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Giochi del Mediterraneo, Ferrarese replica a Emiliano: «I masterplan mia prerogativa»

«Solo una persona ironica come Emiliano potrebbe trovare il modo di attribuire ritardi a chi ha consegnato il primo masterplan con tutti i relativi Dip (Documenti di indirizzo alla programmazione) dei comuni in tre mesi e che ha realizzato il secondo masterplan in due soli mesi, allegando i progetti più importanti che, sempre in questi pochi mesi, sono stati già realizzati e approvati da tutti gli enti, pronti quindi in tempi record per andare in gara». Non si fa attendere la risposta di Massimo Ferrarese, commissario straordinario del Governo e presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026, agli “attacchi” del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Nella serata di ieri, dopo una riunione di Giunta regionale straordinaria e urgente, è stato approvato il secondo masterplan per l’evento sportivo «su pressante richiesta del Governo» come ha dichiarato il governatore pugliese attribuendo a Ferrarese presunti ritardi nell’organizzazione dei Giochi.

«Solo una persona spiritosa come Emiliano potrebbe tentare di “rimodulare” il significato della sentenza della Corte costituzionale, sostenendo che il sottoscritto debba preventivamente concordare con lui l’individuazione delle opere infrastrutturali dei Giochi», sottolinea il commissario straordinario, spiegando che «la Consulta ha invece stabilito che, sulla scorta dei masterplan, che restano mia prerogativa, il Governo e la Regione debbano poi trovare l’intesa. Cosa che sta avvenendo, come dimostra la delibera della Regione cui Emiliano fa riferimento».

Per Ferrarese «dopo aver perso tutti questi anni è necessario serrare le fila e terminare le opere nei tempi previsti per centrare l’obiettivo di organizzare una grande manifestazione internazionale che dia lustro a Taranto e alla Puglia».

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Puglia, in sei mesi 40 ispezioni del Nirs negli ospedali: «Aiutano a migliorare il servizio» – VIDEO

Sono 40 le ispezioni effettuate dall’inizio dell’anno nelle strutture sanitarie pugliesi dal Nirs, il Nucleo ispettivo regionale in Sanità, guidato dall’ex prefetta di Bari Antonella Bellomo. Altre ne sono programmate o sono in corso di esecuzione.

Gli ispettori del Nirs hanno incontrato stamattina, alla presenza di Bellomo e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, le direzioni amministrative delle Asl, delle aziende ospedaliere e degli Irccs pubblici per fare il punto sulla situazione delle segnalazioni e delle criticità emerse.

Il piano annuale dell’attività ispettiva ordinaria per l’anno in corso è all’attenzione della Giunta regionale e sono stati programmati incontri tematici con le direzioni generali, sanitarie e amministrative delle aziende ed enti del Sistema sanitario regionale (Ssr) per il confronto e la definizione, di concerto con il presidente della Giunta e la coordinatrice del Nirs, di buone prassi e azioni di miglioramento del sistema.

Infine, è stata avviata una collaborazione con il dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale per l’analisi delle problematiche e la pianificazione di interventi correttivi riferiti ai settori di maggiore criticità.

Il Nirs, istituito su volontà del presidente Emiliano, ha fornito un «importantissimo contributo» portando «molti cambiamenti» e accertando «anche inadempienze da parte del sistema, consentendoci di migliorare i controlli, di presentare denunce anche alla magistratura e alle forze dell’ordine, ma soprattutto di far funzionare meglio le cose», ricorda lo stesso governatore pugliese.

L’auspicio è che «le ispezioni del Nirs ci consentano di migliorare sempre di più la qualità del servizio sanitario. Fermo restando che se il governo non assegna almeno il 7,5% del pil alla sanità sarà difficile fare tutto quello che dobbiamo fare. Ben cinque regioni italiane hanno consegnato al Parlamento un disegno di legge per aumentare nei prossimi quattro anni di venti miliardi lo stanziamento sull’attività sanitaria», ha concluso Emiliano.

Nel primo semestre del 2024, ha aggiunto la coordinatrice Bellomo, l’attività del Nirs «è stata affidare e seguire già quaranta ispezioni su vari argomenti. Inoltre sono state definite da poco le linee operative e le proposte per le quali la giunta regionale si farà carico per quanto riguarda l’attività ordinaria di monitoraggio ordinario. Proseguiremo anche con forme di collaborazione con tutte le altre istituzioni sia regionali sia nazionali».

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Sanità, dalla Regione 1,5 milioni di euro per nuovi progetti nelle “farmacie dei servizi”

La Puglia potenzia la “Farmacia dei servizi” con la ricognizione farmacologica per i pazienti oncologici e il supporto dello screening del diabete non noto.

In attesa delle nuove funzioni assegnate alle farmacie dal nuovo decreto semplificazioni si completa nella regione il quadro dei servizi che a partire dal 2009 sono stati riconosciuti dal Ministero della Salute, tra cui l’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse), il monitoraggio dell’aderenza alla terapia nell’ipertensione arteriosa, nel diabete e nella broncopneumopatia cronica ostruttiva, il supporto allo screening del sangue occulto nelle feci per la prevenzione del tumore del colon retto, la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti Sars-CoV-2.

«Le farmacie dei servizi – osserva il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – rappresenteranno nei prossimi anni sempre di più un presidio sanitario di prossimità fondamentale per i cittadini. In Puglia di concerto con le associazioni sindacali di categoria delle Farmacie (Federfarma/Assofarm) e gli Ordini professionali dei Farmacisti, abbiamo realizzato questi primi progetti nei tempi previsti, confermandoci all’avanguardia nell’attivazione di servizi sanitari innovativi per i cittadini».

Alla Regione Puglia, aggiunge il vicepresidente Raffaele Piemontese, «sono stati assegnati complessivamente per questi progetti circa 8 milioni di euro e con gli ultimi progetti attivati raggiungiamo un livello di impiego delle risorse statali pari a circa il 90%. Grazie a questi nuovi progetti, puntiamo a migliorare ulteriormente l’accesso alle cure e la prevenzione».

Per i due nuovi progetti sono stati stanziati 1,5 milioni di euro, il primo è già partito lunedì, il supporto allo screening del diabete non noto partirà invece il 19 agosto con termine previsto al 31 dicembre 2024.

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Sale di infusione, palestra, odontoiatria: ecco i nuovi ambulatori e servizi dell’oncologico di Bari – VIDEO

Nuovi ambienti e più servizi per i pazienti oncologici all’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari. Al termine dei lavori di riorganizzazione e ammodernamento, il piano terra dell’oncologico ospita adesso nuovi ambulatori per visite ed esami per chi ha una sospetta diagnosi, per chi è già in trattamento oncologico e per chi è in follow up.

Un intero corridoio è destinato al COrO, il Centro di orientamento oncologico dell’Istituto, porta di ingresso al percorso di cura oncologica, che provvede alla presa in carico multidisciplinare del paziente con diagnosi da accertare o con diagnosi già accertata. Il COrO, guidato dal responsabile dottor Ezio Brunetti, è dotato di tre stanze per i medici, una sala riunioni per i team multidisciplinari, un ambulatorio per le consulenze onco-genetiche per i tumori eredo-familari, un ufficio di front-office dove il personale sanitario provvede all’informazione, all’orientamento e alla prenotazione di esami e visite.

Un ambulatorio è destinato al pre-ricovero chirurgico, con relativa sala d’attesa, per coloro che dovranno sottoporsi a intervento.

Una sala è stata allestita con una poltrona odontoiatrica, per la diagnosi e la cura dei tumori del cavo orale ma anche per il trattamento dei danni dovuti alle terapie oncologiche. Il servizio partirà da settembre, grazie alla collaborazione con l’ordine dei medici.

Nuova organizzazione anche per il servizio di fisiatria e fisioterapia che vanta, unico caso in Puglia, una palestra per la riabilitazione dei pazienti oncologici ricoverati. Il servizio di medicina fisica e riabilitazione, guidato dalla dottoressa Patrizia Dicillo, provvede anche alla cura dei pazienti in follow up per il trattamento di linfedema e il recupero del tono muscolare.

Sono state poi allestite due sale per le infusioni chemioterapiche, per un totale di nove poltrone infusionali, destinate ai pazienti con tumore del tratto gastroenterico.

Nuova collocazione, infine, per il servizio di psiconcologia.

«Qui – ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto per il taglio del nastro – si lavora tutto l’anno, anche ad agosto, per dare più servizi ai pazienti, anche a quelli non ricoverati. La particolarità di questo ospedale è proprio questa – ha aggiunto -, assicurare servizi anche ai pazienti non ricoverati perché con il tumore si deve convivere, si deve combattere, con pazienza e tenacia, continuando a vivere il più normalmente possibile. L’oncologia è una delle sfide del millennio e il nostro impegno è quello di affermare la qualità dell’offerta pubblica delle cure».

Il direttore generale dell’oncologico, Alessandro Delle Donne, ha evidenziato che «non si tratta solo di una riorganizzazione degli spazi ma di un modo nuovo, più funzionale e moderno, di accogliere e accompagnare il paziente oncologico durante il suo percorso di cura. Insieme alla chemioterapia e alla chirurgia, questo Istituto è in grado di assicurare altri servizi, come la medicina fisica, la riabilitazione, l’odontoiatria e la psiconcologia, che migliorano significativamente la qualità di vita del paziente in trattamento. Ovviamente non ci fermiamo qui. I lavori di riorganizzazione e ammodernamento dell’Istituto andranno avanti tutta l’estate e già a settembre saremo in grado di ampliare ulteriormente le prestazioni da erogare ai pazienti oncologici».

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, via libera al masterplan. Emiliano: «Ma non è stato concordato»

La Giunta regionale pugliese ha approvato, nel corso di una riunione straordinaria e urgente che si è svolta nella serata di martedì 6 agosto, il secondo masterplan dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026.

Ne dà notizia il governatore pugliese, Michele Emiliano, sottolineando che il provvedimento è stato approvato «su pressante richiesta del Governo».

Il via libera, precisa il presidente della Regione Puglia, «arriva su un programma di interventi redatto dal Commissario con grave ritardo e non concordato in via preventiva con la Regione, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale renda obbligatorio il parere della Regione per l’individuazione delle opere infrastrutturali e, quindi, per la organizzazione dei Giochi».

La scelta di approvare comunque il masterplan, prosegue Emiliano, «non supera le differenze di metodo che contraddistinguono il Commissario e il nuovo Comitato organizzatore né le criticità rilevate dalla Regione, che aveva chiesto di finanziare per intero il progetto del centro nautico alla ex stazione Torpediniere, la palestra di quartiere a Paolo VI e di integrare le risorse per le attrezzature sportive. Arrivare a una soluzione condivisa – aggiunge – sarebbe dovuto essere compito del Commissario, anziché inviare la documentazione a pochi giorni dalla scadenza utile per l’emanazione dei decreti così da essere in tempo per le gare».

Emiliano ricorda che «i Giochi oggi esistono grazie all’idea, alla volontà e all’impegno che la Regione Puglia ha messo in campo su Taranto dal 2019 per candidarla a questo importante evento sportivo, insieme con tutti gli altri provvedimenti che sono stati adottati per la città e la provincia ionica. Il nostro senso di responsabilità e l’impegno verso la città – sottolinea – ci hanno indotto ad una decisione non facile perché abbiamo dovuto superare il disappunto dell’essere ignorati e messi di fronte al fatto compiuto. Ma non abbiamo esitato un istante a mettere da parte questi legittimi sentimenti perché pensiamo che i Giochi debbano essere fatti ad ogni costo».

Il presidente della Regione Puglia esprime dunque l’auspicio che «questo atteggiamento, che da ormai un anno sta rallentando la macchina organizzativa, diventi più rispettoso verso i tarantini e i pugliesi tutti. E soprattutto – conclude – che le fondamentali opere che allo stato sono state cancellate siano reintrodotte al più presto con successivi atti. La Regione Puglia è e resterà al fianco di Taranto e continuerà a fare il massimo perché il 2026 sia l’anno dei Giochi del Mediterraneo».

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, Emiliano impugna la legge: «Lese le competenze delle Regioni»

«Alle iniziative referendarie già promosse dalle Regioni e dai cittadini italiani, impegnati in una straordinaria mobilitazione per la raccolta di firme, si aggiunge la decisione della Regione Puglia di impugnare la legge Calderoli direttamente dinanzi alla Corte Costituzionale». Lo annuncia il governatore pugliese Michele Emiliano che ha deciso di impugnare la legge “Calderoli” del 26 giugno 2024, recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, per lesione della sfera di competenza delle Regioni, come previsto dall’articolo 127, comma 2, della Costituzione.

La Giunta regionale ha affidato oggi l’incarico all’avvocato Massimo Luciani, uno dei massimi costituzionalisti italiani, e al capo dell’Avvocatura regionale Rossana Lanza che coordina il gruppo per lo studio dell’autonomia differenziata istituito dal presidente della Regione.

In una nota, la Regione Puglia ricorda che «la Costituzione, all’articolo 116 comma 3, prevede la possibilità che siano attribuite “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” alle Regioni a statuto ordinario, e non certo la possibilità, invece prevista dalla legge Calderoli, del trasferimento di tutte le funzioni concernenti tutte le ventitré materie contemplate dall’articolo 117 della Costituzione, così perpetrando una palese violazione dei princìpi fondamentali di unità e indivisibilità della Repubblica».

Secondo la Regione Puglia, si tratta di una violazione che «si riverbera inesorabilmente sull’ordinamento regionale e sui princìpi supremi di eguaglianza tra i cittadini nell’esercizio dei diritti e nell’assolvimento dei doveri fondamentali». Inoltre, si legge nella nota, «la concessione di maggiori spazi di autonomia, per come realizzata, determinerebbe l’erosione delle risorse che lo Stato impiega per finanziare il fondo perequativo per le Regioni con minori capacità di spesa, impedendo così di finanziare specifici interventi di sviluppo economico e coesione sociale per contrastare gli svantaggi tra territori».

Il presidente Emiliano evidenzia che «c’è un corposo lavoro di approfondimento e studio alla base di questo percorso che si avvale della competenza e autorevolezza in materia del professor Luciani. Questa iniziativa – afferma – nasce con lo spirito di tutelare i cittadini italiani e l’unità stessa del nostro Paese nel rispetto dei principi sanciti dai nostri padri costituenti. Quindi tale impugnativa si affianca alle iniziative referendarie, seguendo un percorso parallelo che va nella stessa direzione e offrendo una strada in più dinanzi alla Corte costituzionale per contrastare gli effetti di squilibrio dell’assetto economico-finanziario delle Regioni e la violazione delle competenze regionali attribuite dalla Costituzione», conclude il presidente della Regione Puglia.

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News Puglia Salute

Sanità, via libera agli adeguamenti al rinnovo contrattuale per i medici pugliesi

Gli stipendi di medici e dirigenti sanitari pugliesi saranno adeguati come previsto dal rinnovo contrattuale e dalla quota Inail.

È quanto ha stabilito la Giunta regionale pugliese approvando nelle scorse ore una delibera con la quale vengono stanziate risorse per circa 28 milioni di euro che saranno ripartite tra le aziende e gli enti del Servizio sanitario regionale (Ssr) sulla base dei criteri condivisi con le organizzazioni sindacali della dirigenza dell’area sanità.

Con queste risorse saranno incrementati i fondi per gli stipendi, come previsto dal vigente contratto di lavoro 2019-2021.

Il presidente e il vicepresidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e Raffaele Piemontese, esprimono «sincera gratitudine a tutte le organizzazioni sindacali e ai dirigenti del dipartimento Salute per la costruttiva e proficua collaborazione dimostrata nel tavolo di confronto, finalizzato a valorizzare il quotidiano impegno profuso dagli operatori sanitari del Ssr con grande professionalità anche in condizioni difficili».

In particolare, il contratto nazionale di lavoro per la dirigenza sanitaria 2019-2021 prevede l’incremento delle risorse destinate al fondo contrattuale del contratto collettivo (Fondo per la retribuzione delle condizioni di lavoro).

Le risorse destinate a questa finalità, pari a complessivi 13.440.146 euro, sono ripartite tra le aziende e gli enti del Ssr «in misura pro quota per “teste equivalenti”, sulla base dei cedolini stipendiali erogati al personale della Dirigenza sanitaria per ciascun anno di riferimento».

Previsto anche l’incremento delle risorse destinate al fondo contrattuale per la retribuzione degli incarichi. Infine c’è la ripartizione e l’assegnazione al Fondo per la retribuzione di risultato delle risorse trasferite annualmente dall’Inail al Fondo sanitario nazionale per il personale medico dipendente del Servizio sanitario regionale e per i rinnovi contrattuali della medicina convenzionata.

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Emiliano contro la riforma delle fondazioni liriche: «Non si può centralizzare tutto»

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha espresso forti perplessità sulla riforma delle fondazioni liriche italiane, annunciata dal governo. Emiliano si unisce alle preoccupazioni già espresse da numerosi sindaci e dall’Anci, sottolineando l’importanza di un coinvolgimento degli enti locali in questo processo.

«Le fondazioni liriche sono un patrimonio nazionale, ma non possono essere gestite in modo centralizzato, marginalizzando il ruolo degli enti locali che le hanno fondate e le sostengono economicamente», ha dichiarato Emiliano.

Il governatore pugliese ha sottolineato il contributo significativo della Regione Puglia al Teatro Petruzzelli e ha espresso preoccupazione per un possibile ridimensionamento del ruolo dei soci pubblici all’interno dei consigli di amministrazione delle fondazioni.

«Se si vuole mettere in discussione il legame tra le fondazioni e i loro territori, si rischia di provocare un disimpegno degli enti locali con gravi conseguenze sull’occupazione e sulla produzione culturale», ha avvertito Emiliano. Il governatore pugliese ha annunciato la sua intenzione di promuovere un’azione coordinata all’interno della Conferenza Stato-Regioni per avviare un confronto con il Ministero e scongiurare una riforma che comprometta il ruolo dei territori e degli enti locali.

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News Politica Puglia

Emiliano-Capone, tensione alle stelle dopo l’ennesimo flop nel Consiglio regionale pugliese

Che succede fra il governatore Michele Emiliano e la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone? I rapporti fra le due massime cariche istituzionali della Regione sembrano scivolati ai minimi termine. Il culmine s’è raggiunto nell’ultima seduta del Consiglio, una delle più imbarazzanti della storia recente. In un sol colpo il parlamentino è riuscito nell’impresa di non approvare il Documento di economia e finanza (Defr), per legge da adottare entro fine luglio e per giunta sollecitato dalla Corte dei conti. Ma soprattutto il secondo flop consecutivo per le delibere finalizzate a completare l’iter per la richiesta del referendum contro l’autonomia differenziata dopo che nell’ultima seduta qualcuno aveva dimenticato di inserire i nomi dei delegati chiamati a i quesiti al timbro della Cassazione. Insomma due clamorose figuracce per la Puglia al cospetto delle altre quattro Regioni di centrosinistra che hanno già ultimato le procedure per lanciare la crociata referendaria contro la legge Calderoli.

Lo scontro

In una pausa di questo rocambolesco Consiglio regionale il presidente Emiliano ha sgridato platealmente Capone, per giunta in pubblico: «Non sai gestire i lavori del Consiglio – le ha detto visibilmente irritato – Non controlli i numeri della maggioranza e convochi sedute al buio, senza verificare in anticipo presenze e assenze». La presidente salentina non s’è scomposta e ha replicato a tono: «I numeri e l’accordo in maggioranza c’erano eccome – ha risposto a Emiliano – Bastava solo che il tuo vicepresidente non prendesse il capriccio di far invertire l’ordine del giorno piazzando al primo punto il Defr e stracciando l’intesa raggiunta nella riunione dei capigruppo». L’altro giorno, durante la riunione della giunta regionale, Emiliano ha ripreso l’argomento: «La mia maggioranza gode di ottima salute, non ha problemi di tenuta. L’unico problema che abbiamo riguarda la perenne disorganizzazione della presidenza del Consiglio». Per il futuro il presidente ha chiesto alla giunta di inviare d’ora in poi un assessore in Consiglio a vigilare, una sorta di “carabiniere” dell’esecutivo, una “sentinella” che controlli le convocazioni del parlamentino e la verifica dei numeri.

Lo strascico

Nessun commento sull’incidente diplomatico dalla presidente Capone. Anche se da ambienti a lei vicini trapela la delusione per l’attacco ricevuto, ritenuto ingeneroso. Di certo la presidente non ci sta a fare il capro espiatorio di responsabilità altrui. «In primis – sussurra qualcuno – dello stesso presidente Michele Emiliano».

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, raggiunte le 500mila firme. FdI, intanto, evidenzia le “contraddizioni” di Emiliano – VIDEO

Autonomia differenziata, FdI: «Le contraddizioni di Michele Emiliano»

Mentre la raccolta firme per il referendum contro la legge sull’autonomia differenziata raggiunge, in pochi giorni, quota 500mila, Fratelli d’Italia ha diffuso un video con cui evidenzia le contraddizioni del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sul tema.

In una vecchia intervista, come si vede nel video, il governatore pugliese diceva di essere dell’idea che «tutte le regioni a statuto ordinario dovrebbero chiedere l’autonomia differenziata, bisognerebbe fermare questo processo separato di Lombardia, Veneto ed Emilia e decidere tutti insieme che effettivamente lo Stato centrale è inefficiente come tutti gli italiani sanno e che bisogna aumentare i poteri delle Regioni».

Compaiono poi delle dichiarazioni più recenti di Emiliano in cui il presidente della Regione Puglia afferma che «ci auguriamo che questo referendum abbia tanti “sì” perché bisogna votare “sì” per abrogare la legge e che quindi si possa arrivare a trovare un equilibrio migliore…».

La Cgil Puglia esulta: «Mezzo milione di firme in soli 10 giorni»

Esulta, intanto, la Cgil Puglia per il mezzo milione di firme raccolte in soli 10 giorni: «È un dato che si commenta da solo – afferma la segretaria generale pugliese Gigia Bucci -. Il risultato di un lungo lavoro che ha riacceso la fiamma della speranza in tantissimi cittadini, e che ha fatto riscoprire la bellezza e il valore della partecipazione».

Il quesito, con le firme raccolte, andrà ora in Cassazione che dovrà dare il via libera al referendum.

«Il messaggio che questa marea popolare ha già spedito al governo è molto chiaro – sottolinea Bucci -: la Costituzione non si tocca, soprattutto nei suoi valori fondanti, Lavoro, Unità e Uguaglianza».

L’impegno del comitato promotore del referendum, in attesa della pronuncia della Cassazione, sarà ora per «raggiungere il numero maggiore possibile di cittadini e prepararci alla partita più difficile, il raggiungimento del quorum. L’entusiasmo che vedo tutti i giorni nelle piazze, ai banchetti per le strade, tra la gente, è un potentissimo segnale di speranza», conclude.

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