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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, Ferrarese replica a Emiliano: «I masterplan mia prerogativa»

«Solo una persona ironica come Emiliano potrebbe trovare il modo di attribuire ritardi a chi ha consegnato il primo masterplan con tutti i relativi Dip (Documenti di indirizzo alla programmazione) dei comuni in tre mesi e che ha realizzato il secondo masterplan in due soli mesi, allegando i progetti più importanti che, sempre in questi pochi mesi, sono stati già realizzati e approvati da tutti gli enti, pronti quindi in tempi record per andare in gara». Non si fa attendere la risposta di Massimo Ferrarese, commissario straordinario del Governo e presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026, agli “attacchi” del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Nella serata di ieri, dopo una riunione di Giunta regionale straordinaria e urgente, è stato approvato il secondo masterplan per l’evento sportivo «su pressante richiesta del Governo» come ha dichiarato il governatore pugliese attribuendo a Ferrarese presunti ritardi nell’organizzazione dei Giochi.

«Solo una persona spiritosa come Emiliano potrebbe tentare di “rimodulare” il significato della sentenza della Corte costituzionale, sostenendo che il sottoscritto debba preventivamente concordare con lui l’individuazione delle opere infrastrutturali dei Giochi», sottolinea il commissario straordinario, spiegando che «la Consulta ha invece stabilito che, sulla scorta dei masterplan, che restano mia prerogativa, il Governo e la Regione debbano poi trovare l’intesa. Cosa che sta avvenendo, come dimostra la delibera della Regione cui Emiliano fa riferimento».

Per Ferrarese «dopo aver perso tutti questi anni è necessario serrare le fila e terminare le opere nei tempi previsti per centrare l’obiettivo di organizzare una grande manifestazione internazionale che dia lustro a Taranto e alla Puglia».

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News Politica Puglia Salute

Autismo, FdI alla Regione Puglia: «Serve il riordino dei servizi per diagnosi e prese in carico precoci»

Favorire l’inclusione delle persone con il disturbo dello spettro autistico, valorizzare la rete territoriale regionale e supportare le famiglie che intraprendono percorsi e progetti terapeutici integrativi alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario regionale. Sono le richieste che il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia (FdI) ha voluto sottoporre all’attenzione del Consiglio regionale pugliese presentando una mozione a firma del capogruppo Renato Perrini e dei consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina.

La mozione, nel dettaglio, punta a sensibilizzare il governo regionale affinché si arrivi all’emanazione, «con il coinvolgimento dei soggetti interessati e in particolare con le associazioni dei genitori di soggetti autistici, di uno specifico atto finalizzato a riordinare complessivamente la materia e a favorire una presa in carico uniforme a livello regionale dei pazienti», affermano i consiglieri di Fratelli d’Italia in una nota. «Non solo – aggiungono -, anche ad assicurare, nelle more dell’emanazione dell’atto di riordino, la continuità delle terapie, il riconoscimento dei percorsi già prescritti, nonché dei relativi rimborsi riconducibili all’annualità 2023 e a quella in corso».

Il 19 giugno scorso, ricordano da FdI, «la giunta regionale ha approvato una delibera molto attesa dalle famiglie con figli affetti da autismo che prevede un aumento della spesa per le “prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato dedicato alle persone con disturbi dello spettro autistico”, il fondo unico regionale è stato incrementato di oltre 2 milioni 700mila euro. Le risorse ammontano, quindi, ad un totale di quasi 6 milioni 800mila».

Proprio per questo «chiediamo di valorizzare e promuovere le realtà che implementano terapie nuove secondo un’evoluzione dei centri specializzati per persone affette da disturbo dello spettro autistico nell’ottica di un’inclusione reale, in cui si lavora sulle autonomie con attività ricreative e riabilitative durante l’intero percorso scolastico. Realtà che, in sinergia con le altre realtà territoriali (sportive, artistiche, culturali), intercettino già dall’infanzia le specificità e potenzialità dei bambini affinché queste possano diventare il loro punto di forza in età adulta».

La mozione, inoltre, «chiede alla Giunta anche di farsi carico del diritto delle famiglie di essere una parte fondamentale della presa in carico del figlio autistico, favorendo la necessaria assistenza psicologica svolta da professionisti. L’autismo, infatti, pesa moltissimo sulle famiglie e riguarda tutta la vita sociale del bambino. Per questo, è importante fare una diagnosi precoce per poter mettere in campo tutte le azioni che consentano di avere una vita scolastica e sociale, e magari anche un inserimento lavorativo laddove la malattia lo consenta», concludono Perrini e i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.

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Matera News Politica

Cambio al vertice alla Provincia di Matera: Emanuele Pilato succede a Piero Marrese

Con l’elezione in Consiglio regionale Piero Marrese lascia la carica di Presidente della Provincia di Matera.

Fino alle prossime elezioni il posto di Marrese sarà ricoperto dall’attuale vice Presidente, Emanuele Pilato.

I ringraziamenti

«Sono stati anni intensi quelli alla guida dell’ente Provincia – ha dichiarato Marrese – caratterizzati da tanto lavoro e una continua ricerca della sinergia sia nell’ambito del Consiglio provinciale che con gli altri enti territoriali e quelli sovraordinati. Il mio mandato è stato anche caratterizzato da un forte impegno a livello nazionale per dare alle Province nuova centralità, alla luce della riforma Delrio che le ha fortemente penalizzate». Tanti gli interventi portati a termine dall’oramai ex presidente della Provincia tra gli ultimi il completamento dei lavori all’istituto Pitagora di Policoro, con nuove aule e una nuova palestra per gli studenti.

«Auguro buon lavoro al presidente facente funzioni Emanuele Pilato e a tutti i dipendenti dell’ente un sereno prosieguo». Pilato, ha invece ringraziato Marrese «non solo per l’importante e proficuo lavoro che ha svolto nel corso del suo mandato, ma anche per il clima sempre improntato alla collaborazione e all’unità che ha saputo instaurare nell’Amministrazione provinciale. Per me è un grande onore traghettare la Provincia di Matera a nuove elezioni: in questo periodo assicurerò la mia totale disponibilità all’Ente affinché quel percorso virtuoso iniziato da Marrese possa essere portato a termine».

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, via libera al masterplan. Emiliano: «Ma non è stato concordato»

La Giunta regionale pugliese ha approvato, nel corso di una riunione straordinaria e urgente che si è svolta nella serata di martedì 6 agosto, il secondo masterplan dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026.

Ne dà notizia il governatore pugliese, Michele Emiliano, sottolineando che il provvedimento è stato approvato «su pressante richiesta del Governo».

Il via libera, precisa il presidente della Regione Puglia, «arriva su un programma di interventi redatto dal Commissario con grave ritardo e non concordato in via preventiva con la Regione, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale renda obbligatorio il parere della Regione per l’individuazione delle opere infrastrutturali e, quindi, per la organizzazione dei Giochi».

La scelta di approvare comunque il masterplan, prosegue Emiliano, «non supera le differenze di metodo che contraddistinguono il Commissario e il nuovo Comitato organizzatore né le criticità rilevate dalla Regione, che aveva chiesto di finanziare per intero il progetto del centro nautico alla ex stazione Torpediniere, la palestra di quartiere a Paolo VI e di integrare le risorse per le attrezzature sportive. Arrivare a una soluzione condivisa – aggiunge – sarebbe dovuto essere compito del Commissario, anziché inviare la documentazione a pochi giorni dalla scadenza utile per l’emanazione dei decreti così da essere in tempo per le gare».

Emiliano ricorda che «i Giochi oggi esistono grazie all’idea, alla volontà e all’impegno che la Regione Puglia ha messo in campo su Taranto dal 2019 per candidarla a questo importante evento sportivo, insieme con tutti gli altri provvedimenti che sono stati adottati per la città e la provincia ionica. Il nostro senso di responsabilità e l’impegno verso la città – sottolinea – ci hanno indotto ad una decisione non facile perché abbiamo dovuto superare il disappunto dell’essere ignorati e messi di fronte al fatto compiuto. Ma non abbiamo esitato un istante a mettere da parte questi legittimi sentimenti perché pensiamo che i Giochi debbano essere fatti ad ogni costo».

Il presidente della Regione Puglia esprime dunque l’auspicio che «questo atteggiamento, che da ormai un anno sta rallentando la macchina organizzativa, diventi più rispettoso verso i tarantini e i pugliesi tutti. E soprattutto – conclude – che le fondamentali opere che allo stato sono state cancellate siano reintrodotte al più presto con successivi atti. La Regione Puglia è e resterà al fianco di Taranto e continuerà a fare il massimo perché il 2026 sia l’anno dei Giochi del Mediterraneo».

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, FdI attacca Emiliano: «Impugna la legge per coprire la figuraccia»

«Per riparare alla figuraccia rimediata in due sedute consecutive» del Consiglio regionale che non ha approvato la richiesta di referendum abrogativo dell’autonomia differenziata «e dopo aver furiosamente litigato con la “sua” presidente del Consiglio Capone» il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano «ha tirato fuori dal cilindro un colpo di teatro: fare ricorso alla Consulta contro la legge Calderoli».

Lo sostengono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – il capogruppo Renato Perrini con i colleghi Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina – dopo che il governatore pugliese ha impugnato la legge che introduce l’autonomia differenziata davanti alla Corte costituzionale perché «lede le competenze delle regioni».

Per i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia «è evidente che neppure il presidente Emiliano crede più nella sua maggioranza e dispera che il Consiglio possa approvare i due quesiti referendari contro l’Autonomia» e ha dunque deciso di impugnare la legge per riconquistare «i riflettori della stampa e salvare la faccia con i suoi colleghi presidenti dell’Emilia Romagna, Toscana, Campania e Sardegna che aspettavano la Regione Puglia per presentare i due quesiti referendari».

I consiglieri di Fratelli d’Italia parlano di un «colpo di teatro, sempre a spese dei pugliesi (quanto ci costa l’autorevole costituzionalista Massimo Luciani?)» con cui Emiliano «cerca, forse, di pareggiare i conti, decisamente sbilanciati, delle leggi regionali che il Governo impugna davanti alla Corte costituzionale. Dunque – concludono -, un’impugnazione che ha il sapore più di riabilitare Emiliano rispetto agli altri governatori rosso-gialli e di tirare uno schiaffone alla sua maggioranza (della serie: siete degli incapaci e allora faccio da me), che di vera intenzione di opporsi all’attuazione di un’Autonomia, prevista dalla nostra Costituzione, per volontà del centrosinistra. È bene ricordarselo sempre».

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News Politica Puglia

Fondi di Coesione, la Puglia chiede l’anticipazione di 1,6 miliardi: incontro con Fitto a fine agosto

La Regione Puglia ha chiesto l’assegnazione in anticipazione di una quota delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) nell’ambito dell’Accordo per la Coesione.

A darne notizia è il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, che il 2 agosto scorso ha ricevuto la richiesta della Regione.

La possibilità di ricorrere all’anticipazione sui fondi Fsc è stata stabilita dal Governo con il decreto legge 60/2024 proprio al fine di consentire la tempestiva attivazione di progetti particolarmente strategici per il territorio e di pronta cantierabilità, come già avvenuto per la Regione Campania.

Il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri sta esaminando la richiesta pervenuta dalla Regione Puglia, che sarà oggetto di un primo confronto a fine agosto, nell’ambito di un incontro convocato dal ministro Fitto.

Emiliano: «Abbiamo chiesto l’anticipo di 1,660 miliardi per interventi urgenti»

«Accogliamo positivamente la disponibilità del ministro Fitto ad organizzare un primo incontro a fine agosto con la Regione Puglia sulla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027», afferma il governatore pugliese Michele Emiliano spiegando che è stata chiesta l’«anticipazione della dotazione del Fsc 2021-2027 per circa 1,660 miliardi di euro relativi a interventi che rivestono elevato livello di urgenza e di attuazione in cinque ambiti di intervento di particolare rilievo in questo momento per la comunità pugliese».

Il primo, spiega Emiliano, «riguarda i temi della transizione ecologica e delle strategie di adattamento e contrasto ai mutamenti climatici, con particolare riferimento agli interventi sulle risorse idriche e sui rifiuti. Sul primo versante in particolare abbiamo proposto alcuni progetti dedicati al potenziamento delle infrastrutture nel campo civile e dell’economia agricola in grado di affrontare le conseguenze più recenti legate alla riduzione della quantità di risorse disponibili, come evidenziato nella delibera di Giunta regionale n. 1096 del 31 luglio scorso che ha adottato il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2024/2025. Sul versante dell’economia circolare risulta necessario accelerare l’ulteriore qualificazione della dotazione impiantistica regionale e delle attività finalizzate all’ulteriore incremento dei livelli di raccolta differenziata e di smaltimento dei rifiuti».

La seconda priorità «riguarda il rafforzamento del sistema delle imprese e del mercato del lavoro regionale, con specifico riferimento al finanziamento dei progetti di investimento già presentati a valere sugli avvisi regionali (Contratti di programma, Programmi integrati di agevolazione e Titolo II) e non avviati per mancanza delle necessarie risorse finanziarie. Nel complesso intendiamo sbloccare oltre 2 miliardi di investimenti produttivi in grado di contribuire a sostenere la crescita del sistema regionale delle imprese e del mercato del lavoro».

Altri interventi riguardano la mobilità con particolare riferimento all’acquisto di nuovi autobus a basso impatto ambientale per il trasporto pubblico locale, così come alla fornitura di treni a idrogeno per le flotte treni Tpl, nonché la promozione di interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico in condizioni di particolare vetustà.

L’ultimo riguarda «il rafforzamento del diritto allo studio dei giovani pugliesi attraverso la qualificazione ed ampliamento delle residenze universitarie, anche nell’ottica di fare della Puglia un polo di attrazione per studenti provenienti da altri territori. L’anticipazione della dotazione Fsc risulterà infine utile anche per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr».

Per il presidente Emiliano «si tratta di una manovra importante all’interno di una proposta complessiva più ampia all’insegna della sostenibilità ambientale, economica e sociale dello sviluppo regionale che include anche altre aree di intervento come la sanità, il welfare, la cultura, l’energia, la transizione digitale, le politiche attive del lavoro, di grande rilievo per il futuro dell’intera comunità dei cittadini pugliesi. Siamo certi che il confronto e la condivisione di progetti strategici consentirà di poter giungere nel mese di settembre alla delibera Cipess di anticipazione e subito dopo alla stipula dell’accordo di coesione», conclude Emiliano.

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, Emiliano impugna la legge: «Lese le competenze delle Regioni»

«Alle iniziative referendarie già promosse dalle Regioni e dai cittadini italiani, impegnati in una straordinaria mobilitazione per la raccolta di firme, si aggiunge la decisione della Regione Puglia di impugnare la legge Calderoli direttamente dinanzi alla Corte Costituzionale». Lo annuncia il governatore pugliese Michele Emiliano che ha deciso di impugnare la legge “Calderoli” del 26 giugno 2024, recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, per lesione della sfera di competenza delle Regioni, come previsto dall’articolo 127, comma 2, della Costituzione.

La Giunta regionale ha affidato oggi l’incarico all’avvocato Massimo Luciani, uno dei massimi costituzionalisti italiani, e al capo dell’Avvocatura regionale Rossana Lanza che coordina il gruppo per lo studio dell’autonomia differenziata istituito dal presidente della Regione.

In una nota, la Regione Puglia ricorda che «la Costituzione, all’articolo 116 comma 3, prevede la possibilità che siano attribuite “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” alle Regioni a statuto ordinario, e non certo la possibilità, invece prevista dalla legge Calderoli, del trasferimento di tutte le funzioni concernenti tutte le ventitré materie contemplate dall’articolo 117 della Costituzione, così perpetrando una palese violazione dei princìpi fondamentali di unità e indivisibilità della Repubblica».

Secondo la Regione Puglia, si tratta di una violazione che «si riverbera inesorabilmente sull’ordinamento regionale e sui princìpi supremi di eguaglianza tra i cittadini nell’esercizio dei diritti e nell’assolvimento dei doveri fondamentali». Inoltre, si legge nella nota, «la concessione di maggiori spazi di autonomia, per come realizzata, determinerebbe l’erosione delle risorse che lo Stato impiega per finanziare il fondo perequativo per le Regioni con minori capacità di spesa, impedendo così di finanziare specifici interventi di sviluppo economico e coesione sociale per contrastare gli svantaggi tra territori».

Il presidente Emiliano evidenzia che «c’è un corposo lavoro di approfondimento e studio alla base di questo percorso che si avvale della competenza e autorevolezza in materia del professor Luciani. Questa iniziativa – afferma – nasce con lo spirito di tutelare i cittadini italiani e l’unità stessa del nostro Paese nel rispetto dei principi sanciti dai nostri padri costituenti. Quindi tale impugnativa si affianca alle iniziative referendarie, seguendo un percorso parallelo che va nella stessa direzione e offrendo una strada in più dinanzi alla Corte costituzionale per contrastare gli effetti di squilibrio dell’assetto economico-finanziario delle Regioni e la violazione delle competenze regionali attribuite dalla Costituzione», conclude il presidente della Regione Puglia.

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Brindisi News Politica

Ceglie Messapica, a fine agosto torna “La piazza”: tra gli ospiti Salvini e Tajani

Dal 29 al 31 agosto Ceglie Messapica ospiterà la settima edizione de “La piazza“, la kermesse organizzata da Affaritaliani.it. Tra gli ospiti ci saranno i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

La manifestazione è stata presentata oggi in conferenza stampa dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Perrino. “E mò? Che succede? Dalla Puglia al Sud, dall’Italia all’Europa (e oltre). Sogni e progetti di una notte di fine estate” è il titolo che accompagnerà i dibattiti della kermesse politica nei tre giorni, dove sono attesi tra gli altri, il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione ed il Pnrr Raffaele Fitto e il presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) Giuseppe Santalucia.

«Abbiamo invitato anche la premier Giorgia Meloni – ha evidenziato Perrino – e aspettiamo la sua risposta. Il fatto che venga in vacanza a Ceglie Messapica ci conforta. Spero che quest’anno vorrà venire, perché noi in sostanza l’abbiamo “battezzata” premier due anni fa. Ci auguriamo che Giorgia possa venire qui a fare un bilancio dei suoi due anni».

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Lecce News Politica

I 14 anni del Movimento regione Salento, Pagliaro: «Pronti alle sfide del futuro»

«Oggi è uno di quei giorni in cui possiamo fermarci a sorridere con orgoglio per ciò che siamo diventati. È un momento per brindare al futuro». Così Paolo Pagliaro, consigliere regionale capogruppo de La Puglia domani e presidente del Movimento regione Salento (Mrs), durante i festeggiamenti per il quattordicesimo “compleanno” del Mrs celebrato venerdì scorso, 2 agosto in discoteca, al Malè di Santa Cesarea Terme.

Un evento organizzato per celebrare quattordici anni di passione, amore, progetti e battaglie per il Salento, un impegno costante sul territorio che non arretra di un centimetro, ma si rinforza e rilancia ogni giorno.

L’evento ha visto una grande partecipazione con tanti dirigenti, militanti, amministratori, sostenitori e amici del Movimento.

«Dopo la battaglia della campagna elettorale delle amministrative, dove abbiamo raggiunto importanti risultati in tutta la provincia – ha affermato Pagliaro -, siamo pronti per le prossime sfide». Il presidente non nasconde l’obiettivo del Movimento regione Salento: «L’anno prossimo, sempre ad agosto – ha detto -, ci ritroveremo qui non solo per celebrare i 15 anni del nostro movimento, ma anche per prepararci alla grande sfida delle prossime regionali. Siamo determinati e pronti a vincere, per continuare a lavorare e restituire a questa terra la dignità e l’identità che le appartengono».

Pagliaro ha ricordato la «strada lunga e difficile» percorsa dal Movimento regione Salento: «Sempre a testa alta, fieri e orgogliosi, abbiamo imparato e combattuto per il riscatto di questa nostra terra e continueremo a farlo, questa è la nostra missione che portiamo avanti solo per amore. Abbiamo vinto battaglie importanti e ogni giorno c’è un tema da affrontare o una causa da sostenere», ha concluso.

La festa è stata un’occasione speciale per stare insieme, accompagnati da buona musica che ha fatto da colonna sonora fino al momento clou del taglio della torta. Tra musica, brindisi, dolci e buoni auspici, l’atmosfera è stata calorosa e festosa.

Militanti e sostenitori hanno rinnovato il loro impegno e la loro passione, pronti a rilanciare con ancora più vigore le battaglie e l’azione politica del movimento, nato per essere il baluardo e la voce di questa terra meravigliosa.

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, boom di firme per il referendum: Puglia seconda in Italia

Stamani la piattaforma del Ministero della giustizia che raccoglie le firme in formato digitale per chiedere il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata potrebbe indicare il superamento delle 500 mila autenticazioni. Un dato non da poco visto che le firme raccolte online sono già certificate, in quanto per apporle è necessario collegarsi con la propria personale e unica identità digitale, a differenza di quelle cartacee che necessitano del nulla osta della Corte di Cassazione che provvede a validare la raccolta.

I dati sui territori

Intanto, seppur in modo parziale giungono i primi dati divisi per territorio e la Puglia risulta essere la seconda regione in Italia con più adesioni, percentualmente alla popolazione residente, dopo la Campania. Mentre una cifra significativa indica che Lazio e Lombardia sono territori dove in molti hanno deciso di firmare per il referendum. Tutti elementi che preoccupano in particolare la Lega che sull’Autonomia ha fatto una battaglia identitaria.

Tuttavia il percorso per giungere alle urne è ancora lungo e soprattutto incerto, visto che la legge è agganciata all’articolo 116 della Costituzione, di conseguenza è necessario il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale, tanto che lo stesso comitato nazionale per il referendum ha eletto quale proprio presidente Giovanni Maria Flick, costituzionalista e accademico, ma anche ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Consulta, proprio per garantire a tutto l’iter la massima aderenza alle norme in vigore così da scongiurare il giudizio negativo delle supreme Corti.

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