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Notte della Taranta, “pizzicati” anche i politici: in piazza Emiliano, Decaro e il sindaco di Roma – FOTO

È un successo a tutto tondo la ventisettesima edizione del concertone della Notte della Taranta che si è svolto ieri sera a Melpignano.

In 200mila hanno assistito live all’evento ma la pizzica ha conquistato l’Italia con quasi un milione di spettatori che si sono sintonizzati su Raitre per assistere, in diretta, al concertone con uno share del 9,01% nella prima parte, salito al 10,09% nella seconda.

Tantissimi i volti noti che hanno assistito al concertone in piazza a Melpignano: tanti i politici pugliesi (dalla sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, al primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri, fino a Michele Emiliano e all’eurodeputato Antonio Decaro). Tra gli altri anche il professore della “Fisica dell’amore” Vincenzo Schettini e l’allenatore della Nazionale maschile di pallavolo Fefè De Giorgi.

Generazione Taranta: i suoi della tradizione si fondono al linguaggio urban-pop

A Melpignano, ieri sera, è andata in scena l’opera straordinaria di fusione tra i suoni della tradizione popolare salentina e il linguaggio urban-pop della musica contemporanea.

Una sfida per il maestro concertatore Shablo che ha scelto il giovanissimo Riccardo Zangirolami a dirigere l’Orchestra popolare.

Un dialogo costante richiamato anche dalle immagini proposte da Galattico con il violinista di Nardò Luigi Stifani, Giovanna Marini e Tora Marzo, dalle danze della Kameatka, dalla liturgia cosmica tra onde del mare e tramonti rossi, scenografia abbagliante di un percorso sonoro cominciato con la potente pizzica di Aradeo che nei versi annuncia il viaggio: “lu tamburrieddhu miu vinne te Roma me l’ave nduttu na napulitana” (il tamburello mio venne da Roma me lo ha portato una napoletana).

Una grande ragnatela di emozioni

Sono le voci di Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga, Salvatore Galeanda, Enza Pagliara, Stefania Morciano, Alessandra Caiulo e Consuelo Alfieri a tessere una grande ragnatela di emozioni con le interpretazioni di Tarantella di San Nicandro, Pizzica di San Marzano, Taranta di Lizzano, Pizzica di San Vito, Pizzica di Villa Castelli, Pizzicarella, L’acqua te la funtana, Pizzica di Taranto, Pizzica di Stifani, Mamma la rondinella, Pizzica degli Ucci.

Tre i brani in grico: Calinitta-Buona Notte, Klama e Pizzica di Cosimino. Altri tre in arbëreshë: Manusaqja, Ec Ec, Lule Lule. Immancabili Lu Ruciu de lu mare e Aria Caddhipulina che fa esplodere la piazza in un tripudio di mani e tamburelli in aria che annullano ogni presenza digitale.

La grinta di Angelina Mango, Gaia e Geolier

Ed è l’architettura sonora dei canti di tradizione a catturare nella grande tela gli ospiti di questa edizione con la travolgente Angelina Mango che interpreta Su Picculina in dialetto salentino e porta sul palco di Melpignano la determinazione della generazione Taranta. Sentimento condiviso con Gaia che si prende la piazza con Mena Mena Mò. E dopo due giorni di prove le giovani talentuose della musica italiana ballano guidate dal coreografo Laccio immergendosi in quadri complessi e dai colori decisi. Incanta Ste con Tammurriata Nera che introduce la capacità di Shablo di mescolare suoni e storie musicali con l’ascolto di Lose Control prima di regalare Taranta di Lizzano e Fuecu con l’inconfondibile estro di Luca Faraone.

C’è ancora quel “tamburello venuto da Roma e venduto da una napoletana” quando in scena entra Geolier che mescola un’altra lingua nella tela, quella napoletana. Dal palco scorge la grande bandiera del Napoli che sventola nel pubblico insieme alla bandiera del Lecce e sigla un’intesa tutta meridionale di sentimento e orgoglio per le radici che supera ogni confine.

Le opere dell’artista internazionale Emilio Isgrò con le sue Cancellature sono copertina preziosa del racconto visual. Tre grandi ragni di cartapesta illuminano la scena che si fa rete di luci sotto la regia del direttore della fotografia Marco Lucarelli.

Tre ore tra pizzica e movimenti urban in diretta Rai

Tre ore di sound intenso per i musicisti dell’Orchestra popolare che dopo 27 anni regalano al pubblico un caleidoscopio di strumenti tradizionali capaci di dialogare con tutti i linguaggi della musica moderna. Tre ore di connessione tra pizzica e movimenti urban anche nella danza e nei costumi che regalano narrazioni visive armoniche.

La diretta Rai condotta da Ema Stokholma porta nelle case degli italiani l’immagine della festa popolare dal piazzale dell’ex convento degli Agostiniani.

Politici, sportivi e vip in piazza

C’è stupore nel parterre degli ospiti quando sui maxi schermi arrivano le immagini della piazza. Il regista Stefano Mignucci manda in onda le sequenze registrate da due speciali droni che immortalano l’enorme afflusso di persone: ci sono il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano insieme al presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Bray, l’eurodeputato Antonio Decaro presidente della commissione ambiente del Parlamento Europeo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e per la prima volta la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone, e ancora gli assessori alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola, dello Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, della formazione Sebastiano Leo, il direttore di Pugliapromozione Luca Scandale, la presidente dell’Enit Ivana Jelinic, l’allenatore della Nazionale maschile di pallavolo Fefè De Giorgi, il professore di fisica e fenomeno social Vincenzo Schettini.

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Attualità Lecce News

Lecce, il presidente Emiliano: «La Regione sostiene la festa di Sant’Oronzo»

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha ribadito il forte impegno dell’amministrazione regionale a sostegno degli eventi culturali e turistici del Salento, con particolare riferimento alla festa di Sant’Oronzo a Lecce.

«La festa di Sant’Oronzo è un momento di grande spiritualità e aggregazione per la comunità salentina – ha dichiarato Emiliano -. Regione Puglia e Pugliapromozione sono al fianco del Comune di Lecce per garantire il successo di questa importante celebrazione, che richiama migliaia di visitatori ogni anno».

L’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, ha sottolineato l’importanza di eventi come la festa di Sant’Oronzo e il Concertone della Notte della Taranta per la promozione del Salento a livello nazionale e internazionale. «La cultura è il vero motore della crescita e dell’identità dei nostri territori», ha affermato Lopane.

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L’ultimo saluto a Vito Procacci: a lui sarà intitolato il pronto soccorso del Policlinico di Bari – VIDEO

Sarà intitolato a Vito Procacci, prematuramente scomparso a 65 anni, il pronto soccorso del Policlinico di Bari.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano prima dei funerali del dirigente del reparto di Emergenza urgenza dell’azienda ospedaliero-universitaria barese morto la notte di mercoledì scorso, stroncato da un malore mentre faceva un bagno serale a Gallipoli, dove stava trascorrendo le vacanze.

«Vito Procacci è stato per anni un mio compagno di lavoro quotidiano», ha ricordato commosso il governatore pugliese che ne ha ricordato l’impegno per la riorganizzazione dei pronto soccorso, non solo del Policlinico di Bari ma anche degli ospedali delle altre grandi città pugliesi. «In questo momento ci sentiamo smarriti per aver perso un punto di riferimento importantissimo. Un uomo di grandissima umanità, capace di parlare con le persone anche per comunicare notizie terribili e, contemporaneamente, fare coraggio ai giovani che formava all’interno del pronto soccorso. Un uomo – ha aggiunto Emiliano – di straordinaria qualità al quale abbiamo deciso di intitolare il pronto soccorso del Policlinico di Bari che lui stesso aveva progettato. Se l’è meritato sul campo e confermiamo il nostro affetto per lui, per la sua famiglia e per tutti i suoi collaboratori. Non sarà facile andare avanti senza di lui».

Anche il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, parla di Procacci come di «una figura essenziale» per l’azienda ospedaliero-universitaria. «Ha insegnato tanto a tutti – afferma -. Abbiamo pensato di intitolargli il pronto soccorso. Credo che questo sia quello che è giusto fare. Tutta la sua équipe lo vuole, noi lo vogliamo e lo faremo come atto di ringraziamento a Vito e come momento di lasciare la sua memoria ai medici che si alterneranno in quella struttura. Ha creato lui stesso la struttura che oggi vediamo, così com’è organizzata».

Ai funerali ha partecipato anche il presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, che ha sottolineato come Procacci abbia «interpretato molto bene il ruolo di medico rispetto ai princìpi sanciti dal giuramento di Ippocrate. Si è dedicato anima e corpo al suo lavoro, alla professione medica, è stato sempre esemplare».

Nel corso della Festa della professione organizzata dall’Ordine dei medici e che si terrà il 12 settembre al teatro Petruzzelli di Bari a Vito Procacci verrà conferito il Premio della buona medicina.

La cattedrale di Bitonto, città di origine di Vito Procacci, è gremita per le esequie celebrate da don Gaetano Coviello. Sulla bara i simboli della professione che ha esercitato per anni con tanta passione: il camice e lo stetoscopio.

E la sua città si stringe intorno alla famiglia del dirigente medico: «Incarnava davvero il senso di appartenenza al nostro territorio», afferma il sindaco Francesco Paolo Ricci. «Si caratterizzava per la sua estrema generosità ma soprattutto per la sua grande passione per quelle che erano le nostre tradizioni, la nostra storia, i nostri riti». Vito Procacci, ha ricordato il sindaco, «si esponeva in prima linea, è un esempio, rimarrà un esempio che ha dato tanto per la nostra comunità ma per tutto il territorio».

All’esterno della chiesa, dopo il funerale, un lungo applauso e il suono delle sirene delle ambulanze hanno dato l’ultimo saluto a Vito Procacci.

Applausi e sirene delle ambulanze per l'ultimo saluto a Vito Procacci

Il video in questo articolo è a cura di Guerino Amoruso

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Attualità Bari News

Morte di Vito Procacci, i messaggi di cordoglio. Emiliano: «Una perdita incolmabile»

«Un risveglio drammatico oggi nell’apprendere dell’improvvisa scomparsa di Vito Procacci, medico, amico e uomo eccezionale». Con queste parole il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, commenta la notizia della morte di Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari.

Il governatore pugliese parla del dirigente medico bitontino come di un «eroe che ha affrontato ogni tipo di emergenza in prima linea dando sempre tutto se stesso per salvare vite e consentire alle persone di guarire».

Sotto la sua direzione, ricorda, «il pronto soccorso del Policlinico di Bari ha fatto un salto di qualità enorme in questi anni in termini di innovazione, logistica, assistenza e cure diventando un punto di riferimento per l’intera comunità».

La morte di Procacci «per la Puglia è una perdita veramente incolmabile», afferma il presidente Emiliano: «Mi unisco con grande commozione al dolore della famiglia, del fratello Giovanni, dei colleghi e delle tante persone che gli vogliono bene», conclude il governatore pugliese.

Il Policlinico di Bari: «Rappresentava l’essenza del medico»

Con un post pubblicato sui canali social istituzionali, anche dal Policlinico di Bari ricordano Vito Procacci.

«È con profonda tristezza – scrivono – che condividiamo la notizia della tragica scomparsa del dottor Vito Procacci, direttore dell’unità operativa di emergenza urgenza del Policlinico di Bari».

Procacci, si legge nel post, era «un professionista straordinario che rappresentava l’essenza del medico di pronto soccorso, per il quale il servizio era una vera e propria missione di vita».

È stato, proseguono dal Policlinico, «una guida per tante generazioni di medici d’emergenza ai quali ha sempre cercato di trasmettere questo senso del lavoro. La sua passione, il suo spirito innovatore e il suo esempio mancheranno a tutta la comunità del Policlinico».

Dall’azienda ospedaliero-universitaria barese esprimono «le più sentite condoglianze della direzione ai suoi familiari».

Leccese: «Altruismo e spirito di servizio rimarranno un esempio per tutti»

«Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci». Così il sindaco di Bari, Vito Leccese, esprime il cordoglio per la morte del direttore del Policlinico rivolgendo un pensiero «alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali».

Leccese ricorda la «generosità, competenza e dedizione» del dottor Procacci «dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l’emergenza Covid-19: sono state – scrive il primo cittadino di Bari – espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi».

Il sindaco di Bitonto: «Professionista straordinario, uomo di rara umanità e dedizione»

In una dichiarazione il sindaco Francesco Paolo Ricci ricorda il primario, nato e residente proprio a Bitonto. «Oggi Bitonto perde non solo un medico di straordinario talento, ma anche un uomo di rara umanità e dedizione. La scomparsa del dottor Vito Procacci ci lascia tutti profondamente scossi», scrive.

«Conoscevo Vito da molti anni – aggiunge – e posso dire senza esitazione che la sua passione per la medicina era pari solo al suo amore per la nostra terra e la nostra gente. Vito ha dedicato la sua vita a curare gli altri, senza badare ai giorni sul calendario e al tempo che scorreva sull’orologio, senza mai fermarsi. E basti ricordare il suo impegno per l’emergenza Covid, a quante vite umane salvate, senza risparmiarsi mai. Il suo impegno e il suo spirito saranno per sempre un esempio per tutti noi».

Ricci esprime, a nome dell’intera comunità bitontina e dell’amministrazione comunale, «le più sincere condoglianze alla famiglia Procacci. Vi siamo vicini in questo momento di grande dolore e vi abbracciamo con affetto».

Anelli (Fnomceo): «Lascia un grande vuoto nella classe medica barese»

«Una persona sempre disponibile, un medico di profonda umanità, un professionista molto competente e preparato. La prematura scomparsa di Vito lascia un grande vuoto nella classe medica barese». Ricorda così Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione degli Ordini dei medici italiani, Vito Procacci.

Nell’esprimere «profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi» Anelli ricorda come «Vito incarnava il simbolo della dedizione al lavoro di medico: in una situazione di perenne carenza di personale, si offriva in prima persona per coprire i turni. La sua abnegazione l’ha dimostrata anche durante la pandemia, quando non si è risparmiato in nessun modo, tanto da ricevere una sanzione per l’eccessivo numero di ore di straordinario. Una multa paradossale, fortunatamente annullata dal risolutivo intervento del presidente Mattarella».

Con l’Ordine dei medici, prosegue Anelli, Procacci ha messo «a disposizione le sue competenze per individuare risposte e soluzioni concrete ed efficaci ai tanti problemi che affliggono la medicina d’urgenza. Ha dato – ricorda – anche un contributo importante a diversi progetti dell’Ordine, come il ciclo di incontri formativi sui colpi di calore».

Anelli, pur «nella tristezza del momento» evidenzia il «moltiplicarsi di morti improvvise che continuano a colpire la nostra categoria. Non nascondo – afferma – che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi», conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Bari.

Decaro: «Perdiamo un professionista che ci ha resi orgogliosi»

L’eurodeputato Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, ricorda che Vito Procacci «è una di quelle persone che, dopo averla conosciuta, è difficile dimenticare. Così come è difficile pensare a lui senza pensare al suo camice bianco, alla sua voce tesa, durante le telefonate nei mesi bui del Covid dal Policlinicio di Bari, all’incredulità mista ad amarezza di tutti davanti a quell’assurda multa ricevuta per “troppo lavoro” in pronto soccorso durante l’emergenza sanitaria».

La scomparsa del dottor Vito Procacci è «una tragedia per la sua famiglia ma anche per la nostra comunità che perde un uomo e un medico che è stato un esempio per tanti. Con lui la nostra terra perde un professionista che ci ha resi orgogliosi».

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Mesagne, Emiliano visita la mostra allestita per il G7: «Opere che lasciano il segno»

Accompagnato dal sindaco Toni Matarrelli, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ha visitato la mostra “Sette secoli di arte italiana” nel Castello di Mesagne.

La mostra, curata da Pierluigi Carofano e inaugurata in occasione del G7 che si è svolto a giugno a Borgo Egnazia, raccoglie 51 opere che raccontano l’arte italiana in un “viaggio” che parte dal XIV secolo e arriva al XX affascinando chiunque lo compia attraverso lo sguardo.

L’esposizione è organizzata, nell’ambito del protocollo d’intesa Puglia Walking Art, da Micexperience rete d’impresa, con la collaborazione del Comune di Mesagne, della Regione Puglia e del Ministero della Cultura.

Emiliano ha apprezzato il percorso espositivo che vanta opere di Leonardo, Perugino, Guido Reni, Tiziano, Canaletto, Antonio Canova, Giovanni Boldini e Alberto Burri.

Per il governatore pugliese «il linguaggio dell’arte non è riservato a pochi, ma ogni opera lascia il segno in ciascun visitatore perché vi è una interazione visitatore-opera d’arte che esula dalle conoscenze specifiche e richiama le singole esperienze umane».

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Attualità Brindisi News

Voli Ryanair, Pagliaro: «L’Aeroporto del Salento penalizzato. Intervenga Emiliano»

«Ci risiamo. Ryanair ha deciso, ancora una volta, di favorire l’Aeroporto di Bari con otto nuove tratte low cost, relegando l’Aeroporto del Salento a un ruolo marginale con due sole nuove rotte». È quanto denuncia il consigliere regionale, capogruppo de La Puglia domani, Paolo Pagliaro che parla di «una scelta insensata e l’ennesimo torto al Salento, ancora una volta schiacciato da logiche Bari-centriche».

Pagliaro ricorda che il Comune di Brindisi ha «abolito l’addizionale sulla tassa d’imbarco per favorire l’incoming e attrarre più voli» ma «Ryanair ha comunque preferito Bari».

Il 17 gennaio scorso, dice ancora il consigliere regionale, si è tenuta un’audizione del presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, «che ha fatto e continua a fare orecchie da mercante» e non avrebbe dato «le risposte che chiedevamo in merito alla disparità di voli nazionali ed internazionali fra gli scali di Bari e Brindisi, documentata in un dossier che abbiamo presentato, da cui emerge, ad esempio, che nella giornata di lunedì 15 gennaio scorso c’erano 41 voli in partenza da Bari, di cui 16 per destinazioni internazionali, a fronte dei 18 da Brindisi, di cui solo due internazionali».

Pagliaro evidenzia anche la differenza di prezzo: «Da una ricerca di voli comparata Bari-Brindisi per il 19 gennaio – evidenzia -, emerge un gap impressionante: 312 euro in più per il Brindisi-Milano ITA rispetto al Bari-Milano ITA con partenza alle 6:10 e ritorno alle 22:05; parliamo di una differenza che va dai 36 ai 107 euro in più per i voli di andata e ritorno per Roma di ITA». Si tratta, precisa, «di differenze che penalizzano lo scalo salentino in maniera pesantissima, se poi ci dobbiamo aggiungere il costo (e i disagi) del trasferimento all’aeroporto alle località di destinazione».

Il 17 agosto 2023, evidenzia ancora Pagliaro, «le partenze totali da Bari erano 72, di cui 40 per destinazioni internazionali, mentre da Brindisi si contavano 37 partenze. Ma veniamo ad oggi, 21 agosto. Sbilanciamento ancor più marcato: 16 partenze in tutto dall’Aeroporto del Salento, con sole 6 destinazioni nazionali e 2 estere, a fronte dei 39 voli in partenza da Bari, di cui 12 per destinazioni nazionali e 21 estere».

Inoltre, sottolinea il capogruppo de La Puglia domani, «restano irrisolti i gravi deficit che abbiamo segnalato nell’aerostazione brindisina: desk di accettazione, aree di sosta e servizi igienici insufficienti, assenza di finger di collegamento con la pista, che costringe a raggiungere gli aerei in decollo sotto le intemperie».

Pagliaro sollecita «il presidente Emiliano a farsi carico del problema di gestione degli scali regionali e in particolare delle esigenze finora ignorate dei cittadini del Salento, e dei turisti che lo scelgono come meta di vacanza e si ritrovano alle prese con i disservizi dovuti a trasporti carenti. Tutto questo – afferma – ci penalizza e ostacola il pieno decollo del nostro territorio. Per questo pretendiamo un intervento immediato e deciso del presidente della Regione per rimediare a questo squilibrio tra i due scali, imponendo ad Aeroporti di Puglia politiche di programmazione imparziali per dare finalmente all’Aeroporto del Salento l’attenzione che merita e che rivendichiamo da sempre. Nonostante i nostri numeri siano incontestabili, si continua a favorire Bari a scapito del nostro aeroporto, tarpato nel suo immenso potenziale di crescita», conclude il consigliere regionale.

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Cronaca Lecce News

La rimandano a casa senza diagnosi ma ha un tumore: Emiliano manda i Nirs all’ospedale di Galatina

Ha scoperto di avere un tumore all’altezza dell’intestino dopo essere stata mandata a casa dal pronto soccorso dell’ospedale di Galatina, dove si era recata con vomito e insistenti dolori addominali che le impedivano anche di nutrirsi.

È accaduto il 5 agosto scorso a una donna residente nel Salento. La donna, stando a quanto riportato da Telerama che ne ha raccontato la storia, era stata rimandata a casa dal pronto soccorso di Galatina senza che fosse sottoposta ad accertamenti.

Il giorno seguente, accompagnata dalla figlia, la donna si è recata nel pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano dove, a seguito di una tac, le è stato diagnosticato il tumore che la paziente non sapeva di avere. È stata ricoverata e operata d’urgenza.

Appresa la vicenda, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha disposto un’ispezione del Nucleo ispettivo regionale sanità (Nirs), organismo guidato da Antonella Bellomo, nell’ospedale di Galatina.

«Ho deciso di chiedere al Nirs se a Galatina siano stati seguiti tutti i protocolli e i regolamenti, perchè in caso contrario possano essere presi tutti provvedimenti sia contro chi abbia eventualmente sbagliato, sia perché casi del genere non avvengano più», afferma il governatore pugliese. «Tuttavia – aggiunge – voglio comunque ringraziare i sanitari dell’ospedale di Scorrano per la loro attenzione e professionalità. Proseguiamo a seguire con attenzione ogni segnalazione valida e cerchiamo di non far restare solo nessuno».

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Bari News Politica Puglia

Bari, Maurizio Gasparri sulla nomina dell’assessora Nonnis Marzano: «Prima o poi sventolerà bandiera della giustizia»

Maurizio Gasparri, responsabile enti locali di Forza Italia, è intervenuto all’indomani della nomina della nuova Giunta comunale di Bari. Entrando nel merito delle polemiche delle scorse ore, relative alla rinuncia della carica da parte dell’assessora Carlotta Nonnis Marzano, ha dichiarato: «Molti esponenti del centrodestra barese, anche di Forza Italia, si meravigliano del fatto che il nuovo sindaco Leccese abbia inserito nella Giunta una donna che ha oltraggiato Papa Francesco e ha irriso recentemente, in maniera ingiuriosa, tutti i leader del mondo in Puglia al G7. La cosa era talmente enorme che la protagonista ha rinunciato, per ora, alle sue deleghe. Hanno fatto bene quindi quanti hanno espresso la indignazione, ma io sinceramente non mi sono meravigliato».

«Il clima di impunità che si vive in Puglia, con una Procura che ha fatto capire bene quale è la sua posizione, con i vari Emiliano, Decaro ed i Leccese, nella condizione di poter fare tutto ed il contrario di tutto – ha proseguito Gasparri – fa capire a che punto può arrivare l’arroganza. Quando è lecito andare nelle case dei familiari dei boss, come ha raccontato Emiliano, quando è possibile insultare impunemente il Ministro dell’Interno, come ha fatto tale Don Cassano, dell’associazione libera di Don Ciotti, che ancora non si sono scusati nei confronti di Piantedosi, quando si possono assumere quelli che si sono assunti in alcune aziende municipalizzate, volevate che non tentassero di mettere in giunta a Bari, nelle file della sinistra, una persona che ha offeso perfino il Pontefice? Sono arroganti. Ma prima o poi su Bari, grande e nobile città, sventolerà la bandiera della giustizia e della libertà, oggi strappate da un potere locale arrogante e impunito, di cui questo assessore è un’adeguata espressione».

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Puglia verso il futuro digitale: gara da 240 milioni per l’innovazione

La Puglia investe sul futuro digitale. La Regione ha bandito una gara da 240 milioni di euro per lo sviluppo di servizi e infrastrutture informatiche all’avanguardia. L’obiettivo è chiaro: rendere la regione sempre più competitiva e attrattiva, sia per le imprese che per i cittadini. Grazie a questo investimento, la pubblica amministrazione regionale potrà dotarsi di strumenti tecnologici all’avanguardia, semplificando i processi e migliorando i servizi erogati.

«Con questa gara vogliamo accelerare la transizione digitale della nostra regione – ha dichiarato il presidente Emiliano-. L’innovazione tecnologica è fondamentale per la crescita economica e sociale della Puglia». L’assessore Delli Noci ha sottolineato l’importanza di favorire procedure snelle e trasparenti nell’affidamento dei servizi, per garantire la massima competitività e valorizzare le imprese del territorio.

Le aziende interessate a partecipare alla gara avranno tempo fino al 1° ottobre per presentare le loro offerte. Un’opportunità unica per contribuire alla costruzione della Puglia digitale del futuro.

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L’appello del presidente Emiliano al governo: «Sanità raggiunga il 7,5 del PIL» – VIDEO

L'appello del presidente Emiliano al governo: «Sanità raggiunga il 7,5 del PIL»

Michele Emiliano si dice soddisfatto del lavoro svolto dal Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario (NIRS). In un video pubblicato sui social, il governatore pugliese ha sottolineato come l’istituzione del NIRS abbia portato a “molti cambiamenti” nel sistema sanitario regionale. «Abbiamo accertato diverse inadempienze e siamo intervenuti per migliorare i controlli», ha affermato Emiliano, evidenziando il complesso lavoro svolto da un nucleo che si occupa di una realtà con oltre 45mila dipendenti.

Il governatore ha poi rivolto un appello al Governo centrale: «È fondamentale che il finanziamento della sanità nazionale raggiunga almeno il 7,5% del PIL. Ben cinque regioni italiane hanno già presentato una proposta di legge in questo senso. È una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme».

Emiliano ha concluso ribadendo l’importanza della collaborazione tra Regione, ASL e direzioni sanitarie per garantire un servizio sanitario sempre più efficiente ed efficace. «Il NIRS è uno strumento prezioso per raggiungere questo obiettivo», ha sottolineato.

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