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Potenza Sport

Serie C, 1-1 nel derby lucano tra Picerno e Potenza: a Schimmenti risponde Bernardotto

Divertimento e spettacolo nel derby lucano tra Picerno e Potenza. Dopo il vantaggio firmato da Emanuele Schimmenti, i padroni di casa pareggiano con Gabriele Bernardotto per l’1-1 finale. L’ex Team Altamura bagna con un gol il suo esordio stagionale. Nel finale il Potenza rimane in dieci a causa dell’espulsione di Selleri. Un punto a testa per le due lucane. Il Picerno sale a 17, uno in più del Potenza. Dopo un lungo applauso per i tre tifosi del Foggia scomparsi domenica, sul ‘Curcio’ cala il silenzio in segno di rispetto al fischio d’inzio. Nessun coro dalle due tifoserie per tutti i 90’.

Primo tempo

Il Potenza parte forte in avvio, pressando alto e impedendo al Picerno di uscire. Proprio da un recupero alto arriva la prima occasione. Al 12’ Rillo ci prova in diagonale dal limite, ma Merelli si distende e sventa il pericolo. Ancora su un recupero alto, Caturano appoggia per Castorani che calcia da fuori, ma la palla termina larga con Merelli sulla traiettoria. Con il passare dei minuti il pressing del Potenza diminuisce e il Picerno prende campo e il pallino del gioco. Al 37’ clamorosa occasione. Franco lancia Cardoni, in profondità. Il classe 2004 elude l’intervento di Rillo e calcia potente, ma la palla sbatte sulla traversa dopo una respinta di Alastra. Due giri di lancette dopo, Guerra serve Volpicelli sui metri: l’ex Pineto calcia di prima, ma colpisce l’incrocio dei pali con una conclusione a giro di sinistro. L’ultima occasione del primo tempo è per il Potenza. D’Auria calcia potente dalla distanza, ma la palla termina fuori di poco. Dopo un minuto di recupero, Picerno e Potenza rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Il secondo tempo

Neanche due giri di lancette e il Potenza sfiora il vantaggio. Dopo una respinta, Schimmenti calcia e la palla, dopo una deviazione, termina di poco sopra la traversa. Al 55’ passa in vantaggio il Potenza. Su un lancio lungo, Santi e Gilli sbagliano il disimpegno consegnando la palla a Schimmenti, che fredda Merrelli per la rete dello 0-1. Quattro giri di lancette dopo D’Auria va vicino al 2-0, ma la sua conclusione è alta. Al 63’ il Picerno sfiora il pari. Petito calcia potente, Alastra respinge corto ma sulla ribattuta la palla di Volpicelli è lunga e Vitali non riesce nel tap-in da pochi passi. Il Picerno cresce e costringe il Potenza a rintanarsi nella propria trequarti. Al 68’ Petito ci prova in girata su cross di Pagliai, ma la palla sfila sul fondo. I padroni di casa pareggiano al 75’. Bernardotto, entrato in campo da appena 20’’, segna di testa su cross al bacio di Maiorino dalla bandierina. Esordio con gol per l’ex Team Altamura. Il Potenza rimane in dieci all’84. Selleri, già ammonito, commette fallo su Santi e viene espulso. Negativo il suo esordio con la squadra di De Giorgio. Un giro di lancette dopo miracolo di Alastra, che allunga in angolo un colpo di testa di Volpicelli. Con l’uomo in più, parte il forcing del Picerno per provare a vincerla. L’arbitro Mirabella concede 6’ di recupero. Nonostante l’arrembaggio finale, la squadra di Tomei non porta altri pericoli ad Alastra. Al triplice fischio, termina 1-1 tra Picerno e Potenza.

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Bari Sport

Il Bari con il Sassuolo per iniziare a muovere la classifica: Longo recupera Maiello

Due partite delicatissime, una sul rettangolo verde, l’altra fra telefonate e i corridoi dell’Hotel Sheraton San Siro di Milano, teatro della fase finale della sessione estiva di calciomercato, che chiuderà i battenti alla mezzanotte di venerdì 30 agosto. Il Bari è impegnato su due fronti, entrambi decisivi. Il primo risulta già cruciale per le sorti del campionato di serie B, che questa sera alle 20.30 propone in calendario la sfida al San Nicola contro il Sassuolo dell’ex Fabio Grosso. Gara valida per la 3a giornata. Il secondo, altrettanto fondamentale, riguarda il completamento di un organico che necessita ancora di almeno quattro titolari affinché venga elevato il livello di competitività della squadra biancorossa. Ieri summit tra l’area mercato e il tecnico Longo: al momento la situazione è di stallo totale.

Il campo

Bari e Sassuolo si presentano all’appuntamento odierno in notturna con stati d’animo e classifiche diametralmente opposti. I pugliesi, reduci da due pesanti ko, rispettivamente contro Juve Stabia e Modena, confidano di poter invertire una rotta pericolosissima. L’ultimo posto in classifica dei Galletti non è altro che lo specchio delle difficoltà riscontrate da Vicari e compagni in avvio di stagione, tra i peggiori che si ricordino nella storia delle partecipazioni del Bari alla serie B. Gli emiliani, ancora in fase di costruzione, ma forti di un mercato robusto sono a caccia di continuità dopo i 4 punti conquistati nelle prime due giornate, grazie al pareggio esterno contro il Catanzaro e la vittoria interna con il Cesena. La gara del San Nicola rappresenterà dunque un banco di prova per misurare la tenuta del nuovo percorso intrapreso dalle due formazioni. A rischiare di più è soprattutto il Bari e, sotto certi aspetti, anche Moreno Longo, autore di dichiarazioni pungenti che hanno letteralmente messo spalle al muro la società, inchiodandola rispetto a promesse finora disattese.

I dubbi di formazione

La buona notizia è a centrocampo, dove Longo ritrova Maiello, assente nella trasferta di Modena. Il numero 17, che ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo, sembra aver superato l’affaticamento muscolare. Sarà da valutare la presenza nell’undici titolare. In difesa la sensazione, visti i 5 gol incassati nelle prime due uscite del campionato, soprattutto a causa di errori marchiani in marcatura, è che l’allenatore torinese possa apportare variazioni. Mantovani è l’unica carta spendibile nell’ottica di modifiche al pacchetto dei tre centrali. Anche sulle fasce sono attese novità: Oliveri va verso la conferma. Mentre a sinistra Ricci, in attesa di approfondire questioni contrattuali, potrebbe insidiare Dorval e riprendere la titolarità persa durante l’estate. In mezzo, se Maiello non dovesse farcela dall’inizio, spazio al duo Maita-Banali. Lulic è ormai fuori dai piani tecnici. In attacco difficile che Longo rinunci a Novakovich. Accanto a Sibilli è lotta a tre fra Manzari, Sgarbi e Lasagna, con quest’ultimo che sembra destinato a tornare tra i titolari.

I precedenti

Solo 7, di cui 6 in B e uno in Coppa Italia. Tradizione a favore del Sassuolo, con 4 vittorie contro le 2 del Bari. Una la gara terminata con il segno ‘X’. Al San Nicola su 3 partite disputate nessuna vittoria per biancorossi: il bilancio è di 2 ko e un pareggio.

Clima ‘freddo’

Sommando abbonati e biglietti venduti al San Nicola si dovrebbe andare verso le 11-12mila presenze. Quasi dimezzato il numero di spettatori rispetto alla gara d’esordio contro la Juve Stabia. L’ennesimo segnale di una piazza in preda allo sconforto, alle contestazioni e smarritasi davanti ad una gestione societaria che si sta mostrando non all’altezza delle ambizioni della città.

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Bari Sport

Serie C, il Crotone fa valere la legge del più forte: l’Altamura perde 2-0

Non c’è storia. Il Crotone domina e vince contro un Team Altamura e fa valere la legge del più forte. Allo “Scida” è un monologo dei pitagorici nel primo tempo, quando si porta sul 2-0. Nella ripresa timidi tentativi di reazione, ma la strada per la salvezza sarà lunga.

Primo tempo

Spartito della partita subito chiaro, con il Crotone che cerca di tenere il pallino del gioco e l’Altamura che tenta di creare pericoli in contropiede. In campo, però, c’è una squadra sola. Al quarto minuto è bravo Mané a intercettare il passaggio di Tumminello per il terzino Giron lanciato verso la porta e ancora di più un minuto dopo a contenere l’attaccante a centro area, favorendo l’uscita di Viola. Al 14esimo azione grande occasione per i pitagorici. Giron crossa dalla sinistra e trova Spina che ruba il tempo ad Acampa e incorna a lato di un soffio. Un minuto dopo ammonito Franco per un fallo tattico a metà campo. Sulla punizione seguente arriva il vantaggio dei padroni di casa. Vitale scambia con Lopez che lo mette a tu per tu con Viola: il trequartista salta il portiere e insacca per l’1-0 del Crotone. Pochi istanti dopo arriva il raddoppio. Cross di Vitale, Sadiki si abbassa e Gigliotti devia verso la sua porta: Viola salva in qualche modo, ma il più lesto è Tumminello che in tap-in fa 2-0. Uno-due micidiale per i padroni di casa. L’ex Roma ci riprova al 21esimo da fuori area, ma spedisce a lato. Al 27esimo giallo per Spina per un fallo in ritardo su D’Amico. L’Altamura prova a scuotersi, ma il Crotone esce benissimo dal pressing. Al 31esimo Giron arriva al limite e calcia: la deviazione di Mané libera a centro area Gomez che trova la grande risposta con il piede di Viola. Al 39esimo gli uomini di Di Donato provano ad affacciarsi nell’area avversaria, con le conclusioni senza fortuna di D’Amico e Mané. Nell’ultimo minuto di recupero occasione per il 3-0: Giron sfrutta una voragine sulla destra e mette in mezzo per Tumminello che calcia a botta sicura, ma trova un provvidenziale Gigliotti. Sospiro di sollievo per Di Donato al duplice fischio di Mbei.

Secondo tempo

Il tecnico dell’Altamura sostituisce D’Amico e inserisce De Santis, disponendosi con il 3-4-2-1, mentre Longo lascia Spina negli spogliatoi per Silva. Al 54esimo Gigliotti su punizione colpisce il palo. Sta neglio in campo l’Altamura, con Rolando che impegna Sala da fuori. All’ora di gioco Tumminello non trova la porta di un soffio. Lo spartito è cambiato, ma i pugliesi non riescono a far male al Crotone. È anzi Tumminello ad andare vicino al gol a un quarto d’ora dalla fine. All’84esimo Acampa crossa e Molinaro calcia, ma trova la deviazione di Cartgnellutti. La partita scivola via senza altri sussulti: il Crotone è più forte e si prende i tre punti.

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Foggia Sport

Serie C, Foggia beffato nel finale all’esordio: col Trapani allo “Zaccheria” finisce 2-2

Lo “Zaccheria” mette il vestito della festa per la prima di campionato e la cornice di pubblico è decisamente da categoria superiore. La gara d’esordio del Foggia finisce 2-2 con il Trapani che porta a casa un punto decisamente immeritato.

Primo tempo

Primo tempo bello e ad appannaggio dei padroni di casa che dominano un Trapani apparso al di sotto delle aspettative. Il Foggia parte a testa bassa e già al quarto di gioco sviluppa un’azione avvolgente da destra verso sinistra, con Millico che cerca un tiro a giro messo in angolo dall’intervento in tuffo di Seculin. Dopo un minuto Danzi sbaglia il retropassaggio per De Lucia, sul pallone si fionda Kanoute che fallisce il controllo. Poco dopo il quarto d’ora, Salines cade in area, ma per il signor Grasso non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Parodi e Camigliano sono una vera diga davanti all’area. Al minuto 23 il Foggia passa in vantaggio grazie a una topica difensiva dei siciliani. Sul lungo lancio di Felicioli, Beneassai si fa scippare la palla da Emmausso che, sfruttando l’uscita di Seculin, insacca nella porta sguarnita. Il Trapani sbanda, ma il Foggia non trova il gol per chiudere la gara, anzi si fa leggermente schiacciare dagli ospiti che vanno alla conclusione fuori di testa di Carraro. Un cross di Zunno pesca Millico sul secondo palo, l’esterno mette al centro il pallone che attraversa tutta l’area piccola, senza che nessun rossonero possa spingerlo in rete. Si va avanti con il Foggia sempre tecnicamente e tatticamente superiore all’avversario. Tre i minuti di recupero, al primo dei quali il Trapani pareggia. Ripartenza dei granata favorita da una sortita offensiva di Parodi che crea uno spazio che viene inizialmente chiuso da Camigliano, poi la sfera giunge a Karic che si inventa un lob molto interessante per mettere Kanoute a tu per tu con De Lucia e insaccare.

Secondo tempo

A inizio ripresa fuori Danzi e dentro l’ultimo arrivato Da Riva. Il Foggia attacca e trova subito il nuovo vantaggio dopo tre minuti grazie a un’autorete innescata da un cross basso di Zunno e sponda finale di Sabatino che batte Seculin. In campo giganteggiano Salines, Parodi e Camigliano per la fase difensiva e Zunno, Millico ed Emmausso per quella offensiva. Il Trapani è lento, la sua manovra prevedibile. Il Foggia fraseggia con giocate belle da vedere, ma spesso leziose e poco concrete e farlo con un solo gol di vantaggio sfiora la presunzione. Trapani vicinissimo al pari: traversone di Martina per Kanoute, liberissimo a centro area, ma l’attaccante granata schiaccia di testa e manda il pallone sopra la traversa. Brambilla manda a fare la doccia gli uomini più stanchi. Il gioco del Foggia perde in qualità, ma il Trapani è lento, macchinoso e poco preciso sotto porta. Gli ultimi dieci minuti sono di sofferenza per il Foggia per il pressing dei siciliani alla disperata ricerca del pari che arriva al termine dei cinque i minuti di recupero assegnati. Cross dalla sinistra sul secondo palo, De Lucia prende male il tempo dell’uscita e permette a Lescano di incornare nella porta vuota. C’è amarezza, ma qusto Foggia è piaciuto.

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Italia Sport

Addio a Eriksson, il “Cobra” Tovalieri: «A Roma mi fece esordire in Serie A»

Il mondo del calcio da ieri piange lo svedese Sven-Goran Eriksson, il “gentleman” per eccellenza, il signore del calcio perché dovunque allenava aveva modi garbati e trasmetteva la sua filosofia e visione ai suoi calciatori, e perché si è fatto volere bene da tutti.

In Italia è leggenda sponda biancoceleste perché nel 2000 vinse uno scudetto memorabile, ma allenò lasciando ottimi ricordi anche la Roma e la Sampdoria e tanti grandi club blasonati rimpiangono di non averlo mai avuto. Di recente, si era seduto sulla panchina del Liverpool per un giorno, con Jurgen Klopp che gli faceva posto con i suoi ‘Red Devils’ e tifosi del Mondo che si sono commossi, perché consapevoli della malattia che lo stava consumando, quel “maledetto” tumore al pancreas che ha portato via anche Gianluca Vialli (suo ex calciatore alla Sampdoria).

Ma l’ultimo atto d’amore al popolo calcistico, appassionati sportivi che Sven, ci piace chiamarlo come se fosse un amico di tutti, era il suo testamento morale reso pubblico (riportiamo un passaggio): «Ho avuto una bella vita. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno». Forse in quest’ultimo passaggio si sbaglia, Eriksson spentosi a 76 anni era un brav’uomo. Il suo curriculum è storia del calcio e abbiamo preferito ricordarlo, omaggiandolo con alcune celebrità ed ex calciatori che lo hanno apprezzato tantissimo.

Il suo amore: Nancy Dell’Olio

Pochi conoscevano Sven-Goran Eriksson come Nancy Dell’Olio, avvocata nativa di New York ma che all’età di 5 anni si trasferì a Bisceglie e la Puglia la porta sempre nel cuore, che l’ha anche nominata sua ambasciatrice nel Mondo. Nancy Dell’Olio donna di immensa e profonda cultura e bellezza, è stata colpita dalla tragica notizia del suo ex amore (forse quello con più passione ma non c’è dato saperlo), seppur si erano lasciati dal 2007 ma come qualcun altro ha scritto erano tornati a sentirsi. La Dell’Olio, nonostante fosse profondamente scossa ci ha svelato un retroscena: «L’ho amato tantissimo e mi resterà per sempre impresso come mi abbia dedicato pubblicamente lo scudetto vinto con la Lazio. Dietro quella vittoria conseguita con grandi uomini e calciatori, lui che è stato il mio uomo, rivelò che fui fondamentale. Non lo ho mai abbandonato: dalle trasferte e all’incredibile rimonta che ha compiuto; forse in pochi ci credevano, io l’ho sempre fatto. Grazie di tutto, Sven».

Antonio Di Gennaro

Antonio Di Gennaro, ex calciatore scudettato del Verona ed anche capitano del Bari, ha detto di Eriksson: «Non ho rimpianti della mia carriera ma sono stato vicinissimo a passare alla sua Roma, poi saltò il trasferimento ma so che mi avrebbe voluto in quella squadra. Quando l’ho trovato da giocatore e lui allenatore, vedevo che era un passo avanti agli altri. Le sue squadre facevano un calcio offensivo, non mollavano mai e trasmetteva senso di appartenenza al club. Lascia un grande vuoto.

Il bomber Maurizio Iorio

Maurizio Iorio, ex centravanti biancorosso ha avuto il tecnico svedese alla Roma: «Ebbi Sven, quando avevo 24 e lui 36 anni e già insegnava calcio. Il dispiacere più grande che avrei voluto dare di più ma fui condizionato da un grave infortunio. Ricordo che eravamo un gruppo fantastico e lui, il nostro primo condottiero, pronti a dare tutto per il nostro tecnico. Ho gioito quando vinse lo scudetto. Il calcio perde un uomo vero, riposa in pace mister».

Sandro il “Cobra” Tovalieri

Sandro Tovalieri, bomber biancorosso lo ha avuto alla Roma: «E stato il mio primo tecnico in ‘A’. Mi fece esordire la prima di campionato in Atalanta Roma. Allenava prima le teste dei giocatori, una persona meravigliosa. Sono molto triste della sua dipartita, ci mancherai, mister».

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Lecce Sport

Colpo in attacco del Lecce: dal Besiktas arriva l’attaccante ex Milan Ante Rebic

L’ex attaccante di Milan e Fiorentina, Ante Rebic, è un nuovo giocatore del Lecce.

Attraverso una breve nota diffusa sui propri canali, i giallorossi hanno annunciato il colpo a sorpresa e di grande effetto piazzato da Pantaleo Corvino.

L’attaccante croato, classe 1993, nell’ultima stagione ha giocato nel Besiktas, in Turchia.

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Bari Sport

Bari, l’ex di turno Manzari: «Voglio dimostrare le mie potenzialità. Siamo all’altezza del Sassuolo» – VIDEO

Giacomo Manzari | Conferenza Stampa alla vigilia di Bari-Sassuolo

Giacomo Manzari, tornato a vestire la maglia del Bari, oggi in conferenza stampa ha espresso tutta la sua gioia per il ritorno nella sua città: «Spero che questo ambiente così caldo e importante, mi permetta di esprimere al meglio le mie potenzialità. Conosco bene la piazza e so cosa significa giocare qui, anche in un momento non semplice».

L’attaccante ha sottolineato l’entusiasmo con cui ha accolto la chiamata dell’SSC Bari e ha rivelato di essere pronto a lavorare sodo per raggiungere gli obiettivi di squadra: «Il mister mi chiede tanto e io cerco di dargli il massimo. L’obiettivo personale passa in secondo piano rispetto a quello di gruppo. Stiamo lavorando duramente per colmare il gap con le altre squadre».

Manzari ha poi parlato del suo primo gol stagionale, segnato a Cremona: «Quella rete mi ha dato una grande gioia, ma segnare al San Nicola sarebbe qualcosa di ancora più speciale. A livello personale devo ancora migliorare sotto l’aspetto della continuità».

Guardando al prossimo impegno contro il Sassuolo, l’ex di turno Manzari si è mostrato fiducioso: «Affrontiamo una squadra importante, ma noi siamo all’altezza di giocarcela alla pari. Lo abbiamo dimostrato anche a Modena». Domani allo stadio San Nicola, in scena Bari-Sassuolo alle 20:30, match valido per la terza giornata di Serie BKT 24/25.

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Bari Sport

Tricolori beach sprint: 8 medaglie per il Barion. Trionfano i campioni del mondo Bellomo-Tamborrino

Due titoli e otto medaglie. È il bottino del Circolo canottieri Barion al campionato italiano di canottaggio beach sprint, disputato nelle acque del litorale di Pescara.

Il circolo barese di molo San Nicola conquista due ori, tre argenti e altrettanti bronzi trionfando ancora una volta con i campioni del mondo in carica Leonardo Bellomo e Pasquale Tamborrino vincitori del doppio U19 maschile. L’altro primo posto lo conquista sempre Bellomo ma in coppia con Alessandra Quaranta nel doppio mix della stessa categoria giovanile.

Plurimedagliata pure Alessandra Quaranta che ottiene l’argento assieme a Chiara Tamborrino sia nel doppio U19 femminile, dietro Lni Barletta e davanti al Cus Bari, sia al timone dell’equipaggio del quattro di coppia della stessa categoria forte pure di Gabriella Biscardi, Giulia Bovio e Sofia Caliandro, oltre che della stessa Tamborrino. Argento bis anche per Biscardi e Caliandro con Francesco Scaramuzzi, Antonio Schirone e il timoniere Riccardo Traversa, nel quattro di coppia mix vinto dal Cus Bari e con Cc Saturnia al terzo posto.

I tre bronzi arrivano sempre dagli under 19, con Pasquale Tamborrino terzo nel singolo dietro Lucio Fugazzotto di Peloro Rowing Club e Lorenzo Cicuttin di Cc Lignano, e poi dai master, che segnalano i podi conquistati da Lorenzo Orlando nel singolo under 43, e nel doppio fascia E in coppia con Carlo Quaranta vice presidente del circolo.

Appena fuori dal podio Michelangelo Quaranta piazzatosi quarto nel singolo senior, competizione che vede uscire agli ottavi di finale Luigi Dolce. Stesso esito per quest’ultimo nel doppio senior in coppia con Michelangelo Quaranta, come pure per Ilaria Bovio singolista senior e per il quattro under 19 composto da Claudio Straziota, Antonio Schirone, Francesco Scaramuzzi e Luca Mele.

Ottima prova infine per il doppio formato da Federico Biscardi e Riccardo Traversa che dopo aver superato le batterie nulla può nell’incrocio agli ottavi con i compagni di squadra Tamborrino e Bellomo. Al seguito dei ragazzi, immancabili, gli allenatori Alessandro Dironzo e Agostino Iurilli.

«L’aver fatto bene con tutti i partecipanti ci consacra tra le società più competitive del canottaggio costiero», commenta soddisfatto il direttore sportivo del Circolo canottieri Barion, Filippo Di Marzo.

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Attualità Puglia Sport

Addio a Sven Goran Eriksson: per 10 anni compagno della pugliese Nancy Dell’Olio

È morto, a 76 anni, Sven Goran Eriksson, ex allenatore che in Italia ha guidato Roma, Sampdoria e Lazio conquistando, nella stagione 1999-2000, l’ultimo scudetto dei biancocelesti.

A gennaio ha rivelato di combattere contro un tumore, arrivato allo stato terminale, affermando di avere, nella migliore delle ipotesi, «un anno di vita».

Da quell’annuncio, Eriksson è stato ospite di alcune delle società che ha allenato in giro per l’Europa. In Italia è stato accolto allo stadio dalla Lazio e dalla Sampdoria. In Inghilterra ha realizzato un suo sogno: sedere sulla panchina del Liverpool nel corso di una partita organizzata tra le leggende del club e l’Ajax.

«Non essere dispiaciuto. Sorridi». È uno degli ultimi messaggi dell’allenatore nel corso di un documentario a lui dedicato che Amazon ha pubblicato nelle scorse settimane. «Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della tua vita e vivetela. Fino alla fine – ha aggiunto – ho avuto una bella vita, sì», ha ammesso Eriksson. «Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: “Sì, era un brav’uomo”. Ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo».

Un gentleman della panchina, ma anche un giramondo di successo e un inguaribile latin lover.

Tra le sue storie d’amore quella con Nancy Dell’Olio, avvocata biscegliese e ambasciatrice della Puglia nel mondo, che per 10 anni è stata sua compagna di vita.

Quando Eriksson annunciò la sua malattia, nel gennaio scorso, Nancy Dell’Olio parlò di una notizia «devastante. Sapevo della malattia – raccontò al Corriere della Sera – ma così fa male».

Dell’Olio, in quell’occasione, ricordò i «momenti bellissimi fatti di semplicità e passione».

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Lecce Sport

Lecce, contro l’Inter match dai due volti. Preso Jean dall’Annecy: sarà l’erede di Gendrey sulla fascia destra

La seconda gara di campionato per il Lecce ha lasciato alcuni fattori da valutare. Ce ne sono negativi, com’è normale che sia, e ce ne sono anche di positivi. Nel frattempo è arrivato a Lecce Jean Gaby per rinforzare il reparto difensivo.

Luci e ombre

Sicuramente le disattenzioni difensive stanno diventando tante e la partita di Gaspar è tutt’altro che positiva. Diversamente Baschirotto è riuscito a tenere botta. Ancora un gol è arrivato da cross dentro l’area, con il centravanti Retegui lasciato staccare da solo di testa mentre Taremi ha servito l’assist. E ancora un fallo da rigore è stato procurato per una statistica che dice 2 rigori a zero. Le buone notizie arrivano sicuramente da Dorgu, capace di disputare due partite all’altezza seppur in posizioni differenti. Da Falcone che contro l’Atalanta ha evitato che il Lecce prendesse più di 4 gol e contro l’Inter, sempre incolpevole sulle marcature, si è fatto trovare pronto nelle tante occasioni d’attacco dei giocatori di casa. Da Berisha, dimostratosi combattivo e cattivo agonisticamente. Un centrocampista che quest’anno, c’è da starne certi, sarà utile alla causa. E infine da Gendrey che, probabilmente, ha salutato Lecce con l’ultima gara contro l’Inter. Per lui una prestazione da professionista, in cui non si è risparmiato e sembra aver restituito al Lecce e a Lecce tutto l’affetto ricevuto in questi anni. Lo ha sottolineato anche Gotti e nel calcio attuale non è così automatico che un giocatore rispetti fino all’ultimo gli accordi con il club che sta per diventare il suo ex. Tra le note negative da segnalare, oltre agli errori individuali, anche un ritardo nello stile di gioco, come se i carichi fossero ancora da smaltire (ed è assolutamente possibile oltreché legittimo), segno di un inizio non sprint, ma diesel. Sono scelte, ovviamente, anche in virtù di un calendario che alle prime due giornate vede due match proibitivi. Ora però arriva il Cagliari e si può già parlare di finale. Una finale da inizio stagione, ma pur sempre una finale. Perché il campionato è lungo e difficilissimo, ma è sempre importante partire bene, anche per il morale.

Mercato

Resta aperto ancora il mercato fino al 31 agosto e i giallorossi dovranno inevitabilmente far entrare qualcuno. Gendrey è verso l’Hoffenheim, e allora oltre a Pelmard serve un altro terzino destro. Poi due centrali e un vice-Krstovic. Il mercato non è così facile anche in relazione alle poche risorse del Lecce, però è obbligatorio provarci. In quest’ottica è conclusa la trattativa col 24enne francese Gaby Jean, proveniente dall’Annecy della Ligue 2. Valore 900 mila euro e posizione in campo centrale, che sia di destra o di sinistra. Un’alternativa, dunque, a Baschirotto o Gaspar. Nello stesso ruolo sempre aperta la pista che porta allo svedese LagerBielke, mentre per la fascia destra potrebbe arrivare l’accordo con il francese 29enne Frederic Guilbert, fuori rosa allo Strasburgo. Tutte trattative che potrebbero subire un’accelerata visto e considerato che alla chiusura manca sempre meno tempo.

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