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Tragedia a Trani, ha un malore mentre gioca a padel: muore 46enne

Una partita a padel si è trasformata in tragedia in un centro sportivo di via Barletta a Trani. Un 46enne è deceduto improvvisamente, stroncato da un arresto cardiaco. La vittima, mentre si trovava in campo con alcuni amici, ha accusato un malore improvviso.

Immediatamente sono scattati i soccorsi, ma purtroppo ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano. Anche l’arrivo tempestivo del personale del 118 non ha potuto far nulla per salvargli la vita.

La notizia ha gettato nello sconforto la comunità sportiva di Trani e tutti coloro che conoscevano l’uomo. Amici e conoscenti sono increduli e profondamente colpiti da questa tragica perdita. Anche il personale del centro sportivo, profondamente scosso dall’accaduto, ha deciso di sospendere le attività per due giorni in segno di lutto.

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BAT Cronaca News Video

Assalto al bancomat a Trani: i banditi fuggono col bottino e “salutano” i residenti – VIDEO

Una potente deflagrazione ha svegliato i residenti di via Malcangi a Trani, intorno alle sei della mattina del 10 agosto.

Stando alla dichiarazione delle forze dell’ordine e dei testimoni, una banda di tre individui col volto coperto ha fatto saltare lo sportello bancomat della filiale della Bnl. L’esplosione è stata tanto forte da sventrare il terminale, i cui pezzi sono poi finiti in strada.

Svegliati dal rumore i residenti di via Malcangi si sono affacciati dai balconi, venendo irriverentemente salutati dai banditi.

Assalto al bancomat a Trani: i banditi "salutano" i residenti

Una volta ottenuto l’accesso al contante, i tre hanno afferrato quello che potevano e si sono dati alla fuga a bordo di un’auto scura, passando per una delle traverse adiacenti la banca.

Da quantificare la refurtiva. Stando a quanto riferito dalle autorità, lo sportello era stato caricato alle 17 di ieri pomeriggio.

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Ambiente e Sostenibilità BAT Cronaca News Video

Trani, gestiva una discarica abusiva: sequestrata una ditta di recupero rifiuti – VIDEO

Una società che gestiva una discarica alla periferia di Trani avrebbe eluso vincoli e limiti delle autorizzazioni a cui era sottoposta facendo risultare “materie prime secondarie di seconda fascia” rifiuti che nulla avevano a che fare con carta da riciclare e plastica rigenerata.

È quanto hanno accertato i finanzieri del Comando di Barletta che hanno sequestrato l’impresa, del valore di 3 milioni di euro e altri 1,2 milioni di euro di beni riferibili all’amministratore e procuratore della società.

Si tratta, in particolare, di quote societarie, rapporti bancari, della sede aziendale e di terreni estesi per circa 20mila metri quadrati, e trasformati in discarica abusiva.

L’inchiesta, coordinata dalla procura di Trani, riguarda la gestione di una discarica abusiva, l’attentato alla sicurezza dei trasporti e altri illeciti amministrativi.

Secondo quanto accertato, «l’accumulo dei rifiuti veniva costantemente alimentato e incrementato fino a raggiungere altezze ben superiori ai limiti di sicurezza» con il rischio di «cedimento franoso della vicina linea ferroviaria elettrificata», spiega la guardia di finanza in una nota in cui si ricorda che le «investigazioni sono state svolte a tutela dell’ambiente».

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BAT Cronaca News

Lavoratori irregolari in una discoteca di Trani: chiesta la sospensione dell’attività

Sette lavoratori non in regola sono stati scoperti in una struttura di Trani utilizzata per l’organizzazione di feste ed eventi.

A scoprirlo sono stati i finanzieri della locale compagnia durante il controllo in un impianto sportivo polivalente, dotato di ristorante, piano bar e piscina. I controlli hanno riguardato le autorizzazioni per la somministrazione di cibi e bevande, il pagamento dei diritti Siae per la diffusione di musica e, appunto, la regolare assunzione del personale impiegato per la preparazione dei pasti, il servizio ai tavoli, la vigilanza e il parcheggio.

Al termine dei controlli la Guardia di finanza ha chiesto all’Ispettorato territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività imprenditoriale.

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Cronaca Lecce News

Rissa con accoltellamento a Gallipoli: due ragazzi in ospedale. Dacur per sei giovani

Sei ragazzi di età compresa tra i 20 e i 29 anni sono destinatari di altrettanti Divieti di accesso alle aree urbane (Dacur) emessi dal Questore di Lecce a seguito di una rissa scoppiata a Gallipoli all’alba del 21 luglio scorso.

Stando a quanto ricostruito dagli agenti del locale commissariato, intorno alle 5:30 del mattino i sei sono stati protagonisti di una rissa scoppiata per futili motivi, durante la quale, nei pressi di un noto lido, sono stati sferrati colpi sia con un oggetto di metallo che con un coltello e due giovani sono rimasti feriti e trasportati in ospedale riportando ferite giudicate guaribili in 15 giorni.

I sei giovani, tre dei quali sono residenti a Trani e altri tre a Nardò, non potranno accedere e fermarsi in locali di Baia Verde a Gallipoli per i prossimi tre anni.

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BAT Cronaca News

Medico di Trani firmava certificati falsi per una vigilessa milanese: i due finiscono nei guai

Avrebbe preparato dei certificati medici falsi per giustificare l’assenza dal lavoro di una vigilessa. L’asse Trani-Milano finisce in Tribunale. Al centro della vicenda c’è un’agente della Polizia locale di Milano che per un anno e quattro mesi avrebbe usufruito di permessi lavorativi retribuiti, sulla base di certificati considerati falsi dagli inquirenti, redatti da un medico di Trani. E così, il caso è approdato nelle aule del Tribunale tranese. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 24 settembre.

L’inchiesta

Quella della Procura di Trani, fa riferimento a un periodo di sedici mesi, da ottobre 2020 a febbraio 2022, durante i quali si sarebbe verificata l’assenza della vigilessa che, adesso, rischia il processo con le accuse di truffa e falsa giustificazione dell’assenza dal servizio. «In più occasioni – emerge dagli atti ufficiali – il certificato in contestazione è stato redatto da un medico di Trani. E in un caso sarebbe stato predisposto in concorso con il medico». Non sarebbe da escludere che a finire nel mirino della Procura tranese sia stato prima il medico e, poi, la vigilessa. Di sicuro, c’è che il Comune di Milano non ha alcuna intenzione di stare a guardare e ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale.

La delibera

L’Amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Sala, ha infatti approvato una delibera che mette nero su bianco le intenzioni della Giunta, spiegando le motivazioni alla base nel provvedimento. «Secondo quanto indicato dalla Direzione Sicurezza Urbana -si legge nella deliberazione – è opportuna la costituzione di parte civile del Comune di Milano in ragione della gravità della condotta tenuta dall’imputata, che ha causato all’Amministrazione un danno patrimoniale e non patrimoniale». In altre parole, il presunto comportamento illecito della vigilessa avrebbe avuto ripercussioni sul piano organizzativo, ma anche su quello economico. «L’agente della Polizia locale del Comune di Milano – evidenzia il provvedimento – in più occasioni giustificava l’assenza dal servizio con una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia, inducendo così in errore il Comune e ottenendo il pagamento delle prestazioni non dovute». Per questo, al di là degli esiti della magistratura, non sarebbero da escludere eventuali azioni disciplinari in ambito professionale, sia nei confronti del medico che della vigilessa. Intanto, il Comune di Milano ha già annunciato battaglia legale per ottenere il risarcimento dei danni.

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