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Bari Cronaca News

Bari, incidente tra auto e bus Amtab: tre feriti. Danneggiate 9 vetture su via Dante

Incidente stradale tra un bus Amtab e una autovettura a Bari. Questa mattina alle ore 5 circa, all’incrocio tra via Quintino Sella e via Dante i due mezzi si sono scontrati. Nell’immediatezza solo 3 i feriti con prognosi tra i 5 e i 10 gg, sono gli occupanti della autovettura. Illesi il conducente del bus e i passeggeri trasportati. Danneggiate 9 auto in sosta su via Dante, sulle quali è terminata la corsa del bus dopo l’impatto. Sul posto la polizia locale per i rilievi.

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Cronaca News Taranto

Chiusi due chioschi a Taranto, scoperti con una lavoratrice a nero e non autorizzati alla vendita: 20mila euro di sanzioni e una denuncia

Incrementati i servizi preventivi di controllo del territorio nelle località balneari per aumentare la “sicurezza percepita” dei cittadini.

Ieri, i carabinieri della Compagnia di Taranto, con l’ausilio del NAS, del NIL del capoluogo ionico e del personale della polizia locale, hanno denunciato un 39enne che sulla spiaggia sottostante al lungomare, avrebbe aperto un “chiosco abusivo”. Nella stessa attività, senza nessuna autorizzazione, sono state rinvenute bevande di vario tipo, anche alcoliche, che, conservate all’interno di frigoriferi di fortuna spenti con l’utilizzo di ghiaccio, sarebbero state vendute ai bagnanti. Al “titolare” è stato notificato l’ordine di cessazione dell’attività, per le presunte violazioni al testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ed a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate al momento del controllo. Nel baracchino, poi, era presente una lavoratrice “in nero”. Ammende e sanzioni amministrative per un totale di circa 20mila euro. Nel corso dello stesso servizio, i militari dell’Arma hanno controllato un altro “chiosco abusivo”, sul circumarpiccolo, riscontrando carenze igienico sanitarie e mancanza di documentazione commerciale. Pertanto, l’attività, gestita da un 47enne tarantino, è stata immediatamente sospesa, in attesa di ordinanza sanzionatoria da parte della locale A.S.L.

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Cronaca Lecce News Puglia

Esplode bilocale a Porto Cesareo, morto il dentista barese: sottoposta a intervento d’urgenza la figlia

Non ce l’ha fatta Giuseppe Agostinacchio, il 58enne rimasto gravemente ferito nell’esplosione che ha devastato un bilocale a Porto Cesareo la notte tra il 14 e il 15 agosto. L’uomo, originario di Gravina di Puglia e di professione dentista, è morto a causa delle ustioni che avevano colpito oltre il 60 per cento del suo corpo, ma anche perché il calore inalato aveva compromesso i polmoni. L’incidente, causato con ogni probabilità da una fuga di gas, ha ferito altre due persone, tra cui la figlia Irene, di 23 anni, che è in condizioni disperate.

I fatti

Una vacanza che si è trasformata in tragedia si è consumata in via dei Bacini, al piano terra di una villetta dove la famiglia stava soggiornando da alcuni giorni. La potente deflagrazione è avvenuta intorno all’una di notte. A lanciare l’allarme sono stati proprio i vicini di casa, svegliati di soprassalto dal boato. Alcuni di loro, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prestato i primi soccorsi prima dell’arrivo delle squadre di emergenza.

Gli interventi

Sul posto i vigili del fuoco che hanno domato l’incendio scoppiato a seguito dell’esplosione e messo in sicurezza l’area, mentre tre ambulanze del 118 e un’automedica hanno trasportato i feriti in ospedale, padre e figlia al “Perrino” di Brindisi, specializzato nel trattamento delle grandi ustioni, mentre il fidanzato della giovane a Bari. Le condizioni di Agostinacchio sono parse sin da subito molto critiche ed è stato ricoverato in rianimazione. Nonostante i disperati tentativi dei medici, l’uomo non è riuscito a sopravvivere alle gravi lesioni riportate ed è morto nel primo pomeriggio di ieri.

I feriti

La figlia Irene, ustionata su quasi tutto il corpo, è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza e resta in Rianimazione nell’ospedale brindisino in condizioni gravissime. Meno preoccupante, seppur serie, è il quadro clinico del fidanzato della ragazza, un 24enne anch’egli originario di Gravina di Puglia.

Le indagini

Le cause dell’esplosione sono in fase di accertamento. Sul posto, oltre ai caschi rossi, anche i carabinieri, che ora indagano per ricostruire l’accaduto, con il supporto della consulenza tecnico-scientifica. Mentre si attende l’esito delle risultanze investigative, due comunità, quella salentina e quella barese, piangono la morte di Giuseppe e pregano per sua figlia Irene, che lotta per la vita in ospedale.

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Attualità Brindisi Cronaca News

Esplosione trullo a Cisternino, l’autopsia sulla vittima: schiacciato dalle macerie

Quella mattina, appena in piedi, Nico Salatino è rimasto schiacciato dalle macerie di un trullo crollato, disintegrato, andato in pezzi per quella fuga di gas che aveva preceduto l’esplosione. È il primo risultato dell’esame autoptico eseguito ieri nell’istituto di Medicina legale di Brindisi dal dottor Domenico Urso, incaricato dal pm di Lecce Francesco Carluccio di determinare le cause della morte.

I primi esiti

L’autopsia, iniziata alle 15 e durata alcune ore, ha consentito di confermare i traumi da schiacciamento sul corpo del 55enne ingegnere barese, Nico Salatino, che domenica scorsa ha perso la vita in un trullo a Cisternino, dove si trovava con sua moglie, ospite da alcuni amici. L’esito però va approfondito con esami istologici, sui polmoni ad esempio, per capire se quel gas lo abbia inalato e se si possa ipotizzare l’asfissia. I risultati poi saranno messi assieme a quanto emerso dal sopralluogo su quanto rimasto del trullo. Il medico legale ha in ogni caso 60 giorni per completare la consulenza, mentre la salma è stata già restituita alla famiglia perché celebrino a Bari le esequie, fissate per lunedì alle 17 nella chiesa di Don Guanella.

La moglie

Sta meglio sua moglie, Anna Petruzzelli, anche lei investita dall’esplosione e che subito dopo era stata ricoverata nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale “Perrino” di Brindisi. La 53enne ha subito un intervento chirurgico ad un polmone e ha ancora tre costole rotte, gambe e braccia ustionate, ma fortunatamente risponde bene alle terapie. Anche per lei, inizialmente, si era temuto il peggio. Sono illesi, invece, i due proprietari della struttura, una coppia di amici di Barletta, che avevano ristrutturato da poco il complesso di trulli, e avevano invitato i coniugi baresi per trascorrere una vacanza insieme e festeggiare anche il compleanno di Nico, che sarebbe stato il 13 agosto.

L’allarme

Quella domenica mattina, svegliandosi, Nico e sua moglie avevano avvertito una forte puzza di gas ma non avevano dato particolare peso al fatto, decidendo quindi di alzarsi e andare a fare colazione in cucina. E proprio lì si colloca il punto dell’esplosione che ha coinvolto più da vicino l’uomo, risparmiando sua moglie forse più distante, e la coppia di amici che si trovavano in un altro trullo della stessa struttura, e per questo non hanno riportato danni fisici. Per loro, sicuramente, tanta paura e lo choc di quanto avvenuto.

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Attualità Basilicata News Politica Puglia

Presenze dei parlamentari, qualcuno ha visto Conte? Due meloniani i più stakanovisti

Nel pieno delle ferie è normale vedere il Parlamento chiuso con deputati e senatori in vacanza. Molti di loro, però, spesso e volentieri disertano l’Aula anche quando ci sono i lavori. Pugliesi e lucani? Alcuni sono autentici stakanovisti, come i senatori Ignazio Zullo e Gianni Rosa, entrambi presenza fissa a Palazzo Madama; discorso diverso per il leader pentastellato Giuseppe Conte che alla Camera è finora risultato assente in oltre il 73% dei casi.

A Montecitorio

Per misurare l’assiduità dei parlamentari basta analizzare le statistiche pubblicate sul sito di Montecitorio e su quello di Palazzo Madama. Le note dolenti riguardano innanzitutto l’ex premier Conte che, da ottobre 2022 a oggi, è risultato presente nel 26,68% dei casi e assente nel restante 73,32 (giustificato, però, nel 54,62). Anche altri esponenti del Movimento Cinque Stelle non brillano per assiduità. Si tratta del lucano Arnaldo Lomuti e del salentino Leonardo Donno, che hanno finora totalizzato rispettivamente il 60,26 e il 67,54% di presenze. Discorso simile per la foggiana Carla Giuliano che non va oltre il 68,74. Performance solo leggermente migliori per la tarantina Patty L’Abbate del M5s, il lucano Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia e di Rita Dalla Chiesa (nata in Campania ma eletta in Puglia): tutti oscillano intorno al 72% di presenze.

Un autentico stakanovista, invece, è Giandonato La Salandra, deputato di Fratelli d’Italia, in prima linea nel 97,96% dei casi. È nativo di Milano ma eletto in Puglia Alessandro Colucci, onorevole di Noi Moderati, che fa segnare il 97,74% di presenze. Sul terzo gradino del podio dei più assidui, infine, c’è l’altra meloniana Mariangela Matera, originaria di Andria, assente in appena il 2,77% delle circostanze. Buone performance anche per altri volti noti della politica pugliese e lucana come il berlusconiano Andrea Caroppo col 96,13% di presenze, il meloniano Saverio Congedo col 93,77, il democratico Ubaldo Pagano col 92,02.

Qui Senato

Al Senato come alla Camera, è un esponente di Fratelli d’Italia a occupare il vertice della classifica dei parlamentari più “sul pezzo”. Si tratta di Gianni Rosa, lucano di Avigliano, capace di totalizzare il 99,98% di presenze. A tallonarlo sono quattro compagni di partito: il cassanese Ignazio Zullo (99,92%), il barese Filippo Melchiorre (99,49), la tarantina Vita Maria Nocco (99,37) e la foggiana Anna Maria Fallucchi (99,21). Bene anche l’azzurro Dario Damiani, nativo di Barletta, che a Palazzo Madama si è finora visto nel 99,53% dei casi.

A far segnare le peggiori performance tra i senatori pugliesi e lucani sono tre esponenti di diversi partiti. In fondo alla classifica c’è Mario Turco, senatore del Movimento Cinque Stelle che molti danno come candidato alla presidenza della Regione Puglia, che ha finora accumulato l’81,82% di presenze totali; penultimo il leghista salentino Rossano Marti, che si ferma all’86,46%; terzultimo Francesco Boccia, capogruppo del Partito democratico a Palazzo Madama con un passato da ministro per gli Affari regionali e le Autonomie nel secondo governo Conte, che si ferma all’87,95%.

Mancano, invece, i dati sulle performance di Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia e senatore di Forza Italia, al pari di quelli dei ministri Matteo Salvini e Maria Elisabetta Alberti Casellati, originari rispettivamente di Milano e di Rovigo ma eletti in Puglia e in Basilicata.

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Basilicata Cronaca Matera News

Policoro, operaio cade da una gru: «Serve personale ispettivo e maggiore prevenzione»

Ennesimo infortunio sul lavoro, nel Materano. È accaduto a Policoro, in un cantiere, dove un uomo di 51 anni era impegnato nelle operazioni di smontaggio del braccio di una grossa gru, quando all’improvviso si sarebbe staccato il cavo che lo sosteneva. L’incidente si è verificato nella zona lido nei pressi della ferrovia. Soccorso dal personale del 118 è stato trasferito con l’eliambulanza in codice rosso all’ospedale San Carlo di Potenza. Sulle cause dell’incidente sono adesso in corso le indagini per ricostruire la dinamica.

Le reazioni

«L’ennesimo infortunio sul lavoro accaduto a Policoro in provincia di Matera, ripropone l’urgenza di alzare l’asticella delle politiche per la salute e la sicurezza sul lavoro – commenta il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano – In attesa degli accertamenti sulla dinamica di quest’altro incidente il tema resta quello del potenziamento del personale ispettivo nella nostra regione, ampiamente sottodimensionato rispetto alle esigenze».

La prevenzione

«Allo stesso tempo – prosegue Giordano – vanno intraprese azioni più incisive sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. In tal senso, va messo a sistema operativo lo sblocco del bando nazionale da oltre 300 milioni dell’Inail che prevede incentivi a sostegno delle aziende che investono in salute e sicurezza. È una misura che come Ugl Matera – dichiara Giordano – abbiamo riferito di preferirlo nella direzione di responsabilizzare le imprese e che deve essere accompagnata da un più organico piano su formazione e prevenzione e sulla promozione del lavoro di qualità».

Il ruolo della Regione

«Su questi temi siamo sicuri che anche la Regione Basilicata svolgerà un ruolo importante – afferma il sindacalista – collegando, ad esempio, l’erogazione di finanziamenti e sovvenzioni a percorsi partecipati di certificazione della qualità del lavoro con il coinvolgimento delle parti sociali sul modello di quanto si sta facendo nel comparto agricolo e non solo. Allora, massima fiducia alle forze di polizia affinché sulle cause dell’incidente adesso in corso, facciano piena luce con le indagini per ricostruire l’accaduto e le relative responsabilità e – conclude Giordano – tutta l’Ugl Matera si stringe intorno all’operaio augurando una pronta e veloce guarigione».

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Attualità Cronaca Lecce News

Lecce, il lavoro online nasconde la truffa: Gianni e Rosa vittime del “money mule”

Si chiama money mule, letteralmente “mulo di denaro”, la recente truffa online che estorce denaro dietro l’illusione di facili guadagni per lo svolgimento di un semplice lavoro online. Ne sono state vittime anche Gianni e Rosa, che avevano risposto a un annuncio di lavoro.

Il money mule

«Il fenomeno del money mule – spiega Marco Schirosi, commissario capo della polizia di Stato, dirigente della sezione operativa distrettuale per la sicurezza cibernetica di Lecce – si riferisce, in senso stretto, a tutti quei casi che vedono coinvolti soggetti, adescati più o meno consapevolmente, che vengono spinti ad effettuare pagamenti per conto di altre persone, solitamente anonime, trattenendo per sé alcune commissioni. Grazie all’intestazione fittizia di uno strumento di credito, i reali percettori delle somme provenienti da illeciti riescono a nascondere le loro identità».

I casi

Non ne erano certamente a conoscenza Gianni e Rosa. In entrambi i casi, l’adescamento è avvenuto tramite messaggi WhatsApp e poi Telegram da un numero straniero. Gianni è stato contattato per mettere alcuni like su video Youtube. Dopo aver svolto il “lavoro”, ha ricevuto sul proprio conto un bonifico di 5 euro e ha deciso di proseguire. Da quel momento i “criminali” gli hanno chiesto di pagare per poter avere nuove commesse, denaro che gli sarebbe stato restituito con la commissione del 30%. Stessa sorte per Rosa, che invece doveva fare degli ordini attraverso una piattaforma, per poi ricevere i soldi investiti più una commissione. Illusione di un bonifico iniziale di 3 euro e poi l’invito a comprare commesse per poter lavorare. In entrambi i casi le vittime sono state derubate di un centinaio di euro.

I numeri nel 2023

«Proprio per la possibilità di declinarsi in una serie indeterminata di condotte – conferma Schirosi – non è facile tenere una statistica completa del fenomeno. Possiamo dire, però, a titolo di esempio, che nella Provincia di Lecce, nel 2023, si sono registrati 8 casi connessi al fenomeno delle truffe romantiche e 63 casi di truffe da trading online». Oltre a dubitare da lavori che offrono facili guadagni, il suggerimento della Polizia Postale è quello di non cliccare mai su link sospetti e diffidare sempre da persone che non si conoscono direttamente e che chiedono denaro o documenti.

«Nel caso, invece, la truffa fosse già stata consumata – conclude Schirosi – è consigliabile attivarsi per evitare danni ulteriori, per esempio notiziando il proprio istituto di credito, e rivolgersi alla Polizia Postale per formalizzare una denuncia».

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Attualità BAT News

Cupido non ha più le ali, nella Bat è boom di app per trovare l’amore: oltre 7mila iscrizioni negli ultimi mesi

Oltre 7mila nuove iscrizioni durante gli ultimi mesi. Nella provincia di Barletta-Andria-Trani è record di accessi alle app di incontri. L’estate ha contribuito a lanciare quello che può essere definito un vero e proprio trend. L’uso di piattaforme digitali, infatti, è diventato uno degli strumenti più diffusi per conoscere persone e sviluppare relazioni.

Secondo i report di un gruppo di giovani ingegneri informatici della provincia, il numero di utenti attivi sulle principali app di dating nella Bat è cresciuto del 25% fra maggio e luglio. La maggior parte degli iscritti è composta da giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 35 anni: un target che rispecchia la media nazionale. Tuttavia, sta crescendo anche la fascia degli over 40 anni, spinta dalla necessità di recuperare una vita sociale dinamica dopo divorzi o lunghe relazioni finite.

Inoltre, sebbene inizialmente fossero gli uomini a dominare queste piattaforme, ora si osserva un aumento significativo di iscrizioni femminili. Attualmente, le donne rappresentano circa il 45% degli utenti nella Bat, un dato in aumento rispetto al 38% del 2021.

L’analisi

«Le motivazioni che spingono le persone a iscriversi alle app di dating sono molteplici – spiega Pierpaolo Corvasce, ingegnere informatico specializzato nella progettazione di app – una delle principali è la mancanza di tempo per fare nuove conoscenze nei contesti tradizionali, come lavoro, amicizie o eventi sociali. Molti utenti affermano di preferire la praticità delle app di dating, che consentono di entrare in contatto con persone affini in modo rapido ed efficiente».

E la cosa sembrerebbe funzionare. La conferma arriva dai dati del report che evidenziano come circa il 60% degli utenti nella Bat utilizza queste app principalmente per trovare una relazione seria, mentre il restante 40% lo fa per motivi più leggeri, come amicizie o relazioni occasionali. Ma il boom delle app di dating ha avuto un impatto tangibile sia nelle relazioni sociali, sia nell’economia locale. Sono sempre più numerosi i locali che organizzano eventi dedicati agli utenti di queste piattaforme, come “speed dating” e serate a tema. «Stiamo assistendo a un evidente cambiamento culturale – dice Corvasce – l’idea che trovare l’amore o nuove amicizie attraverso uno schermo sia qualcosa di innaturale o imbarazzante sta scomparendo.

Le app di dating stanno diventando parte integrante del tessuto sociale del nostro territorio, influenzando anche i più tradizionalisti e sdoganando ogni tabù».

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Bari Cultura e Spettacoli Lecce News

Melpignano, la cartapesta di Putignano quest’anno balla al ritmo della Taranta

La tradizione al centro. Oggi ancora più di ieri. La 27esima edizione del concertone de “La Notte della Taranta”, lo spettacolare show simbolo della cultura popolare salentina, in programma il 24 agosto a Melpignano (LE), si arricchisce quest’anno di un elemento artistico d’eccezione: le scenografiche sculture di cartapesta realizzate da “Officina Chiodo Fisso”. Questa collaborazione rappresenta una grande opportunità per la tradizione artigianale della cartapesta putignanese, che si troverà così sotto i riflettori di un palco prestigioso e di richiamo internazionale. La cartapesta di Putignano, già famosa per il carnevale più antico d’Europa, acquisisce così una nuova dimensione, dimostrandosi versatile e capace di adattarsi a contesti diversi. Questa collaborazione non solo mette in risalto l’artigianato locale, ma rafforza anche i legami culturali tra le diverse realtà pugliesi.

Le parole

«Le nostre sculture sono un omaggio alla Taranta, un modo per far vibrare la cartapesta al ritmo dei tamburelli», affermano Alessio Verdolino ed Emanuele Ricchi di Officina Chiodo Fisso «abbiamo voluto creare delle luminarie contemporanee che dialogassero con la musica e con il pubblico, invitando tutti a immergersi in un’atmosfera magica».

Le sculture dei maestri artigiani arricchiranno l’esperienza musicale e culturale della Notte della Taranta. La scelta della materialità della cartapesta, nella sua mutualità, è stata pensata per essere associata alla trasparenza delle pelli dei tamburi che durante la notte suonano fino all’alba. I tre elementi scultorei rappresenteranno delle tarantole e saranno delle vere e proprie luminarie contemporanee che faranno da scenografia alle due postazioni del direttore artistico e produttore internazionale “Shablo” affiancato dal maestro e giovanissimo pianista Riccardo Zangirolami.

Il tema

Il tema dell’edizione 2024 è “Generazione Taranta”, che racconterà i giovani cresciuti con il festival folk salentino. «Una generazione che accetta le differenze culturali e promuove un ambiente sociale aperto al dialogo, all’inclusione, alla diversità». Perfettamente immersi nella tematica anche Officina Chiodo Fisso, dimostra come le tradizioni possano essere accolte e re-interpretate, in chiave moderna, da una nuova generazione capace di prendere il meglio dal passato e affidare al futuro una tradizione antica.

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Attualità Bari News

Corato, niente luna park per la festa di San Cataldo: i giostrai temono per la propria incolumità

Non sarà allestito il tradizionale luna park il prossimo fine settimana per la festa patronale di Corato, in provincia di Bari. Ad annunciarlo è il Comune attraverso i propri canali social dopo aver appreso la decisione dei giostrai che diserteranno le giornate dedicate a San Cataldo perché «non vedono garantita a loro incolumità» a causa «dei recenti episodi che si sono verificati ai loro danni in città limitrofe, compiuti da persone apparentemente riconducibili alla nostra città».

Lo scorso 14 agosto in una comunicazione, continua il post, da alcuni rappresentanti degli esercenti di attività di spettacolo viaggiante, è stata espressa una forte preoccupazione anche in relazione a quanto successo il 17 agosto 2023, quando furono esplosi alcuni colpi di arma da fuoco contro l’autocarro di uno dei giostrai arrivati in città per la festa patronale. Episodio a cui, secondo quanto si evince dal post del Comune, se ne sarebbero aggiunti altri più recenti avvenuti in paesi limitrofi.

«I giostrai dopo aver inoltrato le istanze per l’assegnazione dell’area riservata dal Comune per l’allestimento del luna park, dopo la pubblicazione della graduatoria, il pagamento degli oneri e il tracciamento delle aree a loro riservate, hanno dichiarato di non voler partecipare alla festa patronale», prosegue il post in cui si ribadisce che il Comune aveva non solo «già predisposto un piano di sicurezza rafforzato per l’area destinata al luna park, incluso un servizio di sorveglianza h24, con la collaborazione delle forze dell’ordine», ma anche provveduto alla «documentazione tecnica attestante l’idoneità dell’area con la garanzia delle necessarie misure di safety&security per la sicurezza degli avventori». Rassicurazioni che non sono bastate. L’amministrazione comunale ha «preso atto delle preoccupazioni e della scelta dei giostrai garantendo che sarà relazionato ai competenti organi».

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