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Attualità Bari News

Bari, subito al lavoro la task force “anti degrado”: primi interventi in piazza Moro

Ieri il sopralluogo con il sindaco Vito Leccese, oggi i primi interventi in piazza Moro a Bari.

La task force “piazze anti degrado” è entrata subito all’opera con i dipendenti dell’azienda municipale Multiservizi che hanno effettuato lo sfalcio e la manutenzione del verde presente nelle aiuole della piazza, con la contestuale rimozione dei cordoli scardinati, della segnaletica ammalorata e degli elementi di arredo urbano vandalizzati.

Parallelamente il settore Welfare del Comune sta valutando un ampliamento del servizio dell’Unità di strada per offrire alle tante persone che attraversano quei luoghi un supporto psicologico e socio-sanitario.

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Bari Cronaca News

Bari, via al piano “anti degrado”: sopralluogo di Leccese con la task force in piazza Moro

Prima “uscita” per la task force comunale “piazze anti degrado” a Bari dopo la riunione di venerdì scorso a Palazzo di Città.

Il sindaco Vito Leccese – con i referenti del settore Welfare, della Polizia locale e del nucleo Annona, dei Lavori pubblici e delle aziende municipali che fanno parte della task force – hanno effettuato un sopralluogo in piazza Moro per verificare i primi interventi utili a mitigare la situazione di degrado fisico e sociale in cui versa la zona.

Dalla gestione delle aree a verde alle manutenzioni, dalla pulizia al monitoraggio sociale dei luoghi: sono alcuni dei temi all’attenzione delle strutture comunali, che nei prossimi giorni presenteranno un elenco puntuale degli interventi da realizzare.

Leccese ha poi incontrato il presidente del Comitato dei residenti di piazza Umberto per definire delle ipotesi di lavoro condivise per far fronte ai problemi della piazza, anche in relazione al maggior presidio che si intende garantire nella contigua piazza Moro. Nel corso dell’incontro il presidente del comitato cittadino ha illustrato al sindaco la situazione di particolare gravità in materia di sicurezza, richiedendo interventi atti a prevenire specie il consumo di droga e di alcol nella centralissima piazza Umberto.

Gli incontri, spiega il primo cittadino, sono stati organizzati per «verificare la dimensione reale dei problemi e, nei limiti delle competenze di un’amministrazione comunale, cercare di programmare interventi che possano migliorare la situazione». Leccese evidenzia che «è indispensabile avere un approccio complessivo al fenomeno del degrado fisico e sociale che purtroppo interessa alcune zone della città, a cominciare da quelle centrali che sono sempre più spesso luoghi di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti e alcol. Circostanze che contribuiscono a determinare una vera e propria emergenza sociale. Intendiamo contribuire in modo significativo a sviluppare ogni possibile attività di collaborazione istituzionale con le forze di polizia a cui spetta la competenza in materia di sicurezza, per garantire una maggiore vivibilità della zona», conclude.

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Attualità Bari News

Costa Ripagnola, l’idea del sindaco metropolitano: «Diventi patrimonio Unesco»

Riconoscere il tratto di litorale di costa Ripagnola patrimonio dell’Umanità Unesco ai sensi della Convenzione sul patrimonio mondiale, naturale e culturale adottata nel 1972. È la proposta avanzata dal sindaco di Bari e metropolitano Vito Leccese, che ha sollecitato la consigliera metropolitana Francesca Pietroforte, delegata ai Beni culturali, e vice presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, a rilanciare l’impegno della Città metropolitana affinché arrivi questo riconoscimento.

Il piano strategico

La decisione è coerente con il nuovo Piano strategico metropolitano, approvato dal Consiglio nei giorni scorsi, che attribuisce al Parco di Costa Ripagnola una valenza strategica trasversale, prevedendo l’inserimento del progetto come passaggio funzionale alla creazione della rete dei parchi della Città metropolitana. Tale progetto, infatti, è considerato fondamentale per l’idea di una valorizzazione integrata della costa come unico waterfront metropolitano che vede proprio nel riconoscimento Unesco della Costa dei Trulli e di Polignano un elemento chiave per la valorizzazione dei territori che si affacciano sul mare.

Il commento

«In termini paesaggistici il tratto di costa tra Cozze e Polignano rappresenta la testimonianza straordinaria di un’antica interazione tra l’uomo e l’ambiente – ha spiegato Vito Leccese – Questo luogo custodisce infatti la relazione che si è sviluppata nel corso del tempo tra i diversi tipi di terreno e la varietà delle coltivazioni: le architetture rurali, la pavimentazione degli spazi aperti residenziali o produttivi, i muretti a secco, i sistemi di canalizzazione e approvvigionamento idrico, i terrazzamenti, i ricoveri temporanei ricavati anche in strutture vegetali o grotte e la particolare vegetazione sono elementi di un contesto paesaggistico unico nella nostra terra, che riteniamo risponda appieno a più di uno dei criteri fissati nelle linee guida Unesco». Costa Ripagnola, peraltro, è un’area già vincolata dal vigente PPTR: il riconoscimento Unesco rappresenterebbe un ulteriore passaggio, importante, per assicurare la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale in essa contenuto. «Il mio auspicio – conclude Leccese – è che parallelamente venga ripreso e concluso nel più breve tempo possibile dal Consiglio regionale l’iter legislativo per l’istituzione del Parco, accogliendo le indicazioni di tutela paesaggistica pervenute dalla Corte costituzionale».

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Attualità Bari News

Spaccio di droga nelle piazze baresi: si riunisce la task force comunale “anti degrado”

Contrastare la situazione di emergenza sociale che caratterizza alcune piazze cittadine a Bari. È l’obiettivo della task force “piazze anti degrado” che si è riunita oggi a Palazzo di Città.

Il sindaco Vito Leccese ha convocato i responsabili delle strutture comunali impegnate nella task force: i referenti del settore Welfare, della Polizia locale e del nucleo Annona, dei Lavori pubblici e delle aziende municipali interessate.

Tra gli obiettivi principali della task force quello di arginare fenomeni di devianza sociale fortemente influenzati dal crescente utilizzo di sostanze stupefacenti. Fenomeno che richiama e concentra in alcuni luoghi della città una consistente quantità di consumatori oltre a determinare una maggiore percezione di insicurezza per passanti e residenti.

L’incontro di oggi, convocato a margine di una serie di colloqui e attività di monitoraggio svolti nei giorni scorsi, è stato utile per definire ipotesi di lavoro su più fronti.

«Non intendiamo sottovalutare il problema delle piazze in città», spiega il sindaco Leccese a margine dell’incontro. «Oltre alle tante segnalazioni dei cittadini ci sono dati di esperti che ci rappresentano un forte aumento dell’utilizzo e quindi della vendita di sostanze stupefacenti, anche a basso costo. Purtroppo – aggiunge – sappiamo che questo fenomeno spesso determina problemi sulla sicurezza sia individuale sia collettiva fino al rischio di sfociare in una vera e propria emergenza sociale».

Durante l’incontro di oggi, conclude il sindaco di Bari, «abbiamo effettuato una ricognizione delle situazioni che richiedono maggiormente la nostra attenzione e stiamo valutando i primi provvedimenti da avviare».

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Bari Cronaca News

A Bari il ricordo delle vittime della strage di Bologna, Leccese: «Una giornata drammatica»

Alle 10:25, l’orario esatto in cui il 2 agosto del 1980 nella sala d’aspetto della stazione di Bologna esplose l’ordigno che uccise 85 persone e ne ferì altre 200, anche Bari si è fermata per ricordare quei tragici eventi.

Nel 44esimo anniversario della strage di Bologna, il sindaco del capoluogo pugliese Vito Leccese – con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il prefetto di Bari Francesco Russo e dei rappresentanti delle forze dell’ordine – ha deposto una corona di fiori presso la lapide esposta sulla facciata di Palazzo di Città in ricordo delle vittime baresi della tragedia: Sonia Burri, Francesco Cesare Diomede Fresa, Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Giuseppe Patruno e Silvana Serravalli.

«Per quelli della mia generazione – ha ricordato Leccese – il 2 agosto del 1980 fu una giornata drammatica, indimenticabile: le immagini che arrivavano dall’edizione straordinaria del Tg1 sconvolsero l’Italia intera. In tanti stentavamo a credere che fosse realmente accaduto quello che vedevamo passare sullo schermo: immagini di morte e distruzione, macerie e corpi straziati. In piena estate l’Italia fu colpita al cuore dei suoi valori e il popolo dei vacanzieri fu barbaramente trucidato nel corso di un attentato di matrice fascista che fu l’ultimo della stagione più buia della nostra storia recente».

Leccese ha sottolineato come l’Italia «riuscì a mobilitarsi per chiudere il decennio della violenza politica, delle stragi, di quella strategia della tensione che, alimentata anche dalle trame eversive e da apparati deviati dello Stato, tentava di destabilizzare la nostra democrazia».

Nel 2006 fu l’allora sindaco di Bari, Michele Emiliano, a far realizzare la lapide che riporta i nomi delle sette vittime baresi. «Una targa che ha un forte valore simbolico – ha evidenziato Leccese -, perché nel 1944, proprio nel teatro Piccinni, le forze antifasciste e democratiche del nostro Paese decisero di dar vita al percorso poi compiuto dai padri costituenti attraverso l’elaborazione della Costituzione e la costruzione della Repubblica italiana».

A 44 anni di distanza da quella terribile giornata, anche la lapide affissa a Bari «ci richiama tutti al senso di responsabilità affinché tutto quanto accaduto non torni a ripetersi. Questa targa rappresenta un monito a difendere, ciascuno nel proprio ruolo, i valori fondanti la nostra democrazia, impegnandoci ogni giorno per la verità e la giustizia nella nostra città, che è profondamente antifascista», ha concluso Leccese.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha ricordato che il 2 agosto è «una data fondamentale nella storia della Repubblica. Anche alla luce delle due recenti sentenze che hanno confermato, come ha ricordato stamattina il presidente dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, sia la matrice neofascista della strage, come peraltro viene ricordato sulla lapide che abbiamo affisso molti anni fa sul palazzo di città di Bari, e sia il contributo finanziario per la realizzazione della strage da parte della loggia P2: servizi segreti deviati, neofascismo e massoneria deviata volevano cambiare il corso della storia».

A Bari il ricordo delle vittime della strage di Bologna - Dichiarazioni Emiliano

Emiliano ha sottolineato che «la gravità del fatto di aver compiuto la strage più grave della storia della Repubblica, diventa ancora maggiore per le finalità che questo terribile evento voleva raggiungere: sovvertire l’ordinamento costituzionale antifascista che viene dalla Resistenza della Repubblica italiana. La Puglia – ha concluso – non dimentica Sonia Burri, Francesco Cesare Diomede Fresa, Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Silvana Serravalli e Giuseppe Patruno, vittime innocenti della strage neofascista del 2 agosto 1980 della Stazione di Bologna».

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Ambiente e Sostenibilità Bari News

Bari, le acque dei depuratori saranno rilasciate più lontane dalla costa: via ai lavori di Aqp

Ammonta a 14 milioni di euro il valore dei lavori che Acquedotto pugliese eseguirà per posizionare più al largo e in profondità le condotte sottomarine a servizio dei depuratori di Bari.

Due i progetti che saranno realizzati. Il primo intervento interessa la condotta sottomarina a servizio dei depuratori di Bari Ovest e Bitonto. Saranno aggiunti 2.100 metri di tubazione alla condotta esistente, che al momento si estende in mare per 750 metri in prossimità della foce di Lama Balice, spostando a una distanza di 2.850 metri e ad una profondità di 35 metri (da 12) il rilascio delle acque depurate. L’intervento interessa anche l’impianto di sollevamento.

In questo secondo semestre dell’anno partiranno analoghi lavori sulla condotta sottomarina a servizio del depuratore di Bari Est, nel quartiere Japigia. Dagli attuali 750 metri, a partire dal collettore sulla battigia del lungomare Giovanni Di Cagno Abbrescia, la condotta sarà estesa di ulteriori 1.500 metri, giungendo a una lunghezza di 2.250 metri e ad una profondità di 32 metri dagli attuali 17 metri.

I benefici per i bagnanti e le attività di pesca saranno una maggiore porzione di mare a disposizione.

«Gli interventi di Acquedotto pugliese sulla costa sono determinati in funzione dello sviluppo cittadino, essendo Bari per circa 46 chilometri bagnata dal mare. Da anni lavoriamo in stretta collaborazione con Aqp per realizzare i lavori sulle condotte sottomarine, che di fatto miglioreranno la balneabilità del nostro mare, consentendo alla città di continuare a investire sulla riqualificazione e valorizzazione del lungomare», osserva il sindaco di Bari, Vito Leccese.

Per la direttrice generale dell’Aqp, Francesca Portincasa, «l’importante intervento lungo la costa barese si colloca nella visione complessiva di Acquedotto pugliese che unisce l’ammodernamento infrastrutturale agli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale delle opere».

Raffaele Piemontese sottolinea come «il valore aggiunto degli interventi realizzati da Acquedotto pugliese» stia «accanto al servizio più efficiente, nell’attenzione sempre più stringente nei confronti dell’ambiente».

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