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Bari Sport

Seconda amichevole al San Nicola, ultimo test pre Coppa Italia: Bari-Giugliano 3-1

A 7 giorni dalla prima importante partita di stagione, Bari-Cremonese di Coppa Italia, mister Longo continua a testare i suoi ragazzi e i nuovi arrivi. Dopo un allenamento congiunto con la Primavera biancorossa in mattinata, ecco la seconda amichevole al San Nicola per i biancorossi che, questo pomeriggio, hanno ospitato il Giugliano Calcio guidato da mister Bertotto.

Bari-Giugliano 3-1

Contro la formazione campana mister Longo conferma il 3-4-2-1 con l’esordio di Radunovic a difesa della porta; in difesa linea a tre composta da Pucino, Vicari e Obaretin, Favasuli a destra e Dorval a sinistra con Maiello e Benali al centro; in avanti Sibilli e Sgarbi alle spalle di Lasagna

Il primo tempo nell’Astronave di Renzo Piano si chiude sul punteggio di 3-0, la sblocca sempre Lasagna, ormai al quarto gol in tre partite, seguono al 25′ Sgarbi e al 37′ Favasuli. La seconda frazione, fa uscire la squadra campana che inizia a trovare qualche buono scambio e al 14esimo trova un palo con Salvemini. Al 34esimo disattenzione difensiva dei galletti e Njambè trova il gol che chiude il match.

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Italia Lecce Sport

Parigi 2024, l’Italvolley del salentino De Giorgi chiude in testa il girone: Italia-Polonia 3-1

La vittoria odierna contro la Polonia, la terza da tre punti in altrettanti match disputati, regala all’Italia la testa del raggruppamento e la leadership assoluta delle otto qualificate ai quarti di finale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Nel primo match da dentro o fuori, gli uomini del salentino Fefè De Giorgi affronteranno il Giappone, ottavo in graduatoria. 

Italia-Polonia 3-1

Come scrive Federvolley, Giannelli e compagni hanno disputato davvero un’ottima gara nella quale hanno dimostrato ancora una volta tutto il loro valore dimostrando di saper soffrire e saper gestire gli inevitabili momenti di difficoltà di match come questo. Non ci sono novità in formazione per l’Italia schierata come al solito: diagonale composta da Giannelli-Romanò, Russo e Galassi al centro, Lavia e Michieletto i martelli con Balaso libero. Grbic ha scelto Janusz in palleggio, Kurek opposto, Leon e Fornal gli schiacciatori, Huber e Kochanowski i centrali con Zatorski libero. 

Primo set davvero ben giocato dagli uomini di De Giorgi che, dopo aver contenuto e gestito un buon avvio dei polacchi, sono stati bravi a prendere in mano la situazione e, tessendo la loro trama di gioco, hanno dapprima impattato la situazione sul 10-10 per poi accumulare un vantaggio che si è poi fatto via via sempre più consistente fino al +10 con il quale Lavia e compagni hanno chiuso sul 25-15 il primo set dimostrando ancora una volta grande capacità di gestione dei momenti clou.

La seconda frazione è stata davvero bella e combattuta con gli azzurri che dopo una buona partenza che aveva fruttato anche un +7 (20-13), hanno subìto il ritorno dei polacchi arrivati a -3 (21-18), ma ancora una volta i ragazzi di De Giorgi non hanno mollato e sono stati davvero bravi a riorganizzarsi per poi piazzare l’allungo decisivo che con un parziale di 4-0 hanno lasciato al palo gli avversari chiudendo 25-18 e portandosi così meritatamente sul 2-0. 

Terzo set nel quale per lunghi tratti le cose sostanzialmente sembravano non essere cambiate con Giannelli e compagni che hanno continuato a giocare la loro pallavolo anche se i polacchi da parte loro non hanno mollato agguantando prima la parità sul 13-13 (14-14) per poi rimettere la testa avanti (+1, 15-16). Da quel momento in poi è iniziato un combattuto palla su palla che purtroppo è costato agli azzurri il set ai vantaggi (24-26) con i polacchi che hanno così riaperto il match.

Quarto set ancora molto equilibrato (7-7), ma con gli azzurri bravi a non disunirsi nel momento in cui l’inerzia della gara sembrava poter cambiare dopo la conclusione del set precedente. Giannelli e compagni hanno però continuato a giocare la loro pallavolo (20-16) fino al 25-20 finale.

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Puglia Sport

Parigi 2024, Benny Pilato chiude da squalificata. Luca De Tullio 12esimo

Continuano i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e proseguono le gare degli azzurri in gara, con particolare attenzione ai 12 pugliesi e 3 lucani fra i 402 italiani. Oggi, dalle 11, le batterie di nuoto hanno visto vincere il pass per la semifinale dei 50 stile libero di Sara Curtis e la qualificazione alla finale dei 1500 di Gregorio Paltrinieri. Male i due pugliesi Luca De Tullio e Benny Pilato

Il primo (Fiamme Oro/CC Aniene) è stato eliminato nella semifinale 1500 metri stile libero finendo dodicesimo in 14’55″61. La 19enne tarantina, invece, chiude le olimpiadi con la squalifica rimediata da Viola Scotto di Carlo nella frazione a delfino per gambata irregolare.

Squalificate, quindi, nella staffetta 4×100 misti Margherita Panziera, Benedetta Pilato, Viola Scotto di Carlo e Sofia Morini per una gambata a stile libero della delfinista napoletana, che già nella gara individuale aveva commesso lo stesso errore. Resta l’importante consapevolezza di valere il sesto tempo delle eliminatorie.

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Lecce Sport

Il Lecce tra Coppa Italia e mercato: in attacco la prima scelta è Nzola. Saluta Rodriguez

Continua la preparazione in vista della prossima stagione che inizierà il 12 agosto con la prima gara di Coppa Italia per il Lecce di mister Gotti. Il gruppo lavora ad Acaya iniziando a pianificare l’avvio di campionato contro l’Atalanta. I cinque nuovi arrivi hanno dato un nuovo assetto alla squadra. Ora c’è da vedere come si completerà il mercato, con i colpi in entrata e in uscita. Da una parte bisogna sistemare la rosa con almeno quattro calciatori, dall’altra giocatori in esubero devono trovare una sistemazione alternativa.

Gli obiettivi

Sul fronte arrivi, si parla sempre insistentemente di Nzola, sebbene, all’apparenza, il calciatore non sembrerebbe un colpo alla Corvino. Dal direttore dell’area tecnica, infatti, siamo stati abituati a trattative su giovani, anche stranieri, poco noti e in sostanza scommesse. Lo ha detto lui stesso in conferenza stampa, ironizzando sul fatto che i giornalisti spesso chiedevano informazioni su questo o quel calciatore perché non lo conoscevano. Poche operazioni sono state fatte in un’ottica di giocatori esperti. Ricordiamo Sansone, preso comunque come riserva, o Venuti, anche lui per rappresentare l’alternativa a Gendrey. Nzola sarebbe un caso unico in questo senso. Una punta da affiancare a Krstovic, ma che poi non potrebbe coesistere con altri due giocatori offensivi, quindi causando una conversione del modulo in un 4-4-2 classico.

Insomma per tutti questi fattori la trattativa sembrerebbe quantomeno dubbia. Forse si tratta di voci di mercato campate in aria o di legittimi depistaggi per puntare verso il vero obiettivo. Accanto a Nzola, si trattano altri profili offensivi, forse più credibili: stiamo parlando di Keskinen e Marczuk. Il primo, finlandese, è un’ala sinistra dal valore di 1,2 milioni in forza all’Hjk Helsinki, autore nell’anno trascorso di 6 gol e 4 assist nella serie a finlandese. Il secondo, polacco, ha grossomodo lo stesso ruolo e milita nel Jagiellonia, squadra polacca. Il suo valore si aggira attorno ai 3,5 milioni. Accanto ai due esterni si valuta anche Onana, mediano camerunense del valore di 4 milioni. Nella sua carriera autore di 58 partite, 4 gol e 2 assist in Ligue 1. Un profilo sicuramente di alto livello, ma in una zona del campo dove il Lecce è già ampiamente coperto con Pierret e Ramadani e le relative riserve. Corvino in conferenza ha ammesso che se ci sarà la possibilità di piazzare il colpo non si tirerà indietro, anche su ruoli dove il Lecce è a posto, forse il costo eccessivo del giocatore può rappresentare uno scoglio alla trattativa.

In uscita

In uscita, invece, saluta Rodriguez (destinazione Real Santander) e sembra destinato a lasciare i giallorossi anche Maleh con destinazione Cagliari dove va a trovare l’altro ex giallorosso Piccoli. Il buon precampionato non è valso al marocchino per conservare il ruolo in rosa. Rodriguez non ha mai convinto e a parte sei mesi del suo primo campionato è sempre andato in prestito. Ora si pone il problema rinnovo perché a giugno dell’anno prossimo scade.

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Bari Sport

Ssc Bari, Longo aspetta altri rinforzi: le priorità in difesa e a centrocampo

Procede senza sosta la campagna acquisti estiva del Bari. Con l’ufficialità giunta ieri sera di Boris Radunovic, numero uno serbo in prestito secco dal Cagliari, salgono a otto i volti nuovi in casa biancorossa. Resta sempre tanto da fare, con mister Longo che ancora una volta è stato molto chiaro nelle sue dichiarazioni nel post Salernitana.

Le priorità di Longo

«Credo che arriveranno altri 5-6 giocatori, mi è stato garantito» ha spiegato il tecnico piemontese dalla pancia del ‘San Nicola’, delineandone i connotati: «Le priorità adesso sono un portiere, due difensori, un centrocampista e un trequartista». È pertanto evidente come Magalini e Di Cesare debbano ancora intervenire prepotentemente sul mercato. Le pretese di Longo, che già dal ritiro era stato spesso diretto nelle richieste sul mercato, sono esclusivamente frutto di un contesto lavorativo. L’ex Torino e Frosinone ha, infatti, chiarito: «La mia preoccupazione è dettata dal fatto che mi sarebbe piaciuto inserire quanti più giocatori in un contesto di lavoro e di tempi consoni a un’organizzazione di squadra. Le mie continue richieste sono figlie della voglia di fare bene – ha continuato Longo -, in primis al club e poi alla piazza, al nostro lavoro. È mio compito stimolare l’area tecnica per costruire una squadra sempre più competitiva». Un discorso che non fa una grinza e che ha trovato più di un consenso tra i tifosi, che intravedono fin dal primo giorno nella nuova guida tecnica un elemento catalizzante e termometro delle ambizioni del nuovo Bari.

Gli obiettivi in difesa

Togliendo dal conto Radunovic, restano quindi cinque i profili da inserire nella rosa, a fronte di una serie di uscite che vede il Bari al momento fermo alla cessione di Mane all’Altamura e Celiento al Trapani. Per il braccetto di sinistra l’obiettivo numero uno è Veroli del Cagliari, per cui si sta provando una sinergia a tre con il Napoli. Essendo il club sardo interessato a Gaetano e Cheddira, si sta lavorando per far entrare nei discorsi anche il classe 2003 ex Catanzaro, profilo estremamente gradito a Magalini fin dall’alba del suo corso barese. Al momento la trattativa è in ghiaccio, vista la molteplicità degli interlocutori al tavolo. Tuttavia si conta si sbloccare la situazione entro il 10, per consegnare a Longo almeno un nuovo centrale per la gara di coppa con la Cremonese. Ancora vige riserbo sul braccetto di destra, che nelle idee dell’area tecnica si alternerà con Pucino. Resta la suggestione Biraschi, più difficili Ferrari e Ceccherini, c’è un apprezzamento per Giorgini del Sudtirol.

Le richieste del mister

La novità maggiore nelle parole del tecnico è la richiesta di un centrocampista, visto che l’indirizzo trapelato nelle scorse settimane era quello di un ingresso solo a fronte di un’uscita. Longo ha, infatti, spiegato di come «In questo momento prediligiamo questo tipo di caratteristiche a centrocampo. Voglio che la squadra giochi a calcio, che palleggi e che cerchi la superiorità numerica. Se continueranno a darmi garanzie soprattutto senza palla, Maiello e Benali, potranno coesistere. Tuttavia questo non vuol dire che escludo giocatori come Maita e Lulic». Possibile, dunque, aspettarsi un centrocampista dalle caratteristiche diverse, che abbini maggiore qualità palla al piede a una fisicità dirompente. Il sogno nel cassetto portava a Bellemo, finito alla Samp. Arriverà almeno un trequartista che sappia giostrare alle spalle delle punte. La suggestione principale porta a Partipilo, ma piace anche lo svincolato Verre.

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Bari Sport

Mitropa Cup, l’unico trofeo internazionale del Bari: il ricordo di Perrone, Terracenere e Lupo

Era il 21 maggio 1990 ed era anche l’ultima partita allo stadio Arena della Vittoria, in seguito nominato stadio “Della Vittoria”, e il Bari allenato da mister Salvemini disputò la sua ultima partita ufficiale in quel fortino, vincendo la Mitropa Cup, l’unico ad oggi della sua storia ultracentenaria, dinnanzi ai quasi 3600 presenti (qualcuno asserisce di più). A sollevare quel trofeo, quel giorno con la fascia da capitano fu Carlo Perrone, in virtù dell’assenza di Giovanni Loseto e Antonio Di Gennaro, ma soprattutto quel “Carletto” come era soprannominato affettuosamente dai tifosi, segnò il gol vittoria al Genoa di Scoglio che consegnò la Mitropa Cup.

Pillole di storia

La Mitropa Cup cessò di esistere nel 1992, anno in cui fu disputata l’ultima edizione vinta dal Borac Banja Luka (che detiene l’originale, squadra bosniaca) ai danni del Lecce. Oltre al Bari le italiane che si sono aggiudicate questo trofeo sono: Udinese, Torino, Pisa, Bologna, Fiorentina, Milan (con Franco Baresi) e Ascoli.

Re Carletto Perrone

Bari è risaputo è una piazza calda che ama il calcio da sempre, passionale e tra le prime cinque per media spettatori e con una storia che avrebbe meritato e meriterebbe tutt’oggi palcoscenici diversi da quello attuale. A raccontare la sua su quella serata memorabile e quella partita contro il Genoa del compianto prof Scoglio è stato Carletto Perrone, nominato affettuosamente dai baresi re Carletto. Perrone ha detto: «Bari per me rappresenta uno dei momenti più importanti della mia carriera. Ho avuto anche la fortuna di giocare in Coppa Uefa con l’Atalanta ma quello è un altro capitolo. L’emozione provata quel 21 maggio 1990, 34 anni fa, resta indelebile. L’unico trofeo internazionale a oggi ancora presente nella storia biancorossa che ho sollevato da capitano con un mio gol ad un grande Genoa. Quella sera credo tuttora che si siano allineati tutti i pianeti astrali e la finale l’abbiamo conquistata noi. Avevo saputo da qualche giorno che sarebbe stata la mia ultima partita col Bari, quindi avevo tante sensazioni dentro avendo vissuto anni incredibili con compagni fantastici e uomini veri. È stata l’ultima partita per me e i miei compagni al “Della Vittoria” perché poi si sarebbe passati al San Nicola. L’assist-meraviglia del gol fu realizzato da Angelo Terracenere, io arrivai subito e freddai il portiere con un cucchiaio prima che lo facesse il grande Francesco Totti. Ancora a distanza di anni rabbrividisco, soprattutto dall’affetto che fummo ricoperti. La speranza è che si ritrovi la Coppa Mitropa (inizialmente chiamata così) e che un giorno non lontano, il Bari possa vincere altri trofei internazionali perché vorrà dire che ci sarà stata festa sugli spalti e nella grande piazza barese. Al Bari che porto nel cuore auguro per ora di ritrovare la la massima serie».

L’altro ex, Fabio Lupo

Carlo Perrone e Fabio Lupo erano e sono legatissimi, avendo giocato a Campobasso assieme. Ma Lupo a Bari ci ha comprato la sua prima casa e successivamente ci tornò per delle docenze di Scienze Motorie a Foggia. Su quella serata magica ha detto: «Per il gruppo fu il coronamento di 2 stagioni fantastiche con una promozione e una stupenda salvezza in A. La vittoria ci diede un’immensa gioia e grande autostima. Chiudemmo in bellezza il grande ciclo storico dello stadio Della Vittoria. Per me fu la definitiva rinascita dopo due infortuni gravi. Ciò che mi rimane più nel cuore è quella foto in cui splende il sorriso buono di Vincenzo Matarrese con la coppa in mano e noi felici intorno a lui come un nostro secondo padre. Il Genoa nella precedente stagione, in cui arrivammo primi alla pari, era stato un nostro grande rivale ed aveva uno squadrone. Sconfiggerli in finale, in uno scontro diretto, era il segnale che aldilà dei numeri i più forti eravamo noi».

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Potenza Sport

Parigi 2024, Palumbo d’argento con il fioretto a squadre: è la prima medaglia olimpica per la Basilicata

Francesca Palumbo è argento nel fioretto femminile a squadre alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’atleta potentina – con Arianna Errigo, Alice Volpi e Martina Favaretto – ha perso la finale contro gli Stati Uniti per 45-39.

Le americane hanno dimostrato di essere in questo momento le migliori al mondo.

Al termine dei nove assalti, davanti alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in tuta dell’Italia e con tifo costante («È andata bene così…», le sue parole a chi la accompagnava in uscita dal Grand Palais), lacrime amare per Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo.

Arrivate nella capitale francese come squadra numero uno del ranking mondiale, le azzurre non sono riuscite a riportare il fioretto italiano sul gradino più alto del podio a cinque cerchi: all’Italia l’oro a squadre manca dal 2012. Ma almeno è stato fatto un passo in alto rispetto al bronzo di Tokyo ed è stata scritta un’altra pagina della storia del fioretto femminile a squadre, consecutivamente sul podio olimpico da Seul 1988.

A proposito della potentina Palumbo, riserva del quartetto ma scelta dal ct Stefano Cerioni al posto di Martina Favaretto per la settima frazione della finalissima contro le americane, comunque una soddisfazione in più: quella di aver regalato alla Basilicata la prima, storica medaglia olimpica. E forse non a caso, sul podio, il suo è stato il sorriso più largo delle italiane. Il quartetto azzurro aveva cominciato bene l’avventura nella prova a squadre. Il 45 a 14 contro l’Egitto, avversario storicamente inferiore, era stato il miglior modo di far dimenticare le amarezze della prova individuale. Molto più complicata la semifinale con il Giappone, vinta 45-39. E poi la finale, con le americane che hanno imposto la loro forza fin dai primi assalti. Errigo, Volpi, Favaretto e Palumbo ci hanno provato in tutte le maniere ma questa volta, a differenza della spada femminile, per l’Italia il Gran Palais è diventato d’oro.

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Bari Sport

Bari, ecco il nuovo portiere Radunovic dal Cagliari. Acquistato Onofrietti dal Dortmund – FOTO

Con il prestito di Radunovic dal Cagliari, l’SSC Bari si aggiudica il portiere titolare per questa stagione, Pissardo si candida a rimanere come secondo. Magalini e il vice Di Cesare mettono a segno un altro acquisto, quello di Onofrietti: il classe 2005 ex Borussia Dortmund verrà girato in prestito in serie C alla Turris.

I comunicati del club

SSC Bari comunica di aver acquisito dal Cagliari Calcio, a titolo temporaneo, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Boris Radunovic (Belgrado, 26.05.96); il portiere serbo ha già raggiunto la Puglia per aggregarsi al gruppo biancorosso e mettersi a disposizione di mister Longo.

SSC Bari comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal Borussia Dortmund i diritti delle prestazioni sportive del calciatore Vincenzo Onofrietti (Arnsberg, Germania, 04.05.05) che ha firmato un contratto fino al giugno del 2027.

Chi è Radunovic?

Dopo essere cresciuto nelle giovanili del Rad Belgrado, fa il suo esordio in prima squadra all’età di 17 anni, ereditando la titolarità della porta a 19. Nell’estate del 2015 l’Atalanta decide di scommettere sul possente estremo difensore che farà poi esordire sul finire del campionato. Dal 2016 al 2019 viene mandato a maturare in prestito in Serie B: vestirà le maglie di Avellino, Salernitana e Cremonese prima di tornare in Serie A all’Hellas Verona nel campionato 20/21. Nell’estate del 2021 viene acquistato dal Cagliari, sempre in A, risultando poi decisivo, l’anno successivo, per l’immediata risalita degli isolani in massima serie grazie a ben 16 clean sheet e un superlativo doppio confronto giocato nella finale playoff proprio contro i biancorossi. Vanta ben 115 presenze in cadetteria, di cui 36 da imbattuto, e 14 in A, di cui 4 senza subire gol. Ha vestito la maglia della Nazionale serba sino all’Under 21. Benvenuto Boris!

Chi è Onofrietti?

Contestualmente il duttile centrocampista, cresciuto nelle giovanili del Borussia Dortmund con cui ha preso parte all’ultima edizione della Youth League, si è trasferito a titolo temporaneo alla Turris.

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Lecce Sport

Lecce, Corvino fa il punto sulla campagna acquisti: «Sto lavorando agli ultimi colpi»

L’occasione della presentazione alla stampa del nuovo centrocampista Filip Marchwinski è stata utile a Corvino, direttore dell’area tecnica del Lecce, per fare chiarezza sul mercato giallorosso. «La campagna acquisti entra nel vivo» ha dichiarato Corvino, aprendo a scenari interessanti. «Abbiamo fatto tanto con cinque entrate e sei uscite. Abbiamo una rosa più snella rispetto alle altre squadre, ma ci sono numeri in esubero che vanno sfoltiti» ha chiarito.

Questione esuberi

A questo proposito ha anche parlato della questione giocatori. «I piani non sono cambiati, i giocatori che ritenevamo, d’accordo con l’allenatore, fuori dal progetto Lecce restano tali». Chiaro il riferimento a chi ha svolto un buon pre-campionato, come Maleh, e magari si aspetta un cambio di destinazione. Invece per Corvino, nulla è cambiato. A tal proposito, il Cagliari è interessato al giocatore e la trattativa potrebbe decollare nei prossimi giorni. «Solo l’assenza di Ramadani ha consentito a Maleh di essere schierato titolare» ha specificato Corvino. Per quanto riguarda l’altra novità delle formazioni impegnate nelle amichevoli, l’impegno di Gallo e Dorgu al centro della difesa, Corvino ha detto la sua: «Conoscendo l’allenatore, credo siano delle strategie per rinforzare la fase difensiva di questi giocatori».

Il progetto

Il progetto del Lecce rimane quello dello sviluppo sostenibile. Un occhio ai conti, dunque, e uno al mercato. «Abbiamo ancora un monte ingaggi bassissimo. Le concorrenti stanno alzando l’asticella, basti pensare alle squadre che sono salite in serie A. Il nostro obiettivo, insieme a quello di rendere orgogliosi i tifosi che in massa si stanno abbonando, è di costruire il presente, proiettandoci verso il futuro. In quest’ottica, l’operazione Marchwinski, un giocatore giovane che getta le basi per l’avvenire. Lui, insieme ad altri, non è un nome altisonante. Non ce lo possiamo permettere. È un buon elemento, ma fa parte di un mercato di sconosciuti ai più». Una punta d’orgoglio è stata toccata quando Corvino ha sottolineato che «il Lecce è al diciottesimo campionato di serie A, e nove li ha fatti con me alla guida della direzione sportiva. Inoltre quest’anno raggiungo le 700 partite nella massima serie». Poi ha chiarito alcune cose sul modulo. «A noi interessa più occupare gli spazi che pensare al modulo». In ogni caso, in base a quanto visto in questa fase di precampionato, è lecito attendersi un 4-2-3-1 che può variare all’occorrenza in 4-3-3 o in 4-4-2. Inoltre, ha sottolineato che in questo momento l’11 titolare già c’è. «Siamo a un mese dalla fine del mercato e l’allenatore ha l’11 titolare, considerando che Pongracic è stato sostituito da Gaspar, e che Blin è stato sostituito da Pierret. Colpi che abbiamo messo a segno ancora prima che andassero via i nostri giocatori». Ha concluso facendo il punto su quello che manca: «Sappiamo che serve il vice Gendrey, due centrali alternativi e il vice-Krstovic».

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Sport Taranto

Parigi 2024, nulla da fare per Antonella Palmisano: la marciatrice mottolese si ritira

I 20 chilometri di marcia alle Olimpiadi di Parigi non sorridono agli atleti pugliesi. Dopo il quarto posto di Massimo Stano e il ventesimo dell’andriese Francesco Fortunato, un’altra delusione arriva dalla competizione femminile con la mottolese Antonella Palmisano che si è ritirata intorno al tredicesimo chilometro della prova, dopo 58 minuti.

La marciatrice italiana, medaglia d’oro a Tokyo 2021, era nel gruppo delle inseguitrici della cinese Jiayu Yang che ha staccato tutte le altre.

Sotto la Torre Eiffel l’oro è stato vinto dalla cinese Jiayu Yang, in testa fin dai primi chilometri. Argento alla spagnola Maria Perez e bronzo all’australiana Jemima Montag.

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