è la presidente della commissione regionale Pari Opportunità, Margherita Perretti, che pur riconoscendo ai professionisti incaricati grande competenza, sottolinea: «Non c’erano quote di genere da rispettare, ma una visione innovativa, inclusiva e democratica della governance di un territorio dovrebbe andare oltre, e comprendere che la presenza di entrambi i generi consente una migliore gestione della cosa pubblica, come è ormai ampiamente dimostrato».

Fanalino di coda

La Basilicata continua a essere fanalino di coda rispetto alle altre regioni in tutti gli indici e le classifiche relative alla presenza femminile ai vertici politico-istituzionali. Il 58,3 per cento dei dirigenti della Regione sono uomini, a fronte del 41,6 per cento di donne; questa differenza del 28,5 per cento, scende al 10,5 tra i funzionari a elevata qualificazione (52,84 per cento maschi e 47,16 per cento donne).

Il piano

Sono questi alcuni dei dati forniti dalla giunta regionale della Basilicata che ha comunicato l’adozione, da parte dell’ente in linea con le direttive europee, del “Piano di uguaglianza e di genere” (il Gender Equality Plan). L’obiettivo del piano è porre in essere azioni positive, volte a garantire la parità delle condizioni di accesso alla pubblica amministrazione, opportunità nel rapporto di lavoro ed equilibrio di genere nei processi decisionali.

I dati

Tra gli altri dati al 30 giugno scorso, nella categoria “Istruttori” il 57,2 per cento i posti sono occupati da uomini, il 42,7 per cento da donne; mentre tra gli “Operatori esperti” il 62 per cento sono uomini, il 38 per cento donne. Con l’adozione del piano la Regione intende realizzare «progetti che favoriscano la riduzione delle asimmetrie di genere e valorizzare la piena partecipazione di tutte le persone all’interno degli ambiti lavorativi, promuovendo una cultura del rispetto e della comunicazione inclusiva».

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Basilicata, dall’agricoltura alla sanità la Giunta Bardi ha designato i nuovi direttori generali

Regione Basilicata, arrivano i nuovi direttori generali. La Giunta regionale ha designato le persone a capo dei vari settori, dall’agricoltura alle attività produttive e alla Sanità. I nomi, proposti dal governatore Vito Bardi, sono stati resi noti ieri. Recepite le indicazioni dei singoli assessori, la Giunta ha condiviso la nomina dopo aver esaminato le candidature in relazione alle professionalità e al rapporto fiduciario.

I nomi

Ecco di chi si tratta: Antonio Altomonte alle Infrastrutture Mobilità, Michele Busciolano all’Ambiente, Territorio ed Energia (ad interim Risorse umane e gli uffici speciali di Presidente politiche culturali, agenda digitale, sicurezza integrata e autonomia locale), Domenico Tripaldi alla Sanità, Antonio Bernardo alle Attività produttive, Alfonso Morvillo alla programmazione (prorogato al 17 ottobre) e Vittorio Restaino all’Agricoltura. Altomonte ha svolto per più di dieci anni attività di gestione di aziende private e di enti pubblici. «Ha evidenziato – si legge nel testo della motivazione che ha portato alla sua nomina – esperienza specifica, in ruoli apicali, nel settore delle dighe (EIPLI), dei lavori pubblici, della progettazione e costruzione di infrastrutture complesse, obiettivo specifico strategico delle politiche regionali». Tripaldi «ha evidenziato una lunga e concreta esperienza sia di amministratore locale che di dirigente del Ministero per l’Economia e le Finanze, ruoli che hanno definito un profilo professionale atto all’assunzione della Direzione Generale di una struttura amministrativa regionale la cui principale criticità è quella del controllo contabile di gestione della Aziende sanitarie locali».

Per Busciolano «le attività di dirigenza, di coordinamento dei Direttori Generali nonché delle complesse e molteplici funzioni connesse finora all’incarico di Capo di Gabinetto del Presidente, di Capo Ufficio Affari Legislativi e Segretario di Giunta nonché di dirigente ad interim di numerosi e importanti uffici regionali svolti fino ad oggi hanno consentito di evidenziare le qualità necessarie alla riassunzione dell’incarico di Direttore generale». Bernardo, dieci anni a capo dell’Autorità di gestione regionale ha consolidato una comprovata ed esclusiva esperienza di programmazione economica e finanziaria, con l’approfondita conoscenza dei complessi sistemi afferenti i Fondi comunitari». Restaino «ha dimostrato competenza nel corso degli incarichi finora svolti con una prolungata esperienza e conoscenza delle strutture della Regione Basilicata e del sistema legato ai fondi comunitari in qualità di Autorità di gestione del Psr Basilicata». Prorogato il contratto a Morvillo che resta alla guida della Programmazione.

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Tonnellate di rifiuti tossici scoperte negli ex siti di Maratea e Val Basento

La Basilicata, una regione già provata dal sisma del 1980, si trova a fare i conti con una nuova emergenza: quella dell’abbandono e dell’inquinamento delle ex aree industriali. Come denuncia Pietro Simonetti, del Centro Studi e ricerche economiche e sociali, numerosi siti industriali dismessi, sorti nel post-terremoto, sono stati trasformati in discariche a cielo aperto, con gravi ripercussioni sull’ambiente e sulla salute pubblica.

La denuncia

Il caso più eclatante è quello dell’ex Pamafi di Maratea, dove sono state rinvenute migliaia di tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, a pochi metri dalla spiaggia. Si tratta di un’azienda florovivaistica realizzata dal Conte Rivetti e poi acquisita dalla Regione con i fondi della Cassa Contadina per salvaguardare il territorio di Castrocucco «La Regione, tra contenzioni legali e trattative concluse con intese, non ha ancora rimesso piede nel sito e non ha utilizzato il finanziamento per la bonifica della UE per il riuso e l’attuazione del progetto “la Cittadella dell’Ambiente”. La Regione ha deliberato che il sito conserva 8000 mq di “rifiuti speciali e pericolosi”, ma non è intervenuta ed il Comune neanche», denuncia Simonetti.

Ma non è l’unico esempio. In tutta la regione, da Baragiano ad Atella, passando per Tito, sono stati scoperti depositi illegali di rifiuti, spesso gestiti da curatori e liquidatori che, invece di bonificare i siti, li hanno trasformati in discariche. Un patrimonio immobiliare disperso e saccheggiato. A settembre del 2023 fu scoperto dai Carabinieri di Potenza un deposito di 5000 tonnellate di rifiuti speciali in uno dei 100 capannoni vuoti o non utilizzati censiti in Basilicata.

Il patrimonio

Oltre al problema ambientale, c’è anche quello dello spreco di un ingente patrimonio immobiliare. Centinaia di capannoni industriali, costruiti con fondi pubblici e privati, sono stati abbandonati e saccheggiati, perdendo il loro valore e diventando un peso per l’economia locale.

«La Regione Basilicata – sottolinea Simonetti – possiede un patrimonio immobiliare industriale di oltre 300 milioni di euro, che potrebbe essere riutilizzato per lo sviluppo economico del territorio. Tuttavia, a causa di una gestione inefficiente e di ritardi burocratici, queste risorse sono state in gran parte disperse e depredate».

«Le responsabilità sono molteplici: dalle aziende che hanno abbandonato gli impianti, ai curatori e liquidatori che non hanno adempiuto ai loro doveri, fino alle istituzioni regionali e locali che non sono state in grado di intervenire in modo efficace» ha sottolineato Simonetti.

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Potenza, sdraio in piazza. Il sindaco: «Ci si siede e si riflette sulla città»

Un’iniziativa insolita e stimolante sta per animare il centro storico di Potenza: domani sera, a partire dalle 20, piazza Mario Pagano si trasformerà in un’oasi di relax e riflessione. Al centro dell’attenzione, un semplice ma potente invito: «Cos’è la città?».

L’amministrazione comunale, in collaborazione con il cluster “Basilicata Creativa”, ha deciso di allestire una serie di sedie a sdraio nel cuore della città, invitando cittadini e visitatori a fermarsi, rilassarsi e riflettere sul ruolo di Potenza e sui suoi spazi pubblici.

«Vogliamo offrire un’occasione per ripensare la nostra città, per immaginare nuovi modi di viverla e di fruirne – ha spiegato il sindaco Vincenzo Telesca -. Sdraiarsi in piazza, un gesto apparentemente banale, può diventare un momento di profonda riflessione sulla nostra identità e sul nostro rapporto con il territorio». L’obiettivo è quello di trasformare la piazza in un luogo dinamico e partecipativo, dove ognuno possa esprimere la propria visione di Potenza e contribuire a costruire il futuro della città.

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