Categorie
Attualità News Puglia

Affittavano case vacanza in Puglia sul web ma era una truffa: due denunce

Proponevano in affitto una casa vacanza in una località pugliese attraverso annunci sul web, si facevano versare il denaro con un bonifico su un conto corrente online e poi si rendevano irreperibili.

Due uomini campani, di 59 e 62 anni, entrambi con precedenti, sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Tavernelle, in provincia di Perugia, per truffa e sostituzione di persona.

A cadere nella rete dei due presunti truffatori è stato un 50enne umbro. Attirato dall’annuncio, ben costruito e corredato da foto, dopo aver visto l’inserzione, ha contattato il presunto locatore per confermare la prenotazione e ha versato la somma di 640 euro attraverso bonifico bancario su un conto corrente on line, acceso da uno dei due individui, utilizzando false generalità.

A seguito del pagamento però il fantomatico locatore si rendeva irreperibile e vani risultavano i tentativi di contattare l’inserzionista. Maturata la convinzione di essere stato raggirato, la vittima si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia.

I militari hanno individuato gli autori del raggiro di cui uno come il possibile inserzionista e l’altro quale intestatario del conto utilizzato per ricevere il bonifico. I due sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Perugia per le ipotesi di reato di truffa e sostituzione di persona.

Categorie
Attualità Italia News

Frasi sessiste in una Manuale di Diritto, le donne magistrato: «Sconcertante»

“I magistrati… appartengono in maggioranza al genere femminile, che giudica di rado in modo eccellente, ma è in equilibrio molto instabile nei giudizi di merito in materia di famiglia e figli… Senza contare che essi appartengono alla categoria degli psicolabili”. È un passaggio dell’edizione 2024 del Manuale di Diritto privato del professor Francesco Gazzoni, destinato alla formazione delle future generazioni di giuristi.

«Profondo sconcerto» per queste affermazioni esprime l’Associazione Donne Magistrato Italiane (Admi) che parla di frasi che «risultano ancora più gravi e pericolose perché provengono da un accademico, pur da tempo in pensione, e sono – si legge in una nota – all’evidenza, espressione di una cultura maschilista, imbevuta di stereotipi di genere, che denigrano, delegittimano ma anche irridono e offendono tutta la magistratura e, soprattutto, quella parte della componente femminile quotidianamente impegnata nella trattazione dei procedimenti delicati che toccano i diritti personali e personalissimi dei cittadini, generando nei lettori e, quel che è più grave nei discenti, una distorta visione dell’esercizio della giurisdizione».

Le magistrate dell’Admi esprimono «forte amarezza» per «la grave svalutazione del significativo apporto di sensibilità, di esperienza e di conoscenza che le magistrate forniscono all’evoluzione della giurisprudenza anche in un settore quale quello della tutela delle persone “vulnerabili”. Lascia increduli – proseguono – non si può celarlo, leggere nel 2024 espressioni che riportano alla mente le obiezioni che negli anni ’50 si levavano dai settori più corrivi della società contro l’ingresso stesso delle donne in magistratura».

Admi auspica «che il mondo accademico si unisca alle preoccupate critiche espresse anche e soprattutto per evitare che, per l’indiscusso prestigio scientifico del suo autore, quelle affermazioni possano concorrere a formare il bagaglio culturale delle prossime generazioni di giuristi in modo così gravemente distorto, lontano dai principi costituzionali e ingeneroso dell’impegno della Magistratura tutta, e della sua componente femminile, volto all’affermazione nella Giurisdizione di quei principi che pensavamo ormai patrimonio culturale comune e per la cui affermazione continueremo la nostra opera di testimonianza».

Categorie
News Politica Puglia

La politica va in ferie e “trasloca” in Valle d’Itria: probabile un vertice in masseria

La politica va in ferie. Ieri si è svolto l’ultimo Consiglio dei ministri e con la chiusura dei lavori delle due Camere la pausa estiva è ufficialmente iniziata. Se, però, i parlamentari potranno godere di un mese di vacanza, l’attività del governo e soprattutto dei leader politici non conoscerà lunghe soste e soprattutto tra gli ulivi, le spiagge e le masserie di Puglia i responsabili della maggioranza di centrodestra potrebbero ritrovarsi per quel vertice programmato lunedì scorso e poi rimandato.

Il quartier generale

Come lo scorso anno il quartier generale sarà la masseria Beneficio nelle campagne di Ceglie Messapica che da cinque anni ospita la premier Giorgia Meloni insieme alla famiglia della sorella Arianna e del cognato, il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Con loro però, quest’anno, come annunciato dalla stessa presidente del consiglio, si unirà l’ex compagno Andrea Giambruno. Ovviamente sarà presente tra gli ulivi e i trulli del buen retiro di Meloni anche il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato anch’egli in compagnia della famiglia. Tuttavia, l’attenzione del mondo politico e non solo è rivolta verso chi varcherà la soglia dei robusti cancelli di ferro della masseria e soprattutto se la premier dovesse fare qualche puntata fuori, come accade ad agosto scorso quando fece una veloce puntata istituzionale in Albania per un bilaterale con il premier Edi Rama. Vacanze di lavoro, quindi, per il governo visto che sul tavolo sono rimaste inevase alcune importanti pratiche: la nomina dei vertici della Rai e l’indicazione del commissario europeo da spedire alla presidente Ursula Von der Leyen entro la fine del mese. Il nome più gettonato resta quello del ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, anche se la decisione è legata alla caratura delle deleghe che ancora non sono state decise e quindi è ipotizzabile che proprio nel corso della permanenza in Valle d’Itria i contatti tra Meloni e la leader della Commissione possano chiarire la questione.

Il consiglio

Intanto ieri con l’ultimo consiglio dei ministri c’è stata l’approvazione del cosiddetto decreto Omnibus, un pacchetto di disposizioni che, come accade a fine anno con il milleproroghe, definisce questioni di natura finanziaria e amministrativa. Tra le norme varate ci sono l’aumento della flat tax per i più ricchi, uno stanziamento di 13 milioni di euro per i comuni turistici dell’Appennino colpiti dalla mancanza di neve e l’aumento da 1,6 a 3,2 dei fondi per il credito d’imposta per le aziende che investono nella Zes unica del mezzogiorno.

Categorie
Bari News Politica

Bari, “apparentamento” Laforgia-Leccese: l’opposizione attacca. L’avvocato: «Siamo in regola»

A pochi giorni dalla proclamazione del nuovo Consiglio comunale non si placano le polemiche delle opposizioni sul mancato “apparentamento” con le liste che al primo turno hanno sostenuto Michele Laforgia.

La polemica

Nel turno di ballottaggio, scrivono in una nota i consiglieri di FdI e Fi, si sarebbe verificata un’anomalia perché «una delle coalizioni non ammesse al ballottaggio, ha dichiarato pubblicamente l’appoggio alla coalizione capeggiata dal PD; senza apparentamento ufficiale». In tal modo, «la coalizione e le liste a supporto di Laforgia, parteciperanno al riparto dei seggi assegnati alle minoranze/opposizioni, sottraendo seggi alle forze politiche che appoggiavano il candidato di centrodestra. In tale situazione per ristabilire un equilibrio politico, proponiamo alle forze in Consiglio che il ruolo di presidente sia assegnato a un esponente della minoranza».

La replica

«Poiché il centrodestra insiste a diffondere sciocchezze elettorali, sono costretto a ripetere quanto avevo già chiarito prima del ballottaggio». Non si è fatta attendere la risposta del penalista Michele Laforgia alla nota del centrodestra sull’apparentamento. «La legge elettorale per i Comuni (artt. 72 e 73 del TUEL) prevede, fra l’altro, che i candidati ammessi al ballottaggio hanno facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle già in coalizione, e che alle liste collegate al sindaco eletto al secondo turno viene assegnato almeno il 60% dei seggi, mentre i restanti seggi vengono ripartiti proporzionalmente al risultato già ottenuto. Il cosiddetto “apparentamento”, quindi, non solo è meramente eventuale, ma è rimesso alla scelta dei candidati ammessi al ballottaggio, e non riguarda la distinzione tra maggioranza e opposizione (che, ovviamente, si formano solo dopo la nomina della Giunta e l’insediamento del Consiglio Comunale) e non ha lo scopo di favorire le minoranze, bensì di garantire comunque la maggioranza al Sindaco eletto. Non si comprende, quindi, in virtù di quale principio FdI e Fi di Bari si dolgano del mancato apparentamento, che, peraltro, avrebbe favorito nella ripartizione dei seggi le liste della mia coalizione a scapito di quelle a sostegno di Vito Leccese. Quanto alla Presidenza del Consiglio Comunale, sarebbe comunque opportuno individuare e, auspicabilmente, eleggere, una figura che rappresenti una garanzia per tutti e non solo per la maggioranza o la minoranza».

Categorie
Attualità News Puglia

Prima casa, cresce il mercato di mutui: in media i pugliesi chiedono 117mila euro

Il mercato dei mutui in Puglia mostra segnali di ripresa nel primo semestre del 2024, con un incremento del 4% nelle richieste di finanziamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato emerge dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Mutui.it, che evidenzia una crescita anche dell’importo medio richiesto, e del valore medio degli immobili oggetto di mutuo, salito del 3,8%. Sebbene il tasso di crescita pugliese sia inferiore rispetto al 15% registrato a livello nazionale, rappresenta comunque un segnale positivo per il settore.

Il dato

Il 2024 è iniziato con una nota positiva, grazie al miglioramento delle condizioni offerte dalle banche, in particolare per i mutui a tasso fisso. Questo ha generato una maggiore fiducia tra i consumatori, incentivando un aumento delle richieste. Nonostante la ripresa della domanda, il mercato dei mutui è ancora lontano dai livelli pre-pandemia. Le erogazioni di mutui sono ancora sottotono, con un calo del 13% nei flussi finanziati nel primo trimestre del 2024, secondo Assofin. Tuttavia, la crescita delle richieste fa ben sperare per un secondo semestre con valori in aumento anche per i finanziamenti concessi alle famiglie.

Profilo del Richiedente

Analizzando un campione di oltre 20mila richieste di mutuo in Puglia, emerge che l’importo medio richiesto è di 117.827 euro, con un incremento del 4% rispetto al 2023. Il valore medio degli immobili oggetto di mutuo raggiunge i 180mila euro, con una durata media del mutuo di 23 anni e mezzo, in lieve calo rispetto all’anno precedente. L’età media dei richiedenti, per prima e seconda casa, è di quasi 41 anni, mentre gli acquirenti della prima casa hanno in media poco più di 37 anni e mezzo. Per prima casa, si osserva che l’importo medio richiesto è di 123mila euro, con un aumento del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Andamento provinciale

A livello provinciale, Bari si distingue con l’importo medio più alto, pari a 128mila euro, seguita da Barletta-Andria-Trani con 124mila euro. Lecce si colloca al terzo posto con 111mila euro, mentre Brindisi e Taranto registrano rispettivamente 109mila e 107mila euro. Foggia presenta l’importo medio più basso, con 106mila euro.

Categorie
Italia News Politica

Referendum contro l’autonomia differenziata: in Puglia raccolte quasi 40mila firme

Sono già più di 440mila le firme accertate per il referendum contro la legge dell’Autonomia differenziata in tutta la penisola e aggiornate allo scorso 6 agosto.

Al Sud e nelle isole (222.928 firme totali pari al 50,29%) spiccano i risultati raggiunti dalla Campania e dalla Puglia che hanno rispettivamente raccolto 85.963 sottoscrizioni (pari al 19,39%) e 39.927 (con una percentuale del 9,01%).

Il conteggio è stato elaborato dall’agenzia di stampa Adnkronos e fornito dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale che, con il giurista Massimo Villone presidente e Alfiero Grandi vicepresidente, monitora costantemente i dati inviati dai Comitati locali distribuiti in tutta Italia all’organizzazione.

Le altre regioni

Nel Nord Italia sono state raccolte in totale 129.241 firme (meno che nelle altre aree), per una percentuale del 29,16%. Nello specifico: Valle d’Aosta 403, 0,09%; Piemonte 21467, 5,33%; Liguria 7714, 1,74%; Lombardia, 48661, 11,0%; Trentino-Alto Adige, 2808, 0,63%; Veneto 16085, 3,63%; Friuli-Venezia Giulia 4341, 0,98%; Emilia Romagna 27762, 6,26%. Al Centro: Toscana 25382, 5,73%; Umbria, 5658, 1,28%; Marche 7506, 1,69%; Lazio, 52539, 11,85%. Nel resto del Sud abbiamo ancora Abruzzo 8961, 2,02%; Molise 2950, 0,67%; Basilicata 6576, 1,48%; Calabria 23889, 5,39%; Sicilia 41485, 9,36%; Sardegna 13177, 2,97%.

Categorie
Ambiente e Sostenibilità Basilicata News

Siccità e caldo fanno crollare la produzione di olio lucano: «Chiediamo lo stato di calamità»

Siccità e caldo, crolla del 95 per cento la produzione di olio evo lucano rispetto alla passata campagna olearia. La stima è dell’Organizzazione dei produttori olivicoli lucani (Oprol). Il suo presidente Paolo Colonna chiede: «il riconoscimento dello stato di calamità naturale e una visione condivisa per il settore agricolo nel suo complesso».

Il quadro

«Dopo la cerealicoltura, con la campagna del pomodoro in affanno, è l’olivicoltura lucana in ginocchio», affermano i dirigenti di Oprol. Secondo la fotografia scattata dall’Organizzazione dei produttori olivicoli lucani «tranne qualche isola felice nella parte settentrionale della regione Basilicata la produzione è pressoché azzerata». Per l’Oprol «il periodo prolungato di siccità è stato il colpo di grazia, al punto che non solo è saltata la produzione nella sua totalità per la campagna del prossimo autunno, ma se dovessero perdurare le attuali condizioni climatiche si metterebbe una pesante ipoteca sulla campagna 2025-2026».

La richiesta

Da qui la richiesta dello stato di calamità per il settore agricolo nel suo complesso e nello specifico per quello olivicolo. Accanto ad interventi emergenziali servono, però, per l’Oprol, azioni per il sostegno del settore che puntino all’obiettivo della crescita della produzione con una visione condivisa. «L’olivicoltura lucana – ha evidenziato il presidente di Oprol Olivicoltori lucani Paolo Colonna – è fatta non dai grandi numeri, di aziende familiari, ma da eccellenze legate ai territori». Per questo, serve a suo avviso «mettere in un quadro di visione comune tutta una serie di proposte» che vanno dal «sostegno alle organizzazioni professionali e all’aggregazione al ricambio generazionale» passando per il «contrasto dell’abbandono del territorio e la ricerca nel settore». «Proposte che – continua Paolo Colonna – vanno condivise e sostenute da una politica regionale che dia supporti certi come l’equa distribuzione delle risorse idriche. E una politica a sostegno di una manodopera che nell’agricoltura da frutto non c’è più». Infine, per Paolo Colonna, altro elemento importante nel settore, da non trascurare, in quanto può «fornire risposte a tanti piccoli agricoltori».

Categorie
Ambiente e Sostenibilità Brindisi News

Brindisi, il canale Patri a rischio idrogeologico: «È urgente ripristinare la sicurezza»

L’Amministrazione comunale ha lanciato l’allarme sulle condizioni del canale Patri, che rischia di diventare una seria minaccia per la città in caso di maltempo. L’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Elmo, e l’assessora all’Ambiente, Livia Antonucci, hanno effettuato ieri un sopralluogo lungo il corso d’acqua e hanno constatato di persona la presenza di una copiosa vegetazione spontanea che ostruisce il letto e le pareti del canale.

Rischio esondazioni

Questa situazione, già verificatasi in passato, potrebbe aggravare il rischio idrogeologico in caso di piogge abbondanti. Le radici delle piante, infatti, erodono le sponde e riducono la capacità di deflusso delle acque, aumentando la probabilità di allagamenti e smottamenti.

Intervenire con urgenza

L’Amministrazione comunale ha quindi inviato una nota urgente al Consorzio dell’Arneo, ente responsabile della manutenzione del canale, chiedendo un intervento immediato per rimuovere la vegetazione e ripristinare le condizioni di sicurezza.

Misure drastiche in caso di inerzia

Gli assessori Elmo e Antonucci hanno sottolineato la gravità della situazione e hanno avvertito che, in caso di mancato intervento da parte del Consorzio, l’Amministrazione comunale sarà costretta a prendere provvedimenti drastici: «L’ente locale agirà in danno, a tutela della incolumità dei cittadini di Brindisi».

Categorie
BAT Cronaca News

Investito e ucciso da un mezzo dei rifiuti a Bisceglie, la società: «Collaboriamo alle indagini»

La GreenLink, società che si occupa di igiene urbana a Bisceglie, assicura la «massima collaborazione» nei confronti della magistratura contribuendo così a fare chiarezza sull’incidente avvenuto ieri in piazza Vittorio Emanuele dove un uomo di 77 anni, Sergio Ferrucci, è morto dopo essere stato travolto da uno dei mezzi dell’azienda.

In una nota la GreenLink «manifesta la propria vicinanza» ed esprime «le più sincere condoglianze alla famiglia del signor Ferrucci».

Dalla società fanno sapere che «sono in corso gli accertamenti interni volti a ricostruire sia l’accaduto sia il coinvolgimento del mezzo e dei dipendenti della società. Qualora occorra, la società conferma la propria massima collaborazione agli organi inquirenti per le indagini del caso», conclude la nota.

Secondo quanto ricostruito finora, la vittima era seduta su una sedia in plastica all’ombra di un muro quando, un camioncino della nettezza urbana procedendo in retromarcia l’avrebbe travolta.

Il conducente del mezzo, un 62enne di Bisceglie, è indagato per omicidio stradale nell’ambito della inchiesta aperta dalla Procura di Trani che ha disposto l’autopsia sul corpo del pensionato.

Sul camioncino, sottoposto a sequestro, nei prossimi giorni sarà effettuata una perizia tecnica.

Categorie
Basilicata News Politica Puglia

Zes unica, Fitto: «Il Governo raddoppia lo stanziamento da 1,6 a 3,2 miliardi di euro»

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’incremento da 1,6 miliardi di euro a oltre 3,2 miliardi l’entità delle risorse disponibili per il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella Zes unica del Mezzogiorno dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.

A darne notizia è il ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, evidenziando che «nei giorni scorsi, abbiamo assistito a polemiche del tutto strumentali» sul credito d’imposta nelle Zes, «che valorizzavano il numero delle proposte di investimento, senza alcuna verifica» sulla possibilità «di tradursi in investimenti concreti».

Fitto spiega che «il Governo dimostra, ancora una volta, il proprio costante impegno per lo sviluppo e la competitività del tessuto economico produttivo delle regioni del Mezzogiorno attraverso iniziative di sostegno che, nel mettere in campo risorse economiche di gran lunga superiori a quelle previste dai precedenti esecutivi, forniscono risposte certe e chiare al sistema delle imprese».

Lo stanziamento approvato, fa sapere il ministro, è di cinque volte superiore a quello previsto negli anni dal 2016 al 2020 (pari a 617 milioni di euro annui) e di tre volte superiore a quello previsto negli anni 2021 e 2022 (pari a 1.053,9 milioni di euro) e nell’anno 2023 (pari a 1.467 milioni di euro, di cui solo 1,3 miliardi di euro effettivamente utilizzati).

Oltre ai 3,2 miliardi di euro immediatamente disponibili, il provvedimento prevede che possano essere utilizzate le risorse dei programmi nazionali e regionali, finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021-2027, relativi alla competitività delle Pmi.

Exit mobile version