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Serie C, il Crotone fa valere la legge del più forte: l’Altamura perde 2-0

Non c’è storia. Il Crotone domina e vince contro un Team Altamura e fa valere la legge del più forte. Allo “Scida” è un monologo dei pitagorici nel primo tempo, quando si porta sul 2-0. Nella ripresa timidi tentativi di reazione, ma la strada per la salvezza sarà lunga.

Primo tempo

Spartito della partita subito chiaro, con il Crotone che cerca di tenere il pallino del gioco e l’Altamura che tenta di creare pericoli in contropiede. In campo, però, c’è una squadra sola. Al quarto minuto è bravo Mané a intercettare il passaggio di Tumminello per il terzino Giron lanciato verso la porta e ancora di più un minuto dopo a contenere l’attaccante a centro area, favorendo l’uscita di Viola. Al 14esimo azione grande occasione per i pitagorici. Giron crossa dalla sinistra e trova Spina che ruba il tempo ad Acampa e incorna a lato di un soffio. Un minuto dopo ammonito Franco per un fallo tattico a metà campo. Sulla punizione seguente arriva il vantaggio dei padroni di casa. Vitale scambia con Lopez che lo mette a tu per tu con Viola: il trequartista salta il portiere e insacca per l’1-0 del Crotone. Pochi istanti dopo arriva il raddoppio. Cross di Vitale, Sadiki si abbassa e Gigliotti devia verso la sua porta: Viola salva in qualche modo, ma il più lesto è Tumminello che in tap-in fa 2-0. Uno-due micidiale per i padroni di casa. L’ex Roma ci riprova al 21esimo da fuori area, ma spedisce a lato. Al 27esimo giallo per Spina per un fallo in ritardo su D’Amico. L’Altamura prova a scuotersi, ma il Crotone esce benissimo dal pressing. Al 31esimo Giron arriva al limite e calcia: la deviazione di Mané libera a centro area Gomez che trova la grande risposta con il piede di Viola. Al 39esimo gli uomini di Di Donato provano ad affacciarsi nell’area avversaria, con le conclusioni senza fortuna di D’Amico e Mané. Nell’ultimo minuto di recupero occasione per il 3-0: Giron sfrutta una voragine sulla destra e mette in mezzo per Tumminello che calcia a botta sicura, ma trova un provvidenziale Gigliotti. Sospiro di sollievo per Di Donato al duplice fischio di Mbei.

Secondo tempo

Il tecnico dell’Altamura sostituisce D’Amico e inserisce De Santis, disponendosi con il 3-4-2-1, mentre Longo lascia Spina negli spogliatoi per Silva. Al 54esimo Gigliotti su punizione colpisce il palo. Sta neglio in campo l’Altamura, con Rolando che impegna Sala da fuori. All’ora di gioco Tumminello non trova la porta di un soffio. Lo spartito è cambiato, ma i pugliesi non riescono a far male al Crotone. È anzi Tumminello ad andare vicino al gol a un quarto d’ora dalla fine. All’84esimo Acampa crossa e Molinaro calcia, ma trova la deviazione di Cartgnellutti. La partita scivola via senza altri sussulti: il Crotone è più forte e si prende i tre punti.

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Foggia Sport

Serie C, Foggia beffato nel finale all’esordio: col Trapani allo “Zaccheria” finisce 2-2

Lo “Zaccheria” mette il vestito della festa per la prima di campionato e la cornice di pubblico è decisamente da categoria superiore. La gara d’esordio del Foggia finisce 2-2 con il Trapani che porta a casa un punto decisamente immeritato.

Primo tempo

Primo tempo bello e ad appannaggio dei padroni di casa che dominano un Trapani apparso al di sotto delle aspettative. Il Foggia parte a testa bassa e già al quarto di gioco sviluppa un’azione avvolgente da destra verso sinistra, con Millico che cerca un tiro a giro messo in angolo dall’intervento in tuffo di Seculin. Dopo un minuto Danzi sbaglia il retropassaggio per De Lucia, sul pallone si fionda Kanoute che fallisce il controllo. Poco dopo il quarto d’ora, Salines cade in area, ma per il signor Grasso non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Parodi e Camigliano sono una vera diga davanti all’area. Al minuto 23 il Foggia passa in vantaggio grazie a una topica difensiva dei siciliani. Sul lungo lancio di Felicioli, Beneassai si fa scippare la palla da Emmausso che, sfruttando l’uscita di Seculin, insacca nella porta sguarnita. Il Trapani sbanda, ma il Foggia non trova il gol per chiudere la gara, anzi si fa leggermente schiacciare dagli ospiti che vanno alla conclusione fuori di testa di Carraro. Un cross di Zunno pesca Millico sul secondo palo, l’esterno mette al centro il pallone che attraversa tutta l’area piccola, senza che nessun rossonero possa spingerlo in rete. Si va avanti con il Foggia sempre tecnicamente e tatticamente superiore all’avversario. Tre i minuti di recupero, al primo dei quali il Trapani pareggia. Ripartenza dei granata favorita da una sortita offensiva di Parodi che crea uno spazio che viene inizialmente chiuso da Camigliano, poi la sfera giunge a Karic che si inventa un lob molto interessante per mettere Kanoute a tu per tu con De Lucia e insaccare.

Secondo tempo

A inizio ripresa fuori Danzi e dentro l’ultimo arrivato Da Riva. Il Foggia attacca e trova subito il nuovo vantaggio dopo tre minuti grazie a un’autorete innescata da un cross basso di Zunno e sponda finale di Sabatino che batte Seculin. In campo giganteggiano Salines, Parodi e Camigliano per la fase difensiva e Zunno, Millico ed Emmausso per quella offensiva. Il Trapani è lento, la sua manovra prevedibile. Il Foggia fraseggia con giocate belle da vedere, ma spesso leziose e poco concrete e farlo con un solo gol di vantaggio sfiora la presunzione. Trapani vicinissimo al pari: traversone di Martina per Kanoute, liberissimo a centro area, ma l’attaccante granata schiaccia di testa e manda il pallone sopra la traversa. Brambilla manda a fare la doccia gli uomini più stanchi. Il gioco del Foggia perde in qualità, ma il Trapani è lento, macchinoso e poco preciso sotto porta. Gli ultimi dieci minuti sono di sofferenza per il Foggia per il pressing dei siciliani alla disperata ricerca del pari che arriva al termine dei cinque i minuti di recupero assegnati. Cross dalla sinistra sul secondo palo, De Lucia prende male il tempo dell’uscita e permette a Lescano di incornare nella porta vuota. C’è amarezza, ma qusto Foggia è piaciuto.

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Bari Sport

Serie C, debutto convincente per il Monopoli: Colombo stende la Turris. È 2-0

Buona la prima! Il Monopoli sbanca il “Liguori” di Torre del Greco con il punteggio di 2-0 e incassa i primi tre punti, grazie ad una gara ben condotta e messa in discesa già nella prima frazione grazie al doppio vantaggio firmato da Vazquez e Pace.

La partita

A sorpresa Colombo stravolge la formazione per giocare con i tre under dall’inizio. Esordio da titolare per Scipione a destra al posto di Viteritti. Cristallo occupa invece la posizione di braccetto destro. Pronti via e dopo quattro minuti il Monopoli alla prima occasione passa in vantaggio. Borello lavora un bel pallone a destra e serve Cristallo che di prima intenzione telecomanda la sfera sulla testa di Vazquez che insacca sul secondo palo. Il gol mette subito sui binari giusti la gara per gli ospiti che difendono ordinati e conducono la gara su ritmi bassi spingendo la Turris a scoprirsi. La reazione dei corallini è tutta in una conclusione fuori misura di Porro dalla distanza. La gara scivola in totale controllo per i ragazzi di Colombo che al 36’ mettono ancora paura alla Turris con Borello che da dentro l’area perviene alla conclusione ma Marcone è attento e respinge. Sul corner successivo il gabbiano raddoppia. La palla calciata da Scipioni arriva a Pace che strozza il tiro col mancino dal limite dell’area. La sfera, complice anche una deviazione maldestra sulla linea di Cocetta, termina nel sacco. La rete non sembra saziare gli ospiti. Pace è scatenato e al 40’ in contropiede si mette in proprio e dopo una lunga cavalcata perviene al tiro debole e centrale, facile per l’estremo campano.

Le squadre vanno al riposo con il Monopoli meritatamente in vantaggio 2-0. In avvio di ripresa i biancoverdi si fanno ancora vedere in avanti con Borello che ruba palla a centrocampo e si invola verso l’area di Iuliano, subentrato a Marcone, ma il suo sinistro dal limite dell’area non inquadra la porta. In campo c’è solo una squadra. Al 13’ Battocchio si inventa un lancio di cinquanta metri per Scipioni che attacca lo spazio, controlla bene ma il suo tiro da posizione defilata termina al lato. Nell’ultimo quarto d’ora Colombo, nonostante la squadra abbia rischiato poco o nulla fino a quel momento, preferisce coprirsi con l’inserimento di un centrocampista in più (Bulevardi) ed il passaggio ad un compatto 3-5-1-1. Mossa preventiva che risulterà poi inutile perché la Turris gioca gli ultimi dieci minuti in inferiorità numerica a causa dell’espulsione comminata a Cocetta per doppia ammonizione.

Passerella finale

Conte ridisegna la Turris con il 4-3-1-1 con l’obiettivo di non subire altre reti. Colombo concede la passerella finale a Cellamare ed all’esordiente De Palo. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità e la prima vittoria stagionale in campionato per il gabbiano.

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Potenza Sport

Serie C, il Potenza agguanta il Messina allo scadere: in Sicilia finisce 2-2

Inizia con un pareggio il campionato del Potenza di Pietro De Giorgio. I lucani trovano il gol del 2-2 contro il Messina a tempo praticamente scaduto. Dopo essere passati in vantaggio nel primo tempo grazie al solito Salvatore Caturano, i lucani vengono rimontati dalla doppietta di Gennaro Anatriello. Nell’ultima azione e dopo il rosso a Manetta, Bruno Verrengia segna del definitivo 2-2 al ‘San Filippo-Scoglio’ di Messina.

Primo tempo

I lucani partono bene e creano la prima occasione già al quarto. Caturano cerca subito il gol, ma Curtosi blocca la conclusione senza troppi problemi. Il Messina risponde al 20esimo. Pedicillo arriva al limite e calcia a giro sul secondo palo, ma Cucchietti respinge. Due minuti dopo il portiere rossoblù blocca in due tempi una conclusione di Frisenna dal limite. Al 29esimo passa in vantaggio il Potenza grazie a Salvatore Caturano. Dopo il tocco corto di D’Auria da angolo, Felippe crossa per il capitano rossoblù, che di testa anticipa Curtosi in uscita e segna la rete dell’1-0. I ritmi si abbassano, con il Messina che non riesce a creare nuovi pericoli. Il Potenza va vicino al raddoppio al 44esimo con una doppia occasione. Curtosi prima respinge una conclusione di D’Auria, poi sul prosieguo dell’azione l’ex Turris calcia alto. Dopo 4 minuti di recupero, l’arbitro Molfetta fischia la fine del primo tempo. Potenza meritatamente avanti grazie al gol di Caturano.

Secondo tempo

Nella ripresa cambia il copione, con il Messina che parte fortissimo. Al 50esimo arriva la rete del pareggio. Pedicillo serve Anatriello che deposita in rete da pochi passi. Cinque minuti dopo arriva il sorpasso dei siciliani. Ancora protagonisti Pedicillo e Anatriello che sfruttano una difesa del Potenza decisamente ferma. Secondo assist per il classe 2003 ancora per Alatriello che insacca di testa. Il Potenza prova ad alzare il baricentro per cercare la rete del pareggio. Le occasioni non arrivano fino al 90esimo. Nei 7 minuti di recupero i lucani assediano il Messina che si rintana nell’area di rigore. Al 95esimo Manetta, già ammonito, viene espulso per un fallo al limite dell’area. Dal calcio piazzato seguente, Firenze pennella sulla testa di Bruno Verrengia, che a tempo scaduto segna il 2-2. Molfetta fischia poi la fine: il Potenza si salva all’ultimo respiro.

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Potenza Sport

Serie C, il Picerno dà spettacolo: l’Avellino demolito 4-1. Volpicelli, che doppietta

Inizio da favola per il Picerno che si mette alle spalle una settimana movimentata. In un ‘Curcio’ sold-out, i lucani di Francesco Tomei asfaltano 4-1 l’Avellino. Protagonista della sfida Emilio Volpicelli. Arrivato per far dimenticare Murano, l’ex Pineto segna una doppietta all’esordio dopo il gol iniziare siglato da Gabriele Pagliai. Nel finale l’Avellino accorcia le distanze con Gabriele Gori, ma poi Pablo Vitali la chiude con un gran gol. Buona la prima per i rossoblù.

Primo tempo

Dopo appena un minuto il Picerno prova a far male. Pagliai serve Santarcangelo che gira di prima, ma Iannarilli blocca. I ritmi sono bassi, con i rossoblù che provano a fare la partita. Al 17esimo Petito si costruisce una grande occasione. Solito strappo sulla trequarti avversaria, arriva al limite e calcia di sinistro, ma Iannarilli respinge. Quattro minuti più tardi arriva la risposta dell’Avellino. Russo spizza per Patierno che calcia di prima intenzione, ma la palla termina sull’esterno della rete. Con il passare dei minuti, i campani aggrediscono più alti e provano a proporre gioco, ma i ritmi rimangono bassi e non arrivano occasioni pericolose. L’arbitro Turrini concede quattro minuti di recupero. Al duplice fischio, Picerno e Avellino rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Secondo tempo

I lucani partono fortissimo all’inizio della ripresa. Già al 48esimo una grande occasione. Santarcangelo appoggia a rimorchio per Petito che calcia di prima, ma Iannarilli devia in angolo la palla destinata sotto la traversa. Le squadre si allungano, ma non ne beneficia lo spettacolo. I lucani sempre padroni del gioco, ma l’Avellino prova a far male in verticale. Al 61esimo esordio per Volpicelli, arrivato per sostituire Murano. Una manciata di minuti dopo si sblocca la gara. Gabriele Pagliai raccoglie una palla sulla trequarti, sterza sul destro e fulmina un non irreprensibile Iannarilli con un diagonale che termina nell’angolino. Primo gol tra i professionisti per il classe 2002.

Dieci minuti dopo il Picerno raddoppia. Azione confusa nell’area dell’Avellino: Volpicelli colpisce la traversa, sulla respinta Vitali sbatte di nuovo sul legno e poi è proprio il subentrato ad appoggiare in rete. Primo gol per il nuovo acquisto rossoblù. La risposta dell’Avellino arriva all’84esimo: Redan ci prova da posizione defilata, ma Summa blocca. Due minuti dopo il portiere del Picerno esce male, Frascatore prova il tap-in ma Allegretto evita la rete. All’87esimo la chiudono i lucani. Grande azione di contropiede, con Maiorino che serve Volpicelli: Iannarilli spiazzato e doppietta personale per il classe 1992. Dopo il terzo gol, i lucani staccano la spina e i campani provano un disperato forcing finale.

L’Avellino la riapre al 90esimo. Russo batte un angolo, Gabriele Gori svetta più in alto di tutti e fulmina Summa per la rete del 3-1. Due minuti ci riprova, calcia a giro dal limite e colpisce il palo. Nell’ultimo minuto di recupero, il Picerno segna il quarto gol. Vitali dribbla un avversario, scarta anche Iannarilli e deposita in rete la palla del definitivo 4-1.

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Foggia Sport

Poker con brivido dell’Audace a Biella. Il Cerignola batte la Juventus Next Gen

Un Cerignola forza quattro obbliga al ko la Juventus Next Gen. È con i fiocchi l’esordio in campionato dell’Audace che espugna Biella (3-4) con un successo meno rotondo, dopo una mezza sbandata nel recupero. Subito titolare Salvemini in attacco, a comporre la coppia offensiva con Cuppone: Raffaele sceglie anche Martinelli nel trio di difesa. Montero opta per un 3-4-2-1.

Il primo tempo

Avvio di buona lena degli ofantini, subito aggressivi e alla prima occasione, le ‘cicogne’ sbloccano: cross tagliato di Russo, Cuppone accarezza quasi di tacco lasciando senza possibilità di replica Daffara. Schema su angolo bianconero: Puczka di testa manda di un soffio a lato. Il Cerignola raddoppia al minuto 20: Tascone in profondità, Paolucci assiste di fino Salvemini, che non sbaglia. La praticità e l’evidenza della pressione degli ospiti si traduce alla perfezione otto giri di lancette più tardi, quando una ennesima palla recuperata da Ligi trova Paolucci e poi Salvemini: assist per Cuppone che salta il portiere e realizza il tris. La nuova coppia offensiva dell’Audace si presenta già assai tirata a lucido. Dopo una mezzora in grandissima difficoltà, la Juventus Next Gen prova a risalire una corrente fatta di numerosi errori in impostazione. I ragazzi di Montero hanno un sussulto nel finale di frazione, Palumbo tira fuori dal cilindro un sinistro da posizione defilata che si spegne all’incrocio per la rete ad accorciare le distanze (43’). Nemmeno sessanta secondi e l’assolo di Anghelè si conclude con un tiro fuori dallo specchio, ultima annotazione del tempo inaugurale.

Il secondo tempo

Nella ripresa, Salvemini impegna Daffara. Malgrado i cambi, restano abbastanza impacciati i bianconeri; dall’altra parte Gagliano dà il cambio a Salvemini all’ora di gioco. I gialloblù restano in dieci al 63’, quando Ligi trattiene Da Graca al limite dell’area e l’arbitro propende per il fallo da ultimo uomo. Raffaele corre ai ripari, inserendo Visentin e Tentardini in luogo di Cuppone e Russo. Seppur in inferiorità numerica, il poker arriva (74’) su rigore trasformato da Gagliano, provocato da un braccio largo di Scaglia su tiro di Martinelli. Nell’extra time, Amaradio e Scaglia fissano il punteggio sul 3-4.

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Sport Taranto

Taranto si arrende solo su rigore. Il Giugliano lo castiga con l’ex Romano

Con onore il Taranto cede le armi al Giugliano, che si impone di misura per 1-0, per giunta su calcio di rigore. In molti avrebbero immaginato un risultato più ampio, per gli evidenti problemi di formazione dei rossoblù. Dunque merito ai ragazzi di Carmine Gautieri, per avere giocato a testa alta e a viso aperto. Il primo Taranto della stagione è piaciuto, ma è chiaro che ci sia tanto lavoro da fare. Le premesse sono buone e si può lavorare con serenità nonostante la battuta d’arresto. Nel suo 4-3-3, il tecnico incastona Del Favero tra i pali, Mastromonaco, De Santis, Matera ed Enrici in difesa. A centrocampo agiscono Verde, Fiorani e Schirru, mentre il tridente offensivo è composto da Fabbro, De Marchi e Garau.

Il primo tempo

Schirru, arrivato 24 ore prima, vorrebbe impressionare subito il suo allenatore e dopo due primi calcia dai venti metri con palla che si alza sin troppo sulla traversa. I tarantini continuano a trovare spazio tra le linee campane. Garau scalda il piede al 10’, evidentemente non a sufficienza perché la sfera prende la stessa strada della conclusione del compagno di squadra. Un sensibile miglioramento arriva al 16’, perché Schirru chiama Barosi alla parata in presa bassa. Il Giugliano denuncia qualche problema di troppo, pensando di poter fare del Taranto un fiero pasto. Audaci, ma ingenui gli ionici, che al 29’ vanno sotto per un calcio di rigore decretato perché Verde allarga troppo le braccia. Romano, ex di turno, si porta sul dischetto, e batte Del Favero. Il centrocampista non esulta, nel rispetto dei suoi vecchi tifosi. Sotto di un gol, ma non esiste deficit nel coraggio e un tentativo nasce al 41’ sul cross di Fiorani per De Marchi anticipato dalla difesa di casa.

Il secondo tempo

Il Taranto della ripresa è ancora reattivo e al 7’ sfiora la marcatura. Fiorani prova il destro, Barosi respinge in angolo. Il cross dalla bandierina è presa di De Santis, la cui deviazione aerea fa terminare il pallone contro il palo. Si infrange sul legno la più grande delle occasioni. Con il passare dei minuti si affievolisce l’azione.del Taranto può affiorare il maggiore tasso tecnico delle tigri del tecnico Bertotto. Ciuferri, al 24’, scorge lo spazio per calciare e pensa di essersi guadagnato un buon 8 in pagella, ma Del Favero interviene alla grande e si guadagna, lui, la sufficienza. È il momento di retrocedere a difesa del proprio estremo difensore. Il Taranto lo comprende e con ordine cede una decina di metri del proprio baricentro. Njambe, al 31’, spara di destro, la sfera non inquadra la porta. Ciuferri si è legato al dito la parata di qualche minuto prima e ci riprova al 35’: Del Favero è attento e si oppone ancora con efficacia. Tempo due minuti e Njambe potrebbe raddoppiare, ma laddove non arriva Del Favero c’è De Santis, lesto sulla linea bianca a conservare il minimo svantaggio. Spinto dalla disperazione, il Taranto si procura un’ultima chance al 93’. Simone percorre un corridoio centrale, arriva al limite e lo circondano in tre e prima che sia troppo tardi conclude costringendo Barosi a tuffarsi per la deviazione oltre il fondo.

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Promozione, Antonio Del Vecchio dal Levante Azzurro alle giovanili del Monopoli

Nuovo capitolo del mercato in uscita per la Levante Azzurro che, dopo una stagione da protagonista i propri ragazzi sono finiti sul taccuino dei migliori settori giovanili italiani.


Del Vecchio al Monopoli

Antonio Del Vecchio è il sedicesimo colpo in uscita targato Levante Azzurro. Giunto nel 2016, Antonio si è fin da subito fatto notare per le sue grandi qualità. La sua rapidità, unita alla capacità di saltare l’uomo in qualsiasi circostanza, è risultata spesso decisiva per le gare del gruppo 2007, che negli ultimi anni ha regalato ben tre titoli regionali e due podi nazionali. Antonio è stato uno dei massimi protagonisti di un gruppo che ha contribuito in modo importante alla cavalcata trionfale sino alla finale persa del titolo nazionale. L’approdo al Monopoli deve essere un punto di partenza per una carriera alla quale la società della Levante Azzurro augura le migliori fortune. Antonio giocherà nella Primavera 2 del Monopoli. Infine, Antonio aveva recitato al San Nicola la parte del difensore l’estate scorsa, in un cortometraggio sulla vita di Edgar Çani, marcandolo stretto

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Serie C, Galigani sul Taranto: “Vendita resa difficile dal comportamento scorretto della società”

Si prospettano difficili le trattative di vendita del Taranto calcio, società che fino a pochi giorni fa era guidata da Massimo Giove. Vittorio Galigani, ex dirigente del club rossoblu, tramite post sui social, ha messo al corrente i tifosi su come si stia procedendo con le trattative.
“Il 30 luglio scorso ho ricevuto mandato da una società inglese per trattare l’acquisto dellla F.C. Taranto 1927 srl. Durante gli incontri con la parte legale designata dalla società di cui sopra abbiamo preso atto che ogni volta che sembrava raggiunto un accordo, venivano cambiate le carte in tavola. Non ci è parso un atteggiamento corretto da parte del venditore, ma con pazienza si è sempre cercata la soluzione per definire l’acquisto. A fronte di questa ambiguità, dato il poco tempo disponibile, si lavorava nel frattempo per portare avanti il progetto individuando e contattando un allenatore di alto profilo e stabilendo il futuro organigramma. Ci siamo presentati all’ultimo appuntamento del 14 agosto per firmare il preliminare ed invece ci siamo trovati ancora dinanzi a nuove richieste. Personalmente non intendo continuare ad espormi a brutte figure e ritiro la mia disponibilità, precisando che in questi giorni la società proponente ha già acquisito il titolo di una squadra di categoria Eccellenza in Calabria e, nel naturale dubbio che la prima scelta F.C.Taranto 1927 Srl non fosse disponibile, ha avviato parallelamente un sondaggio, positivo, per una Società di serie C del Centro Italia”.

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Taranto calcio, Melucci: «Si consegni il titolo sportivo al Comune. Potremo mediare»

«Spero che nessuno stia ancora scherzando sulla pelle dei tarantini, magari immaginando di far fallire la società e ricominciare con minori fardelli e i soliti piagnistei da categorie più basse». Lo afferma il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, in relazione alla situazione che sta attraversando la squadra di calcio cittadina a pochi giorni dall’inizio del campionato di Serie C.

Il sindaco rimarca che «al momento, pur avendo dichiarato pubblicamente alla società rossoblù e finanche alla tifoseria organizzata la disponibilità dell’amministrazione comunale a mediare e supportare la delicata transizione, nessuno si è recato a Palazzo di Città a consegnare il titolo sportivo. Ne discende che la nostra azione non può esplicarsi più efficacemente, nelle regole».

Nei giorni scorsi il presidente del Taranto, Massimo Giove, ha annunciato il suo disimpegno dalla società che l’anno scorso ha ben figurato in campionato ma che ora sta attraversando una fase agitata soprattutto a causa dell’utilizzo dello stadio Iacovone, che sarà oggetto di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026.

Melucci spiega che «la Giunta comunale ha approvato nella seduta di ieri la delibera finalizzata all’approvazione della convenzione tra l’Ente civico e il Taranto FC 1927, per la fruizione dell’impianto Erasmo Iacovone sino alla data del 30 settembre prossimo, data oltre la quale lo stadio municipale sarà sottoposto a parziale demolizione e conseguente ricostruzione, secondo il modernissimo progetto di Sport&Salute, per un valore di 60 milioni, a valere sul programma dei XX Giochi del Mediterraneo. Togliamo gli ultimi alibi – insiste il primo cittadino – a chi ha tentato di farci credere di non poter iniziare una stagione sportiva e che uno stadio di calcio nuovo di zecca e confortevole per tifosi e squadra fosse un ostacolo e non, al contrario, una grande opportunità».

Per Melucci «la proprietà con senso di responsabilità e realismo deve chiudere in fretta le trattative che possiamo affermare con certezza sono in atto. E se occorre un surplus di iniziative, si può consegnare in qualunque momento quel titolo sportivo a Piazza Municipio, la casa dei tarantini. Per questo motivo, essendo naturalmente in contatto con i nuovi investitori, ci è sembrato anche che si debbano lasciare le parti serene al lavoro, senza il clamore di manifestazioni che possano allarmare acquirenti forestieri, nell’ottica di mettere in sicurezza solo le sorti del sodalizio rossoblù».

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