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Addio a Eriksson, il “Cobra” Tovalieri: «A Roma mi fece esordire in Serie A»

Il mondo del calcio da ieri piange lo svedese Sven-Goran Eriksson, il “gentleman” per eccellenza, il signore del calcio perché dovunque allenava aveva modi garbati e trasmetteva la sua filosofia e visione ai suoi calciatori, e perché si è fatto volere bene da tutti.

In Italia è leggenda sponda biancoceleste perché nel 2000 vinse uno scudetto memorabile, ma allenò lasciando ottimi ricordi anche la Roma e la Sampdoria e tanti grandi club blasonati rimpiangono di non averlo mai avuto. Di recente, si era seduto sulla panchina del Liverpool per un giorno, con Jurgen Klopp che gli faceva posto con i suoi ‘Red Devils’ e tifosi del Mondo che si sono commossi, perché consapevoli della malattia che lo stava consumando, quel “maledetto” tumore al pancreas che ha portato via anche Gianluca Vialli (suo ex calciatore alla Sampdoria).

Ma l’ultimo atto d’amore al popolo calcistico, appassionati sportivi che Sven, ci piace chiamarlo come se fosse un amico di tutti, era il suo testamento morale reso pubblico (riportiamo un passaggio): «Ho avuto una bella vita. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno». Forse in quest’ultimo passaggio si sbaglia, Eriksson spentosi a 76 anni era un brav’uomo. Il suo curriculum è storia del calcio e abbiamo preferito ricordarlo, omaggiandolo con alcune celebrità ed ex calciatori che lo hanno apprezzato tantissimo.

Il suo amore: Nancy Dell’Olio

Pochi conoscevano Sven-Goran Eriksson come Nancy Dell’Olio, avvocata nativa di New York ma che all’età di 5 anni si trasferì a Bisceglie e la Puglia la porta sempre nel cuore, che l’ha anche nominata sua ambasciatrice nel Mondo. Nancy Dell’Olio donna di immensa e profonda cultura e bellezza, è stata colpita dalla tragica notizia del suo ex amore (forse quello con più passione ma non c’è dato saperlo), seppur si erano lasciati dal 2007 ma come qualcun altro ha scritto erano tornati a sentirsi. La Dell’Olio, nonostante fosse profondamente scossa ci ha svelato un retroscena: «L’ho amato tantissimo e mi resterà per sempre impresso come mi abbia dedicato pubblicamente lo scudetto vinto con la Lazio. Dietro quella vittoria conseguita con grandi uomini e calciatori, lui che è stato il mio uomo, rivelò che fui fondamentale. Non lo ho mai abbandonato: dalle trasferte e all’incredibile rimonta che ha compiuto; forse in pochi ci credevano, io l’ho sempre fatto. Grazie di tutto, Sven».

Antonio Di Gennaro

Antonio Di Gennaro, ex calciatore scudettato del Verona ed anche capitano del Bari, ha detto di Eriksson: «Non ho rimpianti della mia carriera ma sono stato vicinissimo a passare alla sua Roma, poi saltò il trasferimento ma so che mi avrebbe voluto in quella squadra. Quando l’ho trovato da giocatore e lui allenatore, vedevo che era un passo avanti agli altri. Le sue squadre facevano un calcio offensivo, non mollavano mai e trasmetteva senso di appartenenza al club. Lascia un grande vuoto.

Il bomber Maurizio Iorio

Maurizio Iorio, ex centravanti biancorosso ha avuto il tecnico svedese alla Roma: «Ebbi Sven, quando avevo 24 e lui 36 anni e già insegnava calcio. Il dispiacere più grande che avrei voluto dare di più ma fui condizionato da un grave infortunio. Ricordo che eravamo un gruppo fantastico e lui, il nostro primo condottiero, pronti a dare tutto per il nostro tecnico. Ho gioito quando vinse lo scudetto. Il calcio perde un uomo vero, riposa in pace mister».

Sandro il “Cobra” Tovalieri

Sandro Tovalieri, bomber biancorosso lo ha avuto alla Roma: «E stato il mio primo tecnico in ‘A’. Mi fece esordire la prima di campionato in Atalanta Roma. Allenava prima le teste dei giocatori, una persona meravigliosa. Sono molto triste della sua dipartita, ci mancherai, mister».

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Colpo in attacco del Lecce: dal Besiktas arriva l’attaccante ex Milan Ante Rebic

L’ex attaccante di Milan e Fiorentina, Ante Rebic, è un nuovo giocatore del Lecce.

Attraverso una breve nota diffusa sui propri canali, i giallorossi hanno annunciato il colpo a sorpresa e di grande effetto piazzato da Pantaleo Corvino.

L’attaccante croato, classe 1993, nell’ultima stagione ha giocato nel Besiktas, in Turchia.

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Lecce, contro l’Inter match dai due volti. Preso Jean dall’Annecy: sarà l’erede di Gendrey sulla fascia destra

La seconda gara di campionato per il Lecce ha lasciato alcuni fattori da valutare. Ce ne sono negativi, com’è normale che sia, e ce ne sono anche di positivi. Nel frattempo è arrivato a Lecce Jean Gaby per rinforzare il reparto difensivo.

Luci e ombre

Sicuramente le disattenzioni difensive stanno diventando tante e la partita di Gaspar è tutt’altro che positiva. Diversamente Baschirotto è riuscito a tenere botta. Ancora un gol è arrivato da cross dentro l’area, con il centravanti Retegui lasciato staccare da solo di testa mentre Taremi ha servito l’assist. E ancora un fallo da rigore è stato procurato per una statistica che dice 2 rigori a zero. Le buone notizie arrivano sicuramente da Dorgu, capace di disputare due partite all’altezza seppur in posizioni differenti. Da Falcone che contro l’Atalanta ha evitato che il Lecce prendesse più di 4 gol e contro l’Inter, sempre incolpevole sulle marcature, si è fatto trovare pronto nelle tante occasioni d’attacco dei giocatori di casa. Da Berisha, dimostratosi combattivo e cattivo agonisticamente. Un centrocampista che quest’anno, c’è da starne certi, sarà utile alla causa. E infine da Gendrey che, probabilmente, ha salutato Lecce con l’ultima gara contro l’Inter. Per lui una prestazione da professionista, in cui non si è risparmiato e sembra aver restituito al Lecce e a Lecce tutto l’affetto ricevuto in questi anni. Lo ha sottolineato anche Gotti e nel calcio attuale non è così automatico che un giocatore rispetti fino all’ultimo gli accordi con il club che sta per diventare il suo ex. Tra le note negative da segnalare, oltre agli errori individuali, anche un ritardo nello stile di gioco, come se i carichi fossero ancora da smaltire (ed è assolutamente possibile oltreché legittimo), segno di un inizio non sprint, ma diesel. Sono scelte, ovviamente, anche in virtù di un calendario che alle prime due giornate vede due match proibitivi. Ora però arriva il Cagliari e si può già parlare di finale. Una finale da inizio stagione, ma pur sempre una finale. Perché il campionato è lungo e difficilissimo, ma è sempre importante partire bene, anche per il morale.

Mercato

Resta aperto ancora il mercato fino al 31 agosto e i giallorossi dovranno inevitabilmente far entrare qualcuno. Gendrey è verso l’Hoffenheim, e allora oltre a Pelmard serve un altro terzino destro. Poi due centrali e un vice-Krstovic. Il mercato non è così facile anche in relazione alle poche risorse del Lecce, però è obbligatorio provarci. In quest’ottica è conclusa la trattativa col 24enne francese Gaby Jean, proveniente dall’Annecy della Ligue 2. Valore 900 mila euro e posizione in campo centrale, che sia di destra o di sinistra. Un’alternativa, dunque, a Baschirotto o Gaspar. Nello stesso ruolo sempre aperta la pista che porta allo svedese LagerBielke, mentre per la fascia destra potrebbe arrivare l’accordo con il francese 29enne Frederic Guilbert, fuori rosa allo Strasburgo. Tutte trattative che potrebbero subire un’accelerata visto e considerato che alla chiusura manca sempre meno tempo.

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Serie A, seconda sconfitta per i giallorossi: Inter-Lecce 2-0. Sintesi del match

Dopo la brutta sconfitta in casa contro l’Atalanta, i giallorossi non invertono il trend negativo e in un San Siro sold-out non vanno oltre il 2-0. I nerazzurri si impongono sul Lecce con i gol di Darmian al 5′ e con il rigore trasformato da Calhanoglu, dopo un grave errore di Gaspar. La seconda giornata di Serie A 24/25 si chiude con ancora 0 punti e un ultimo posto in classifica per gli uomini di Gotti.

Formazioni ufficiali

INTER (352): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Di Marco; Taremi, Thuram. Allenatore: Inzaghi.

LECCE (4231): Falcone; Gendrey, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Pierret; Banda, Rafia, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Gotti.

Sintesi del match

Primo tempo
Dopo un continuo possesso, al 5′ la sblocca Darmian: cross sulla sinistra di Di Marco, spizza di testa Taremi che, involontariamente, offre un assist facile facile per la testa dell’esterno ex United. Inter-Lecce 1-0. Continua l’assedio degli uomini di Inzaghi che, al 14′, sfiorano il raddoppio con Barella che raccoglie una respinta di Falcone e ci prova in sforbiciata, salva di testa Baschirotto. Dopo il solito cooling break al 25′, succede poco altro nell’afa milanese; ammonizione di Gallo al 30′ e una buona occasione di Rafia che viene fermata dall’ottimo intervento difensivo di Calhanoglu. Finisce 1-0 il primo tempo dopo i 2 minuti di recupero assegnati dall’arbitro Di Marco.

Secondo tempo
Parte in attacco l’Inter che, al 49′, con Thuram sfiora il 2-0, il francese non scarta il cioccolatino offerto da Barella e spara di poco a lato con il piede debole. Al 51′ Banda, quasi da metà campo, fa partire un cross verso la testa di Baschirotto, il difensore colpisce ma il tiro è troppo debole per impensierire Sommer. Un minuto più tardi succede il panico nell’area di rigore giallorossa: incertezza difensiva di Gaspar che sfiora la caviglia di Taremi, l’ex Porto da terra serve Thuram, murato da Falcone. Attacca il Lecce: prima Ramadani da fuori area col sinistro, poi cross di Gallo per Krstovic che non ci arriva. Al 60′ giallo per Banda e al 62′ fuori proprio lui e Rafia, dentro Pierotti e Tete Morente.

Al 66′ Pierret mette un buon cross in area, sbuca il solito Krstovic che colpisce bene, la blocca il portiere svizzero. Solo un minuto dopo arriva il calcio di rigore per l’Inter: Gaspar trattiene vistosamente Thuram e il direttore di gara concede il penalty dagli 11 metri. Calhanoglu spiazza Falcone e fa 2-0. All’84esimo Gotti inserisce Berisha e Coulibaly per Krstovic e Pierret. All’87’ arriva il vero primo tiro in porta degli ospiti con Dorgu che, con un sinistro dal limite, impegna i guantoni dell’estremo difensore nerazzurro. Al 92′ arriva una seconda occasione per riaprila, stavolta con Berisha che fa partire un gran tiro rasoterra, si tuffa e devia in angolo Sommer. Dopo i 6 minuti di recupero, termina 2-0 fra Inter e Lecce a San Siro.

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Serie A, Gotti allerta i nerazzurri: «La qualità del Lecce può sorprendere l’Inter»

Nonostante la sconfitta all’esordio contro l’Atalanta, il tecnico dell’US Lecce, Luca Gotti, è fiducioso in vista della sfida contro l’Inter a San Siro per la seconda giornata di Serie A 24/25. In conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza di imparare dagli errori commessi e di sfruttare le qualità della squadra per mettere in difficoltà i nerazzurri.

«Siamo consapevoli della difficoltà della partita – ha dichiarato Gotti – ma vogliamo mostrare un volto diverso rispetto alla gara contro l’Atalanta. Cercheremo di mettere in campo un gioco propositivo e di sfruttare le nostre occasioni».

Riguardo alla formazione, il tecnico giallorosso ha confermato che non sono previste grandi novità rispetto alle ultime partite. «La difesa sarà la stessa che ha giocato contro il Mantova e l’Atalanta – ha spiegato Gotti – stiamo lavorando per migliorare la compattezza e l’organizzazione del gioco».

Probabili formazioni

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Pierret; Banda, Rafia, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Gotti.

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Serie A, dopo la falsa partenza mister Gotti studia il Lecce migliore

È iniziato male il 18° campionato di serie A per il Lecce, con una netta sconfitta per 4-0 contro l’Atalanta. Nonostante i primi 35 minuti di assoluto valore e una prestazione in cui la squadra ha, comunque, dimostrato di costruire trame di gioco, hanno pagato i troppi errori commessi sia in fase difensiva che di costruzione. Gotti ha parlato anche di errori non forzati. Tutte situazioni che vanno riviste in questa settimana corta in vista della partita contro l’Inter. Che l’inizio di campionato fosse traumatico si sapeva già da quando è uscito il calendario. La prima partita giocabile è alla terza contro il Cagliari. Lì non si può sbagliare.


I dubbi del Lecce


Ma intanto c’è l’Inter di Simone Inzaghi che, avendo zoppicato all’esordio, aspetta il Lecce per rifarsi e ci arriva col coltello tra i denti. Il Lecce, al di là della componente morale, arriva con molti dubbi. Marchwinski ancora non trova posto dal primo minuto, infatti, sia in Coppa Italia, sia lunedì, gli è stato preferito Rafia. Gotti, si sa, manda in campo i giocatori quando è sicurissimo che possano essere utili alla causa e possano amalgamarsi con gli altri, e probabilmente il polacco ancora non è inserito nei meccanismi di gioco. Pierret è apparso, seppur macchinoso, uno dei migliori nel primo tempo e dovrà subire la concorrenza di Coulibaly che è subentrato nella ripresa, senza incidere tanto, anzi commettendo il fallo da rigore. E poi c’è Berisha che, entrando sul terreno di gioco, ha dimostrato, comunque, voglia di fare e piglio giusto, andando alla conclusione seppur imprecisa ma almeno dimostrando di tentare di riaprire la partita. Sulla sinistra il ballottaggio è ormai tra lui e Banda, e la notizia positiva è che appaiono entrambi in palla. Dorgu non ha inciso in fase di finalizzazione ma è stato protagonista di molte azioni orchestrate. Banda, già decisivo in Coppa Italia, ha dato un po’ di vivacità a quel settore nella seconda frazione di gioco. Con un Tete Morente non ancora in forma campionato, non è da escludere anche che lo zambiano venga dirottato sulla destra. Insomma un cantiere aperto dove con un mercato ancora attivo può succedere di tutto. Sarà una settimana di lavoro (la squadra è tornata ad Acaya ad allenarsi già nella giornata di ieri) e di studio. Gotti, perfezionista com’è, sistemerà a puntino ogni aspetto che non torna e proverà subito ad alzare la testa. Non è facile, perché il livello è salito tra le squadre medio-piccole, e perché la seconda giornata è ancora un match proibitivo. Ma il Lecce ha l’obbligo di provarci.


Nazionali


Intanto sono arrivate le convocazioni con le nazionali per Coulibaly e Krstovic. Il primo sarà impegnato con le qualificazioni dell’African Nations Cup, giocando il 6 settembre Mali-Mozambico e il 10 settembre Eswatini-Mali; il secondo sarà impegnato con le qualificazioni per la Uefa Nations League e giocherà il 6 settembre Islanda-Montenegro e il 9 settembre Montenegro-Galles.


Mercato


Sul fronte mercato, si registra la cessione del centrocampista offensivo Listkowski che va in Polonia allo Jagiellonia a titolo definitivo.

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Serie A, partono malissimo i giallorossi di mister Gotti: Lecce-Atalanta 0-4. Sintesi del match

Ricomincia la Serie A e lo fa nei peggiori dei modi per i ragazzi di mister Gotti. Al Via del Mare i giallorossi affrontano una Dea sempre attiva sul mercato e indebolita dalle richieste di Lookman e Koopmeiners, attualmente non convocati e in direzione Psg e Juventus. Lecce-Atalanta si chiude sul punteggio di 0-4, 0 punti guadagnati e momentaneo ultimo posto in classifica: decisamente non la miglior partenza dei pugliesi.

Formazioni ufficiali

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Pierret; Morente, Rafia, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Gotti.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Hien, De Roon; Zappacosta, Ederson, Pasalic, Ruggeri; Brescianini; De Ketelaere, Retegui. Allenatore: Gasperini.

Sintesi del match

Primo tempo
Inizia sugli spalti il match, con il coro della Curva Nord per le trasferte libere e uno striscione che recita: «Dal 1996 in direzione ostinata e contraria». Buoni i primi 15 minuti del Lecce che con Dorgu e Ramadani infastidiscono Musso. Dopo un’imbucata perfetta di Rafia per Dorgu che spreca, al 35′ l’Atalanta passa in vantaggio con Brescianini: cross di Zappacosta al centro per Retegui, l’attaccante italoargentino colpisce in porta ma trova la gran risposta di Falcone che, battuto, non può nulla sulla ribattuta dell’ex Frosinone. Dopo 10 minuti la Dea raddoppia con Retegui che, su gran cross di Ruggeri, stacca di testa e fulmina Falcone.

Secondo tempo
Inizia la ripresa, dentro Coulibaly e Banda per Pierret e Morente. Prima Gendrey di poco non trova la porta, poi al 55′ Ederson sfiora il 3-0. Su questa stessa azione, intervento del VAR che assegna un calcio di rigore per fallo di Coulibaly su Retegui: quest’ultimo dagli 11 metri fa doppietta con un tiro centrale. Krstovic, poco lucido e preciso, tenta per due volte il tiro senza mai impensierire Musso. Al 66′ anche Brescianini raddoppia e chiude il match sul 4-0, imbucata di Pasalic e rasoterra preciso che si infila in rete. Pierotti per Krstovic, Marchwinski per Ramadani, Berisha per Rafia, non cambiano il ritmo della gara che si chiude con un’amara sconfitta al Via del Mare.

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Lecce, al Via del Mare l’esordio con l’Atalanta. Mourinho vuole Dorgu

È iniziato ieri con gli anticipi il campionato di calcio di serie A. Il Lecce esordirà domani nel posticipo contro l’Atalanta. Si gioca alle 18:30 al ‘Via del Mare’. Gotti ha tutti a disposizione, meno di Kaba ancora alle prese con il recupero. Corvino ha fissato per ottobre-novembre la data in cui avrà completato il suo percorso. Falcone sta vivendo giorni tristi a causa della prematura scomparsa della giovane madre. Ha partecipato a Roma ai funerali nella giornata di ieri, non prendendo parte agli allenamenti. Dovrebbe rientrare a Lecce e essere presente per l’esordio. L’Atalanta, dopo la sconfitta in Supercoppa Europa contro il Real Madrid, deve fare i conti con alcuni dubbi di formazione. Per Gasperini non tutti gli uomini sono a disposizione. Kolasinac è uscito anzitempo dalla gara di Supercoppa e non dovrebbe essere della partita, lasciando un buco in difesa dove dovrebbe essere schierato De Roon. Non al meglio anche Zaniolo che si cerca di recuperare almeno per la panchina.

Mercato aperto

Inizia, dunque, un nuovo campionato per il Lecce che è alla ricerca della storica terza salvezza consecutiva, traguardo mai raggiunto dal club. Per farlo si affida a mister Gotti e a un mercato, che ancora non è concluso, che ha portato nel Salento sei nuovi giocatori pronti a dare manforte alla truppa già coesa che ha affrontato la scorsa stagione. Ci sono state anche cessioni importanti come gli addii di Pongracic e Blin, ma le operazioni di mercato sono apparse coerenti con la linea della società (sostenibilità e focus sui giovani). A tal proposito, continuano le operazioni di sfoltimento della rosa: Voelkerling Persson ha firmato un contratto che lo legga in prestito al Varnamo fino a fine 2024. Anche Listkowski dovrebbe essere in procinto di andare in prestito. Fronte big, invece, si registra l’interessamento del Fenerbache per Dorgu. Il club allenato da Mourinho pare sia pronto a mettere sul piatto un bel gruzzoletto che farebbe riflettere i vertici della società.

Incognita Dorgu

Senza Dorgu, ovviamente, tutto si rimodulerebbe. Gotti è intenzionato a usarlo come esterno d’attacco, anche se Corvino lo considera un terzino sinistro. In questo ruolo Gallo rimarrebbe l’unico e bisognerebbe tornare sul mercato. Come esterno invece la concorrenza è tanta e non lascerebbe nei guai il mister. Intanto l’arrivo di Coulibaly va a rinforzare il centrocampo, ma è difficile che il maliano sia della partita, almeno dal primo minuto. Più probabile l’impegno di Marchwinski anche se in Coppa Italia non ha brillato. Ancora senza difensori centrali alternativi, Baschirotto e Gaspar sono gli unici a essere del ruolo, anche se l’arrivo di Pelmard che può talvolta anche fare il centrale dà un po’ di respiro ai due. L’incognita Berisha potrebbe pesare su Pierret, l’albanese infatti chiede spazio, anche se l’arrivo di Coulibaly complica le cose. Tete Morente e Oudin si giocano un posto sulla destra, mentre Banda, Dorgu e Pierotti quello sulla sinistra.

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Lecce, firma Coulibaly. Corvino: «Mancano ancora tre pedine»

Giornata intensa quella di ieri in casa Lecce. Mentre Corvino parlava ai microfoni della sala stampa ‘Sergio Vantaggiato’, storico giornalista salentino ferito a morte a Parigi il 14 agosto di 17 anni fa e a cui oggi è dedicata, presentando Pelmard e successivamente lasciava la parola al calciatore, Lassana Coulibaly effettuava le visite mediche nei centri BioLab e Quarta Colosso, apponendo successivamente la firma sul contratto che lo lega al Lecce fino al 2027, con opzione per un altro anno.

L’arrivo di Coulibaly

Dopo le visite mediche di rito, Coulibaly, maliano proveniente dalla Salernitana, è diventato ufficialmente un calciatore del Lecce. Va a rinforzare un reparto dove la squadra già era ben posizionata. «Diamo al mister un buon centrocampo, dove abbiamo aggiunto muscoli» ha commentato Corvino. Con Pierret e Reamadani andrà a competere per i due posti da centrale, anche se non sono escluse sorprese.

Il dirigente Corvino

Il direttore dell’area tecnica Corvino ha presentato Pelmard, facendo notare che è come se si tornasse indietro di tre anni, quando toccò a Gendrey. Come il numero 17 giallorosso, Pelmard (che ha scelto la maglia numero 2) è francese, è classe 2000, ha trascorsi nella Nazionale francese, è un terzino destro. Mentre Gendrey arrivava da una squadra dopo aver disputato la serie B, lui è arrivato da una militando in A. «Ha percorso molti chilometri, è il quinto o sesto della classifica francese; può rivestire più ruoli, arriva dal Clermont in prestito, con obbligo di riscatto in caso di salvezza e di presenze» ha aggiunto Corvino. Che poi ha sottolineato una differenza tra i due: «Gendrey è arrivato a zero, Pelmard a zero ma dobbiamo pagare 2 milioni in caso di riscatto». Ha concluso la presentazione con un breve focus sulla sua carriera: «È cresciuto nel Nizza, dove ha esordito in A. Dopo il Basilea e il Clermont arriva da qui. Con Basilea e Nizza ha partecipato a competizioni europee». Corvino ha guardato anche al mercato in generale: «Abbiamo operato bene, anche se mancano tre pedine. In particolare i vice Krstovic, Baschirotto e Gaspar. Siamo soddisfatti di essere migliorati sul gioco aereo con Pierret e Gaspar».

Parola a Pelmard

In francese Andy Pelmard si è presentato alla stampa e alla città. «Sono un giocatore molto rapido, posso muovermi ovunque sul terreno di gioco, il dinamismo. Sono esplosivo e vado forte nei duelli» ha detto per completare il quadro. «Siamo stati velocissimi, ci siamo trovati d’accordo sulla mentalità e sugli obiettivi» ha dichiarato Pelmard parlando della trattativa. Il calciatore è arrivato in Italia dopo tanta esperienza all’estero. «Il campionato svizzero è stato molto importante per la mia crescita professionale e mi ha aiutato ad apprendere nel mio ruolo. Punto ad esaltare la mia figura di calciatore a livello europeo». Pelmard non ha svolto il pre-campionato con il Lecce e a pochi giorni dall’inizio del campionato, ma sul suo stato di forma ha le idee chiare: «Il mio obiettivo principale è convincere il mister, in ogni caso qualunque scelta faccia, io sono pronto a sostenere la squadra».

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Lecce, ormai è fatta per Coulibalya un passo Antonini. Dopo la gara col Mantova mister Gotti ha diviso la rosa in due gruppi

Dopo Lecce-Mantova il gruppo si è diviso in due; quelli che hanno giocato titolari nella gara di Coppa Italia vinta per 2-1 hanno disputato un lavoro di scarico, mentre chi non ha giocato o è entrato nel secondo tempo ha disputato un’amichevole contro il Monopoli a San Pietro in Lama in orario proibitivo, alle 11:30. L’amichevole è terminata col punteggio di 0-0 ma è stato un test tutto sommato strano innanzitutto per l’alta temperatura. Le squadre si sono affrontate sotto un sole cocente e una temperatura di oltre 35 gradi. Inoltre c’era la volontà, da parte di entrambe, di non farsi male per la stagione 2024-2025. Il primo tempo è stato avaro di occasioni e non ha presentato spunti tranne l’utilizzo di Pelmard, nuovo arrivato, dal primo minuto. Tranquillo anche il secondo tempo dove le squadre si sono affrontate veramente in maniera leggera. All’amichevole era presente anche qualche big che si è intrattenuto con tifosi e bambini per selfie e autografi, facendo felici gli spettatori, comunque in buon numero. La preparazione riprenderà domani quando il Lecce si presenterà ad Acaya per gli allenamenti

Mercato

Sul fronte mercato c’è da registrare l’incredibile avvicinamento di Coulibaly che avrebbe deciso finalmente di accettare il trasferimento a Lecce. Che lo acquisisce al costo di 2 milioni di euro mettendolo sotto contratto per i prossimi anni. Coulibaly rappresenta un’alternativa importantissima a centrocampo per il francese Pierret e per Ramadani. Oggi sarà sottoposto alle visite mediche, dopodichè sarà ufficializzato il suo acquisto. L’arrivo del maliano porta molta qualità a centrocampo in un ruolo dove il Lecce già era coperto. Infine pare si siano avvicinati anche il Lecce e Antonini per cui nelle prossime ore potrebbero essere messi a segno due colpi.

La Coppa Italia

La Coppa Italia ha dato le sue indicazioni, mostrando il Lecce in un primo tempo davvero molto agguerrito e in un secondo un po’ stanco come normale che sia. Anche Gotti ha sottolineato il fatto di aver visto spunti positivi e spunti negativi. Molto probabilmente ci sarà da volare su azioni tipo quella che ha portato al gol del Mantova. Buono il fatto che il Lecce abbia acquisito pericolosità sui calci d’angoli con l’altissimo Gaspar che rappresenta una minaccia per i difensori avversari. Solite note positive da Krstovic che ha fatto un gran lavoro facendo salire la squadra e ha realizzato il gol vittoria. Buono anche il ritorno in campo di Banda in una gara ufficiale, dopo il ritorno in amichevole, che lo ha visto veramente darsi da fare sulla fascia prima a destra poi a sinistra e ha fornito l’assist vincente per Krstovic. Non ha brillato, seppur giocando pochi minuti, Marchwinski; mentre è risultato impreciso Rafia finché è rimasto in campo. Come detto una partita dai due volti, ma anche una gara che risente del periodo iniziale di stagione. Ora nei sedicesimi tocca il Sassuolo, ma l’appuntamento più importante sarà per lunedì con l’esordio in campionato contro l’Atalanta.

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