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Brindisi News Politica

Meloni, al vertice in masseria spunta Fontana: si riapre la partita su Rai e Ue

A sorpresa il vertice, annunciato da settimane, tra la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e il suo vice Matteo Salvini è rimbalzato sulle chat e nelle telefonate tra i dirigenti delle opposizioni perché ai cancelli di masseria Beneficio, dove la premier sta trascorrendo le vacanze con i familiari, si è presentato anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. «Che c’entra un’alta figura istituzionale in un vertice politico?», si sono chiesti dal campo largo. Anche perché, annusate le voci interne alla maggioranza, Meloni e Salvini si sono affrettati ad allargare telefonicamente la discussione all’altro vice, Antonio Tajani di Forza Italia. Un invito che ha trasformato quello che all’inizio era stato definito “un semplice saluto” in un vero e proprio summit. Tanto che, al termine, Meloni ha aggiornato la discussione al 30 agosto. A Roma questa volta. Una data che segue immediatamente il consiglio dei ministri in cui si dovrà decidere chi indicare a Ursula Von der Leyen quale commissario europeo per l’Italia.

La posizione di Fitto

Una scelta che è stata oggetto dell’incontro di ieri e su cui resta ancora in pole il nome del ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Una figura che è nel gradimento della stessa presidente della Commissione europea e su cui Meloni non avrebbe dubbi se non fosse per il grattacapo che seguirebbe circa la distribuzione delle deleghe detenute attualmente dall’esponente politico di Maglie. Incentrato sul dossier europeo e sulle questioni interne come le nomine in Rai e nelle Ferrovie dello Stato – e soprattutto la manovra economica che sarà il cahiers de doléances della ripresa – l’incontro a bordo piscina, tra caffè e apertivo rigorosamente con prodotti pugliesi, si è prolungato dalle 15.30 fino a oltre le 18 ed è stato caratterizzato dalle poche parole pubbliche rilasciate da Meloni.

Il caso di Arianna Meloni

Dichiarazioni circa la polemica che ha investito in questi giorni sua sorella, a cui alcuni esponenti dell’opposizione hanno imputato la presenza “inopportuna” ad un vertice proprio sulle nomine pubbliche. Un’accusa che ha fatto ipotizzare, come scritto ieri dal direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti, una possibile “macchinazione” in atto da parte di alcune forze di opposizione insieme a qualche magistrato per aprire inchieste sui dirigenti di Fdi, a cominciare proprio dalla sorella della presidente del Consiglio. Secondo Meloni «è uno schema già visto con Silvio Berlusconi e se fosse vero sarebbe gravissimo».

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Bari News Politica

Bari, il Consiglio comunale è nel caos: non c’è l’accordo per il prossimo presidente

È più di uno scricchiolio quello che percorre in queste ore il campo largo del centrosinistra del neo eletto Consiglio comunale di Bari. Nella prima seduta convocata per mercoledì, i consiglieri saranno chiamati a eleggere il presidente e il vicepresidente dell’assise cittadina. Una votazione dall’esito non così scontato: il sindaco Vito Leccese ha infatti indicato un nome all’aula Dalfino, quello di Romeo Ranieri, primo dei tre eletti della lista “Con”, formazione politica che fa capo al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

L’endorsement è arrivato con il comunicato ufficiale dell’amministrazione nel quale Leccese ha reso nota pochi giorni fa la sua squadra di governo, confidando che «il Consiglio comunale sappia individuare una figura di esperienza che si faccia garante del percorso che attende la città, che ha riposto una così grande fiducia in una ampia coalizione, in parte inedita, che si candida ad essere un modello politico. Per questo immagino, nel rispetto delle prerogative del Consiglio, che il ruolo di Presidente dell’assise comunale possa essere ricoperto da Romeo Ranieri».

La scelta del presidente dell’Aula avviene però a scrutinio segreto da parte di tutti quanti i consiglieri e secondo più di una fonte, il sindaco potrebbe non avere la maggioranza in aula per concretizzare l’elezione di Ranieri. Tra i nomi in lizza per assumere il ruolo di presidente del Consiglio comunale non è mai tramontato quello di Marco Bronzini, eletto con il Partito democratico e vicino al deputato dem Marco Lacarra. Bronzini è uno dei consiglieri più anziani del Comune di Bari, arrivato alla sua quinta legislatura con record di presenze in aula. Se il nodo della presidenza non dovesse essere sciolto durante la prossima seduta, la mancata elezione di Romeo Ranieri segnerebbe un pessimo inizio per la maggioranza che arriverebbe subito dopo i malumori e i mal di pancia legati ad alcune nomine all’interno della Giunta.

Le critiche dei 5 stelle

Nelle scorse ore è finito al centro del dibattito lo “sfogo” del pentastellato Antonello Delle Fontane che ha mal digerito la scelta del suo partito di sottoporre all’attenzione di Vito Leccese il nome di Raffaele Diomede come possibile assessore. Nomina che si è concretizzata escludendo di fatto Delle Fontane dalla squadra di governo della città, nonostante il consigliere sia stato anche in questa tornata elettorale il più suffragato all’interno della lista a 5 Stelle. Non è chiaro se la vicenda avrà delle conseguenze già nella seduta del Consiglio comunale di mercoledì, quando si dovrà votare anche la fiducia per il sindaco Leccese.

Le civiche

Dure critiche alle scelte compiute da Leccese sono arrivate anche dalla sua lista civica “Leccese sindaco”. «Con la nomina della giunta si conclude un anno politicamente complesso per la nostra Città – scrivono dal comitato “È ora” che aveva sostenuto la civica – La ricerca di replicare l’Unità del campo largo del centrosinistra, a quanto pare, ha richiesto un sacrificio alla lista “Leccese Sindaco” che avevamo contribuito a creare ed animare politicamente. Non possiamo negare di essere sopresi ed anche un po’ delusi dai tempi e dai modi con i quali ci è stata comunicata questa valutazione che contraddice radicalmente il contenuto e gli intendimenti delle consultazioni svoltesi fino a poche ore prima della pubblicazione della squadra del sindaco. Quanto accaduto rischia di mortificare un’esperienza autofinanziata che ha mobilitato cittadini e cittadine – giovani e meno giovani – storicamente lontani dalle dinamiche elettorali. Non possiamo contestare, ovviamente, la volontà di costruire una squadra che allarghi il più possibile il campo della maggioranza della nuova amministrazione; resta l’amarezza per l’utilizzo di metodi e logiche di molte forze e partiti della maggioranza che rischia di privilegiare scelte più di natura tattica e personalistica che politica».

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News Politica Puglia

De Leonardis e Laricchia sempre presenti. Male De Blasi e Leo. Quanto lavorano i consiglieri regionali della Puglia?

La legge sulla displasia dell’anca, le 407 nuove prestazioni da inserire nei Lea, il reclutamento degli infermieri: questioni importanti che tuttavia, durante l’ultima seduta, il Consiglio regionale non è riuscito ad affrontare. Il motivo? Le fibrillazioni nel centrosinistra, certo, ma anche qualche assenza di troppo. Per cui la domanda sorge spontanea: quanto lavorano i consiglieri regionali della Puglia? Chi sono i più presenti e chi, invece, i più assenti? La risposta si trova spulciando le statistiche pubblicate sul sito dell’ente di via Gentile: Giannicola De Leonardis (FdI), Antonella Laricchia (M5s) e Antonio Paolo Scalera (La Puglia domani) brillano per assiduità, a differenza del collega Gianfranco Di Blasi che è ultimo per partecipazioni alle sedute sia del Consiglio sia della Commissione di cui fa parte.

In Consiglio regionale

Gli ultimi dati disponibili si riferiscono al semestre gennaio-giugno. In questo arco di tempo la presidente Loredana Capone ha convocato nove sedute dell’assemblea alle quali 23 consiglieri e quattro assessori hanno sempre partecipato. Gli altri membri dell’assise e dell’esecutivo hanno accumulato una o due assenze, eccezion fatta per Donato Metallo (Pd) che in aula si è visto una sola volta perché alle prese con problemi di salute.

In Commissione

Ma il vero “termometro” dell’assiduità dei consiglieri è la partecipazione alle sedute delle Commissioni. Qui “brillano” De Leonardis e Laricchia, unici a risultare presenti nel 100% delle circostanze: 19 per l’esponente di Fratelli d’Italia, sette per la consigliera pentastellata. Ottima performance per Scalera, presente a 20 sedute su 21, pari al 95,24%. Segue Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio: per lui 21 presenze su 23 convocazioni. Per il consigliere di Azione non è certo una novità, anzi: nel 2023 è stato l’unico a partecipare a tutte le 44 sedute di commissioni convocate (insieme con l’attuale eurodeputato meloniano Michele Picaro che però ha risposto “soltanto” a 17 appelli). La gran parte degli altri consiglieri oscilla tra il 65 e il 90% di presenze: è il caso del capogruppo dem Paolo Campo (65,71%), di quello pentastellato Marco Galante (74,79%), del presidente della Commissione contro le mafie Renato Perrini (70%), del candidato sindaco di Bari per il centrodestra Fabio Romito (84%) e del berlusconiano Massimiliano Di Cuia (90%). Chi fa segnare la peggiore performance, invece, è il leghista De Blasi: chiamato a partecipare a sette sedute, il segretario leccese del Carroccio si è visto soltanto in due circostanze, risultando assente giustificato in altre due e ingiustificato nelle restanti tre. Statistiche poco lusinghiere anche per l’altro salentino Antonio Maria Gabellone, esponente di Fratelli d’Italia, fermo al 45,45% di presenze. Presenti a poco più della metà delle convocazioni due esponenti del Partito democratico come Michele Mazzarano e Pietro Luigi Lopalco che fanno segnare rispettivamente il 52,17 e il 57,14% di presenze.

Gli assessori

E gli assessori? Sul sito del Consiglio regionale mancano i dati di diversi esponenti della giunta Emiliano. Quelli disponibili, però, “condannano” Sebastiano Leo, delegato all’Istruzione, assente a tutte le sette sedute di commissione alle quali era stato convocato. Performance migliore, ma comunque non eccezionale, quella di Alessandro Delli Noci, titolare dello Sviluppo economico, presente in tre sedute su nove. L’assessore al Turismo, Nicola Lopane, risulta aver partecipato a due appuntamenti su quattro. Infine Debora Ciliento, ad aprile nominata assessora ai Trasporti: per lei sette presenze su 14.

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Bari News Politica Puglia

Bari, Maurizio Gasparri sulla nomina dell’assessora Nonnis Marzano: «Prima o poi sventolerà bandiera della giustizia»

Maurizio Gasparri, responsabile enti locali di Forza Italia, è intervenuto all’indomani della nomina della nuova Giunta comunale di Bari. Entrando nel merito delle polemiche delle scorse ore, relative alla rinuncia della carica da parte dell’assessora Carlotta Nonnis Marzano, ha dichiarato: «Molti esponenti del centrodestra barese, anche di Forza Italia, si meravigliano del fatto che il nuovo sindaco Leccese abbia inserito nella Giunta una donna che ha oltraggiato Papa Francesco e ha irriso recentemente, in maniera ingiuriosa, tutti i leader del mondo in Puglia al G7. La cosa era talmente enorme che la protagonista ha rinunciato, per ora, alle sue deleghe. Hanno fatto bene quindi quanti hanno espresso la indignazione, ma io sinceramente non mi sono meravigliato».

«Il clima di impunità che si vive in Puglia, con una Procura che ha fatto capire bene quale è la sua posizione, con i vari Emiliano, Decaro ed i Leccese, nella condizione di poter fare tutto ed il contrario di tutto – ha proseguito Gasparri – fa capire a che punto può arrivare l’arroganza. Quando è lecito andare nelle case dei familiari dei boss, come ha raccontato Emiliano, quando è possibile insultare impunemente il Ministro dell’Interno, come ha fatto tale Don Cassano, dell’associazione libera di Don Ciotti, che ancora non si sono scusati nei confronti di Piantedosi, quando si possono assumere quelli che si sono assunti in alcune aziende municipalizzate, volevate che non tentassero di mettere in giunta a Bari, nelle file della sinistra, una persona che ha offeso perfino il Pontefice? Sono arroganti. Ma prima o poi su Bari, grande e nobile città, sventolerà la bandiera della giustizia e della libertà, oggi strappate da un potere locale arrogante e impunito, di cui questo assessore è un’adeguata espressione».

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Bari News Politica

Bari, l’assessora Nonnis si dimette dopo le polemiche social per un suo post contro il Papa. Leccese: «Non condivido toni e contenuti»

«In queste ore si è scatenata una polemica politica sulle dichiarazioni rese, in passato, su un social network, dalla dottoressa Nonnis Marzano, da me indicata come assessora nella nuova giunta». Così il sindaco Vito Leccese in merito alla decisione dell’assessora Carlotta Nonnis Marzano, che, nominata ieri dal primo cittadino di Bari, ha deciso di rinunciare alle deleghe dopo le polemiche nate per alcuni suoi post social del passato, uno in particolare contro il Papa.

«Voglio innanzitutto chiarire che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d’altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero». 

«Sono in contatto con la dottoressa Nonnis Marzano, la quale – continua -, consapevole della polemica che si sta sollevando e delle possibili ricadute negative a discapito della serenità di cui ha bisogno per lavorare bene, mi ha comunicato in queste ore di voler rinunciare all’incarico da me conferitole, anche per preservare la sua libertà di pensiero e di parola, e per tutelare la sua reputazione professionale, da sempre riconosciutale in ogni consesso».

«Reputazione e impegno nelle battaglie ecologiste – conclude Leccese – che mi avevano convinto a sceglierla per affrontare le decisive sfide ambientali che la nostra città ha di fronte».

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News Politica Potenza

Basilicata, nessuna donna tra i direttori generali nominati dalla Regione. Perretti: «Noi fanalino di coda»

Nessuna donna tra le persone nominate tra i nuovi direttori generali della Regione Basilicata.

La polemica

A evidenziarlo è la presidente della commissione regionale Pari Opportunità, Margherita Perretti, che pur riconoscendo ai professionisti incaricati grande competenza, sottolinea: «Non c’erano quote di genere da rispettare, ma una visione innovativa, inclusiva e democratica della governance di un territorio dovrebbe andare oltre, e comprendere che la presenza di entrambi i generi consente una migliore gestione della cosa pubblica, come è ormai ampiamente dimostrato».

Fanalino di coda

La Basilicata continua a essere fanalino di coda rispetto alle altre regioni in tutti gli indici e le classifiche relative alla presenza femminile ai vertici politico-istituzionali. Il 58,3 per cento dei dirigenti della Regione sono uomini, a fronte del 41,6 per cento di donne; questa differenza del 28,5 per cento, scende al 10,5 tra i funzionari a elevata qualificazione (52,84 per cento maschi e 47,16 per cento donne).

Il piano

Sono questi alcuni dei dati forniti dalla giunta regionale della Basilicata che ha comunicato l’adozione, da parte dell’ente in linea con le direttive europee, del “Piano di uguaglianza e di genere” (il Gender Equality Plan). L’obiettivo del piano è porre in essere azioni positive, volte a garantire la parità delle condizioni di accesso alla pubblica amministrazione, opportunità nel rapporto di lavoro ed equilibrio di genere nei processi decisionali.

I dati

Tra gli altri dati al 30 giugno scorso, nella categoria “Istruttori” il 57,2 per cento i posti sono occupati da uomini, il 42,7 per cento da donne; mentre tra gli “Operatori esperti” il 62 per cento sono uomini, il 38 per cento donne. Con l’adozione del piano la Regione intende realizzare «progetti che favoriscano la riduzione delle asimmetrie di genere e valorizzare la piena partecipazione di tutte le persone all’interno degli ambiti lavorativi, promuovendo una cultura del rispetto e della comunicazione inclusiva».

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Attualità Basilicata News Politica Puglia

Presenze dei parlamentari, qualcuno ha visto Conte? Due meloniani i più stakanovisti

Nel pieno delle ferie è normale vedere il Parlamento chiuso con deputati e senatori in vacanza. Molti di loro, però, spesso e volentieri disertano l’Aula anche quando ci sono i lavori. Pugliesi e lucani? Alcuni sono autentici stakanovisti, come i senatori Ignazio Zullo e Gianni Rosa, entrambi presenza fissa a Palazzo Madama; discorso diverso per il leader pentastellato Giuseppe Conte che alla Camera è finora risultato assente in oltre il 73% dei casi.

A Montecitorio

Per misurare l’assiduità dei parlamentari basta analizzare le statistiche pubblicate sul sito di Montecitorio e su quello di Palazzo Madama. Le note dolenti riguardano innanzitutto l’ex premier Conte che, da ottobre 2022 a oggi, è risultato presente nel 26,68% dei casi e assente nel restante 73,32 (giustificato, però, nel 54,62). Anche altri esponenti del Movimento Cinque Stelle non brillano per assiduità. Si tratta del lucano Arnaldo Lomuti e del salentino Leonardo Donno, che hanno finora totalizzato rispettivamente il 60,26 e il 67,54% di presenze. Discorso simile per la foggiana Carla Giuliano che non va oltre il 68,74. Performance solo leggermente migliori per la tarantina Patty L’Abbate del M5s, il lucano Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia e di Rita Dalla Chiesa (nata in Campania ma eletta in Puglia): tutti oscillano intorno al 72% di presenze.

Un autentico stakanovista, invece, è Giandonato La Salandra, deputato di Fratelli d’Italia, in prima linea nel 97,96% dei casi. È nativo di Milano ma eletto in Puglia Alessandro Colucci, onorevole di Noi Moderati, che fa segnare il 97,74% di presenze. Sul terzo gradino del podio dei più assidui, infine, c’è l’altra meloniana Mariangela Matera, originaria di Andria, assente in appena il 2,77% delle circostanze. Buone performance anche per altri volti noti della politica pugliese e lucana come il berlusconiano Andrea Caroppo col 96,13% di presenze, il meloniano Saverio Congedo col 93,77, il democratico Ubaldo Pagano col 92,02.

Qui Senato

Al Senato come alla Camera, è un esponente di Fratelli d’Italia a occupare il vertice della classifica dei parlamentari più “sul pezzo”. Si tratta di Gianni Rosa, lucano di Avigliano, capace di totalizzare il 99,98% di presenze. A tallonarlo sono quattro compagni di partito: il cassanese Ignazio Zullo (99,92%), il barese Filippo Melchiorre (99,49), la tarantina Vita Maria Nocco (99,37) e la foggiana Anna Maria Fallucchi (99,21). Bene anche l’azzurro Dario Damiani, nativo di Barletta, che a Palazzo Madama si è finora visto nel 99,53% dei casi.

A far segnare le peggiori performance tra i senatori pugliesi e lucani sono tre esponenti di diversi partiti. In fondo alla classifica c’è Mario Turco, senatore del Movimento Cinque Stelle che molti danno come candidato alla presidenza della Regione Puglia, che ha finora accumulato l’81,82% di presenze totali; penultimo il leghista salentino Rossano Marti, che si ferma all’86,46%; terzultimo Francesco Boccia, capogruppo del Partito democratico a Palazzo Madama con un passato da ministro per gli Affari regionali e le Autonomie nel secondo governo Conte, che si ferma all’87,95%.

Mancano, invece, i dati sulle performance di Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia e senatore di Forza Italia, al pari di quelli dei ministri Matteo Salvini e Maria Elisabetta Alberti Casellati, originari rispettivamente di Milano e di Rovigo ma eletti in Puglia e in Basilicata.

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Bari News Politica

Bari, il sindaco Leccese nomina la giunta comunale: riconfermati quattro ex di Decaro

Il sindaco Vito Leccese ha nominato la giunta comunale che lo affiancherà nel governo della città per il mandato 2024-2029.
«Come promesso, dopo un lungo lavoro, non nascondo a tratti faticoso, di discussione e confronto con le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura, oggi ho ufficializzato i nomi della giunta comunale – commenta Vito Leccese – Sono stati giorni che hanno richiesto uno sforzo supplementare per trovare una sintesi tra le diverse sensibilità e istanze, ma sono soddisfatto del risultato. Infatti, l’obiettivo prioritario, che mi ero prefissato già in campagna elettorale, quello di dar vita al campo largo del centrosinistra, è stato raggiunto attraverso un intenso confronto con tutte le forze politiche e tutti gli attori in campo, che hanno messo il bene della città davanti alle aspettative di parte.

Abbiamo di fronte sfide impegnative che richiedono un impegno condiviso da parte di tutti, e sono certo che gli uomini e le donne individuati per comporre la nuova compagine di governo sapranno lavorare insieme nell’interesse esclusivo di una città che deve disegnare il suo futuro di città europea, attenta ai temi ambientali.

La ridefinizione delle deleghe, rispetto a quelle tradizionali, chiarisce la centralità che intendo dare alle politiche ambientali, alla città policentrica che miri a superare la suddivisione tra centro e periferie, al turismo come componente dello sviluppo economico sostenibile della città. Il tutto, rafforzando, mediante una espressa delega assessorile, le attività su controlli e legalità.
Con lo stesso provvedimento ho dato seguito all’impegno assunto in campagna elettorale di individuare il “Sindaco della notte”, che, in qualità di mio delegato, avrà il compito di definire un nuovo modello che contemperi le esigenze dei residenti con quelle delle attività commerciali negli spazi urbani nei quali si svolge la vita notturna.

Confido che il Consiglio comunale sappia individuare una figura di esperienza al proprio interno che si faccia garante del percorso che attende la città, che ha riposto una così grande fiducia in una ampia coalizione, in parte inedita, che si candida ad essere un modello politico. Per questo immagino, nel rispetto delle prerogative del Consiglio, che il ruolo di Presidente dell’assise comunale possa essere ricoperto da Romeo Ranieri».

Di seguito i 10 componenti della giunta comunale:

Giovanna Iacovone
assessora alla Rigenerazione urbana e sociale, alla Prossimità e alla Transizione digitale
(Decentramento, Demografici, Innovazione tecnologica dell’amministrazione, Beni comuni e Riuso spazi dismessi, Arredo urbano, Affari istituzionali e Rapporti con la Città Metropolitana)

Elisabetta Vaccarella
assessora alla Giustizia e al Benessere sociale e ai Diritti civili
(Servizi alla persona, Inclusione sociale e Contrasto alle povertà, Contrasto alle discriminazioni, Accoglienza e Integrazione)

Carlotta Nonnis Marzano
assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente
(Forestazione urbana, Tutela dei Corridoi ecologici, Verde pubblico, Igiene urbana, Benessere degli animali, Politiche energetiche, Parchi)

Vito Lacoppola
assessore alla Conoscenza
(Educazione 0-6, Pubblica istruzione, Città universitaria, Ricerca e Innovazione)

Raffaele Diomede
assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale
(Controlli, Gare e Appalti, Trasparenza, Patrimonio, Beni confiscati, ERP, Emergenza abitativa)

Pietro Petruzzelli
assessore allo Sviluppo locale e alla Blue economy
(Sviluppo economico, MAAB, MOI, FdL, Rapporto mare-costa, Turismo e Marketing territoriale)

Domenico Scaramuzzi
assessore alla Cura del territorio
(Opere pubbliche, Reti e Mobilità sostenibile)

Carla Palone
assessora alla Vivibilità urbana e alla Protezione civile
(Polizia locale e Protezione civile)

Diego De Marzo
assessore al Bilancio e Fiscalità locale
(Bilancio, Tributi e Aziende partecipate)

Paola Romano
assessora alle Culture
(Cultura, Tutela e Valorizzazione dei Beni culturali, Gestione di Musei, Teatri e Biblioteche)

Ad affiancare la giunta comunale con delega del “Sindaco della Notte” sarà Lorenzo Leonetti, cui spetterà il compito di definire le strategie per il miglioramento della vivibilità urbana degli spazi pubblici interessati dalla ‘movida’ (sicurezza, igiene urbana, viabilità).

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Bari News Politica

Bari, prima convocazione per i neo eletti in aula Dalfino: il 21 agosto l’elezione del presidente in Consiglio comunale

Il primo compito del nuovo Consiglio comunale di Bari, ufficializzato pochi giorni fa dalla commissione elettorale centrale, sarà quello di eleggere il presidente e il vicepresidente dell’aula Dalfino così come previsto dal Testo unico degli enti locali. I consiglieri si riuniranno in prima convocazione mercoledì 21 agosto, alle 9.30. Il sindaco Vito Leccese ha infatti convocato l’assise cittadina, che sarà presieduta dalla consigliera anziana Elisabetta Vaccarella. Tra gli altri punti all’ordine del giorno la convalida degli eletti e il giuramento del sindaco.

I nodi da sciogliere

È invece ancora tutta da giocare la partita per la formazione della nuova Giunta, dopo che nelle scorse ore è ripreso il dialogo tra il sindaco Vito Leccese e il leader della Convenzione per Bari Michele Laforgia. Quest’ultimo ha dichiarato di non ambire a nessun ruolo ma di essere pronto a lavorare per tenere unito il campo largo e per il bene della città. Pare chiaro il riferimento di Laforgia alla carica di presidente del Consiglio comunale più volte ipotizzata per lui, che potrebbe andare invece, secondo le ultime indiscrezioni, al Partito democratico con l’elezione di Marco Bronzini, il più anziano tra i consiglieri con cinque legislature alle spalle e attualmente capogruppo del partito. La sua designazione andrebbe a segnare un punto a favore anche per il deputato dem Marco Lacarra a cui Bronzini è storicamente molto vicino. Sui nomi degli assessori sembrano essere quasi certe le nomine di Pietro Petruzzelli, Elisabetta Vaccarella e Paola Romano, così come una delega potrebbe andare a Lorenzo Leonetti (uomo di Decaro e già presidente del Municipio 1).

Resta da capire se il Partito democratico avrà o meno il quinto assessorato e se un ruolo è riservato al pentastellato Antonello delle Fontante. Il Movimento 5 stelle ha sostenuto al primo turno il candidato Michele Laforgia, salvo poi procedere in autonomia alle trattative con il sindaco Vito Leccese. Adesso che i “laforgiani” sono rientrati in campo bisognerà capire se a loro il primo cittadino assegnerà uno o due assessorati. L’attenzione in queste ore in cui il quadro si è ulteriormente complicato è concentrata soprattutto sugli esponenti delle liste civiche Pierluigi Introna, Diego De Marzo e Romeo Ranieri. Tutti e tre molto quotati per una entrata in Giunta o in alternativa per la carica di presidente dell’Aula Dalfino. Nodo questo che sarà sciolto sicuramente il 21 agosto quando il nuovo Consiglio comunale si riunirà per la prima volta.

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Ferragosto in Puglia per la premier Meloni: sui social auguri e la foto in piscina con la figlia

“Siate felici con le vostre famiglie, i vostri cari e le persone che amate. Buon Ferragosto a tutti”: ecco il messaggio di auguri postato sui social da Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio dei ministri e leader di Fratelli d’Italia, in vacanza in Puglia, ha pubblicato anche una foto che la ritrae mentre gioca nella piscina di una masseria con la figlia Ginevra.

Meloni è già da qualche giorno nel Brindisino, ospite di una masseria di lusso, insieme con la figlia Ginevra e l’ex compagno Andrea Giambruno. Presenti anche Arianna Meloni, sorella della premier e responsabile della segreteria di Fratelli d’Italia, e il suo compagno Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura.

Nei giorni scorsi Giambruno e Lollobrigida erano stati avvistati in alcuni negozi del Brindisino mentre erano intenti a fare la spesa. Nessuna traccia di Meloni e della figlia, comparse per la prima volta nello scatto che la presidente del Consiglio ha appena pubblicato sui social a corredo del messaggio di auguri.

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