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Cronaca Foggia News

Tragedia a Marina di Lesina, un malore fatale: muore annegato 84enne

Un pomeriggio di relax si è trasformato, ancora una volta, in tragedia a Marina di Lesina. Un 84enne, originario di San Nicandro Garganico ma residente da molti anni al Nord, ha perso la vita mentre faceva il bagno nelle acque di Tammaricella-Schiapparo.

Secondo le prime ricostruzioni, l’anziano sarebbe stato colto da un malore improvviso mentre si trovava al largo. Nonostante il tempestivo intervento dei bagnini e dei sanitari del 118, che hanno tentato a lungo di rianimarlo, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi di rito e i militari della Capitaneria di porto. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica dell’accaduto.

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Cultura e Spettacoli Foggia

Lucera, Franco Arminio e Ginevra Di Marco insieme sul palco tra note e parole

Dopo la magia calviniana degli “Amori difficili” portata in scena da Isabella Ragonese e Rodrigo D’Erasmo, l’ottava stagione della rassegna curata da Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio “PrimaVera al Garibaldi” promuove oggi, alle 21.30, in prima regionale pugliese, all’Anfiteatro Augusteo di Lucera, lo spettacolo-concerto “È stato un tempo il mondo”, con la poesia intensa di Franco Arminio e la canzone popolare di Ginevra Di Marco. La sua voce inconfondibile, una delle interpreti più raffinate della musica italiana, si unisce a quella di Franco Arminio, lo scrittore dei paesi, il cantore dei borghi sul limite della sparizione, che è stato definito da Roberto Saviano «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato».

Dietro lo spettacolo

Il titolo dello spettacolo è̀ stato un tempo il mondo è ispirato a un verso di una canzone dei “CSI” – storica formazione guidata da Giovanni Lindo Ferretti – di cui hanno fatto parte sia Ginevra Di Marco che Francesco Magnelli, ideatore della messa in scena, presente sul palco insieme ad Andrea Salvadori ad eseguire le musiche dal vivo. Il frutto della composita formazione, che unisce il mondo poetico con quello delle note, è uno spettacolo-concerto in cui l’incontro e lo sguardo etico di questi artisti genera un viaggio introspettivo per ricordarci cosa è stato il mondo e cosa sta diventando, attraverso canzoni e poesia popolare, momenti intimisti e di festa. Bellezza e ferite, passato e presente, incanto e disincanto, risuoneranno in un luogo unico e carico di storia come l’Anfiteatro augusteo di Lucera.

La protagonista

«Siamo vicini nello sguardo sulla vita, l’essere sensibili al silenzio, ai margini, al non clamore, alla bellezza dei paesi abbandonati, al sacro che ci sta intorno e che la nostra vita frenetica non contempla più, visioni che invece sentiamo essere motivo e scopo, tra gli altri, della nostra musica» dichiara Ginevra Di Marco sotto lo spettacolo prodotto da IMARTS. Fiorentina, cantante elegante, nel suo percorso si confronta con diversi artisti italiani e internazionali in un scambio musicale e umano. Appare nel 1993 quando partecipa come ospite in Ko de mondo, primo disco dei CSI. Le sue qualità vocali la fanno subito notare, e già dal seguente album “In quiete”, registrato dal vivo, la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo. Nella sua produzione da ricordare il disco “Quello che conta”: le più belle canzoni di Tenco, reinterpretate e vestite con un nuovo abito musicale. Un delicato equilibrio che non tradisce lo spirito originale, permettendo sempre alla loro essenza più profonda di affiorare.

Il protagonista

Franco Arminio ha vinto due volte il Premio Stephen Dedalus. Con la sua ultima opera letteraria, edita da Bompiani, “Canti della gratitudine”, Arminio consegna il frutto di anni di ascolto di se stesso e del mondo, la summa di ciò che ha imparato nel suo cammino attraverso città e paesi: la parola poetica dispiega la sua forza trasformativa, da esperienza intima si fa comunitaria e ci chiede di essere pronunciata come sfida all’indifferenza, come forma di resistenza, come il più salvifico dei contagi.

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Attualità Foggia News

Case al mare, un italiano su tre sceglie la Puglia: Rodi Garganico è tra le mete preferite

La Puglia si classifica al quarto posto tra i luoghi del cuore degli italiani che sognano, e poi acquistano, seconde case. Lo fa con una percentuale del 30,3%, secondo l’analisi di Abitare Co. -società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata in nuove costruzioni, che ha analizzato 105 tra le località costiere italiane più rinomate, a livello regionale.

La classifica

Al primo posto si classifica la Sardegna, che ha nettamente staccato le altre regioni (in media +64,5% di compravendite tra il 2019 e il 2023). Seguono la Basilicata (+59,2%), la Sicilia (+34,7%) e appunto la Puglia (+30,3%). Ma, a sorpresa, ci sono delle regioni, che del turismo e della bellezza delle loro coste fondano buona parte della loro produzione economica, che sono nettamente scese in classifica, come l’Emilia-Romagna (+20,7%), la Liguria (+17,6%), la Toscana (+15,5%) o il Veneto (+14,8%). Tra i primi dieci comuni costieri che, in media, hanno raddoppiato le compravendite rispetto al 2019 c’è Rodi Garganico, che registra un +112,8% di compravendite, seguita dalla lucana Maratea, con +108,0%. Al primo posto troviamo Castiadas in Sardegna, con +264,5% di compravendite, seguita dall’isola di Pantelleria in Sicilia +142,5% e dalla ligure Portofino +130%.

Le compravendite

Nel 2023, le compravendite di immobili residenziali nelle principali località marittime, tra cui molte seconde case, sono cresciute in media del +26,3% rispetto al 2019, un dato positivo e in controtendenza a quello registrato nelle otto Città metropolitane (-9,2%). Una spinta che ha fatto volare i prezzi nei Comuni marittimi, aumentati in media dal primo semestre 2019 al primo semestre 2024 di ben il +26,7%.

I mutui

Arrivano segnali positivi dal mercato dei mutui in Puglia. Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nei primi sei mesi del 2024, la richiesta di finanziamenti è aumentata del 4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sebbene questo incremento sia inferiore al 15% registrato a livello nazionale, rappresenta comunque un segnale di ripresa per il settore.

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Cronaca Foggia News

Da Foggia a Pescara, sgominata la banda dei furti di rame dalle pale eoliche: 7 arresti

Un’operazione congiunta dei carabinieri di Popoli e Foggia ha portato allo smantellamento di una pericolosa organizzazione criminale dedita ai furti, alle rapine e alle estorsioni. Dodici persone, di cui sette ai domiciliari e cinque con altre misure cautelari, sono finite in manette al termine di un’indagine durata un anno e mezzo.

La banda, composta da dieci uomini e due donne, avrebbe messo a segno oltre 25 colpi nelle province di Pescara, Ascoli Piceno e Foggia, concentrandosi soprattutto sui furti di rame all’interno delle pale eoliche, causando danni per oltre 200mila euro. Ma le loro attività illecite non si limitavano a questo: furti in abitazione, rapine ed estorsioni completavano il loro ampio raggio d’azione.

L’indagine è partita da Manoppello a seguito di un furto di un camion e di diverse bobine d’acciaio ai danni di due aziende. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno ricostruito un’organizzazione criminale ben strutturata, capace di agire con professionalità e rapidità. I membri della banda si occupavano di tutto: dalla pianificazione dei colpi, all’individuazione dei bersagli, fino allo smaltimento della refurtiva.

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Ha un malore mentre fa il bagno a Siponto: muore un turista. Inutili i soccorsi

Sarebbe stato colto da un malore mentre era in mare il turista morto oggi, 5 agosto, a Siponto, frazione di Manfredonia.

Il corpo è stato trovato nei pressi della riva. Sul posto sono giunti i soccorritori del 118, allertati dai bagnanti, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

È intervenuto anche il personale della capitaneria di porto che sta svolgendo tutti gli accertamenti.

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Cronaca Foggia News

Morto dopo un agguato a fucilate a Foggia: al vaglio le immagini della videosorveglianza

A Foggia è caccia all’uomo in bicicletta che, la sera di venerdì 2 agosto, avrebbe sparato con un fucile al 45enne Giacomo Mongiello, morto in ospedale due giorni dopo a causa delle ferite riportate nell’agguato avvenuto in via Sbano.

Gli agenti della squadra mobile del capoluogo dauno stanno esaminando le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato elementi investigativi utili alle indagini.

Mongiello era in compagnia di alcuni amici quando si sarebbe allontanato di qualche metro per recarsi ad acquistare una birra in via Sbano. In quel momento un uomo con il volto coperto, in sella ad una bici, si sarebbe avvicinato esplodendo i colpi di fucile. Due quelli che avrebbero raggiunto al braccio il 45enne. Alcune schegge lo hanno poi colpito all’addome.

È mistero sul possibile movente su cui gli investigatori non si sbilanciano. Il 45enne, interrogato in ospedale in prima battuta, non avrebbe riferito alcun elemento utile. L’uomo, incensurato, non aveva legami con la criminalità organizzata.

La sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo ha intanto espresso «massima fiducia nell’operato di forze dell’ordine e magistratura».

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Passo del lupo, riaperta la galleria nel Foggiano ma tra un mese si richiude

Con l’intensificarsi del traffico estivo, è stata riaperta con un giorno di anticipo, sabato scorso, la galleria “Passo del Lupo”, che si trova lungo la Statale 17 “Variante di Volturara”, nel territorio del Comune di Volturino, l’importante arteria di collegamento tra Capitanata, Molise, Campania e Lazio.

L’ordinanza

L’Anas, con un’ordinanza del 22 aprile, aveva chiuso il tunnel dal 7 maggio al 3 agosto per lavori di ristrutturazione. L’ennesima di una serie di chiusure “a singhiozzo”, iniziate nel 2018, che avevano scatenato vibrate proteste da parte dei sindaci dei Comuni attraversati dalla Statale, coordinati e affiancati dall’ex sindaco di Lucera, attuale Consigliere Regionale, Antonio Tutolo. Sempre secondo l’ordinanza di aprile, il tratto di SS17 sarà nuovamente chiuso al traffico dal 9 settembre al 30 novembre prossimi, per proseguire gli interventi di risanamento strutturale.

L’audizione

Già l’8 aprile, il consigliere Tutolo aveva ottenuto un’audizione presso la V Commissione dell’Anas, chiedendo assicurazioni sui tempi di completamento dei lavori. L’ingegner Vincenzo Marzi, responsabile territoriale Puglia, aveva spiegato che non era stato più possibile rinviare il ripristino, dato il degrado creato da anni di mancate manutenzioni. Fino a quel momento, erano stati ripristinati 500 metri su un totale di 1373, con un costo medio di lavori di 9000 euro al metro lineare. In quella sede, Tutolo aveva espresso grande disappunto per la manutenzione “a fasi alterne”, ma le rimostranze del consigliere regionale non avevano sortito effetti sul cronoprogramma dei lavori: l’Anas aveva confermato la breve riapertura in agosto, solo per favorire il traffico intensificato del mese centrale dell’estate.

Il sollecito

Il 5 maggio, 22 sindaci dei Monti Dauni e 14 del Beneventano avevano scritto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, all’Anas e al Prefetto di Foggia per sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico durante il quale concordare un calendario dei lavori che limitasse i disagi per le comunità collegate dal tratto di statale. La richiesta principale era di riservare tratti delle strade vicine da destinare al passaggio del traffico veicolare leggero e dei mezzi agricoli. Si chiedeva, in più, di accelerare i lavori e di proseguirli fino al completamento, senza ulteriori interruzioni.

L’11 luglio, Tutolo, assieme ad alcuni cittadini dei comuni vicini, aveva tenuto una conferenza stampa nei pressi della galleria, ribadendo non solo la necessità vitale della riapertura definitiva dell’infrastruttura, ma sollecitando anche un rifinanziamento dell’opera da parte dello Stato per 9 milioni di euro, indispensabile per concluderla in tempi brevi.

La protesta

A quanto pare, però sarà necessario attuare la protesta che Tutolo aveva annunciato in caso di ulteriori ritardi di Anas: «Se non otterremo risposte, organizzeremo un accampamento a Passo di Lupo e inviteremo tutti i cittadini che risentono di questo problema a unirsi a noi».

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Agguato a fucilate in via Sbano a Foggia: morto in ospedale il 45enne ferito

Non ce l’ha fatta il 45enne ferito a colpi di fucile nella tarda serata di venerdì 2 agosto in via Sbano, nella zona sud di Foggia. L’uomo è morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dove era stato trasportato in gravi condizioni.

L’attentato

Intorno alle 23, l’uomo, incensurato, si trovava assieme ad alcuni amici. Si è allontanato qualche minuto per prendere una bibita quando è stato avvicinato da una persona che si muoveva in bicicletta, a volto coperto, e che ha aperto il fuoco due volte con un fucile.

La vittima è stata ferita a un braccio ed è caduta al suolo, mentre l’attentatore si è dato alla fuga, sempre in sella alla bicicletta. Il 45enne è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dove gli sono state prestate le prime cure.

In seguito, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per asportare alcune schegge di proiettile che lo avevano raggiunto alla milza. L’uomo è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dove è deceduto nella notte.

Le indagini

Sul luogo dell’agguato sono intervenuti sia i carabinieri che la polizia, ma è a quest’ultima che sono state affidate le indagini. Già nel corso della notte sono state prelevate le registrazioni degli impianti di videosorveglianza della zona e stati effettuati diversi interrogatori per cercare di ricostruire con precisione quanto accaduto.

Secondo i primi orientamenti degli inquirenti, si potrebbe trattare di un regolamento di conti: probabilmente, un avvertimento alla vittima per costringerlo a pagare un debito che non aveva onorato. In ogni caso, l’episodio non sarebbe legato al mondo della criminalità organizzata.

Era dal 15 ottobre dello scorso anno che non si verificavano episodi simili nel capoluogo: in quel caso, tre colpi di pistola erano stati esplosi verso un uomo che transitava in macchina in via Fuiani, che però era riuscito a scampare all’attentato fuggendo a bordo dell’auto.

Episcopo: «Debellare la deriva violenta»

«L’agguato in via Sbano in cui è rimasto vittima Giacomo Mongiello ha riacceso l’allarme sulla deriva violenta e distorta che va ovunque adeguatamente considerata, contrastata e debellata». Lo afferma la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo. «La “squadra Stato” è tuttavia presente – aggiunge – in costante contatto e condivisione, dalle forze dell’ordine alla magistratura inquirente e giudicante, composta da uomini e donne encomiabili per efficienza, professionalità, motivazioni, spirito di sacrificio e rispetto delle Istituzioni. Confido quindi nel loro operato per fare luce sul delitto che ha macchiato di sangue una strada della nostra città, ribadendo che da parte dell’amministrazione comunale l’attenzione per la sicurezza e la legalità è prioritaria, e non ammette cali di tensione e sottovalutazioni di sorta».

Episcopo esprime, a nome dell’intera amministrazione comunale, «la nostra vicinanza ai familiari della vittima».

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Autovelox sequestrati, per quelli di Cerignola potrebbe esserci il falso pubblico

Potrebbero esserci complicazioni nelle vicende giudiziarie relative agli autovelox sequestrati dalla Polizia Stradale a Cerignola e in altre città italiane (come Cosenza, Venezia e Reggio Emilia), il 29 luglio scorso, su disposizione del Gip del Tribunale di Cosenza che ipotizzava nell’impiego del modello T-Expeed v.2.0 il reato di frode nelle pubbliche forniture a carico di sei indagati, amministratori o responsabili per competenza delle procedure di acquisizione e messa in opera dello strumento.

Per il magistrato, gli autovelox non sono a norma perché il regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della Strada del 1992 prevede che possano essere approvati e/o omologati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ma attualmente, mancano le norme tecniche per la procedura di omologazione, per tutti i modelli usati in Italia.

Un sequestro analogo, sempre disposto dal Gip di Cosenza, lo scorso anno, fu annullato dal Tribunale del Riesame che, in ossequio alla norma, riteneva sufficiente la sola approvazione.

Ma, nel nuovo sequestro, il Gip ha citato la sentenza della seconda sezione civile della Corte di Cassazione, numero 10505 del 18 aprile 2024, con la quale l’organo supremo annullava la sanzione ad un automobilista perché ribadiva che per essere in regola, i rilevatori di velocità debbano essere omologati.

Il tal modo, però. tutti i modelli di autovelox in uso in Italia, in attesa di una disposizione normativa che regoli l’omologazione, sono fuori legge: basti pensare allo strumento “Tutor” in Autostrada, gestito dal Ministero dell’Interno, ed anch’esso solo “approvato”.

La Lab Consulenze srl, oggi LaBconsulenze srl, che ha utilizzato in Italia il modello T-Expeed v.2.0 ha impugnato il sequestro, obiettando che il Riesame di Cosenza aveva già rigettato quello dell’anno scorso. In più chiede perché, pur essendo tutti gli strumenti impiegati in Italia nelle stesse condizioni, sono stati sequestrati solo questi modelli.

A prescindere dalla futura sanatoria, tuttavia, il capitolato della gara di Cerignola prevedeva esplicitamente che gli strumenti fossero esclusivamente omologati. La società aggiudicataria avrebbe dovuto, preventivamente, far presente che lo strumento non lo era e chiedere alla stazione appaltante di rimodulare il bando.

Avendo dichiarato di possedere questo requisito necessario, la LaBconsulenze –che era stata l’unica a partecipare al bando- potrebbe aver commesso un falso in atto pubblico.

Potrebbero esserci, quindi, anche implicazioni penali nella vicenda, sia verso la società per la dichiarazione in atti di gara, sia verso la commissione che avrebbe dovuto vigilare susull’effettivo utilizzo dello strumento omologato presente in dichiarazione.

Al tempo stesso, com’è avvenuto a Treviso, potrebbero fioccare le denunce dei conducenti che hanno ricevuto sanzioni sulla base dei rilievi di uno strumento non a norma. Una vicenda complicata, che farà registrare interessanti sviluppi nel corso delle prossime settimane.

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Foggia, agguato a colpi d’arma da fuoco per un possibile regolamento di conti: ferito un uomo

Ferito da colpi di arma da fuoco nella tarda serata di ieri, a Foggia. È successo in via Luigi Sbano e non sarebbe in pericolo di vita l’uomo 45enne che è stato portato al Policlinico Riuniti, ferito ad un braccio. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Il movente, in base alle prime ipotesi investigative, sarebbe riconducibile a un regolamento di conti.

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